2015-05-16 11.05.55

Lettori più consapevoli

Quando è il lettore a fare la differenza.

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Pensavamo di doverli stupire con effetti speciali, invece i lettori sono diventati più consapevoli da soli, molto probabilmente perché reduci da diversi acquisti poco soddisfacenti. Questa migrazione l’abbiamo vista nel corso del Salone del Libro, proprio perché gli stand delle Grandi CE erano a pochi metri da noi e, quindi, non era affatto difficile rendersi conto di quanto stava accadendo. Non solo. Intorno a noi c’erano altre piccole realtà editoriali che hanno potuto registrare lo stesso fenomeno. Quindi non è stata solo una nostra impressione.

2015-05-16 11.04.20Mondadori, Feltrinelli, Newton, Giunti… non che siano state disertate, per carità ma, per una volta tanto, non sono stati gli unici stand visitati con cura e con interesse. Le persone si fermavamo comunque attirate da un marketing più vistoso e sicuramente meglio confezionato, sfogliavano i vari libri proposti, pescati dalle innumerevoli torri di manoscritti sparse su ogni superficie libera, ma non sempre acquistavano il titolo più noto o il nome più blasonato. Per una volta tanto anche i piccoli e medi editori possono dire di essere stati protagonisti in Fiera. Lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, se vogliamo possiamo dire che lo abbiamo sperimentato con i nostri libri. I visitatori si fermavano, chiedevano, s’informavano su questo o quell’autore, su quel titolo o quell’altro. Prendevano in mano i libri e li sfogliavano soffermandosi su alcune pagine per leggerne il contenuto e poi, non contenti, domandavano ancora.

Questo è uno dei tanti sintomi del vento che sta cambiando, forse complice il fatto che i lettori riescono ad avere un filo più diretto con gli autori attraverso i social. Oppure perché la qualità dei prodotti pubblicati dalle piccole e medie CE non è più da ritenersi inferiore rispetto ai grandi poli dell’editoria. O forse perché solo nelle piccole produzioni si possono trovare delle perle, soprattutto scritte da autori nostrani, a prezzi ancora umani. Molteplici sono i fattori che spingono verso una creazione, se vogliamo, più artigianale rispetto a una produzione in serie.

libri EEEUn lettore ha posto una domanda curiosa che ha fatto sorridere noi che eravamo nello stand: “Quanti libri sono stati stampati di questo titolo? Perché se l’autore dovesse diventare famoso, quello che sto comprando potrebbe diventare una rarità”. Per quanto il quesito fosse scherzoso, alla base si celava una profonda verità: una piccola CE difficilmente stampa migliaia di copie di un libro e comprarne uno significa aiutare direttamente l’autore, un filo, questo, che difficilmente si può riscontrare nella grande editoria. E forse i lettori ne sono più consapevoli, sanno che ogni loro contributo aumenterà o diminuirà il successo di un titolo, possono essere loro a fare la differenza su quello che potrebbe essere considerato un reale “best seller” di domani. Una responsabilità che non tutti hanno compreso ma che, istintivamente, ha portato i visitatori a considerare alla pari tutti gli stand, senza più fare distinzione fra l’autore più conosciuto e quello anonimo. Perché, alla fine, quello che conta è il libro, il suo contenuto e la storia.

Buona lettura a tutti!

 

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