Voce al Festival letterario Monte San Giovanni Campano

Voce al Festival letterario Monte San Giovanni Campano

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Voce, silloge poetica edita dalla EEE (Edizioni Esordienti E-book) e la sua autrice Elisabetta Bagli saranno presenti all’interno del Festival letterario del borgo laziale Monte San Giovanni Campano nel frusinate. Il festival è alla sua prima edizione ed è stato ideato e coordinato dallo scrittore Alessio Silo che, per l’occasione, ha deciso di promuovere esclusivamente il territorio facendo conoscere opere letterarie moderne di artisti locali e non solo. A tal proposito, l’invito alla partecipazione è stato esteso ad artisti di fama Nazionale e Internazionale, contribuendo con il Concorso Letterario “Letteralmonte” alla divulgazione della letteratura in ogni suo ambito, dalla prosa alla poesia, alla saggistica.

Nel pomeriggio del 4 luglio avverrà la presentazione di libri di diverso genere di varie case editrici. Tra questi ci sarà anche la presentazione della seconda edizione di Voce, rivista  e ampliata, che verrà presentata per la prima volta in pubblico. Sarà una gran bella esperienza per l’autrice essere davanti al pubblico numeroso di una importante piazza quale quella di questo splendido borgo arroccato a 420 metri dal livello del mare.

Il libro

VoceCon la seconda edizione della sua silloge Voce, Elisabetta Bagli riprende alcuni dei temi che le sono più cari e allarga ulteriormente il suo sguardo, tornando anche a osservare, con il suo modo di sentire viscerale, il mondo che le sta attorno. Affronta temi quali le radici, anche se la terra, in cui esse affondano, assume sapori diversi; le donne e la femminilità, raccordandosi a uno degli argomenti a lei più cari; la vita nelle sue molteplici sfumature e, immancabile, l’Amore. Un amore che coglie tutte le accezioni possibili: vissuto, negato, frustrato, passionale, finito e sognato.
Una raccolta poetica completa e intensa, che ripropone i versi raccolti in un periodo fresco nella poetica dell’autrice, arricchiti oggi da una sapiente dose di maturità stilistica e di maggiore introspezione personale.
Le poesie presentate, in versi liberi, sono tutte caratterizzate da uno stile ricercato e raffinato, ma senza mai diventare pesanti o nebulose. La vita è vita e se ne parla, per quanto in veste poetica, in modo diretto, toccando, come solo pochi autori sanno fare, l’anima del lettore. Conducendolo nei meandri dell’intimo, anche in anfratti mai visitati prima, attraverso la parola che scorre a volte placida, altre volte impetuosa.
Voce presenta una panoramica a 360° sull’esistenza e sulle situazioni quotidiane, viste, interpretate e descritte dall’occhio sensibile e dalla mano unica di una poetessa che è un astro nascente nel panorama poetico italiano e internazionale.

I martedì poetici

I martedì poetici di San Pietro in Atrio

Locandina 23 giugno

La MagMarsiglione Arts Gallery, in collaborazione con La casa della poesia e Pietro Berra – è lieta di presentare I martedì poetici, un ciclo di reading che animerà tutti i martedì sera fino al 28 luglio lo spazio espositivo di San Pietro in Atrio. Per l’occasione, le due mostre – a giugno Vanitas vs Veritas di Sandro Chia, a luglio Rigeneratio di Giorgio Celiberti – allestite nella chiesa sconsacrata, rimarranno aperte fino alle 23 e faranno da cornice alla lettura dei versi dei nove poeti invitati. Il quarto appuntamento si è svolto con la partecipazione del poeta Andrea Tavernati che ha letto al pubblico, intervenuto il 23 giugno, versi tratti da L’intima essenza, La via degli haiku, edito da EEEbook editore.

L’occasione fonde immagine e parola, pittura e poesia si incontrano e diventano un’opportunità, quindi, per contemplare assieme due arti diverse ma che vogliono toccare le stesse corde dell´animo umano.

Andrea Tavernati nasce a Pavia nel 1960 e vive in provincia di Como. Laureato in Filologia medievale e umanistica e diplomato in Paleografia e Archivistica, ha lavorato dapprima come insegnante e poi come creativo pubblicitario e copywriter a Milano. Nel 2013 ha pubblicato con la casa editrice EEEBook il libro di poesia L’Intima Essenza, la via degli haiku. Nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti E Niente Indietro (Factory editoriale I Sognatori). Con i propri testi poetici e narrativi è presente in numerose antologie ed è stato premiato in diversi concorsi.

Io Mag

I MARTEDÌ POETICI
San Pietro in Atrio, via Odescalchi 3, ore 21, ingresso libero

Premio letterario Isabella Morra

Andrea Tavernati vince il terzo posto al Premio letterario Isabella Morra

Invito premio Isabella Morra 2015

Il Premio letterario Isabella Morra, il mio mal superbo 2015, è alla sua quinta edizione; anche quest’anno ha avuto il privilegio di avere come Presidente Onorario il poeta Guido Oldani, una delle voci più significative della poesia contemporanea.
Hanno partecipato al Premio molti testi, alcuni anche dall’estero, per la giuria la lettura delle poesie è stata intensa e la scelta difficile. In particolare, una sezione del premio è stata dedicata agli adolescenti che hanno composto testi di grande raffinatezza e spessore.

Tra le poesie che hanno partecipato a questa edizione vi sono stati alcuni temi dominanti: il tormento dell’essere donna e poeta, lo scavo interiore, il ricordo del passato, ma anche la riflessione sul presente, spesso inquietante.
La cerimonia di premiazione si terrà il 28 giugno alle ore 11 presso il Teatrino di Corte, Reggia di Monza, Viale Brianza 2, Monza.

Le poesie premiate:

Poesia inedita:

  1. Vicoli di Marina Minet ( pseudonimo di Teresa Anna Biccai)
  2. Le stagioni delle zucche di Valerio Cascini
  3. Dissolvenze di Andrea Tavernati

Poesia inedita – sezione giovani:

  1. Il corvo all’usignolo di Ilaria Soren
  2. Il momento di Sara Bellelli
  3. Signum belli di Eleonora Norcini

Menzione della critica:

  • Anna di tutte le Russie di Piero Marelli

Premio poesia edita:

  • Antonella Antinucci, Burqa di vetro, Edizioni Tracce

Menzioni della giuria:

  • Heram di Francesco di Ruggiero
  • Lager di Filippo Passeo
  • Europa di Livia Rocco
  • Quando di Fabiano Braccini

Con la poesia che segue Andrea Tavernati ha vinto il terzo premio al Concorso internazionale Isabella Morra, indetto dalla Casa della Poesia di Monza.

DISSOLVENZE

Lo scorrere delle polaroid
urta le soglie del ricordo.
L’album di famiglia
inciampa su indizi
di voci sfarinate
farfugli intermittenti.
Siamo poveri stanchi negromanti.
Saremo dissolvenze d’eco
ombre sui muri
come i morti a Nagasaki.

Elisabetta Bagli sarà presente alla Feria del libro de Madrid

74ª Feria del libro de Madrid

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Elisabetta Bagli sarà presente alla 74ª Feria del libro de Madrid, anno 2015, per firmare e dedicare copie della sua nuova silloge Voce, pubblicata dalla Edizioni Esordienti E-book (EEE). Anche quest’anno la scrittrice parteciperà a questo irrinunciabile appuntamento madrileno che vede molti autori impegnati nella promozione dei loro libri. La Feria del libro di Madrid è una fiera unica nel suo genere, nella quale i lettori sono a diretto contatto con gli autori ed è davvero straordinario poterli conoscere da vicino, poter parlare con loro e ricevere una dedica autografata dagli stessi. Si dice che in genere gli spagnoli, che frequentano la Feria del libro di Madrid, acquistino da un minimo di 5 a un massimo di 10 libri proprio in quell’occasione e che tale numero costituisca il 90% annuale degli acquisti in cartaceo (poi bisogna vedere se li leggono davvero!)11145198_683122898481412_6709991827436790220_o
La scrittrice Elisabetta Bagli vi attende numerosi il giorno 12 giugno dalle ore 19.00 fino alle 21.30 per salutarvi e trascorrere insieme bei momenti nella Caseta 103 della Libreria italiana di Madrid a Los Jardines del Parque del Retiro (Parque del Retiro).

Elisabetta Bagli estará presente en la 74ª Feria del Libro de Madrid, año 2015, firmando ejemplares de su poemario “Voce”, publicado por Edizioni Esordienti E-book (EEE).
La escritora os espera a todos el día 12 de junio desde las 19.00h hasta las 21h 30, para saludaros y disfrutar de un rato agradable juntos en la Caseta 103 de la Librería italiana de Madrid, en Los Jardines del Parque del Retiro (Parque del Retiro).

11148413_683122855148083_7722419227151606921_oLa silloge:

Con la seconda edizione della sua silloge Voce, Elisabetta Bagli riprende alcuni dei temi che le sono più cari e allarga ulteriormente il suo sguardo, tornando anche a osservare, con il suo modo di sentire viscerale, il mondo che le sta attorno. Affronta temi quali le radici, anche se la terra, in cui esse affondano, assume sapori diversi; le donne e la femminilità, raccordandosi a uno degli argomenti a lei più cari; la vita nelle sue molteplici sfumature e, immancabile, l’Amore. Un amore che coglie tutte le accezioni possibili: vissuto, negato, frustrato, passionale, finito e sognato.
Una raccolta poetica completa e intensa, che ripropone i versi raccolti in un periodo fresco nella poetica dell’autrice, arricchiti oggi da una sapiente dose di maturità stilistica e di maggiore introspezione personale.
Le poesie presentate, in versi liberi, sono tutte caratterizzate da uno stile ricercato e raffinato, ma senza mai diventare pesanti o nebulose. La vita è vita e se ne parla, per quanto in veste poetica, in modo diretto, toccando, come solo pochi autori sanno fare, l’anima del lettore. Conducendolo nei meandri dell’intimo, anche in anfratti mai visitati prima, attraverso la parola che scorre a volte placida, altre volte impetuosa.
Voce presenta una panoramica a 360° sull’esistenza e sulle situazioni quotidiane, viste, interpretate e descritte dall’occhio sensibile e dalla mano unica di una poetessa che è un astro nascente nel panorama poetico italiano e internazionale.

Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi

Andrea Tavernati al Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi “Ecopoetry: dall’emozione alla ragione”

Europa in versi

Redazione Como

Nelle giornate di Venerdì 8 maggio presso l’Associazione Carducci, sabato 9 maggio a Villa del Grumello e martedì 12 maggio presso il Chiostro di Sant’Abbondio dell’Università degli Studi dell’Insubria, si terrà a Como la quinta edizione del Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi dal titolo “Ecopoetry: dall’emozione alla ragione”.

L’evento è organizzato da La Casa della Poesia di Como in collaborazione con l’Associazione Giosuè Carducci e l’Associazione Culturale e Musicale Studentesca Sant’Abbondio.

POETRY SLAM: I PIÙ GRANDI SLAMMER ITALIANI A EUROPA IN VERSI

La nuova edizione di Europa in Versi si aprirà venerdì 8 maggio alle 18.15 presso l’Associazione Carducci di Como con un Poetry Slam organizzato dalla Lega Italiana Poetry Slam: una coinvolgente gara a colpi di versi tra giovani poeti che verranno valutati da una giuria sorteggiata tra il pubblico. Allo slam parteciperanno otto tra i maggiori poeti-slammer italiani: Paolo Agrati, Tiziana Cera Rosco, il duo Eell Shous, Roberta Galbani, Elisa SB Orlando, Alfonso Maria Petrosino, Simone Savogin e Tusco. Special guest sarà Pierluigi Lenzi, vincitore del campionato “Poetry Slam 2014 by LIPS”, mentre i Maestri di Cerimonia saranno Dome Bulfaro e Marco Borroni, che hanno condotto le finali nazionali dell’ultimo Campionato LIPS.

Il format del poetry slam, consolidato dal lontano 1987 e promosso dalla LIPS in tutto il Paese, ha tre ingredienti semplici ed efficaci: tre minuti a poeta (in due manche) per enunciare oralmente un proprio testo senza l’aiuto di basi musicali o vestiti di scena, una giuria popolare formata da cinque giurati scelti a caso tra il pubblico, e un pubblico attivo e protagonista. Lo spirito dell’evento non mira tanto a incoronare un vincitore ma a far trionfare la poesia, una forma d’arte che può dimostrarsi coinvolgente e trascinante.

ECOPOETRY: DALL’EMOZIONE ALLA RAGIONE

Europa in Versi continuerà sabato 9 maggio a partire dalle 14.30 a Villa del Grumello di Como, dove grandi poeti italiani e stranieri leggeranno i propri versi. Nell’anno di Expo il tema del festival non poteva che essere legato a cibo e letteratura: dalle metafore alimentari di Emily Dickinson al poemetto gastronomico- mitologico di Tomaso Kemeny. Tra gli altri temi affrontati, la tutela dei diritti umani, la condanna della guerra, i messaggi di pace, amore e solidarietà e la difesa dell’ambiente.

Alla giornata parteciperanno poeti europei, come il performer inglese Peter Waugh, i turchi Metin Cengiz e Müesser Yeniay, il catalano Manuel Forcano e l’estone Jüri Talvet, ma anche poeti provenienti da ogni parte del mondo, come le giapponesi Mariko Sumikura e Taeko Uemura, gli uruguaiani Julio Pavanetti, Annabel Villar e la libanese Hanane Aad.

A completare il parterre di ospiti saranno Maurizio Cucchi, Giovanni Tesio, Piera Mattei, Erik Lindner, Ottavio Rossani, Guido Oldani, Maria Pia Quintavalla, Donatella Bisutti, Mario Castro Navarrete e Andrea Tavernati.

I reading saranno intervallati da momenti musicali a cura degli allievi del Conservatorio di Como (Miriam Rigamonti al pianoforte, Mariella Rigamonti al violino ed Emanuele Rigamonti al violoncello) e del Liceo musicale Teresa Ciceri di Como, con la partecipazione della soprano giapponese Mika Satake.

continua a leggere su: Como: Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi “Ecopoetry: dall’emozione alla ragione” | PORTALE di COMO.

Haiku: la poesia dell’essere

Haiku: la poesia dell’essere, oltre il mondo fluttuante

loc. giovedì 2 aprile IE

Giovedì 2 aprile, alle ore 21 ad Appiano Gentile, presso l’Associazione Culturale Carlo Linati, Andrea Tavernati illustrerà la sua opera poetica L’intima Essenza. Il percorso ideale partirà dalla definizione di haiku, come genere poetico, passando alle sue incarnazioni in occidente per arrivare all’introduzione vera e propria del suo libro. Dunque non solo una presentazione, ma un’occasione per approfondire l’arte poetica, analizzandola nelle sue varie forme.

Associazione Culturale Carlo Linati, presso Villa Rosnati, via Baradello 4, Appiano Gentile, Como.

Chiunque volesse intervenire sarà il benvenuto! Naturalmente l’ingresso è libero.

Serata al ComItEs

Elisabetta Bagli racconta la sua serata al ComItEs

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È stata una serata speciale al Consolato e non solo perché dalle firme degli italiani residenti a Madrid dipendeva la sussistenza del Com.It.Es, struttura di sostegno per gli italiani all’estero, ma perché vari artisti di ogni genere si sono riuniti a supporto di un comitato che tanto farà per chi vive qui.
Artisti di levatura internazionale si sono presentati e alcuni di loro anche esibiti nelle antiche sale consolari del Consolato italiano di Madrid. Tra questi artisti ci sono state vecchie e nuove conoscenze per me, che mi hanno emozionato moltissimo e mi hanno dato l’opportunità di crescere, soprattutto dal punto di vista umano, condividendo con loro una splendida esperienza. Il primo intervento è stato dedicato a Giovanni Maccelli, regista e produttore di Prato, che ha deciso da quasi undici anni di stabilirsi in Spagna e di dar vita a una splendida avventura, quella del cortometraggio di animazione “Juan y las nubes”, che ha recentemente vinto il Premio Goya di qust’anno. Straordinario corto che è stato proiettato in sala e l’ovazione, che a lui e al suo staff è stata dedicata, è stata davvero eccezionale. C’è stato anche un siparietto fuori programma, considerando che un altro regista italiano, molto famoso qui in Spagna e in Argentina, Antonello Novellino, co-regista di “Blue Lips”, era in sala ed è stretto collaboratore di Maccelli che l’ha chiamato immediatamente sul palco. Personalmente sono due anni che conosco Antonello su FB ed era ora che ci conoscessimo dal vivo! Un grande abbraccio ha suggellato il nostro incontro, all’insegna dell’italianità nel mondo! Inoltre, un altro strepitoso napoletano era presente in sala, Giuseppe Devastato, musicista e compositore acclamato in tutto il mondo, che si è esibito di recente alla Carnegie Hall di New York. Ma non essendo provvista di pianoforte la sala nella quale ci stavamo esibendo, non ha potuto deliziarci con le sue note. Sarà per un’altra volta!
10998404_629689713824731_2956945141350807459_nDi seguito si è esibito, nella cottura in diretta di alcune pietanze tipiche italiane, il cuoco del Top Chef televisivo Borja Letamendia che ha coinvolto gli astanti in un viaggio attraverso la cultura culinaria italiana. Nel frattempo, mentre eravamo tutti assorti a presenziare a questa esibizione, passavano camerieri servendo il cocktail.
Tra una chiacchiera e una risata e le interviste di Radio Pizza, magistralmente condotte da Marta Guardincerri, attrice e voce prestata alla radio e da Daniele siamo arrivati al momento delle canzoni con Cristina Coriasso, professoressa universitaria appassionata di musica e Marco Ricci, musicista, compositore, cantante nonché conduttore di “La vita è bella”, programma di Radio Círculo, la Radio del Círculo de Bellas Artes a Madrid. Hanno cantato musiche composte dallo stesso Marco in spagnolo e una canzone del mitico Fabrizio De AndréIl Pescatore”. Una grande ovazione per entrambi e una grande soddisfazione per le nostre orecchie.
Cristina Coriasso, colei che ha scritto la prefazione alla mia nuova silloge poetica “Voce”, edita da EEE, è poi rimasta sul palco per presentare la mia silloge e la mia persona. 10487287_629690300491339_4621383425042230289_nEd è successo che salire lì sopra, vedere le persone emozionate e visibilmente interessate a quanto stavamo dicendo, è stato davvero meraviglioso. Poi, ho chiamato Marta Guardincerri sul palco ed è stata davvero straordinaria nell’interpretazione delle mie poesie. Le poesie che ha letto sono state: “Ero bianca”, “La stella di Davide”, “Aria di Madrid” e “Amore e Psiche” e a me, come sempre capita nelle occasioni in cui ascolto le poesie recitate da attori veri, sono venuti dei brividi per l’emozione! “Voce” era lì, per la prima volta davanti a un vasto pubblico. “Voce”, la mia prima opera, vestita a nuovo, con poesie inedite, con le sfumature di una me in continua crescita, alla ricerca della mia anima, di me. A prescindere dal luogo in cui ero, è stato importante per me dare nuova “Voce” alla mia opera, perché è con lei che sono nata, perché è grazie a lei che sento sempre più la necessità di continuare a far sentire la mia voce.
Poi è stata la volta di Tommaso Franco e il suo thriller “Madrid da morire”, una storia che ha a che fare con il vino, tutta da leggere! Complimenti anche a lui che unisce la passione per la scrittura alla sua vita da insegnante di italiano per stranieri!
Tra le personalità intervenute devo ringraziare Isabel Moño Campos, attrice spagnola del pluripremiato corto “Beep” di Antonello Murgia, che con una produzione del tutto sarda (Fabio Marceddu e “Il teatro dell’armadio”) è riuscito a portare il sogno anche al Festival di Venezia, nel quale è stato acclamato e amato.
Credo che gli italiani nel mondo abbiano molte potenzialità per far bene, perché siamo un popolo di artisti e l’arte in tutte le sue espressioni, insieme all’amore, sono i motori che muovono l’universo.

Elisabetta Bagli al ComItEs

Voce di Elisabetta Bagli al ComItEs

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Domani, nel corso del Cocktail di supporto alle liste del ComItEs (Comitato Italiani all’estero, Spagna), nel quale verranno presentati candidati e programmi, alcune poesie di Elisabetta Bagli, tratte dalla sua nuova silloge Voce, saranno lette da Marta Guardincerri. Elisabetta, neo Ambasciatrice culturale della Universum Accademy Spagna, non sarà l’unica italiana a mantenere alta la bandiera del Made in Italy, Nel corso della serata, verrà offerto a tutti i partecipanti un Cocktail organizzato da Pasta Mito, nuovo spazio gastronomico italiano dedicato alla scoperta dei sapori del nostro Paese. Ospite dell’evento anche il vincitore del prestigiosissimo premio Goya 2015, per il miglior cortometraggio d’animazione, il regista pratese di 37 anni, Giovanni Maccelli, ha ritirato, appena tre giorni fa, la celebre statuetta raffigurante il noto pittore grazie al suo lavoro: “Juan y la nube”. Il duo chitarra e voce composto dal chitarrista toscano Marco Ricci e la cantante italo spagnola Cristina Coriasso si esibirà poi dal vivo con una serie di coinvolgenti canzoni italiane.

Per maggiori informazioni www.comitesspagna.info

 

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Una selezione premiata

Tito Cauchi, presidente  del Premio Polverini, recensisce “La selezione colpevole”

Andrea Leonelli, ha esperienza del dolore lavorando in reparto di rianimazione e per avere sperimentato sulla propria pelle l’infarto; è appassionato dila selezione colpevole fantascienza e di tecnologia; con La selezione colpevole è alla sua seconda raccolta. Egli stesso precisa, di avere voluto rinnovare la precedente edizione (2011), chiarendo che “la ricetta è sempre quella: dolore, solitudine, abbandono, oscurità e un pizzico di extra. Contenuti non allegri vero, ma portano qualcosa.” Ed è quello che verificheremo e che scopriremo.

I componimenti hanno varia lunghezza, dall’epigramma al lungo respiro, la versificazione è libera e compatta; l’Io parlante ci indica l’indagine interiore che lo sfibra, facendolo smarrire fino ad annullarsi: le persone e gli oggetti circostanti, si moltiplicano e si nullificano nel contempo. Il Poeta è spettatore e protagonista, che con forza rivendica la sua esistenza: “Acceco i miei occhi/ la mia anima/ affogo il mio spirito/ in se stesso/ bevendomi dal dentro.” (pag. 14).

Si rende conto che la vita è come un palcoscenico nel quale indossiamo “Maschere buone per ogni occasione/ per le false allegrie e le vere tristezze” (pag. 18); preso da vertigine si sente annichilito, o semplicemente ridotto all’essenziale. Sensibile e desideroso di carezze all’anima e alla pelle, rimprovera la falsità che ci circonda, sa che le ferite passano, ma che lasciano ugualmente dei segni nell’anima. Tornano insistenti i ricordi per tessere un vestito nuovo (o altra maschera per vestirlo come manichino); ma non prova ristoro perché i fantasmi continuano a ripresentarsi. Se svaniscono le illusioni, si chiede di cosa si nutrirà; commenta che la vita odierna ci rende labili, combatte contro gli spettri e vive in uno stato nebuloso: “vestito della mia pelle/ mi maschererò da me stesso/ ma solo per voi/ non ho bisogno di me/ sono altrove/ a spellarmi l’anima.” (pag. 23).

Andrea Leonelli invoca una presenza che l’ami, che gli parli; o che entrambi si appartengano nell’etere; ma si vede rifiutato come “un sacchetto di spazzatura”, quel lordume che però è lo specchio dell’altra persona. Rimane l’illusione di confondersi con la bellezza cosmica; trasferisce nella metafora luna il desiderio che l’astro dia luce al disastro che gli sta intorno. “Il vuoto mi riempie./ Il buio m’illumina./ Nella morte mi sento vivo,/ vivo come un morto.” (pag. 59).

Per sua ammissione diventano sue compagne desolazione, amarezza, solitudine, alle quali oppone rancore e risentimento; ma non trova soluzioni a certe rotture. “Dentro me urlo/ silenzi assordanti// Vesto l’espressione di cortesia/ su maschera di pura devastazione.” (pag. 67). Come estremo atto d’amore, l’innamorato è felice purché lo sia l’amata. Dichiara lui stesso “Vivo in contraddizione/ mi piacciono cose opposte/ cerco di bilanciarmi tra gli estremi” (pag. 79).

A grandi linee direi che ne La selezione colpevole abbiamo un solo filo tematico costituito da trefoli, in cui convivono nella prima fase l’Io (la maschera), nella seconda il Tu (l’ossimoro) e nella terza l’autocoscienza (la contraddizione). Il Nostro usa sapientemente un linguaggio variegato, figure retoriche (specialmente la ripetizione); talvolta termini informatici (cursore, loops, links resettare); astrofisica e quantistica (frattale, neutronio, Schrödinger). Il tono va dal riflessivo all’imperioso e, infine, al giudizio; gli accenti procedono in progressione, ora crescenti, ora decrescenti come se stesse parlando direttamente al lettore. Beninteso la poesia è suggestione, evocazione ed anche immedesimazione, perciò non va presa alla lettera.

Tito Cauchi

Andrea Leonelli, con il libro La selezione colpevole, al Premio Nazionale 2014, Poesia Edita Leandro Polverini – Anzio, ha ottenuto l’assegnazione del 1° posto nella sezione poesia concettuale, con la seguente motivazione: “L’Autore interseca piani di esperienza naturalista con le tracce consunte di un passato dove percezione reale e immaginazione si mescolano, avvicendano, confondono in un labirinto di simboli, che visita con coraggio la persistenza dell’io come misura delle cose. Una sintassi paratattica e cumulativa conferisce ai testi una drammaticità performativa che dà rilievo all’aspetto concettuale del verso, a seguire scrupolosamente i guizzi dell’emotività.”

Concorsi: poeticamente d’obbligo.

Perché è importante per un poeta partecipare ai concorsi

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Per un poeta, partecipare a dei concorsi, e ottenere dei riconoscimenti, è un modo quasi indispensabile per far conoscere il proprio nome, oltre che la propria opera, in un ambito piuttosto chiuso e spesso elitario. La questione, ormai annosa, che verte sul fatto che la “poesia” non vende purtroppo è vera. E non tanto per il fatto che vi siano poeti contemporanei incapaci di trasmettere emozioni e di condividere stati d’animo, quanto per il fatto che i lettori, amanti del genere, non sono tanti e quei pochi sono spesso ancorati a dei preconcetti. Quindi, la via più concreta, che possa dare risalto a questa forma d’arte, passa immancabilmente attraverso i concorsi.
Tuttavia, ci sono concorsi a cui si partecipa solo per rendere noto il proprio nome in circoli ristretti, in cui l’essere poeta è ancora sinonimo di intellettualismo spinto ed esclusivista, altri per i premi che vengono conferiti, altri ancora solo per la fama che hanno (e che ovviamente danno). Dunque, a più concorsi si partecipa più il nome del poeta, in un modo o nell’altro, gira. È’ un’escamotage a cui si ricorre, forzosamente, per uscire dall’anonimato.
Ma, e c’è un sempre un ma, bisogna selezionare i concorsi a cui iscriversi e partecipare. Ce ne sono alcuni a cui è quasi doveroso partecipare e altri completamente inutili, mal organizzati se non addirittura privi di trasparenza o palesemente truffaldini (un articolo esauriente lo potete leggere QUI).
Se avete dubbi su un concorso, quindi, chiedete pareri sui gruppi, sui social e a colleghi poeti che vi hanno già partecipato ma, soprattutto, spulciatevi bene i siti o i blog di chi organizza il concorso: spesso la serietà dell’evento si evince proprio da come viene presentato il bando e da come è impostato.
Altra cosa di cui tenere debito conto sono, appunto, i bandi.
Devono essere CHIARI. Un bando fumoso è spesso sintomo di poca esperienza da parte di chi organizza o di improvvisazione. Nello stesso devono essere ben specificati i termini di presentazione, le modalità di invio e le eventuali richieste di contributo, le finalità, i premi, i termini contrattuali in caso di pubblicazione, nonché l’Editore. Deve essere specificata una modalità (telefono o email) per contattare l’organizzazione e quindi poter avere delle informazioni o poter chiarire dei dubbi. La mancanza di un contatto non è un buon punto di partenza e denota la scarsa attitudine alla collaborazione da parte dell’organizzazione. La questione non è irrilevante, un concorso con pochi partecipanti è destinato a fallire, quindi una predisposizione al dialogo aiuta. I concorsi possono anche essere a pagamento, ma ci deve essere equità fra le spese e i premi attribuiti. Infine, se intendete partecipare a quei concorsi in cui si fa ricorso alle “votazioni popolari”, fate attenzione al fine che viene proposto e a chi organizza tale evento. Il pericolo è sempre in agguato (l’approfondimento di questo argomento è QUI).
Detto questo, ecco un elenco dei siti su cui potrete trovare concorsi di ogni tipo: