Serata al ComItEs

Elisabetta Bagli racconta la sua serata al ComItEs

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È stata una serata speciale al Consolato e non solo perché dalle firme degli italiani residenti a Madrid dipendeva la sussistenza del Com.It.Es, struttura di sostegno per gli italiani all’estero, ma perché vari artisti di ogni genere si sono riuniti a supporto di un comitato che tanto farà per chi vive qui.
Artisti di levatura internazionale si sono presentati e alcuni di loro anche esibiti nelle antiche sale consolari del Consolato italiano di Madrid. Tra questi artisti ci sono state vecchie e nuove conoscenze per me, che mi hanno emozionato moltissimo e mi hanno dato l’opportunità di crescere, soprattutto dal punto di vista umano, condividendo con loro una splendida esperienza. Il primo intervento è stato dedicato a Giovanni Maccelli, regista e produttore di Prato, che ha deciso da quasi undici anni di stabilirsi in Spagna e di dar vita a una splendida avventura, quella del cortometraggio di animazione “Juan y las nubes”, che ha recentemente vinto il Premio Goya di qust’anno. Straordinario corto che è stato proiettato in sala e l’ovazione, che a lui e al suo staff è stata dedicata, è stata davvero eccezionale. C’è stato anche un siparietto fuori programma, considerando che un altro regista italiano, molto famoso qui in Spagna e in Argentina, Antonello Novellino, co-regista di “Blue Lips”, era in sala ed è stretto collaboratore di Maccelli che l’ha chiamato immediatamente sul palco. Personalmente sono due anni che conosco Antonello su FB ed era ora che ci conoscessimo dal vivo! Un grande abbraccio ha suggellato il nostro incontro, all’insegna dell’italianità nel mondo! Inoltre, un altro strepitoso napoletano era presente in sala, Giuseppe Devastato, musicista e compositore acclamato in tutto il mondo, che si è esibito di recente alla Carnegie Hall di New York. Ma non essendo provvista di pianoforte la sala nella quale ci stavamo esibendo, non ha potuto deliziarci con le sue note. Sarà per un’altra volta!
10998404_629689713824731_2956945141350807459_nDi seguito si è esibito, nella cottura in diretta di alcune pietanze tipiche italiane, il cuoco del Top Chef televisivo Borja Letamendia che ha coinvolto gli astanti in un viaggio attraverso la cultura culinaria italiana. Nel frattempo, mentre eravamo tutti assorti a presenziare a questa esibizione, passavano camerieri servendo il cocktail.
Tra una chiacchiera e una risata e le interviste di Radio Pizza, magistralmente condotte da Marta Guardincerri, attrice e voce prestata alla radio e da Daniele siamo arrivati al momento delle canzoni con Cristina Coriasso, professoressa universitaria appassionata di musica e Marco Ricci, musicista, compositore, cantante nonché conduttore di “La vita è bella”, programma di Radio Círculo, la Radio del Círculo de Bellas Artes a Madrid. Hanno cantato musiche composte dallo stesso Marco in spagnolo e una canzone del mitico Fabrizio De AndréIl Pescatore”. Una grande ovazione per entrambi e una grande soddisfazione per le nostre orecchie.
Cristina Coriasso, colei che ha scritto la prefazione alla mia nuova silloge poetica “Voce”, edita da EEE, è poi rimasta sul palco per presentare la mia silloge e la mia persona. 10487287_629690300491339_4621383425042230289_nEd è successo che salire lì sopra, vedere le persone emozionate e visibilmente interessate a quanto stavamo dicendo, è stato davvero meraviglioso. Poi, ho chiamato Marta Guardincerri sul palco ed è stata davvero straordinaria nell’interpretazione delle mie poesie. Le poesie che ha letto sono state: “Ero bianca”, “La stella di Davide”, “Aria di Madrid” e “Amore e Psiche” e a me, come sempre capita nelle occasioni in cui ascolto le poesie recitate da attori veri, sono venuti dei brividi per l’emozione! “Voce” era lì, per la prima volta davanti a un vasto pubblico. “Voce”, la mia prima opera, vestita a nuovo, con poesie inedite, con le sfumature di una me in continua crescita, alla ricerca della mia anima, di me. A prescindere dal luogo in cui ero, è stato importante per me dare nuova “Voce” alla mia opera, perché è con lei che sono nata, perché è grazie a lei che sento sempre più la necessità di continuare a far sentire la mia voce.
Poi è stata la volta di Tommaso Franco e il suo thriller “Madrid da morire”, una storia che ha a che fare con il vino, tutta da leggere! Complimenti anche a lui che unisce la passione per la scrittura alla sua vita da insegnante di italiano per stranieri!
Tra le personalità intervenute devo ringraziare Isabel Moño Campos, attrice spagnola del pluripremiato corto “Beep” di Antonello Murgia, che con una produzione del tutto sarda (Fabio Marceddu e “Il teatro dell’armadio”) è riuscito a portare il sogno anche al Festival di Venezia, nel quale è stato acclamato e amato.
Credo che gli italiani nel mondo abbiano molte potenzialità per far bene, perché siamo un popolo di artisti e l’arte in tutte le sue espressioni, insieme all’amore, sono i motori che muovono l’universo.