Casi strani

Casi strani: il mistero del manoscritto leonelliano

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Andrea Leonelli è vittima (si fa per dire) di uno di quei casi strani che capitano talvolta nella vita e che non hanno alcuna spiegazione logica.

Partiamo dall’inizio. Andrea lavora in rianimazione e quella che svolge giornalmente è un’occupazione che coinvolge tutta la sua sfera emotiva e le sue energie. A suo tempo, quando gli chiesi di scrivermi un articolo che potesse far capire cosa si prova nell’affrontare tutti i giorni un mestiere simile, lui produsse un pezzo decisamente d’impatto (QUI). Il blog era aperto da poco tempo e, nel giro di pochissimi giorni, il suo articolo divenne virale, al punto che comparve sulle riviste specializzate del settore e colleghi da tutta Italia lo lessero arrivando anche a scrivere un buon numero di commenti.

In sostanza, quell’articolo è stato condiviso più di 5400 volte su Facebook e la pagina, qui sul blog, è stata vista più di 16.000 volte (al momento, mentre scrivo, la cifra è di 16.737). Va bene, e con questo?

Fino ad ora ho solo snocciolato dei numeri che possono andare bene per delle statistiche e che, al limite, mettono in risalto il fatto che l’argomento è sentito e che la categoria degli infermieri italiani ha trovato, nelle parole di Andrea, una voce in grado di mettere in risalto le loro emozioni. Ma la singolarità della vicenda non è questa, così come non lo sono i numeri, per quanto significativi, la questione è un’altra. Dopo l’articolo, ad Andrea sono state proposte alcune interviste, fra cui quella rilasciata a Nurse24 (il video è reperibile QUI), nella quale il nostro poeta ha dichiarato (incautamente) di aver scritto un testo in merito alla propria esperienza personale, quando si è trovato dalla parte del paziente, assistito proprio dai suoi colleghi in rianimazione. Ebbene, e qui si riscontra la stranezza del caso, ad Andrea stanno arrivando email in cui gli viene chiesto dove sia possibile comprare il libro e quale sia il titolo…

Caro Andrea, a questo punto (e penso che il tuo editore sarà d’accordo) non hai più scusanti, spicciati a finire il libro (non stai mica scrivendo Guerra e Pace!), così che si possa finalmente rispondere alle richieste!

Aggiornamento

Il libro finalmente è stato pubblicato ed è uscito in versione digitale il 30 novembre 2017 e in versione cartacea il 19 dicembre, con il titolo Domani ci sarà tempo

Una Regina e i suoi Re

Una Regina e i suoi Re

Un altro poeta s’inserisce nella scuderia degli autori EEE, circondando la nostra Regina di nomi eccellenti.

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Maurzio Donte, con il suo Nell’incanto, stabilisce un nuovo filo conduttore con i propri lettori.

Elisabetta Bagli, Andrea Leonelli, Andrea Tavernati, Gastone Cappelloni e Maurizio Donte, formano una squadra poetica che assume già il sapore della leggenda. Elisabetta, con i suoi meravigliosi versi, offre una vita vista al femminile, con i suoi dubbi e le sue incertezze, condite con quella forza che ogni donna è in grado di avere. Andrea Leonelli travolge gli animi con l’energia di cui carica le sue composizioni, trovando, attraverso la sofferenza e lo strazio, la via verso il cuore dei lettori. Andrea Tavernati incanta con i propri Haiku, descrivendo in così pochi termini un universo ricco di emozioni e sentimenti. Gastone lascia senza fiato. La sua prosa, solo all’apparenza semplice, è un puro inno alla vita e a quanto possa far sentire vitale un uomo. Infine Maurizio Donte, un nome che porta l’arte poetica verso quella classicità che così bene padroneggia.

Vi presentiamo la parte iniziale della presentazione di Nazario Pardini al libro Nell’incanto

Bolero

Donte_EEEVaga sulle onde un fremere d’incanto,
mentre trema la luce della Luna
e alzo nel vento a te un notturno canto
che flebile s’inizia sotto il cielo;
con arte io vengo a te, mia sola amata,
tu danzi quasi fossi una sirena
nel mare dell’estate che è passata.
Mi ricordo il motivo della danza
ed il tuo passo al muoversi del suono,
lento Bolero, dentro la risacca,
in languide movenze d’abbandono.

Iniziare da questa citazione testuale significa andare a fondo, da subito, nella epigrammatica vicenda del canto di Maurizio Donte. Un canto dolce, estremamente musicale, nutrito di cospirazioni emotive di grande abbandono erotico-intimistico, dove il verso, con tutta la sua potenza ermeneutica, si fa corpo risolutivo degli abbrivi vitali del Poeta. Sì, c’è l’amore, vissuto con plurima collaborazione panica, con espansioni iperbolico-allusive, e con abbracci semantici di urgente vocazione narratrice, ma un amore plurimo, totale, universale che coinvolge la vita nella sua polisemica significanza: il sogno, la realtà, il tempo, la memoria, la pace, la società e quell’inquietudine che nella poesia si fa flauto sotterraneo ad accompagnare il fluire dello spartito: “Mi ricordo il motivo della danza”, una rievocazione che si traduce in alcova rigenerante, in edenico ritorno, in visione incantatrice trasferita in mondi dal sapore neoplatonico, dove tutto è leggero, inviolabile e sonoro come una musica sublimante. Ed è l’endecasillabo – trattato in tutte le salse, in tutte le sue tonalità, a majore e a minore di sonetti, odi e canzoni – a evidenziare l’esperienza metrica del Nostro; la sua abilità versificatoria, aduso, Egli, al verso nobile del canto: “con arte io vengo a te, mia sola amata,/ tu danzi quasi fossi una sirena/ nel mare dell’estate che è passata”. Un mare d’infinita portata, i cui orizzonti si estendono fino all’inverosimile, fino a traguardi a cui l’uomo non può allungare lo sguardo, data la sua pochezza. E il Poeta è cosciente della futilità del tempo, del gioco delle sue fauci, della sua rapacità e voracità: “E vano è lo sperare che ritorni:/ rapido fugge il tempo tra le dita.”, per questo si affida al memoriale, a quel “passato” che tanto vorrebbe riattivare “in languide movenze d’abbandono”; a un eros che, comunque, non circoscrive il panorama ispirativo del Nostro; dacché la perlustrazione ontologica delle piecès e lo scavo analitico si estendono, a tutto tondo, al bene e al male della vita, col ricorso a uno sguardo impegnato e addolorato su tutto ciò che crea sofferenza; su tutto ciò che si allontana dalla fraternità, e dalla umanità, visto che “Non più vi fosse guerra, ma fraterno/ amore” è l’auspicio più sentito del Poeta

In anteprima su Alibi – Altrove letterario

Quattro poesie inedite su Alibi – Altrove letterario

di Andrea Leonellialibi

Cari amici sono lieto di annunciarvi che la redazione della rivista “Alibi- Altrove letterario” mi ha scelto per partecipare al loro nuovo numero, il primo del 2016, con 4 mie poesie ancora inedite ma che saranno incluse nella mia prossima raccolta dal titolo, per ora provvisorio, di “Aperti Ermetismi”.
La rivista si occupa soprattutto di letteratura d’avanguardia e sperimentale. “Altrove letterario” è quindi una definizione eccellente di quello che la redazione propone ai lettori. Esce trimestralmente e il nome può dare la giusta comprensione di cosa tratti il progetto. Una letteratura che non si avvicina assolutamente alla narrativa di consumo che ci assale quando entriamo in libreria. L’intento è stato creare, quindi, un luogo altro dove poter scrivere e leggere. La rivista trae ispirazione da altre testate quali: Malebolgie, Marcatre, Quindici, Il Caffé ecc.. In più “Alibi”, oltre ad essere una vetrina per gli scrittori, recupererà materiali dal passato ormai relegati nell’oblio.

Per seguire le attività della rivista su Facebook, questo è l’indirizzo della loro pagina
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Le poesie di mia produzione, proposte sul periodico, sono completamente inedite e parlano di un cambio di direzione nella mia linea creativa:
Entropie terminali, Aperte cicatrici, Universi contigui e Si muore senza un perché.

La nostra attività divulgativa di “desuetudini” letterarie, non convenzionali e fuori dagli schemi, esiste grazie a loro e a coloro che in futuro sceglieranno le nostre pagine per far sentire la propria voce. Buona lettura!

L’inarrestabile Gastone

L’inarrestabile Gastone: nuova presentazione a Gabicce Mare

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Le attività di Gastone Cappelloni non si fermano mai e l’inesauribile poeta ha già previsto il prossimo appuntamento con i propri lettori.

Venerdì 22 gennaio, alle ore 21.00, presso il Centro Civico CREOBICCE,  a Gabicce Mare in via 25 aprile, Gastone proporrà la lettura di alcune sue poesie tratte dalla silloge Tu, Ottava nota che, come vi ricordiamo, è stata pubblicata con EEE. La silloge, acquistabile in tutti i maggiori store online, rappresenta una raccolta di poesie divise in più sezioni a tema che hanno come unico filo conduttore la figura femminile. Quell’Ottava nota che riesce a far vibrare l’anima dell’umanità stessa.

L’omaggio del poeta, all’universo femminile, nasce da quella sensibilità insita nell’esistenza stessa di Gastone; nella sua propensione nell’individuare la parte più delicata (e forse più debole) delle persone, riconoscendo alla Donna quel ruolo che una società come la nostra spesso tende a sottovalutare. Questa sua visione della vita lo porta verso l’estrema generosità in cui donare non è solo un mero atto simbolico ma una vera e propria ragione di vita. In quest’ottica, anche i libri che verranno venduti, nel corso della presentazione, apporteranno un ulteriore beneficio all’Associazione Omphalos, Autismo e Famiglie.

L’inarrestabile Gastone non sarà da solo in questa nuova avventura, a fargli compagnia, nel corso della serata, ci sarà anche Michela Pacassoni con il suo libro La calda estate di San Martino. Il tutto verrà coordinato da Lilli Simbari.

 

Gastone Cappelloni alla Biblioteca Baldini

Alla Biblioteca Baldini Gastone presenta Tu, Ottava Nota

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Sabato 9 gennaio, presso la Biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna, alle ore 17.00, Gastone Cappelloni presenterà la sua silloge Tu, Ottava Nota. Il nostro Gastone sarà in buona compagnia perché, insieme a lui, sarà presente Alfredo Spanò, giornalista e scrittore, che avrà modo di deliziare il pubblico con la sua raccolta di racconti Delitti minimi ovvero Delitti intimi. L’evento sarà condotto da Lorenzo Nardi e Stefano Stargiotti, i quali non mancheranno di approfondire entrambi i libri e coinvolgeranno gli autori con domande a tema.

7088047Per chi non lo sapesse, Santarcangelo di Romagna  è un comune in provincia di Rimini, posto sulla via Emilia, al confine con la provincia di Forlì-Cesena. Ed è il paese natale di Papa Clemente XIV.

Dunque, per chi si trovasse in zona sabato 9 gennaio, l’appuntamento è presso la nuova sede della Biblioteca Baldini, in viale Pascoli 3, alle ore 17.oo.

Evento su Facebook

Vi ricordiamo inoltre che la silloge Tu, Ottava nota si lega ad un importante progetto sociale grazie al coinvolgimento dell’Associazione Omphalos Autismo & Famiglie che da anni si occupa di autismo nella regione Marche. Il 50% del ricavato sarà infatti devoluto alla ricerca per l’autismo e all’Associazione.

Le valutazioni per Crepuscoli di luce

CoverLAB: le valutazioni per Crepuscoli di luce

coverlab crepuscoliLa nostra prima cover, messa sotto osservazione, è stata quella di Crepuscoli di luce di Andrea Leonelli. Vediamo, quindi, come vi siete espressi e quali sono stati i vostri suggerimenti in merito.

La prima domanda era riferita a quelle che potevano essere le sensazioni visive in merito all’impatto iniziale. La maggioranza ha apprezzato la foto e l’aspetto totale. I commenti inseriti hanno stabilito che il titolo e l’immagine interagiscono in modo sinergico, rafforzando l’idea del contenuto.

Così come risultano perfetti i colori e il tipo di font che sono stati analizzati nella seconda domanda. Un unico appunto è stato fatto alla grandezza del titolo che, forse, avrebbe potuto essere più piccolo. Quindi, nel suo insieme, sia l’effetto cromatico che la titolazione hanno riscontrato un ottimo successo.

Per quel che riguarda il titolo, Crepuscoli di luce, la maggioranza ha stabilito che fosse quello più idoneo e rappresentativo. Un unico intervistato ha preferito la risposta “non mi dice niente” e dai vari commenti che sono arrivati si evince che, tutto sommato, la scelta delle parole è stata quella giusta per rappresentare una silloge poetica.

Nell’ultima domanda abbiamo cercato di capire se la copertina poteva dare effettivamente l’idea del contenuto e la maggioranza ha risposto di sì. Solo qualcuno ha espresso qualche lieve perplessità. Tuttavia, il gran numero di risposte positive tendono a far pensare che abbiamo fatto un buon lavoro e che la silloge di Andrea possieda, in effetti, tutte le caratteristiche necessarie per essere gradita dal pubblico.

Il nostro esperimento ha decisamente funzionato e ogni consiglio è stato davvero prezioso, perché solo con il parere di chi poi sarà il reale fruitore delle nostre pubblicazioni, possiamo migliorare e creare dei libri piacevoli anche da un punto di vista visivo. Vi ringraziamo per la collaborazione e speriamo che vorrete partecipare anche al prossimo CoverLAB.

Voce e Voz

I due volti di Elisabetta Bagli: Voce e Voz

Elisabetta, dopo aver pubblicato con Edizioni Esordienti Ebook la sua silloge Voce, ha anche prodotto la versione spagnola, Voz, con Ediciones Vitruvio, editore madrileno specializzato nella pubblicazione di poesie.

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Voce e Vox

A noi piace sottolineare la versatilità dei nostri autori, soprattutto quando una poetessa, dello stampo di Elisabetta Bagli, trova lo spazio in un catalogo così ben fornito di nomi noti. E questo ci fa onore perché, ancora una volta, riconosce il fiuto del nostro editore che non si lascia scappare Penne di talento, che siano specializzate in narrativa o poesia. Tuttavia, il fatto che più colpisce la nostra immaginazione e, diciamolo, anche il nostro orgoglio è poter vedere entrambi i libri promossi su una piattaforma come casadellibro.com, famoso portale spagnolo per la vendita dei libri online .12208594_758901514236883_8980818305531526199_n

Sia Voce che Voz portano in giro per il mondo una produzione italiana di tutto rispetto, tenendo soprattutto conto del fatto che stiamo parlando di Poesia elegante, intensa e con la P maiuscola.

 

Premio Polverini bis

Premio Polverini bis: Andrea Leonelli si aggiudica anche quest’anno il primo posto di categoria.

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Con Crepuscoli di luce Andrea si è aggiudicato il primo posto nella categoria Poesia Crepuscolare al Premio Leandro Polverini, indetto dal comune di Anzio, con la seguente motivazione:

Cromaticità soffusa, oscura e crepuscolare delle liriche, nelle quali la brillantezza dei versi dona sprazzi di luce a immagini spesso malinconiche, chiare manifestazioni di una speranza che vive e si trasforma ma non muore mai. Si avvertono i richiami a un passato fatto di dolore e sofferenza che ci fa addentrare nella sua coscienza speculativa, facendoci intuire i suoi desideri e progetti futuri.

La poesia attraversa lo sguardo del lettore e penetra nella sua anima, fondendosi con essa, facendola vibrare all’unisono con gli stati d’animo del poeta.

Il Presidente della giuria
Tito Cauchi

Questo è il secondo anno di fila che Andrea Leonelli gode della soddisfazione di vedere riconosciuta la propria opera, l’anno scorso ottenne il premio con La selezione colpevole e quest’anno con Crepuscoli di luce. Dunque, caro Andrea, non ti resta altro da fare che predisporre una nuova silloge così da poter partecipare al prossimo evento.

Il filo di Arianna di Luisa Ferretti

Il filo di Arianna di Luisa Ferretti

il filo di Arianna

Mi chiamo Luisa Ferretti e sono nata ad Ancona nel 1978. Mi considero da sempre una “apprendista scrittrice e poetessa” e ho scritto molte cose fino a oggi che spaziano fra narrativa e poesia. Il libro che voglio presentarvi s’intitola Il filo di Arianna ed è un romanzo che affronta, attraverso una narrazione alternata fra prima e terza persona, l’esperienza personale dell’anoressia. Sebbene sia un libro di poco più di novanta pagine, ha richiesto un lungo lavoro di revisione… fortemente emotivo. Ogni pagina, infatti, è un meditato esercizio di consapevolezza, non privo di una sottile ironia di fondo che ritengo indispensabile nella scrittura quanto nella vita vissuta. Non è un romanzo che parla della malattia in termini medici o garantisce risposte assolute riguardo questo tema. Purtroppo, nessun libro può rispondere a certe problematiche. Neanche, temo, quelli scritti da “eminenti” psichiatri ed esperti in materia. Semplicemente narra la vicenda di una ragazza che cerca di combattere questo “mostro senza volto” che vive dentro di lei e lo fa rivelando le sue emozioni attraverso una difficoltosa, quanto necessaria, ricerca del proprio Io: l’unico “filo” che può veramente aiutarla a uscire dal labirinto delle sue paure e ossessioni!

Volevo che fosse una storia in cui tutti potessero riconoscersi, perché alla base di certe patologie vi sono malesseri di natura esistenziale che interessano ognuno di noi. E devo dire che molte persone, che l’hanno letto finora, pur non avendo provato direttamente l’esperienza dell’anoressia, si sono riconosciute in Arianna, nel suo appassionato, quanto drammatico, percorso di crescita e nel suo bisogno di dare un senso alla propria vita. Una vita scandita da legami affettivi, familiari e sociali in crisi – oltre che da un rapporto sfalsato con il proprio corpo – ma che le permette ancora di riconoscere la bellezza autentica di un’opera d’arte o di un cielo stellato.  È un libro che, malgrado affronti un tema delicato, cerca di guardare oltre e offre diversi spunti di riflessione. Spero che chi lo leggerà potrà dunque ritrovare qualcosa di se stesso.

Disponibile su Amazon e Kobo

Pagina del romanzo su EEE Edizioni Esordienti Ebook:
www.edizioniesordienti.com

Pagina del romanzo su EEE Edizioni Esordienti Ebook blog:
edizioniesordientiebook.altervista.org

Blog personale dell’autrice www.luisaferretti.it

 

 

Voce a Firenze

Domenica 19 Luglio, ore 18.00, Voce a Firenze

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Estate 2015, FestivalFiume d’Arte” alla “Casetta del Buon Vino“.
Readings e presentazioni editoriali, perfomances teatrali e poetiche ogni giorno dalle 18. Musica dal vivo presente all’aperitivo dalle 20 alle 22 e videoproiezioni fino a tarda notte in una delle più suggestive location del lungarno. Un vero e proprio “Fiume d’Arte” per un’estate indimenticabile. In questo contesto si svolgerà, domenica 19 Luglio ore 18.00, la presentazione di Voce, ultima silloge di Elisabetta Bagli, pubblicata con EEE.

Sarà Annamaria Pecoraro (Direttore di Deliri Progressivi) a condurre Elisabetta attraverso il proprio percorso poetico, all’interno del piccolo chiosco pronto ad offrirvi primi piatti gustosi per pranzo e una selezione di vini rossi e bianchi, birre e cocktail fino a dopo il tramonto.

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Domenica 19 Luglio ore 18.00
CASETTA DEL BUON VINO
Piazza Demidoff—FIRENZE

Evento su Facebook:
https://www.facebook.com/events/460413957470744/

Tratto dalla recensione di Marina Atzori: 

La Poesia possiede un universo di sensazioni che spesso vengono espresse tramite le parole. Elisabetta Bagli da una voce ai sentimenti, unica e profonda. Ebbene devo dire che leggendo questa silloge si è scatenato il terremoto dei sensi. Uso consapevolmente un elemento forte ed eclatante per descrivere le mie percezioni; questa calamità esplode quando la terra inizia a tremare. Ho avuto come l’impressione che l’autrice volesse trascinarmi in un vortice fatto di involucri, traballanti scossi, in cui emerge l’anima impaurita, sgretolata. Non vi sono lanterne a guidarvi in questo viaggio quasi ultraterreno. L’unica luce è il verbo. La parola scritta si traveste, si mimetizza, diviene quasi camaleontica, e si rimane inesorabilmente rapiti da quella che oltre ad essere Poesia diviene suono e quindi anche musica. Resto infatti in balia di tonalità alte, basse e anche mute come il silenzio espresso in questa splendida silloge. Elisabetta Bagli si improvvisa direttore d’orchestra di spartiti che sanno di magia.

Link all’acquisto: AmazonKobo