Oliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri – Coincidenze

Oliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Coincidenze” fosse

Una città: Oggiono (LC)

Oggiono è una piccola cittadina del Lecchese che si affaccia sul lago di Annone, un piccolo lago a pochissimi km dal Lario, il lago di Como.

Coincidenze è basato sul viaggio apparentemente casuale che intraprenderà Michele Rossi, il protagonista della storia. Oggiono è solo la piccola cittadina dalla quale Michele inizia il viaggio e nella quale lo terminerà.

Oggiono, casualmente, è anche il mio paese dove risiedo e vivo. Coincidenze?

L’immagine è tratta da: www.casateonline.it

Un personaggio: Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo. Chi non lo conosce? Navigatore ed esploratore genovese che intraprese 4 viaggi verso il Nuovo Mondo, il primo dei quali lo portò a trovare una nuova via per quelle che credeva le Indie ma, in pratica, scoprì il Continente americano.

Qualcosa di grandioso ma di certo non quello che pensava di trovare. E quello che trovò cambiò comunque la sua vita e quella di molti altri, in un approdo finale che rappresentò nuovi inizi.

Quale migliore metafora per descrivere il viaggio non meno sconosciuto che il nostro Michele, in piccolo, intraprende nel libro?

L’immagine è tratta da: it.wikipedia.org

Un colore: Bianco

Bianco è il colore di una pagina nuova, mai scritta. Una pagina che tutti possediamo per poter riscrivere sempre la nostra stessa storia.

L’immagine è tratta da: pixabay.com

Una canzone: Luce (Tramonti a Nord Est) di Elisa

Luce di Elisa è una canzone di due persone che si amano e si rincorrono, come un sole e una stella. Unite nella stessa lacrima.

Una richiesta di ascolto con la speranza di aver lasciato tracce che parlino ancora di loro a loro stessi.

Tra l’altro questa canzone entra a far parte della trama stessa del libro e sarà una chiave di volta per Michele, per l’ultima destinazione del suo viaggio imprevedibile, fino alle attese e straordinarie rivelazioni finali che l’attendono.

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La trama

Michele è un ragioniere che lavora come Maître in un locale del suo paese. Cinquant’anni, single e una vita dedicata al suo lavoro.

Un giorno, un martedì “non qualsiasi”, metterà in discussione tutte le sue certezze e comincerà a seguire l’istinto e i tanti segnali che l’esistenza sembra lasciargli sul cammino.

Inizierà un viaggio che non sarà casuale per rincorrere una donna misteriosa che in apparenti sincronicità lo porterà a incontrare e affrontare frammenti del suo passato.

Un viaggio che lo cambierà molto.

Il finale sarà una serie di rivelazioni straordinarie e scoprirà che nulla è come sembra.

Oliviero Angelo Fuina e Il suo Libro da Gustare – Coincidenze

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella.
Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa dare soddisfazione anche al palato

Coincidenze e Riso con pollo al curry o Riso Casimiro

L’abbinamento nasce spontaneo nella mia memoria perché è un piatto del mio passato, un piatto che mio padre, Chef di cucina, ci faceva spesso sapendo quanto lo amavamo.

Perché abbinarlo al mio romanzo “Coincidenze”?

Semplice: un tuffo nel passato in vari bocconi nei quali puoi ritrovare l’agro e l’intenso del curry e il dolce dell’ananas e della mela, come il viaggio che Michele fa nella storia, riassaporando bocconi del suo passato, miscelando l’agro delle delusioni e dell’incompletezza col dolce di ogni catartica ricapitolazione, fino all’imprevisto epilogo nella straordinaria esplosione di gusto che sorprende e appaga.

 

Coincidenze

Riso con pollo al curry o Riso Casimiro

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L’immagine della pietanza è tratta da: www.petitchef.it

Ingredienti

Numero di porzioni: 4

  • 300 g. riso a chicco lungo
  • 1 cipolla
  • 1 scatola di ananas a pezzetti oppure mezza ananas fresca
  • 1 cucchiaio di farina
  • 500 g. di pollo sminuzzato
  • 1 pezzetto di burro
  • 1 dl di panna
  • 1 mela grande oppure 2 piccole
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

Tritate la cipolla. Fate sgocciolare l’ananas e recuperate il succo. Altrimenti tagliate metà ananas fresco a pezzettini.

Lessate il riso in acqua salata.

Mescolate la farina e il curry, cospargete sulla carne e amalgamate bene. Fate rosolare la carne nel burro, unite la cipolla e rosolate brevemente.

Bagnate con il succo d’ananas e portate a ebollizione. Togliete la carne e l’ananas e tenete in caldo.

Unite il brodo al sugo di cottura e portate a ebollizione. Incorporate la panna e fate ridurre brevemente. Tagliate le mele a tocchetti e unitele alla salsa con l’ananas e la carne.

Portate a ebollizione e aggiustate con sale e pepe.

La ricetta della pietanza è tratta da: www.petitchef.it

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La trama

Michele è un ragioniere che lavora come Maître in un locale del suo paese. Cinquant’anni, single e una vita dedicata al suo lavoro.

Un giorno, un martedì “non qualsiasi”, metterà in discussione tutte le sue certezze e comincerà a seguire l’istinto e i tanti segnali che l’esistenza sembra lasciargli sul cammino.

Inizierà un viaggio che non sarà casuale per rincorrere una donna misteriosa che in apparenti sincronicità lo porterà a incontrare e affrontare frammenti del suo passato.

Un viaggio che lo cambierà molto.

Il finale sarà una serie di rivelazioni straordinarie e scoprirà che nulla è come sembra.

Tante nuove uscite entro Natale

Tante nuove uscite entro Natale

Esistono delle scadenze fisse che ci costringono a correre contro il tempo. Punti fermi sul calendario che segnano lo scatto delle lancette, facendo sudare chiunque si trovi nella situazione di dover produrre un “qualcosa” entro una certa data.

Natale, Pasqua, l’inizio dell’estate, i primi di settembre e, nel caso dell’editoria, anche il Salone Internazionale del Libro di Torino, sono tutti appuntamenti inderogabili con i quali dover fare i conti. Tuttavia, dato che EEE non perde tempo, diversi titoli stanno già per entrare nel catalogo, alcuni solo in formato digitale, altri, invece, anche in formato cartaceo.

 

L’immagine che vedete presenta, appunto, tre new entry quasi pronte. “Quasi” perché in realtà sono le bozze di stampa e alcuni particolari vanno ancora visti e rivisti prima di dare il definitivo consenso alla stampa.

Da sinistra si vede la copertina del nuovo libro di Elena Grilli, Il cerchio delle donne, il romanzo che ha vinto il nostro concorso GTN (giallo, thriller e noir) diventando il degno erede di Come il mare ad occhi chiusi, detentore di diversi titoli rilasciati da giurie autorevoli. Conoscendo le capacità di Elena, siamo certi che anche questo libro vi terrà incollati alle pagine, con il fiato sospeso fino alla fine.

Al centro il libro di Andrea Leonelli, Domani ci sarà tempo, rappresenta una novità per l’autore, in quanto non si tratta di una silloge poetica ma di un testo narrativo che porta all’attenzione del lettore l’esperienza personale del poeta vissuta nel momento del suo infarto. Un evento che ha radicalmente cambiato la sua vita, il suo modo di pensare e di approcciarsi all’ambiente esterno.

A destra si trova l’ultima silloge di Maria Luisa Mazzarini, Piccola Venezia sogna, una raccolta di poesie che, al pari delle altre che l’hanno preceduta, saprà emozionarvi e trasportarvi nell’universo sensoriale della poetessa. Venezia è un altrove dove un “Cuore di rondine” anela tornare…

Ma non è finita qui, perché anche Oliviero Angelo Fuina presenta la sua nuova silloge Poesie (R)Accolte, una raccolta che potremmo definire un “the best of”, ovvero le migliori composizioni premiate, menzionate e riconosciute in premi, concorsi ed eventi di ogni genere, come testimonianze della bravura di questo nostro poeta.

Ultimi, ma non ultimi, Cinzia Morea e Giancarlo Ibba offrono ai lettori una chicca davvero interessante: il libro scritto a quattro mani Lo spirito del lago. La particolarità di questo giallo, arrivato secondo nel nostro concorso GTN, si riscontra proprio nelle propensioni letterarie dei due autori: Cinzia scrive libri per ragazzi e Giancarlo sforna horror imperdibili. Il connubio fra i due sarà sicuramente fuori dagli schemi.

Di prossima uscita anche il libro di Danae Lorne del quale, però, non siamo riusciti a estorcere, al nostro editore, alcuna informazione. Abbiamo solo una vaga idea di quale sarà la copertina ma, in sostanza, del contenuto e del titolo non sappiamo ancora nulla. Ma siamo decisamente curiosi!

Dunque, se non sapete quale libro regalare o regalarvi per Natale, presto saranno disponibili nuovi titoli interessanti da inserire nelle vostre librerie e in quelle degli amici.

 

Oliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri

gioco-di-libriOliviero Angelo Fuina e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore, un animale, un quadro e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Poesie uroboriche

Sinossi

  La domanda è lecita: cosa sono le poesie uroboriche?
Uroborico deriva da Uroboro (meglio conosciuto come “Ouroboros” che in greco significa “serpente che si mangia la coda”).
È un simbolo molto antico e rappresenta, appunto, un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine.
Apparentemente immobile, ma in eterno movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, l’energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.

Se “Poesie uroboriche” fosse

 

Una città: Lecco

Perchè la presenza dell’amato lago è imprescindibile ad ogni mio sguardo “oltre” e interiore. In questa mia silloge “uroborica”, poi, l’onda lunga e lenta del lago che sembra sempre la stessa ma si rinnova ad ogni deflusso rende bene l’idea della ciclicità costante, apparentemente simile e sempre diversa e unica in base all’attimo emotivo che determina il singolo sguardo.

Un personaggio:

Marcel Proust

Personaggio imprescindibile dalla sua “Alla ricerca del tempo perduto”.
Proust É la “Recherche”.

La struttura della “Recherche” è circolare. Le tremila pagine del romanzo (sarebbero state molte di più se Proust non fosse morto prima di correggere gli ultimi volumi) sono state sintetizzate in tre parole: «Marcel diventa scrittore».
Per tremila pagine Marcel, io narrante, combatte contro la sua mancanza di volontà, la sua bassa autostima, la sua fragilità fisica e psichica, il tempo che scorre troppo veloce, per arrivare finalmente a prendere la grande decisione: scriverà un romanzo sugli uomini e sul tempo.
Ma il romanzo che scriverà non è un’altra Alla ricerca del tempo perduto, bensì proprio quelle tremila pagine di cui si è arrivati alla fine. Quindi la Recherche si trova ad essere sia il libro che si è appena letto, sia, in seconda lettura, il romanzo che Marcel ha trovato finalmente la forza di scrivere.
A simbolo di questa circolarità, Proust comincia il suo romanzo con le parole: «Longtemps, je me suis couché», e lo termina con le parole «dans le Temps». Proust ha sempre affermato che l’inizio e la fine dell’opera erano stati scritti simultaneamente. Essi infatti risultano legati proprio come in un percorso che torna su sé stesso.

 

Una pietanza:

Riso all’Indiana (o Riso alla Casimiro)

è un piatto che mi riporta alla memoria mio padre, Chef talentuoso di cucina. E alla mia adolescenza nei momenti speciali condivisi a tavola con la sua cucina e, in parte, con lui stesso. Il gusto contrastato e contradditorio del piatto, cioè quell’agro, piccante e speziato ben amalgamato con il dolce della frutta quale ananas e mele e quelle perle gustose di carne che impreziosiscono il tutto rappresentano la contradditorietà e l’uniformità stessa di tutta la mia silloge.

Per la ricetta consultare il sito: acquavivascorre.blogspot.it


Una canzone: sarebbe… due canzoni di Roberto Vecchioni

“Lettere d’amore” e “Momentaneamente lontano”.

Non ho mai taciuto che Vecchioni è uno dei miei “Vate” di riferimento e in questi due brani c’è tutto il senso delle mie “Poesie uroboriche”: la constatazione che scrivere poesie sulla vita non equivale a vivere infine la vita stessa e quel senso di distanza dal me stesso che in qualche modo vorrei si affermasse pubblicamente ma con tante, troppe, controindicazioni e contraddizioni emotive.

Dettagli del libro

Formato: Formato ebook e cartaceo
Dimensioni file: 1530 KB
Lunghezza stampa: 93
Editore: EEE-book (2 dicembre 2016)
Venduto da: Amazon – Kobo
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-6690-340-6

L’Anno Nuovo è iniziato

L’Anno Nuovo è iniziato, portando con sé speranze e sogni da realizzare.

E noi partiamo dal presentarvi il libro del vincitore del concorso per sillogi poetiche. Oliviero Angelo Fuina e il suo Poesie uroboriche.

Un titolo un po’ particolare, non vi pare? Se non altro per il termine uroboriche che non è così usuale. Partiamo da questo, allora, dalla spiegazione di che cosa significa uroboro.

poesie-uroboricheL’uroboro è un simbolo a forma di cerchio, rappresentato di sovente da un animale (di solito un serpente o un drago) che si morde la coda, chiudendosi su se stesso. Tale simbolismo si trova spesso nelle arti magiche e nell’alchimia ma, a parte gli ovvi presupposti suggestivi, l’uroboro è il ciclo della vita e, dunque, dell’eternità. Quindi, come meglio definire la Poesia stessa se non un rinnovarsi ciclico dell’esistenza? Il passaggio infinito che porta il Poeta a ritrovare la propria interiorità attraverso il vissuto, il passato, il sentito? La parola diviene il veicolo attraverso il quale l’anima si ripiega verso l’IO, trascinando con sé il lettore, formando quel connubio che lega l’espressione verbale alla comprensione.

Fuina ha espresso la propria arte esaltando l’immortalità dei versi, come se la Poesia non avesse bisogno altro che di se stessa per giungere a destinazione e nutrirsi del proprio potere evocativo. È il ritorno all’origine più pura della parola, quella che aleggia fra le righe di questa silloge, ovvero scoprire le radici del valore poetico intrinseco che non necessita di artificio alcuno per coinvolgere emozioni o sentimenti.

E, per restare in tema di ciclicità, siate sempre voi stessi, restando fedeli ai vostri ideali e ai vostri sogni, in modo che quanto giunge all’esterno, alla sensibilità degli altri, possa rappresentare la vostra vera essenza e possa tornare a voi attraverso nuova energia.

Buon Inizio di Anno a Tutti!

 

La poesia è anima che scrive

writer-1421099_640La poesia è anima che scrive

Scrivere in versi altro non è che la “verità vera” su noi stessi, dolcemente nascosta da un velo di parole che provengono dall’anima.

di Marina Atzori

È proprio così, la Poesia è anima che scrive, è libertà di espressione, è guardarsi dentro, è toccare con mano l’essenza delle emozioni. Non potevo esordire diversamente perché è stata proprio l’essenza dell’emotività a rivelarsi la protagonista assoluta del mio percorso poetico. In questi giorni ho ricevuto diversi complimenti da amici e colleghi, per il risultato raggiunto in occasione del Concorso sulle Sillogi Poetiche di EEEbook. Ebbene, devo confessarvi che sono stata la prima a rimanere sorpresa, nel momento in cui ho visto il mio nome comparire accanto a quello del poeta Oliviero Angelo Fuina. Ho riletto più volte l’articolo di Andrea Leonelli, poiché io stessa, stentavo a crederci.

Secondo posto e pubblicazione annessa. Che dire? Queste piccole, anzi grandi soddisfazioni, per me, sono quelle che contano per davvero. Vi dirò di più. L’estate appena trascorsa, scrivendo i miei componimenti, ho avvertito un cambiamento nel mio modo di scrivere, mi sono sentita pronta ad aprire la porta dei miei segreti più intimi e più vivi, perché ho creduto e credo, a questo punto, di aver raggiunto un equilibrio, tra quella che è la mia immagine riflessa allo specchio e le sensazioni che provo mentre scrivo.

In tutta sincerità, non è stato semplice tentare di addentrarmi nei meandri di una delle forme d’arte che reputo essere la punta di diamante della scrittura. Qualcosa però, nonostante tutte le riserve di questo mondo, mi ha spinta a farlo, anche se in punta di piedi. Il timore di confrontarmi con me stessa, e con ciò che la vita mi ha riservato fino ad ora, c’è stato, non lo nego. La poesia più di ogni altra cosa, mi ha permesso di superare questa paura recondita, in modo istintivo e spontaneo, in silenzio, di fronte a un foglio bianco.

Se è vero che le gabbie dorate rimangono pur sempre delle gabbie, devo ammettere di essere riuscita a spiccare il volo attraverso le feritoie luccicanti che mi impedivano di esplorare cieli e terreni nuovi.

notebook-405755_640Io scrivo di ciò che mi circonda immaginando di camminare su una corda sottile fatta di parole. Scrivo di estremi, di vertici, di angoli bui e ombrosi, di fragilità, di limiti. A volte temo che la corda si spezzi e invece, come per magia, ogni giorno diventa sempre più robusta.

Nella mia silloge “Nubi Spettri e Mulini a vento”, prossima alla pubblicazione con EEE, potrete leggermi attraverso e scoprirmi dunque, in questa insolita veste trasparente, più sensibile, più riflessiva, e di questo sono enormemente felice. Ringrazio dal profondo del cuore tutte le persone che hanno creduto e continuano a credere in me. Un grazie speciale va alla mia Editora Piera Rossotti Pogliano perché mi ha permesso di rivelare l’anima dei miei scritti ai lettori.

Oliviero e Marina, due poeti e un’anima

pizap.com14764686739601Oliviero e Marina, due poeti e un’anima

Oliviero Angelo Fuina e Marina Atzori sono i due vincitori del nostro Concorso per Sillogi poetiche e, se è anche vero che Marina è uno dei nostri autori (di cui non sospettavamo una cotanta vena poetica), di Oliviero, in ambito EEE, non si sa molto. Quindi, ci sembra giusto presentarveli entrambi, così da farvi prendere confidenza con queste anime poetiche così esplosive.

Marina Atzori

Nata il quattro ottobre a Chivasso, ma le mie origini sono sarde al 100%. Libera professionista, diplomata all’Istituto Magistrale “Edmondo De Amicis” di Cuneo, ho frequentato la Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino,  seguito  corsi di approfondimento  in materia di PNL(Programmazione Neuro Linguistica) Gestione delle Risorse Umane e comunicazione interpersonale.   Per quindici anni sono stata impiegata presso una multinazionale, dove ho acquisito una forte esperienza nel Customer Service, nella Gestione del Personale e nel Merchandising, assumendo un ruolo di responsabilità all’interno del Management Team.
Sono appassionata di libri, poesie, legge e psicologia. Ho sempre cercato di realizzare un sogno nel cassetto: mettere nero su bianco le mie emozioni e condividerle attraverso la scrittura. Muovo così, i miei primi passi, approcciandomi a  piccoli racconti per bambini e poi avvicinandomi al genere poetico.

Ecco che, a un certo punto della mia vita, arriva il famoso portone che si spalanca, dopo una serie di porte e capitoli chiusi. Finalmente pubblico il mio primo libro grazie alla Dott.ssa Piera Rossotti Pogliano, e alla sua casa editrice, EdizioniEsordientiE-book. “Il mare non serve ho scelto una margherita”  mette il naso fuori dal cassetto nel quale era riposto accuratamente, a ottobre del 2014. Ad Aprile del 2015, sempre con la casa editrice, EEEbook esordisco con il mio primo vero romanzo “Il fiordaliso spinoso”:  risultato vincitore nel Concorso di EEE per la categoria “Romanzo Romantico Contemporaneo”. A febbraio di quest’anno raggiungo un traguardo ancora più importante, la pubblicazione del mio terzo romanzo: Dentro un castello di carte”, anche questa volta con EEEbook. (Squadra che vince non si cambia!) Intanto sto già pensando a un quarto libro… spero di sorprendervi ancora!

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Oliviero Angelo Fuina

Oliviero Angelo Fuina nasce a Neuchâtel (Svizzera) da una famiglia italianissima il 28 Agosto 1962. Lettore compulsivo fin da bambino, trova quasi subito naturale sfogo emotivo nella scrittura personale, nonostante il frequentare – imposto – di corsi professionali alberghieri e Istituti Tecnici Commerciali. Con ottimi esiti finali.

Solo nel 2007 pubblica una prima silloge poetica intitolata “Poesie in cuffia“, sulla suggestione di brani “immortali” che spaziano dai Pink Floyd, Deep Purple, Dire Straits, fino ai Rolling Stones, Annie Lennox, Chopin, Giovanni Allevi e compagnia variegata.

Da quel momento in poi i riconoscimenti e le gratificazioni sono diventati molteplici, portandolo ad arrivare sul podio di molti concorsi e premi nazionali e internazionali. L’anima sensibile di Oliviero spazia attraverso il tempo e e le sensazioni, utilizzando le parole con la stessa estrosa precisione con cui un compositore potrebbe trovare il giusto fraseggio per un’opera epica. Esiste un ritmo insito nel suo raccontare, nel suo esporre i pensieri e le emozioni, una musicalità che si spande nell’aria fino a coinvolgere maestosamente il lettore, portandolo a cavalcare le note della poesia stessa.

Tuttavia, Oliviero non è solo un eccellente poeta, ha anche scritto alcuni romanzi in cui la prosa ha avuto comunque un ruolo importante, in cui la delicatezza delle parole ha contribuito a creare atmosfere magiche, quasi surreali.

Sposato e padre di un figlio ormai “grande”, vive a Oggiono, in provincia di Lecco, ai bordi di un lago che caratterialmente ben lo rappresenta.

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I vincitori del Concorso per Sillogi Poetiche

I vincitori del Concorso per Sillogi Poetiche

concorso poesia logo

di Andrea Leonelli

Anche il lavoro della giuria è finito e siamo giunti al termine di un percorso di valutazione delle sillogi che ci ha portati a decretare i vincitori.
Ricordo a tutti che le sillogi sono state proposte ai giudici in forma anonima e nessuno di noi ha saputo i nomi degli autori partecipanti. Tranne l’editore, nessuno dei componenti della commissione, chiamata a valutare le opere pervenute, ha potuto comporre il binomio autore-silloge.

L’opera di valutazione dei giudici è stata attenta e ponderata e i risultati hanno dato origine al giudizio finale che vede due poeti giungere, alla fine, al conseguimento del premio.

A tutti coloro che non vedono il loro nome fra i vincitori consiglio di non smettere comunque di scrivere perché, anche fra i non presenti sul podio, c’erano poeti di valore con una loro particolare voce e una loro espressività poetica.

Ma iniziamo con i premiati, partendo dal secondo classificato, una sorpresa per tutti in questo campo della poesia anche se non lo è in altri campi: Marina Atzori.

La sua silloge “Nubi Spettri e Mulini a vento” è composta da poesie scritte in un linguaggio attuale, quasi quotidiano, come l’esprimersi della vita di ogni giorno e rende, attraverso le sue costruzioni, l’idea di una personalità riflessiva e attenta. Si dimostra intimamente consapevole di ciò che la circonda e ha ben chiaro in mente, anche se le scaturisce spontaneo, uno stile linguistico personale. Diretta e incisiva, ci porta a vedere il mondo attraverso la sua sensibilità fine e ricercata anche se, dicevamo, immediata e naturale.

Vincitore del gradino più alto del podio è stato Oliviero Angelo Fuina, un poeta singolare con uno stile definito e, se vogliamo, dal gusto un po’ retrò. Fa della metrica, precisa e puntuale, uno dei punti di forza del suo essere poeta e propone, con eleganza e garbo, composizioni simili ad arabeschi sulla pagina. I contenuti, introspettivi, ma non esclusivamente concentrati sul “sé”, affascinano il lettore e lo conducono, attraverso un linguaggio a volte sottilmente pungente, fino alla fine di un percorso che, definito anche nel titolo della silloge, “Poesie Uroboriche”, ritorna, ciclicamente al suo inizio.

Due sillogi di indubbio valore che presto riceveranno pubblicazione e che spero il pubblico dei lettori saprà apprezzare per il loro contenuto.