Leggere con mamma e papà fa bene all’intelligenza dei bambini (1)

Leggere con mamma e papà fa bene all’intelligenza dei bambini

Leggere con mamma e papà fa bene all’intelligenza dei bambini

Un vantaggio di ben otto mesi nelle capacità cognitive dei bambini, sotto i cinque anni, che hanno esperienze di lettura con persone che si prendono cura di loro.

di Mario Nejrotti

In Italia non si legge abbastanza. Meglio guardare lo smartphone o giocare con i videogiochi. I più anziani ricorderanno, invece, come era bello farsi leggere le favole dalla nonna. Sognatori, romantici e un po’ patetici, ma forse più intelligenti di chi quest’esperienza non ha potuto o voluto farla.

I risultati della ricerca

Una ricerca dell’Università di Newcastle, School of Education, coordinata da James Law, docente di Scienze del Linguaggio, ha scoperto che i bambini in età prescolare che avevano avuto esperienze di lettura insieme ai genitori, avevano un vantaggio di ben otto mesi nelle loro capacità linguistico-recettive, cioè nell’abilità di comprendere le informazioni, rispetto ai loro coetanei, che se ne stavano passivamente seduti davanti al televisore.

Sono stati esaminati retrospettivamente tutti i lavori degli ultimi 40 anni che prevedevano un’esperienza di lettura, sia con libri che sugli e-readers, dei piccoli insieme a persone care o che comunque si prendevano cura di loro.

La ricerca si è svolta contemporaneamente in cinque nazioni: Stati Uniti, Sud Africa, Canada, Israele e Cina. È intuitivo che una partecipazione attiva al racconto di una storia, come può avvenire nella lettura ad alta voce fatta e commentata da un adulto, che si può interrompere e con cui si può comunicare, non può che essere positiva.

Ma, sostiene il professor Law, un divario di sviluppo di otto mesi in bambini che avevano in media, all’epoca dell’osservazione, 39 mesi, è enorme. Inoltre, queste esperienze sembrano ridurre anche le differenze sociali, perché nei bambini più socialmente svantaggiati il divario è stato anche maggiore.

I ricercatori alla luce di questo dato eclatante insistono perché le autorità sanitarie pubbliche promuovano la lettura da parte dei genitori ai loro bambini più piccoli. Ora che questo dato è assodato, quale mamma e quale papà italiano non leggerà le favole ai propri figli e gli precluderà, quindi, la possibilità di diventare più intelligente?
Forse attraverso la lettura ai bambini si svilupperà anche nei grandi più amore per le storie scritte.

Leggete, leggete, leggete.

Photo by Ben White and Photo by Alexander Dummer on Unsplash

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