Claudio Oliva e La sua Postazione

Claudio Oliva e La sua Postazione

la-mia-postazione

Claudio Oliva e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

La mia postazione

 

img_0965Un angolo silenzioso del seminterrato, ma sempre accanto alle persone che amo, mia moglie e i miei due ragazzi, due fedeli computer collaborano con me alla stesura di quanto mi esce dalle dita e dal cuore.

Uno è adibito a juke box e nei segnalibro ha tutte le mie musiche preferite, classiche e moderne, l’altro è il tenutario assoluto, assieme a tre o quattro memorie estraibili, di tutti i documenti necessari alle composizioni e alle stesure.

Eh sì, uno scrivano deve anche documentarsi e leggere molti libri per scriverne uno, oltre che possedere in cantina la scorta di vino necessaria a raggiungere il nirvana e la catalessi, luogo e stato in cui non sono più io che scrivo ma è un’entità oscura che s’impadronisce del mio corpo e inizia a pestare la tastiera.

Se alcuni musicisti componevano sotto l’effetto dell’LSD, io scribacchio sotto l’effetto di una Freisa che produco con l’aiuto della mia famiglia. Cioè, loro zappano, potano e concimano. Io assaggio. Mi pare una collaborazione assai ben assortita ed equilibrata.3

A destra, in garage, mi attende sempre il mio robusto banco da lavoro su cui ogni tanto poso un ciocco di legno da cui potrebbe, perché no, uscire una penna in legno o un leggio, o una spada magari chiamata “AELLO”, o una aureola per una santa donna scrittrice.

Ciò che comunque va detto, è che non avrei mai iniziato a scrivere se non fosse stato per una sfida con i miei figli. E di questo li ringrazio, e in misura eguale ringrazio mia moglie che mi aiuta e mi sostiene, naturalmente non solo nello scrivere. Per esempio, anche quando preparo le acciughe al verde. Ma di questo ne parleremo in un’altra occasione.

Ecco, il quadro picassiano è pronto e al centro di tutto c’è questa postazione, circondata e protetta da tutto ciò che amo, dai miei sogni e anche dalle mie fantasie.

Lascia un tuo commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.