death

Perché mai un editore dovrebbe pubblicare un romanzo ambientato in un cimitero?

Perché mai un editore dovrebbe pubblicare un romanzo ambientato in un cimitero?

Beh, io l’ho fatto! Se volete sentirne le ragioni dalla mia viva voce (ci metto anche la mia faccia… sono una vecchia signora, non una bella ragazza, ma mi piace parlare con le persone, guardarle negli occhi), ecco un VIDEO di 6 minuti. Penso che possa interessare gli autori e tutte le persone che amano leggere, perché una maggiore consapevolezza aumenta il piacere della lettura, ne sono certa.

L’e-book di cui parlo questa settimana è Deathdocdi Eugenia Guerrieri.

Pensate che i cimiteri siano dei luoghi senza vita? Il fatto che siano popolati da cadaveri in stato di decomposizione più o meno avanzata non li rende assolutamente dei posti tranquilli… Certamente non è tranquillo il cimitero di Velletri, regno di Paolo Grandi, che ne è lo scontroso custode. Paolo la morte la conosce molto bene  e i morti gli piacciono più dei vivi, che guarda invece con occhio malevolo e impietoso. In realtà, sotto il nome di Paolo si cela Giovanni Di Micco, un ex medico legale radiato dall’Ordine perché implicato in un traffico di organi umani e quindi costretto a vivere da clandestino e sotto falso nome. Malgrado il suo brutto carattere, Paolo riesce a instaurare rapporti umani veri e profondi con molte persone, compreso il figlio CJ, che ha avuto giovanissimo con una donna che ha sposato un altro uomo e che ignora l’identità del padre.
Una storia appassionante, che trova un ulteriore punto di forza nell’originalissima ambientazione in un cimitero, senza alcun gratuito gusto del macabro, ma con un realismo profondo, frutto di una solida documentazione, che ci fa scoprire un mondo davvero inatteso.

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