Il Salone che verrà

Il Salone che verrà

Noi ci stiamo organizzando per l’edizione di quest’anno ( la 31° per la precisione) del Salone del Libro di Torino e ci stiamo ponendo tutta una serie di domande.

Le solite, in fondo: ci saranno visitatori? Quale sarà l’atmosfera? Le facce saranno le solite o ci saranno “ventate di novità”? I grandi editori saranno presenti in massa con i loro stand giganteschi di sempre, mangiando lo spazio alla piccola e media editoria? Saranno presentati libri di qualità o ci saranno sempre le offerte di tomi scritti (?) dai soliti politici, presentatori, soubrettine, calciatori e altre strane creature già presenti in TV in ogni salsa?

Noi, nel nostro piccolo, saremo già soddisfatti e contenti di essere presenti anche quest’anno con le nostre proposte e con la possibilità di riunire la nostra mini/maxi “famiglia allargata”, composta da tanti amici che, nel corso degli anni, sono sempre più diventati amici.

Rivedere e/o incontrare altri autori della CE ci dà quel senso di sicurezza e di unità che difficilmente si può trovare altrove. Se da una parte, indubbiamente, esserci rappresenta una fatica massacrante, dall’altra significa “ricaricare” le energie creative con un senso goliardico, di quasi “gita scolastica”.

Il Salone del Libro, con tutte le polemiche e problematiche passate, presenti e future, è comunque un evento intenso a livello emotivo.

Per non parlare dell’immagine di cultura che dà dell’Italia. A prescindere dai contenuti che presentano gli editori partecipanti. Potrà essere un po’ retrò, con qualche ruga e tutti i suoi acciacchi, ma il Salone è il Salone e la cultura, in esso, trova un suo passo fondamentale nel cammino che sta percorrendo.

Dunque, quest’anno lo stand EEE sarà il numero 125 e si troverà nella corsia F del Padiglione 2, qui sotto, nella cartina, potrete avere una visuale dell’ubicazione.

Prever ha portato il suo libro alla cerimonia del Giorno del Ricordo

Prever ha portato il suo libro alla cerimonia del Giorno del Ricordo

9 febbraio 2018, Giorno del Ricordo celebrato al Consiglio Regionale, nella sala del grattacielo Pirelli

Di foibe e dell’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia si è cominciato a parlare solamente in quest’ultimo decennio, eppure fu una tragedia grande, di cui non è – e forse non sarà mai – del tutto noto il numero delle vittime e delle persone coinvolte.

Delle tragedie, più ancora che delle vittorie, è doveroso mantenere viva la memoria, e trasmetterla alle giovani generazioni: EEE è lieta di aver dato il suo modesto contributo con la pubblicazione de Il Pescatore, di Pietro Lodovico Prever. A partire da documenti ritrovati in casa, l’autore racconta, in un saggio che si legge come un romanzo, il drammatico esodo dei suoi genitori da Zara dopo l’8 settembre 1943, per salvarsi, mentre coloro che restarono furono oggetto di una brutale “pulizia etnica”, che li condannava semplicemente perché parlavano l’italiano. Chi si rifugiò in Italia ebbe salva la vita, ma rimase un profugo, ignorato dal suo Paese per oltre quarant’anni.

“Perché sono nato a Barlassina, in provincia di Monza-Brianza?” si domanda l’autore. Per trovare una risposta, ha affidato al suo libro la storia di Marcella, sua madre, ed anche il racconto di un viaggio nella Zara del dopo Tito, nel 1981, in compagnia della madre.

Pietro Lodovico Prever ha portato il suo libro e la sua testimonianza alla cerimonia del Giorno del Ricordo, che si è svolta a Milano il 9 febbraio, nella sala del consiglio Regionale, alla presenza del presidente Raffaele Cattaneo, del presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Matteo Gherghetta, e di un folto gruppo di studenti delle scuole secondarie della provincia, per trasmettere il messaggio che queste tragedie del passato non si devono più ripetere e che la convivenza civile è un valore da coltivare e da difendere.

(Piera Rossotti)

Sabato10 febbraio

Le macchine per la vita

Le macchine per la vita

“Nunzio Russo, a quel punto, prende contatto con l’ex Meccanica Lombarda, nel frattempo assorbita dalle Officine Meccaniche Reggiane di Reggio nell’Emilia. Lo affascina la filosofia dell’azienda emiliana, dove lo stesso direttore generale abita una villa all’interno dello stabilimento, così come le famiglie dei dipendenti. Un perfetto esempio d’azienda sociale. E poi, le Reggiane hanno un ciclo produttivo chiuso. Fabbricano tutto in casa, utilizzando le migliori tecnologie disponibili. E questo vale per la sezione aeronautica, la costruzione di locomotori, vagoni ferroviari, attrezzature portuali e impianti per molini e pastifici. Si firma il contratto di fornitura. A Termini Imerese inizia la costruzione dello stabilimento in cemento armato e rivestito di mattoni rossi, mentre a Reggio gli ingegneri delle Officine disegnano gli impianti, che poi le maestranze iniziano a produrre. All’atto dell’ordinativo è questo il molino a ciclo alternato più grande di tutto il mezzogiorno d’Italia.”

Tratto da Il Romanzo della Pasta italiana

Oggi, la macchina industriale è esposta nello stesso capannone (diventato Tecnopolo Universitario di Reggio Emilia) dove è stata costruita ed è stata donata dall’odierno Nunzio Russo, discendente dell’omonimo citato nel libro.

A due anni dalla prima esposizione, prende vita il secondo capitolo di restituzione pubblica del lavoro, tuttora in progress, di conservazione e tutela dell’ingente patrimonio di documenti, immagini e oggetti delle ex Officine Reggiane. Un vasto e multiforme patrimonio che testimonia il percorso di un’azienda che per un secolo ha determinato la storia materiale e sociale di Reggio Emilia. Dalle casse e dai faldoni dell’Archivio aziendale emergono documenti che per la prima volta sono esposti, contestualizzati e resi accessibili al pubblico.

Sabato 10 febbraio, ore 10.30

Sabato, 10 febbraio, presso il TECNOPOLO, in Piazzale Europa 1 a Reggio Emilia, si terrà l’evento Le macchine per la vita. Produzioni “Reggiane” nel settore alimentare

Intervengono: Nunzio Russo, scrittore, ed Eugenio Menozzi, Accademia della Cucina Italiana. A cura del Club Unesco di Reggio Emilia

Presentazione della raccolta di racconti Street Artist

Presentazione della raccolta di racconti Street Artist

di Piera Rossotti

Il 16 dicembre, presso il Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone, ha avuto luogo la presentazione della raccolta di racconti Street Artist, di Vera Durazzo, volontaria del Museo e docente presso la locale sezione dell’Unitre.

Sala di presentazione gremita, luogo accogliente e ricco di testimonianze di oggetti quotidiani del passato, piacevolissima atmosfera per presentare questa interessante raccolta di racconti, dedicata alla Scuola Holden, che l’Autrice ha frequentato per molti anni.

La presentazione della scrittrice Caterina Vallero, autrice della Prefazione ai racconti, ha messo in risalto la capacità di scrittura di Vera Durazzo e il piacere di lettura di questa raccolta di 22 racconti brevi, dalle tonalità trasparenti e leggere dell’acquerello, ispirati da personaggi storici – Leopardi, Verdi, la contessa di Castiglione, Garibaldi – ma anche dai tipi umani più diversi, dall’ex compagno di scuola diventato barbone o ladro per necessità, all’immigrato alla ricerca di integrazione, alla coppia che vede la propria casa distrutta dal terremoto ma conosce inaspettate solidarietà, dalla donna che ama il découpage al bambino peruviano che corre felice in un museo. Personaggi diversi, anche lontani nel tempo, che la capacità di affabulazione dell’Autrice riesce a unire in un solo dipinto, dai colori lievi e sfumati, a rappresentare la vita.

Come editore che si occupa di autori esordienti, mi piace sempre domandare quale sia la loro impressione davanti al loro libro pubblicato, e così ho fatto anche in questa occasione, perché ritengo che sia sempre un bel momento – e anche molto importante – “buttar fuori” un libro e offrirlo ai lettori. Il libro, da quel momento in poi, appartiene davvero ai lettori, e non più soltanto all’autore. Anche questa volta, la risposta è stata un po’ quella che mi attendevo, eppure non priva di un’emozione che si è avvertita anche in sala: «È una bella sensazione» ha risposto l’Autrice «ma anche un po’ spiazzante, perché vedo oggettivamente quanto di me, pur senza saperlo, perché questi racconti non sono né volevano essere autobiografici, c’è dentro il libro.»

È questa la magia della scrittura: rende comunicabile ciò che abita la mente dello scrittore perfino allo scrittore stesso, che solo in quel momento diventa consapevole di ciò che davvero si porta dentro. Del resto è proprio questo il segreto che permette a un’opera di “arrivare” ai lettori, di coinvolgerli e di affascinarli.

 

Presentazione del libro I muri del buio

Presentazione del libro I muri del buio

Giovedì 16 novembre 2017, alle ore 18, nella Sala Paladin a Palazzo Moroni, in via VIII febbraio 6 a Padova, si terrà la presentazione del libro I muri del buio, scritto dall’autrice Lu Paer. L’evento si terrà in collaborazione con il Comune di Padova e le associazioni ENPA e LAV. Il ricavato della serata andrà devoluto al progetto di Piera Gonzales ed associazione Maipiùdasoli.

Saluti istituzionali: Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova
Presenta: Mirella Cisotto Nalon, Capo Delegazione FAI di Padova
Interviene: Massimo Vitturi, Responsabile Nazionale LAV Animali Selvatici

Un libro di ampio respiro: thriller avvincente dove, nell’atmosfera sospesa di un paesino paralizzato dal terrore di misteriosi omicidi, prendono corpo personaggi solidamente caratterizzati che restano impressi nella memoria; una storia di sentimenti disegnata con una manciata di dettagli vividi, folgoranti che vanno dritti al cuore; un vero manifesto contro la caccia. E forse è proprio quest’ultimo punto, oltre l’indubbia valenza letteraria, il valore più forte dell’opera: la sua capacità di definire nettamente un confine, di togliere il terreno sotto i piedi a chi non ha ancora preso posizione, di rimuovere la patina di anodina rispettabilità che, nell’immaginario collettivo, ammanta la pratica feroce della caccia.

La trama

Lorenzo è un giovane romano avvenente e sfaccendato. La sua vita cambia radicalmente un giorno quando decide di trascorrere una settimana sulle Dolomiti. Qui incontra Anna, convinta ecologista e acerrima nemica della caccia; il giovane è affascinato dalla ragazza, dalle sue idee e dai suoi amici animali e, a poco a poco, cambia la sua visione del mondo e comprende quanto sia sbagliato uccidere gli animali per il semplice gusto di farlo. Ma il tranquillo villaggio di montagna viene sconvolto da una serie di inquietanti delitti, che coinvolgeranno anche Anna e Lorenzo.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook e cartaceo
  • Dimensioni file: 1015 KB
  • Lunghezza stampa: 154
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (6 maggio 2017)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-371-0

I nostri autori vincono

I nostri autori vincono

I nostri autori vincono, arrivano nelle finali dei concorsi e, alla fine, spesso vengono premiati

Esiste una lunga lista di premi che possono vantare gli autori EEE e non lo diciamo solo per orgoglio (che comunque proviamo per ognuno di loro), ma anche come dato oggettivo, dal momento che arrivare in finale, in mezzo a moltissimi altri autori partecipanti e riuscire a portare a casa anche qualche premio, non è proprio così facile. Chi è avvezzo a partecipare ai vari concorsi ne sa qualcosa.

Quello che vi riportiamo è un elenco dei premi, le menzioni, i piazzamenti significativi che i nostri autori si sono aggiudicati sia con opere pubblicate con EEE sia con altri scritti (perché non dovremmo citarli? D’altra parte il talento è pur sempre talento) e il tutto è stato conseguito “solo” nel brevissimo arco di tempo che c’è fra inizio Settembre e la fine di Ottobre.

Gli ultimi, ma solo per ordine cronologico, sono stati Elena Grilli e Gianni Vigilante che sono arrivati, rispettivamente, al primo e secondo posto al Premio Letterario Internazionale Terra di Guido Cavani, lo stesso in cui, tra l’altro, si sono ben piazzate Danae Lorne e Lena Vinci, Daniela Vasarri, Lorena Marcelli e Margherita Terrosi.

C’è da dire che Elena ha “sbancato il botteghino” aggiudicandosi non solo il Primo Premio, ma anche il Premio Speciale per il miglior Incipit.

All’interno del panorama concorsi (sempre da inizio Settembre a fine Ottobre), non possiamo dimenticarci di:

Claudia Lo Blundo 
Premio Letterario “Solo per Cultura: ammuinamm’ ‘stu paese!” ideato dalla Piccola Libreria 80mq – finalista per libro di favole inedito
Premio Letterario Luisa Ronconi – finalista per racconto
Premio Letterario Amarganta – menzione d’onore per romanzo in e-book
Premio Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella – finalista per romanzo edito

Margherita Terrosi è fra i vincitori del Concorso Letterario “Racconti Toscani 2017, indetto da Historica edizioni in collaborazione con il sito Cultora

Vincenzo Mazzà ha conseguito il primo posto nella sezione Libro di Poesia al XXVIII Premio Letterario Nazionale “Città di Pinerolo”;

Silvana Zanon si è classificata prima in Veneto al Premio Letterario La Giara;

Irene Rossi
Ha vinto il quarto premio nel III Concorso Artistico Letterario Nazionale “Pontevecchio” di Firenze
Quinta al Premio Letterario Nazionale “Caro Fabrizio ti racconto di un’attesa”

Emanuele Gagliardi ha conseguito il Premio Speciale della Critica per Tecnica Narrativa al VII Premio Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme”

Lidia Chiarelli si è aggiudicata la segnalazione di merito al Premio Nazionale di Letteratura “Il Meleto di Guido Gozzano”
Medaglia d’argento al Premio Nazionale di Arti Letterarie Metropoli di Torino – XIV Edizione – Anno 2017

Oliviero Angelo Fuina ha ricevuto il Premio Verbumlandiart alla quinta edizione del Premio Internazionale di Poesia e Prosa “Città del Galateo” 2017

Grazia Maria Francese
Secondo posto al Premio Cronin sezione narrativa (con un racconto inedito)
Finalista al Premio Internazionale di Narrativa “Il Prione” (con un altro racconto)

Maria Luisa Mazzarini Premio Polverini – 4° posto sezione poesia simbolista

Iano Lanz Premio Letterario Amarganta – menzione d’onore per romanzo in e-book

Roberta Andres Premio Letterario Amarganta – miglior caratterizzazione di genere per romanzo in e-book

Elena Grilli ha conseguito il Diploma di merito al Premio Letterario Roccagloriosa V edizione – racconto inedito
Primo posto nel V Concorso per romanzi inediti EEE

Cinzia Morea e Giancarlo Ibba secondo posto nel V Concorso per romanzi inediti EEE

Daniela Vasarri
Finalista al Concorso Letterario “Lombardia segreta”
Finalista al Premio Letterario “Mangiaparole

Lorena Marcelli Premio Letterario Amarganta terza classificata ex aequo

Lidia Del Gaudio finalista a Un Libro per il Cinema

Sicuramente ve ne sono altri, che al momento non ci vengono in mente, che potrebbero andare ad arricchire questa lista già piuttosto sostanziosa.

 

 

 

Valeria De Cubellis ha presentato Un salto in paradiso

Valeria De Cubellis ha presentato Un salto in paradiso

di Valeria De Cubellis

Splendido pomeriggio quello di giovedì 28 settembre presso la biblioteca civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri. E non solo perché la Sala Conferenze era pervasa da uno squisito tepore di luce ancora estiva, ma perché in quella sala, dialogando con Riccardo Marchina, giornalista del Corriere di Chieri, ho avuto l’opportunità di parlare del mio romanzo “Un salto in paradiso” edito da EEE.

Sono una scrittrice esordiente, ebbene sì.

Scrivere è da sempre, senza esagerare, la mia passione, ma nessuno sobbalza per il mio nome, quando esce un mio libro, fortunatamente ad esclusione dei famigliari più stretti.

Con molto orgoglio, poiché selezionata dal talento esperto di Piera Rossotti, l’appassionata responsabile editoriale di Edizioni Esordienti E-book, ho pubblicato una storia in cui credo, a cui tengo alla stregua di un figliolo e sono lieta di poterne parlare, tutte le volte che mi si offre l’occasione per farlo.

Dirò di più: di parlarne, di farla conoscere, io sento il bisogno, quasi allo stesso modo in cui ho sentito, insieme al piacere, quello di scriverla. Scrivere rientra nei fini meccanismi che compongono la mia fisiologia, e mi permettono di funzionare e vivere. Se scrivo il mio essere si dispiega completamente: se scrivo, sono io. Ma non si tratta di uno sterile esercizio fine a se stesso e nemmeno di uno sfogo psicologico da produrre e poi ricoverare in un cassetto.

Scrivere è il mio modo di stare al mondo e di vederlo, di darne un’interpretazione, e ha senso quando, divenendo storia, si presta al confronto con i lettori, entra nella testa di persone che hanno voglia di leggerla e di farla propria. Il desiderio, quando ne parlo, è di convincere chi mi ascolta ad entrare in ciò che ho scritto e mi pulsa nelle vene anche quando mi trovo davanti una persona soltanto che mi concede il tempo di ascoltarmi, mostrando negli occhi una scintilla di interesse.

Ho scorto molte scintille, giovedì in sala, negli sguardi attenti dei presenti. È un progetto quasi folle, fare della scrittura un mestiere e volere raggiungere molti lettori, soprattutto da sconosciuta, soprattutto in Italia, e mi fa spesso sentire come don Chisciotte. La luce vitale di quelle scintille però mi anima e mi redime, di fronte ai mulini a vento. Nella sua poesia dedicata al paladino picaresco per eccellenza, Hikmet definisce don Chisciotte “cavaliere invincibile degli assetati”: colui che mai si arrende perché possiede lo spirito indomito di chi crede nelle proprie battaglie. Con quello stesso spirito cercherò nuove occasioni per raccontare ciò che scrivo. Sia raggiunto fin d’ora dal mio grazie più sentito chiunque vorrà leggerle.

Chiara Curione al Bitonto Città dei Festival: Viaggi Letterari nel Borgo – VI Edizione

Chiara Curione al Bitonto Città dei Festival: Viaggi Letterari nel Borgo – VI Edizione

VENERDI’ 20 OTTOBRE 2016 – Alle 18.30 presso il Salotto letterario “Centro studi G. Degennaro” (L.go Teatro 7 – Bitonto) Per il “Parco delle Arti” – PROGETTO COMUNALE BITONTO CITTA’ DEI FESTIVAL: VIAGGI LETTERARI NEL BORGO – VI EDIZIONE, CHIARA CURIONE presenterà il suo ultimo libro “Il Tramonto delle aquile“, EEE-Edizioni Esordienti E-book

IL LIBRO: Manfredi di Svevia, ultimo sovrano svevo del regno di Sicilia, racconta in prima persona le complesse e drammatiche vicende di cui fu protagonista, fino alla battaglia di Benevento, in cui perse la vita nel 1266, sconfitto da Carlo d’Angiò.

Romanzo scorrevole, di buona scrittura, è adatto anche ad un pubblico giovane, ed ha il merito di avvicinare il lettore alla storia di un periodo complesso e travagliato, in cui il papato lotta per essere protagonista di primo piano, ed usa tutti gli strumenti, compreso quello della scomunica e il sostegno al partito guelfo, per tentare di avere ragione dei suoi avversari del partito ghibellino, di cui Manfredi è il capo riconosciuto.

La documentazione attenta e accurata permette inoltre al lettore di immergersi nella vita quotidiana dell’epoca, ricostruita vividamente attraverso un’ambientazione convincente e di comprendere la mentalità medievale, le credenze, le abitudini, di un’epoca in cui affondano le radici del mondo moderno.

L’AUTRICE: Chiara Curione (Bari, 1962) è autrice di racconti e romanzi e collabora con il laboratorio di lettura della biblioteca di Gioia del Colle.

La sartoria di Matilde è il suo primo romanzo, poi ha pubblicato una raccolta di fiabe storiche su Federico II che ha offerto lo spunto per alcune rappresentazioni teatrali, quindi il romanzo storico.

Un eroe dalla parte sbagliata. Nel 2012 è uscito il romanzo Una ricetta per la felicità (Besa editore). Con Il tramonto delle aquile si è classificata tra i vincitori del concorso per il romanzo storico indetto da EEE-book nel 2014.

A cura del “Circolo dei lettori”

Bitonto (Bari)
Salotto Letterario Degennaro
Largo Umberto Teatro, 7
ore 18:30
ingresso libero

48 ore alla finale

48 ore alla finale

Mancano 48 ore alla finale della terza edizione del Premio Internazionale Terra di Guido Cavani e poi sapremo cosa accadrà ai nostri finalisti

Fra i finalisti della terza edizione del TDGC ci sono ben quattro titoli EEE che, in un modo o nell’altro, spiccheranno fra le prime sette posizioni della classifica definitiva. E noi, ovviamente, ci auguriamo che almeno uno dei quattro autori (anzi cinque perché un libro è stato scritto da due autrici), salga in cima al podio, aggiudicandosi così il primo posto.

Questo è un piccolo vanto in cui vogliamo sperare, se non altro perché sarebbe la conferma che il nostro lavoro porta i suoi buoni frutti, che i libri EEE sono davvero di qualità e che gli autori, che fanno parte della schiera voluta da Piera Rossotti, hanno numeri da vendere.

Vediamo, dunque, quali sono i titoli rimasti in gara e che hanno buone probabilità di vincere. In ordine alfabetico:

Il mare ad occhi chiusi

di Elena Grilli

 

Un omicidio strano, quello di un barista ritrovato con un foro di proiettile in fronte e misteriosi segni su una mano. Un delitto che risveglia la sonnolenta città di Ancona, desta antiche paure, scuote fino a far emergere segreti che erano sepolti dietro rassicuranti apparenze. Una coraggiosa ragazza usa il suo acume per destreggiarsi in una trama intricata che evolve con ritmo frenetico, sfiorando pericoli e doppi giochi mortali. Uscirne viva è una sfida che non è scontato vincere.

Come il mare ad occhi chiusi è un giallo mozzafiato, dove nemmeno la soluzione finale è in grado di offrire il conforto di una certezza. La verità è molteplice, ha più facce e quando il caso sembra risolto, tutto si capovolge di nuovo, per far affiorare segreti ancora più reconditi ed inquietanti.

L’anno che portavi i capelli corti

di Danae Lorne e Lena Vinci

 

Silvana deve tornare in Toscana, dopo venti anni d’assenza, per seppellire suo padre. E rovistando tra le polverose cianfrusaglie di quel passato che si era lasciata alle spalle scopre delle lettere, vecchie lettere nascoste con cura. Chi scrive è Agnese l’amante di Elena… sua madre.

Le due donne si erano conosciute da ragazze e si erano innamorate nonostante tutto. Nonostante la vergogna, nonostante la paura e l’ipocrisia di un mondo che stava per cambiare (erano gli anni sessanta) ma che ancora non era pronto ad accettare un amore “diverso” come il loro. Elena però non aveva avuto il coraggio di sfidarlo fino in fondo quel mondo, ad un certo punto si era illusa di poter condurre una vita “normale” e si era chiusa nella sua nicchia protetta costringendosi  a recitare il ruolo di moglie e di madre.

Per Silvana comincia quindi uno struggente viaggio a ritroso che le racconterà l’altra faccia dell’amore, di un amore sacrificato alla vergogna ma che resisterà al tempo e alla morte e darà a lei il coraggio di rimettersi in discussione e cambiare la sua vita.

La stanza dei fiori

di Gianni Vigilante

Mario ha quattro anni quando muore sua madre; l’evento luttuoso cambierà il corso della sua vita e quella di altri “compagni di viaggio”.

Nel 1961 il commissario Giovanni Fantaguzzi di estrazione tecnico-scientifica e il suo collaboratore, il brigadiere Pone, presunto umanista, si trovano ad indagare sulla morte di un prete; un caso apparentemente semplice, la cui prima soluzione, ben presto, appare poco convincente. Svela infatti una realtà inquietante dietro la facciata perbenista, che forze di potere non vogliono trapeli. L’indagine diviene un duello tra l’ispettore e i sospettati e il potere che lo blandisce lo tenta a mettere da parte i suoi principi.

Tra gli indiziati c’è Mario divenuto adolescente. Dall’aspetto, si direbbe un teddy boy, frequenta cattive compagnie ed è sulla linea di confine tra infanzia e età adulta, tra bene e male, e sembra ormai predestinato al carcere minorile di Nisida. Nei momenti di paura, che non mancano nel suo quotidiano, invoca la mamma che lo guarda dalla luna, ma su questa terra, chi dovrebbe prendersi cura di lui, insidia la sua innocenza e il suo profondo sentimento religioso.

Ne risulta un “dramma giocoso”, in cui temi delicati sono affrontati con apprezzabile ironia e leggerezza, ma mai banalmente. Si distingue per l’approccio critico alla storia della città, tra personaggi suggestivi, coloriti e singolari, talvolta molesti; tra devozione e malavita. L’eclissi con il suo cupo sudario sospende il respiro vitale della città; nei Quartieri Spagnoli la legge Merlin ha sconfitto l’ipocrisia, ma messo in strada, nei vicoli intrisi di disperazione, una tragica umanità. I destini si intrecciano e gli amori superano il confine della trasgressione; tutto contamina ed è contaminato; dalla parlata: tra slang, dialetto e lessico della Camorra; all’amore: triviale quello delle prostitute, tenero quello degli amanti, e ingenuo quello dei baci degli adolescenti.

È un narrare in rappresentazione dell’assurdo: i personaggi prendono scena, con tic, ammiccamenti, smorfie, posture e rivelano con denunce e confessioni i fatti, mostrando la propria intima natura. Tutti scrutano un punto lontano al di sopra delle umane cose, qualcosa verso cui stanno avanzando, a rammentarci la Morte.

Un’altra direzione

di Lorena Marcelli

Fine anni ’70: è già in vigore in Italia la legge sull’aborto, ma per la sedicenne Manuela, incinta di Augusto, di cui si è perdutamente innamorata, la famiglia rigorosa e benpensante non vede altra soluzione che il matrimonio “riparatore”. Il ragazzo, però, è dedito all’alcool e alla cocaina, e si rivela ben presto un marito violento e irresponsabile. Un grave incidente d’auto lascerà Manuela vedova con una figlia piccola e un altro bimbo in arrivo a soli ventitré anni.

Più tardi, Manuela cercherà di formare una nuova famiglia con Gianni, ma anche quest’ultimo si rivelerà essere l’uomo sbagliato. Grazie all’aiuto dell’amica Chiara, Manuela comprenderà alla fine che è possibile trovare, per la sua vita, un’altra direzione.

Un romanzo al femminile forte e vero, sulla difficoltà di essere donna e sul diritto alla felicità.

Vogliamo menzionare anche Daniela Vasarri che, pur non partecipando con un libro pubblicato da EEE, ha proposto Una vita così.

Infine, vi ricordiamo che la premiazione per la sezione C, quella inerente gli ebook editi, e la sezione D (le sceneggiature) si terranno il 7 ottobre nella Sala della Cultura di Serramazzoni alle ore 11, mentre la finale prevista (sempre il giorno 7) per i racconti inediti e la sezione giovani si terrà al Teatro Astoria di Fiorano Modenese alle ore 20.45

 

Un grande in bocca al lupo a tutti!