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Andrea Leonelli e il Gioco dei Libri – Crepuscoli di luce

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Talvolta è capitato di passare qualche ora in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un personaggio, un piatto tipico e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Crepuscoli di luce

Sinossi

Crepuscoli di luce Introduzione a “Crepuscoli di luce”

“Crepuscoli di luce” è la nuova silloge poetica di Andrea Leonelli, un passaggio attraverso il quale si ricongiunge un passato doloroso e catartico con un presente in cui, cadute le maschere, il poeta ritrova lentamente se stesso e la propria identità. L’espressione del linguaggio accentua lo stile tagliente e mai scontato, utilizzando parole in cui il significato viene stravolto a favore di una nuova intensità emotiva. E sono proprio le emozioni a creare la poesia stessa, trasformando la negatività in quella lirica che si eleva al di sopra degli animi, portando i versi verso un’eternità costituita da sprazzi di luce oltre la tenebra. “La notte non può durare per sempre” (cit) ed è da questo punto fondamentale che l’uomo ricomincia a vivere, cedendo all’esistere con la stessa voluttà con cui si potrebbe cedere a un’amante. Lo spirito si rinnova calpestando le schegge del proprio passato, mentre l’anima si avvia verso una guarigione cercata e voluta. “Crepuscoli di luce” offre ai lettori sia l’uomo che il poeta, sia la lirica che la realtà, senza compromessi né sotterfugi che potrebbero creare false illusioni. Questo è reale, questo è vivere. Al di là della concezione materiale dell’esistere quotidiano e delle false icone che l’ambiente propina. Messo a nudo, resta solo l’Essere, con i propri dubbi e le proprie speranze, un uomo che non accetta la sconfitta emotiva come un fattore prestabilito o come un retaggio dato dall’essere umano. Esiste, sempre e in ogni caso, l’alba che porta a nuova luce e a nuovi respiri. Così come esisterà sempre un crepuscolo nel quale rilassare le membra e trovare, all’interno del proprio intimo, la ragione di esistere.
Andrea Leonelli non delude mai e la sua lirica arriva a corteggiare direttamente l’anima. Tuttavia, diversamente dalle precedenti sillogi, “Crepuscoli di luce” apre le porte a una speranza inaspettata, senza mai rinunciare allo stile inusuale con cui il poeta ha sempre espresso i propri versi. Ed è da questa nuova combinazione che la poetica trae il massimo vantaggio, diventando emozione pura.

Se “Crepuscoli di luce” fosse

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Una città: Milano

Milano è una città italiana di 1 350 387 abitanti, centro dell’omonima città metropolitana e capoluogo della regione Lombardia, secondo comune italiano per numero di abitanti e, con i suoi quasi dieci milioni di abitanti, quarta area metropolitana più popolata d’Europa dopo Londra, Madrid e Parigi.
Fondata dagli Insubri all’inizio del VI secolo a.C., fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e denominata Mediolanum; accrebbe progressivamente la sua importanza fino a divenire capitale dell’Impero romano d’Occidente. Durante la sua storia assunse svariati ruoli, tra i quali capitale, nonché centro politico e culturale del Ducato di Milano durante il Rinascimento, capitale del Regno d’Italia durante il periodo napoleonico e capitale del Regno Lombardo-Veneto durante il periodo austriaco. In ambito culturale, Milano è dal XIX secolo il massimo centro italiano nell’editoria, sia libraria sia legata all’informazione, ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica.

Milano è parzialmente nelle mie origini, a tratti nel mio passato prossimo. Città che corre, attiva, un po’ caotica ma multiforme nel passare fra molte lingue e accenti o dialetti diversi; fra le diverse forme di architettura che compongono le costruzioni che le danno forma. Una città in cui si passa dallo splendore del centro per arrivare ai quartieri popolari, alcuni anche piuttosto pericolosi, dell’hinterland. Molte forme, molti colori, molti “dimensioni” diverse.

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Un piatto: Cagliata d’uovo

Ingredienti per un panetto di cagliata
4 uova
Alcol a 95 gradi
Procedura
Rompere le uova in un recipiente ampio, versarci sopra alcol etilico a 95 gradi in piccole quantità, mescolare fino ad ottenere la completa coagulazione dell’uovo.
Versare la cagliata in un colino piuttosto grande e lavare sotto un filo di acqua corrente mescolando per togliere l’alcol residuo. Versare la cagliata in uno strofinaccio e strizzare per eliminare l’acqua in eccesso.
A questo punto la nostra cagliata d’uovo dovrà essere usata come preparazione di base per piatti più articolati. Vi proponiamo alcuni esempi appetitosi.

ROTELLINE DI CAGLIATA
La cagliata a questo punto ha assunto una forma piuttosto solida e malleabile, quindi può essere stesa su un piano e tirata delicatamente con un mattarello. La sfoglia che si ottiene può essere farcita a piacimento (verdure e formaggi sono preferibili), arrotolata su se stessa e tagliata come un salame. Vi garantiamo che l’effetto è suggestivo!

Un’altro modo interessante di servire la nostra cagliata può essere quello di usarla come spuma per farcire le tartine. Vi spieghiamo come:
SPUMA VEGETARIANA PER TARTINE
Ingredienti
50 gr di cagliata
30 gr di mascarpone
30 gr di panna montata
30 gr di peperoni di colori diversi
Qualche goccia di limone
Sale e pepe
Pane ai semi di finocchio tostato
Procedura
Preparare la panna montata con il sale, pepe e succo di limone. Aggiungere la cagliata al mascarpone montando con un fustino. Quando il composto risulta omogeneo, introdurre la panna mescolando con un cucchiaio. Infine inglobare i peperoni tagliati finemente. Spalmare il composto ottenuto sul pane e guarnire a piacere.

fonte ricetta: Moebiusonline

Perché la cucina molecolare? Perché da sempre sono stato appassionato di chimica e fisica e la cucina molecolare sfrutta questi due aspetti nella preparazione delle pietanze. Perché è a suo modo innovativa e propone piatti inconsueti ma non meno gustosi di quelli tradizionali

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Un personaggio: Leonardo Da Vinci

Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un ingegnere, pittore e scienziato italiano.
Uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. Si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

Però un punto di contatto fra Leoneardo da Vinci e ma, passante attraverso Faenza (città in cui attualmente vivo) c’è.
Un bel “mistero di cui vi anticipo uno stralcio e che potrete finire di leggere al seguente link: RennesLeChateau.it

FAENZA. Passa anche da Faenza il percorso di inquietanti misteri che portano a Rennes-le-Chateau in Francia, dove un’antica e dibattuta storia, tra realtà, leggenda e fantasia, risalente alle origini del cristianesimo, colloca i sacri resti di Gesù.
Della vicenda si è occupata, in più puntate, la trasmissione televisiva Voyager, ma senza essere ancora a conoscenza dell’enigmatica “Lapide di Faenza” e del rebus contenuto nientemeno che nella Pala Bertoni. La chiave di lettura è un antico codice, lo stesso di cui si serviva Leonardo Da Vinci. E se si utilizza lo stesso metodo, qualcosa di “sconvolgente” emerge anche dalla decifrazione di uno scritto in un particolare del prezioso dipinto.

Non voglio avvicinarmi al genio né paragonarmi a lui. Sarebbe un paragone molto scomodo. Ma mi affascina la sua abilità visionaria di progettare macchine e costruzioni così avanzate da essere considerate folli ai suoi tempi. E l’altra sua capacità di essere abile in molte branche del sapere: anatomia, meccanica, pittura, architettura. Nel mio libro, nel mio piccolo provo ad affacciarmi su argomenti diversi come lui balzava da un ramo all’altro dello scibile umano.

Metallica S&M Ecstasy of Gold & The Call of Ktulu

Musica di ampio respiro, che vaga in spazi aperti, ma senza testo: questo brano è solo strumentale. Le parole potrebbero semplicemente togliere significato piuttosto che aggiungerne

Dettagli del libro

Formato: Formato ebook
Dimensioni file: 328 KB
Lunghezza stampa: 87
Editore: EEE-book (9 dicembre 2014)
Venduto da: Amazon – Kobo
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-6690-229-4

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