Maria Flora Spagnuolo e il Gioco di Libri – Di Tango e Vele

Autore e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Di Tango e Vele” fosse

Una città: Londra

Ho visitato Londra ad aprile 2019 per la prima volta, non l’avevo mai vista e ne sono rimasta ammaliata.

Alloggiavamo in un albergo a Notthing Hill, mi sono letteralmente innamorata di quel quartiere e ho deciso di ambientare l’ultima parte del romanzo a Londra, nel magico periodo pre-natalizio.

La magia di Londra sotto la neve sarà complice di un amore o di un addio? 

L’immagine è tratta da: viveresenzaglutine.com

Un personaggio: Daniel Ezralow

Duante una lezione di tango principianti, l’insegnante Iris incontra Daniel, il personaggio maschile principale del romanzo, che, nell’aspetto e nella postura, le ricorda il celebre coreografo.

E, come Daniel Ezralow, che oltre all’eccellente tecnica mette ispirazione e cuore nelle sue coreografie, così il nostro Daniel a un certo punto deciderà di seguire cuore, ispirazione e testa per fare una scelta importante.

Quale sarà? 

L’immagine è tratta da: www.tvzoom.it

Un animale: leonessa e leone

Iris, la protagonista, è una donna emotivamente indipendente, che conosce la solitudine affettiva e ne ha fatto una risorsa, per non dimenticarsi mai di chi è veramente.

Vive una lunga e consolidata relazione, ma non si annulla mai nel suo compagno, rispettando sé stessa e la sua relazione.

Per lei è importante avere al suo fianco un compagno degno della sua forza e della sua intelligenza, per questo mi piaceva l’immagine della Leonessa e del suo Leone.

Chi sarà il Leone di Iris? Federico? Daniel?

L’immagine è tratta da: pixabay.com

Una canzone: Oblivion - Astor Piazzolla

Per Iris il tango, oltre che una seconda professione, è un modo di essere, un vero e proprio “sentire”. 

“Oblivion” è un tango lento, un brano strumentale di Astor Piazzolla, le cui note struggenti rispecchiano bene l’animo di Iris, nel momento in cui deve prendere una scelta importante per la sua vita sentimentale. 

Quale sarà questa scelta? 

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La trama

Di tango e vele, ambientato tra Milano, Torino e la Liguria del giorno d’oggi, ha come protagonisti donne e uomini in carriera che non esitano a credere nell’amore con lo stesso entusiasmo di un adolescente.

L’amore è intrecciato a doppio filo al tradimento, e la storia racconta di seconde possibilità e nuovi inizi, di disperazione per amori conclusi e di gioia per altri appena sbocciati, di cuori spezzati, relazioni fallite e di una grande voglia di tornare a rimettersi in gioco.

Tra un passo di tango e una gita in barca a vela, un aperitivo a Milano e una passeggiata lungo i Murazzi a Torino, il romanzo, che cattura il lettore con la leggerezza della lingua parlata, è scorrevole e coinvolgente e ci convince che a qualunque età si può superare un amore fallito e trovare la felicità.

Patrizia Poli e il Gioco di Libri – Di tango e vele

Patrizia Poli e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Di tango e vele” fosse

Una città: Genova

La scelta cade su questa città piena di contrasti, così come lo sono i personaggi del libro. Dagli spazi angusti dei caruggi, allo sguardo che può spaziare sull’orizzonte infinito, due mondi diametralmente opposti.

Gherardo, uno dei protagonisti del romanzo, è un vero genovese, ama passare il suo tempo libero veleggiando sul mar Ligure. Ha sempre un aspetto stropicciato con un paio di calzoncini sdruciti e una maglietta torturata dal sale. Fa venire in mente la vitalità ma anche l’aria un po’ trasandata che caratterizza alcune parti del centro città.

Per contro Isabella, elegante e austera richiama quella Genova che conserva gli antichi splendori del suo passato. Come sempre gli opposti si attirano, si fondono e trovano una loro armonia.

L’immagine è tratta da: it.wikipedia.org

Un personaggio: Jennifer Aniston

Perché Brad Pitt, uno degli uomini più desiderati dell’universo, bravo e ricchissimo attore sceglie di sposare proprio Jennifer Aniston?

Deve trattarsi di amore vero. Lei è una bella donna, ma non una delle più belle, brava attrice, ma come tante altre e quindi? Non c’è dubbio, l’attrazione che lui prova è genuina. Lei può stare tranquilla, i sentimenti devono essere autentici.

Questo è quello che prova Isabella, una delle protagoniste del libro, non ha dubbi sulla sincerità e la fedeltà del marito. Peccato che all’orizzonte spunti una Angelina Jolie qualunque a rompere questo meraviglioso idillio. Il tradimento, la fiducia mal riposta, la delusione e tutta quella serie di emozioni che si rincorrono durante la vicenda del romanzo, fanno accomunare i due personaggi.

Un omaggio a Jennifer Aniston che li ha vissuti davvero.

L’immagine è tratta da: it.wikipedia.org

Un animale: Delfino

Un simbolo del mare che respira e balza verso il cielo. Sintesi perfetta fra i tre elementi della terra.

Mi fa venire in mente l’amore, l’impulso che abbraccia e crea unione.

È quello a cui aspira ogni essere vivente in qualunque momento della sua vita vera, o nella favola scritta nelle righe di un romanzo.

L’immagine è tratta da: www.lastampa.it

Una canzone: Stay with me

“Resta con me”, canta il protagonista accompagnandosi al pianoforte.

Sembra un brano scelto a caso, oppure no…

Bisogna scoprirlo leggendo il libro, magari lasciando Sam Smith come sottofondo musicale.

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La trama

Di tango e vele, ambientato tra Milano, Torino e la Liguria del giorno d’oggi, ha come protagonisti donne e uomini in carriera che non esitano a credere nell’amore con lo stesso entusiasmo di un adolescente.

L’amore è intrecciato a doppio filo al tradimento, e la storia racconta di seconde possibilità e nuovi inizi, di disperazione per amori conclusi e di gioia per altri appena sbocciati, di cuori spezzati, relazioni fallite e di una grande voglia di tornare a rimettersi in gioco.

Tra un passo di tango e una gita in barca a vela, un aperitivo a Milano e una passeggiata lungo i Murazzi a Torino, il romanzo, che cattura il lettore con la leggerezza della lingua parlata, è scorrevole e coinvolgente e ci convince che a qualunque età si può superare un amore fallito e trovare la felicità.

Maria Flora Spagnuolo e La sua Postazione

Maria Flora Spagnuolo e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

Vivo e lavoro a Milano, ma ho vissuto sei anni in provincia, diventando così una “pendolare” tra Saronno e Milano Cadorna.

In realtà, come Iris, la “mia” protagonista nel libro Di tango e vele, preferisco il treno all’auto, non amo molto guidare, e il tempo trascorso sui treni può essere impiegato in molti modi, ad esempio… scrivendo!

Ho scritto i due romanzi (Eccomi qui, amica mia e Di tango e vele) quasi completamente viaggiando, o nelle lunghe attese in stazione.

Osservo le persone e mi vengono in mente caratteri e personaggi, voci, intonazioni, gestualità, dettagli. 

Perché, in fondo (molto in fondo), anche un treno di pendolari ha una sua poesia!

Maria Flora Spagnuolo

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Oliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri – Coincidenze

Oliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Coincidenze” fosse

Una città: Oggiono (LC)

Oggiono è una piccola cittadina del Lecchese che si affaccia sul lago di Annone, un piccolo lago a pochissimi km dal Lario, il lago di Como.

Coincidenze è basato sul viaggio apparentemente casuale che intraprenderà Michele Rossi, il protagonista della storia. Oggiono è solo la piccola cittadina dalla quale Michele inizia il viaggio e nella quale lo terminerà.

Oggiono, casualmente, è anche il mio paese dove risiedo e vivo. Coincidenze?

L’immagine è tratta da: www.casateonline.it

Un personaggio: Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo. Chi non lo conosce? Navigatore ed esploratore genovese che intraprese 4 viaggi verso il Nuovo Mondo, il primo dei quali lo portò a trovare una nuova via per quelle che credeva le Indie ma, in pratica, scoprì il Continente americano.

Qualcosa di grandioso ma di certo non quello che pensava di trovare. E quello che trovò cambiò comunque la sua vita e quella di molti altri, in un approdo finale che rappresentò nuovi inizi.

Quale migliore metafora per descrivere il viaggio non meno sconosciuto che il nostro Michele, in piccolo, intraprende nel libro?

L’immagine è tratta da: it.wikipedia.org

Un colore: Bianco

Bianco è il colore di una pagina nuova, mai scritta. Una pagina che tutti possediamo per poter riscrivere sempre la nostra stessa storia.

L’immagine è tratta da: pixabay.com

Una canzone: Luce (Tramonti a Nord Est) di Elisa

Luce di Elisa è una canzone di due persone che si amano e si rincorrono, come un sole e una stella. Unite nella stessa lacrima.

Una richiesta di ascolto con la speranza di aver lasciato tracce che parlino ancora di loro a loro stessi.

Tra l’altro questa canzone entra a far parte della trama stessa del libro e sarà una chiave di volta per Michele, per l’ultima destinazione del suo viaggio imprevedibile, fino alle attese e straordinarie rivelazioni finali che l’attendono.

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La trama

Michele è un ragioniere che lavora come Maître in un locale del suo paese. Cinquant’anni, single e una vita dedicata al suo lavoro.

Un giorno, un martedì “non qualsiasi”, metterà in discussione tutte le sue certezze e comincerà a seguire l’istinto e i tanti segnali che l’esistenza sembra lasciargli sul cammino.

Inizierà un viaggio che non sarà casuale per rincorrere una donna misteriosa che in apparenti sincronicità lo porterà a incontrare e affrontare frammenti del suo passato.

Un viaggio che lo cambierà molto.

Il finale sarà una serie di rivelazioni straordinarie e scoprirà che nulla è come sembra.

Morris Maggini e il Gioco di Libri

Morris Maggini e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Voglio un cuore vero” fosse

Una città: Brescia

Il protagonista, nonostante due “turbolente” storie d’amore, rimane single proprio perché… vuole un cuore vero. Quindi lo abbino a Brescia che ha San Faustino come patrono.

San Faustino, che si festeggia il 15 febbraio (notare: il giorno dopo San Valentino…), è noto a tutti come patrono dei single.

L’immagine è tratta da: wikipedia

Un personaggio: Don Chisciotte

Inseguire un sogno e trovarsi davanti due mulini a vento. Cercare di combatterli e risultare alla fine sconfitto, seppur nei sentimenti.

Don Chisciotte trovo sia il giusto alter ego di Federico

L’immagine è tratta da: www.neosmagazine.it

Un colore: Azzurro

Il colore l’ho scelto per me e identifica l’autore del libro. Leggendone il significato, mi appartiene. Lo riporto così com’è scritto sul sito da cui è tratta l’immagine:

“Il colore Azzurro, collocato, nello spettro luminoso, tra il colore Verde e l’Indaco, è simbolo di comunicazione attraverso la creatività. 

Colore emblema della lealtà e dell’idealismo, trasmette senso di pacatezza.

Aiuta, quindi, sia nella meditazione che nell’estroversione. Inoltre stimola il sonno e favorisce i rapporti di diplomazia.”

L’immagine è tratta da: www.ilgiardinodegliilluminati.it

Una canzone: La vita com'è

Ogni capitolo del libro ha per titolo la frase di una canzone. Persino il sottotitolo lo è, e scelgo proprio questa per simboleggiarlo, perché su entrambe le donne che incontra Federico si potrebbe dire:

“…ci sono cose su di lei che è meglio non sapere mai…”

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La trama

Che cosa vorrebbe trovare un uomo nell’amore? Forse Federico, che pure è un uomo nel pieno della maturità, non un ragazzo, non l’ha ancora messo bene a fuoco.

Lo sanno benissimo, invece, le due donne che incontra in questo periodo della sua vita: diversissime tra loro, con obiettivi diversi, ma perfettamente consapevoli di ciò che stanno cercando.

Gli sbagli, però, aiutano Federico a crescere, a capire cosa vuole e, alla fine, con un po’ di sano ottimismo, a comprendere che si può andare avanti, superare i momenti bui, e che sperare in un futuro migliore è non soltanto lecito, ma un dovere verso se stessi.

Marcello Armellino e il Gioco di Libri

Marcello Armellino e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Foglie d'autunno” fosse

Una città: Cagliari castello

Adoro gli scorci antichi delle vecchie città e Cagliari ne offre parecchi.

Vicoli stretti che la notte s’illuminano con lampioni in stile primi novecento.

Vecchi botteghe e la riproduzione di pavimentazione per il passaggio di carretti trainati da cavalli

L’immagine è tratta da: Alamy Stock Photo

Un personaggio: Ungaretti

Tra i poeti che ho letto Ungaretti è l’autore che mi ha colpito in modo particolare, con la sua capacità di suscitare e trasmettere intense emozioni con poche parole.

Mi riferisco in modo particolare alla poesia “Soldati”

L’immagine è tratta da: www.artspecialday.com

Un colore: Rosso

Passione, desiderio e intensità emotiva. Il rosso è il colore che meglio rappresenta queste emozioni. 

Un legame reciproco che s’instaura fra il poeta e il lettore, trasmettendo sensazioni dall’uno all’altro

L’immagine è tratta da: www.mitiemisteri.it

Una canzone: Barcelona dei Queen

Esaltante il connubio fra la musica pop e lirica.

Due stili musicali, due voci di profonda intensità, capaci di creare forti emozioni

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La trama

Foglie d’autunno è una silloge poetica che racchiude in sé due aspetti fondamentali, l’emotività dell’essere umano e l’ambiente che lo circonda.

Uno scrigno intimo in cui è racchiuso un intero universo fatto di grigi ma anche di colori; di amori trovati e perduti; di riflessioni sul vivere quotidiano.

I versi scorrono fra la speranza e la delusione, in continua contrapposizione, accogliendo l’amore e la solitudine in un susseguirsi di chiari e di scuri.

Non vi è mai nulla di certo, di definitivo in quello che il poeta espone, niente che possa essere interpretato in modo univoco. La poetica lascia ampio spazio all’interpretazione, invogliando il lettore a trovare una propria via verso la comprensione del testo, libero di scegliere la direzione in cui incamminarsi.

Morris Maggini e La sua Postazione

Morris Maggini e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

Una barca, un cappello di paglia, una canna da pesca, un sigaro e un tramonto alla Hemingway: se dovessi descrivere in maniera letteraria il posto dove adoro creare con la penna (ormai non si usa più, ma fa scena…) lo farei così.

Invece del sigaro ho la mia fidata sigaretta elettronica e un capace tablet al posto della canna da pesca; nessun cappello di paglia, la chierica che ho tra i capelli serve come presa d’aria per i due neuroni presenti all’interno della scatola cranica; la barca sarebbe un surplus meraviglioso, e mi accontento della spiaggia, di uno scoglio o di un sano e consapevole tavolino di un bar.

Un tocco magico può essere il verde: la Natura che mi abbracci da dietro con la sua rigogliosità aiuta l’atmosfera in maniera esponenziale.

Il tramonto no, quello può essere solo confuso con un’alba: ho sempre odiato il caldo afoso, e d’estate la situazione migliore per me si svolge al tepore delle prime luci del mattino o le ultime della sera.

Il protagonista del desktop non è il sottoscritto, ma l’acqua.
Fiume, lago o più facilmente mare, increspato o tranquillo, burbero o rapido, riesce nella quasi totalità dei casi a portare con sé la mia  fantasia e restituirmela piena di nuove prospettive, come se avesse dentro tutti gli ingredienti e io abbia la funzione del recipiente.

Funziona così: si arriva sul posto e ci si siede. Quasi da subito la tranquillità mi pervade, lasciando la stanchezza e i vari problemi momentaneamente in macchina o addirittura al casello autostradale. Poi, basta aspettare. I miei racconti sono come le canzoni del Vasco:

“…nascono da soli,
vengono fuori già con le parole”.

Durante il mio peregrinare in giro per l’Italia non sempre ho avuto l’occasione di avere a portata di mano questo desktop e allora chiudevo gli occhi ed era la prima cosa che… immaginavo

Morris Maggini

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