Sito nuovo e Ufficio stampa

Già online il sito in veste grafica nuova e apertura dell’Ufficio stampa.

sito EEE

Molti di voi avranno potuto notare che il sito istituzionale di Edizioni Tripla E veste una grafica del tutto rinnovata (non confondete il sito con il blog, mi raccomando!) e la scelta è stata voluta, nonostante l’immane lavoro che questa decisione ha comportato, per permettere a chiunque di collegarsi a EEE da qualsiasi dispositivo portatile, traendo una visione immediata e più scorrevole del contenuto. Ci siamo resi conto che molti dei nostri visitatori interagivano con il sito tramite smartphone e tablet e la visione, di come apparivano prima le pagine, non offriva un’ottimale navigazione all’interno della struttura. Inoltre, sempre per facilitare l’utilizzo dello store online, tutta la parte della produzione digitale, dunque gli ebook, è stata dirottata su StreetLib in modo da offrire un unico accesso e un unico rendiconto finale per i nostri autori, senza dover attendere le diverse tempistiche date da ogni piattaforma, ovviamente per gli acquirenti non cambia nulla se non una grafica diversa e facilmente fruibile. La vendita dei libri in versione cartacea viene effettuata sia dal sito EEE sia da Amazon. Inoltre, è stato creato l’Ufficio stampa, ovvero quell’organismo che permette a qualsiasi azienda di poter avere un canale diretto con il mondo esterno.

Dunque, a cosa serve un Ufficio stampa?

L’origine moderna di tale organismo risale all’epoca del fascismo, quando, per questioni politiche, uomini dediti a cause pubbliche decisero di avvalersi di professionisti, nella maggior parte dei casi di giornalisti con comprovata esperienza nel settore, per le proprie campagne promozionali. Da allora la figura dell’addetto stampa ha spesso coinciso con la figura dell’addetto alle pubbliche relazioni, sopratutto per quelle piccole realtà societarie in cui le due figure suddivise non avrebbero avuto motivo di esistere. Negli anni ’80, la “Milano da bere” ha ulteriormente estremizzato la figura dell’Ufficio stampa, conferendogli un atteggiamento più aggressivo e più all’avanguardia. Da questa situazione è diventato evidente che per poterne fare parte i requisiti necessari avrebbero dovuto essere ben più attuali e ben più tecnologici. Per questo motivo oggigiorno non è più richiesto all’addetto stampa di far parte dell’Ordine dei Giornalisti, anche se è comunque tenuto a rispettarne la deontologia fissata dalla legge professionale, seguendo le direttive imposte dalla “Carta dei doveri del giornalista degli Uffici Stampa“, emanata nel 2002. Quindi non è solo richiesta una buona capacità dell’utilizzo della lingua, sia scritta sia parlata, ma sono necessarie una buona attitudine alla comunicazione con il pubblico e una buona conoscenza di tutto quello che il web può offrire in termini di promozione online. Non dimentichiamo questo strumento essenziale, spesso sottovalutato da chi, evidentemente, conosce poco le leggi del mercato e l’evoluzione che il sistema pubblicitario ha intrapreso. Riassumendo, l’Ufficio stampa serve all’azienda per informare il pubblico su quelle che sono le produzioni, gli eventi e la politica societaria; mentre per il pubblico serve per poter entrare in contatto con qualcuno che possa fare da portavoce per la Casa Editrice e che ne conosca le peculiarità. Evidentemente, non serve per raccogliere l’invio dei manoscritti da valutare né, tanto meno, per richiedere informazioni di carattere personale. In poche parole, un autore che non sia già EEE e avesse bisogno di avere ulteriori delucidazioni su quanto richiede l’editore per poter pubblicare una sua eventuale opera, non si rivolgerà all’Ufficio stampa ma a un canale apposito (info@edizionitriplae.it); differentemente, chiunque abbia necessità di ottenere ulteriori informazioni in merito alle novità editoriali, ai prossimi eventi (o quelli già tenutisi) oppure qualsiasi altro argomento che abbia attinenza con la politica aziendale e le promozioni fatte agli scrittori presenti in catalogo, allora può tranquillamente rivolgersi all’Ufficio stampa.

Quindi, se avete necessità di contattare l’Ufficio stampa di Edizioni Esordienti Ebook non dovrete fare altro che scrivere a ufficio.stampa@edizionitriplae.it

Le novità EEE

Le novità EEE: gli ultimi libri pubblicati

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Oggi faremo una carrellata fra quelle che sono state le nuove uscite EEE. Andiamo in ordine alfabetico…

Le foto di Tiffany di Roberta Andres

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Tiffany è una bella trentenne, giornalista, che vive a Bologna. Un giorno riceve sul suo smartphone un inquietante messaggio, accompagnato da una sua foto, che la ritrae di spalle, nuda. Si tratta di lei, senza alcun dubbio, è riconoscibile da un tatuaggio, un’iris, alla base della schiena. Ma chi le ha scattato quella foto? Non sarà quello l’unico messaggio del genere e la ragazza, dapprima inquieta, poi sempre più curiosa di conoscere l’identità del misterioso stalker, si metterà a indagare per risalire all’autore di quelle foto che la fanno sembrare così bella, così sensuale… Il ritmo di un thriller, il sorriso di un erotismo leggero.

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Swatch di Davide Baraldi

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Due ragazzi come tanti, ai giorni d’oggi.
Sullo sfondo, una Bologna giovane e feriale.
Luca ed Allyson vivono intensamente le emozioni della loro età: il sogno di fare carriera nello sport, la fine della scuola e le scelte future, la definizione della propria identità. Assieme alla loro comitiva, assaporano il successo, l’amore, l’amicizia e le ambiguità presenti in ciascuna di queste tre cose, senza riuscire ad immaginare l’asprezza dei passaggi che li attendono.
Improvvisamente, la spensieratezza lascia il posto al disincanto dell’età adulta, e i due si ritrovano sospesi, costretti entrambi, attraverso molte contraddizioni, ad affrontare le loro paure più grandi, che li porteranno ad interrogarsi sul senso delle cose, e ad imparare più di quanto avrebbero mai immaginato sul passare del tempo, sulla felicità, su Dio e, in ultimo, sulla vita.

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Dammi un motivo di Giorgio Bianco

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Giulia, cartomante cinquantenne alcolizzata, salva una bambina, la ricchissima Céline, da un naufragio e dalla follia del padre. Contando sul fatto che Céline sia ritenuta morta da tutti, le due donne decidono di trascorrere un periodo insieme, inventando una parentela che giustifichi la presenza della ragazzina a casa della cartomante. Ma la loro complicità stenta a decollare. Infatti nasce nella disperazione e nello scontro fra età e situazioni sociali diverse. Eppure, poco alla volta, si consolida grazie alla scoperta di tanti punti in comune. Insieme, Giulia e Céline trovano uno scopo per vivere. Intanto progettano una fuga impossibile dall’altra parte del mondo.

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Il segreto di Punta Capovento di Lidia Del Gaudio

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Giulia e Ted si sono separati bruscamente tre anni prima e le loro vite sono ormai un disastro. Lei è finita nella spirale della depressione, lui condivide sesso e avventure con Walter, amico suo da sempre. Al risveglio in ospedale, dov’è arrivata per una overdose da farmaci, Giulia ripensa al racconto che Capitan Nadìr, padre di Ted, le ha fatto su Sensini, piccolo borgo di mare, incastonato sul promontorio di Punta Capovento. Si tratta di una leggenda che potrebbe aiutarla a ritrovare se stessa e l’amore perduto, come ha aiutato i genitori di Ted quarant’anni prima. La storia scorre tra ricordi forti e indelebili, passioni mai spente e amicizie tradite, fino alla conclusione dai risvolti fantastici in cui il rapporto con la natura diventa metafora di pace interiore e di immortalità, velato omaggio all’Orizzonte perduto di Milton.

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La collina dei girasoli di Lorena Marcelli

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Topazio, Perla, Giada e Ambra sono quattro sorelle, figlie di un orafo famoso, ma l’unica cosa che le accomuna davvero è di avere il nome di una pietra preziosa, perché sono molto diverse tra loro, e non si sopportano a vicenda; il padre muore prematuramente in un incidente e la madre, Luisa, una donna immorale e superficiale, è incapace di dare loro l’affetto di cui hanno bisogno. Le due sorelle maggiori diventano delle donne insicure, sentimentalmente fragili e insoddisfatte, mentre Giada e, in particolare, Ambra, più sensibili, conosceranno l’affetto materno della zia Elia, che vive in campagna e che accoglierà soprattutto Ambra ogni estate. In questo contesto sano e affettuoso la ragazza ritrova se stessa, decide cosa voler fare e conoscerà anche l’amore della sua vita. Un romanzo delicato e profondo, sulle relazioni famigliari e sui sentimenti, sullo sfondo della campagna abruzzese.

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Il futuro era allora di Roberto Menaguale

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Max svolge la sua attività di progettista nella società di costruzioni fondata da suo padre, imprenditore senza troppi scrupoli, che ha ottenuto il successo anche grazie a rapporti opachi con certa classe politica. La posizione sociale ed economica raggiunta ha permesso a Max di sposare Laura, donna del bel mondo, affascinante e brillante professionista. Il matrimonio e la passione per Laura fanno sì che l’insofferenza di Max verso quel sistema affaristico, spesso corrotto, rimanga latente per alcuni anni, fino a quando cioè si prospetta la possibilità di un affare colossale, la costruzione di un villaggio turistico a spese di una pineta secolare. Affare per la conclusione del quale l’appoggio politico sarà irrinunciabile, con tutte le conseguenti azioni del caso. Troppo grande il salto per non mettere in crisi la coscienza di Max. Lo svolgersi della vicenda lo porterà così, inevitabilmente, davanti a un bivio. Imboccare una strada o l’altra sarà fatalmente una scelta senza ritorno.

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Dietro una porta chiusa di Luca Ranieri

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Dopo la morte del padre, il piccolo Andrea si trasferisce con sua madre in un palazzo di periferia in cui accadono terribili fatti di sangue. Testimone inascoltato di eventi apparentemente inspiegabili, si improvvisa investigatore e si butta a capofitto alla ricerca della verità. Ma a volte la conquista della verità impone un prezzo troppo alto da pagare, e Andrea impara a sue spese che ci sono porte che è molto meglio non aprire. Dietro una porta chiusa narra di una serie di eventi tragici causati da uno spirito vendicativo, di cui il protagonista dodicenne sembra il catalizzatore e il mezzo attraverso cui le sue azioni si esplicano nel mondo materiale. Indagando un passato non ancora morto del tutto, indizio dopo indizio, il ragazzo giungerà a sconvolgenti rivelazioni sulla sua stessa famiglia, che portano alla caduta rovinosa dei miti dell’infanzia e a una durissima presa di contatto con la realtà.

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Scrivo rosa perché…

Scrivo rosa perché…

Scrivo rosa

Recentemente Amazon sta prendendo in considerazione diversi titoli EEE e molti si sono chiesti perché. Risposte certe non ne abbiamo, possiamo solo ringraziare la piattaforma per l’enorme visibilità che dà ai nostri autori. Tuttavia, possiamo ipotizzare che, essendo EEE una delle pochissime (se non l’unica) fra le piccole CE che riesce ad avere diversi titoli nelle varie top 100 ogni settimana, ad Amazon piace vincere facile. Lungi dal lamentarci di questo piccolo ma significativo risultato, vi segnaliamo che oltre ai libri già proposti per le prossime promozioni, anche la collana rosa avrà una sua bella vetrina. Quindi, per l’occasione, abbiamo posto un quesito ad alcuni dei nostri autori: scrivo rosa perché… 

una seconda occasioneSabrina Grementieri: Scrivo rosa perché sono una persona romantica e amo i lieto fine. Sono anche una persona ottimista e il messaggio che desidero trasmettere attraverso i miei scritti è che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che la vita ci presenta, si può sempre sperare in un buon finale. Ci tengo a precisare che i miei non sono esattamente romanzi rosa. C’è inserita molta realtà, vita vera, personaggi nei quali potremmo confonderci e per questo è meglio definita come narrativa femminile. noccioli di ciliegieCiò non toglie che il lieto fine sia d’obbligo, tutti abbiamo il diritto di sognare! Una cosa a cui tengo molto è ambientare le mie storie in Italia. Per quanto bistrattato e alla deriva, il nostro è un paese meraviglioso, fatto di luoghi incantevoli e persone con grandi capacità e incredibili potenzialità. Spero che, chi sceglierà di leggere i miei romanzi, oltre a emozionarsi, possa portare con sé uno spaccato del nostro paese.
Sabrina Grementieri: Noccioli di ciliegieUna seconda occasione

Fiordaliso_cover_EEEMarina Atzori: Scrivo rosa perché i sentimenti mi permettono di esprimere la vita e i sogni che riponiamo in essa. Scrivere dell’Amore non significa soltanto inseguire un cuore, vuol dire sollevare i pensieri, portarli in alto fino a dove si può toccare il cielo. Stelle e desideri, orizzonti e speranze, delusioni e paure questo è l’universo che inseguo nei miei libri. Il significato di questo colore è per me qualcosa di estremamente complesso, che non si ferma a un bacio o a un abbraccio, corre tra le righe per fermarsi di fronte al tramonto che hai sempre sperato di vedere; il Maestro della Confusione, così amo definirlo, crea disordine, silenzi inspiegabili, segreti e anche bugie. L’amore è un universo di parole difficili da mettere insieme, io cerco di ricavarne l’essenza, scansarne gli aspetti banali, provo a raccontarlo con semplicità perché Lui è complicato già di suo!
Marina AtzoriIl fiordaliso spinoso

Maeva_EEEDaniela Vasarri: dimenticando che il colore rosa è associato sempre al genere femminile, confesso di sentirmi attratta dal colore ma di non identificarmi totalmente nel genere letterario rosa. Amo raccontare i sentimenti delle donne (e degli uomini come riflessi), ma non credo che riuscirei mai a votarmi al genere noir né, tanto meno, a quello rosso. Un autore può sperimentare altre strade e magari riuscire a comporre qualcosa di diverso anche con successo, ma il genere che predilige avrà sempre un risultato più soddisfacente anche per i suoi lettori.
Daniela VasarriMaeva, la benvenuta

cover_amiEEEValerio Sericano: Scrivo rosa perché è un colore che lascia sognare e i sogni proiettano in una dimensione dove tutto è possibile ma, soprattutto, dove è possibile essere felici. Il nero è il colore del tormento, della paura, della ribellione e della vendetta. Il rosso è il colore della passione, del sangue e del tumulto. Il rosa è il colore dell’amore, il sentimento che in fondo rappresenta il motore del mondo.
Valerio SericanoAmi dagli occhi color del mare

Cover_farfallaEEEcon_bandaClaudio M: Scrivo rosa perché… Non lo so. In realtà il mio rosa è venato di nero, come tutti i colori della vita. È proprio quel nero, l’assenza di luce, a rendere più belle le altre sfumature cromatiche. Il genere “rosa” è solo un’etichetta da appiccicare ai romanzi che non parlano di avventure esotiche, spie, complotti templari o creature robotiche, ma che esplorano la natura profonda dei sentimenti umani. In questo senso, sì, scrivo rosa. Ma la definizione mi sta stretta e, in qualche modo, sminuisce il valore percepito delle mie storie. Scrivere in modo leggero non significa scrivere cose leggere. Anzi, spesso è il contrario. Lo scrittore di rosa nella sua anima, spesso, è pieno di ombre e angoli bui.
Claudio MIl Sogno della Farfalla

 

LetterandoInFest2015

LetterandoInFest2015: Sicilia, terra di cultura e passione

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di Nunzio Russo

11647372_1113449505336383_1328626650_nSciacca (Agrigento) 26.27.28 giugno 2015. Come una magia prorompente della nuova estate, sul Canale di Sicilia si parla di libri. Presentazione migliore potrebbe esserci, è vero, ma soltanto da chi scrive il giornalismo di facciata. Qui, invece, parliamo d’amore. Passione per lo scritto, cartaceo o e-book digitale, che supera ogni formalità e proietta il lettore nella dimensione del sogno. E’ stata questa la sostanza di LetterandoInFest2015, il festival dell’editoria, giunto alla sua sesta edizione, e che guarda alla storia e alla leggenda del mediterraneo. Mare Nostrum, degli antichi Sicani, della Magna Grecia, e che oggi è vissuto dal popolo del sole. Caldo e accogliente, audace e colto, mirabile comunità nata come un perfetto crocevia di tutte le intelligenze del mondo, che da questa terra hanno tratto essenza e vita ben oltre l’immaginario.

11649098_1113449468669720_2005252364_oLetterandoInFest è un luogo d’incanto fatto di tante voci diverse che suscitano attenzioni e riflessioni. Un luogo di creazione, scambio fatto di letture, immagini, gesti, canzoni, narrazioni e un piccolo mercato dell’editoria, curato dagli Editori Indipendenti del Mediterraneo. LetterandoInFest è lo spazio delle molteplicità, un affollato coro che intona fiotti di parole magiche e sensuali anche da degustare e assaporare, parole che pronunciano la fecondità di un territorio e la sapienza della sua gente”. Questi sono stati i termini con cui Sino A. Caracappa, organizzatore della manifestazione, recente Premio Davide di Donatello 2015, ha aperto i battenti del Complesso Monumentale della Badia Grande, per i tre giorni dell’evento a Sciacca.

11651118_1113449732003027_1949600699_nEcco quali sono stati i numeri dell’evento: quarantaquattro presentazioni di libri, dodici proiezioni di film e documentari, diciotto editori presenti con i propri titoli in mostra. Tra le case editrici, Edizioni Esordienti Ebook è stata la sola con sede oltre i confini dell’isola a ricevere l’importante invito a partecipare. Invito subito accolto con entusiasmo da Piera Rossotti Pogliano e non soltanto perché lei pubblica autori siciliani o racconti che ne descrivono la storia e la società.

11655159_1113449668669700_1342036048_nTre sono stati i testi presentati al pubblico da EEE, La Voce del Maestrale e Il Romanzo della Pasta Italiana, dello scrittore siciliano Nunzio Russo, e Un’Altra Estate del piemontese Paolo Ferruccio Cuniberti. Un’ideale linea retta, dunque, lunga millesettecento chilometri, che unisce l’Italia dall’estrema frontiera di un sud molto vicino all’Africa al nord delle langhe contadine. Nunzio Russo e Paolo Ferruccio Cuniberti hanno rappresentato l’editore nelle lunghe giornate del festival, intrattenendo gli importanti ospiti dell’evento fino a tarda sera. Compreso l’immancabile Drink D’Autore nell’area bar, dove come antichi gattopardi i produttori dei migliori vini di queste terre hanno dato un autentico tocco di classe, presentando la produzione dedicata all’esportazione. Perfetto connubio tra letteratura e cibo, per il valore culturale che rappresentano i due ambiti.

 

 

Esperienza positiva

Esperienza positiva #LaNotteBiancaDegliEbook

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Il primo bilancio che si può trarre da #LaNotteBiancaDegliEbook è senz’altro positiva. Edizioni Esordienti Ebook può ritenersi soddisfatta della partecipazione, degli acquisti effettuati dai lettori e della collaborazione che è stata predisposta da Blog Crossing. Da tempo cerchiamo di diffondere la filosofia che da soli i tratti percorribili sono piuttosto brevi e impervi, mentre le strade percorse insieme portano decisamente più lontano e offrono possibilità maggiori. E l’evento organizzato da Gli scrittori della porta accanto, Parliamo di libri e Il Mondo dello Scrittore ha confermato questa ipotesi. Erano davvero tanti i titoli messi a disposizione, non solo nella lista ufficiale ma anche in quelle collaterali che si sono venute a formare grazie a chi si è aggregato in modo parallelo, questo a dimostrazione del fatto che quando una iniziativa è valida non vi sono confini o limiti e tutto può accadere.

Siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte e di aver contribuito alla diffusione dell’evento, affiancandoci ad altre Case Editrici che hanno creduto nel progetto, nonché a una seppur breve lista di autori indipendenti. Saremo sicuramente disponibili a ripetere l’esperimento, magari riuscendo a variare i prezzi su tutti gli store messi a disposizione da stealth, così da agevolare chiunque prediliga un formato piuttosto che un altro.

Ringraziamo tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo, le energie e la disponibilità economica nel voler sostenere i “colleghi” e nell’aver acquistato i libri del nostro catalogo, dedicando a tutti un: Buona Lettura!

Elisabetta Bagli sarà presente alla Feria del libro de Madrid

74ª Feria del libro de Madrid

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Elisabetta Bagli sarà presente alla 74ª Feria del libro de Madrid, anno 2015, per firmare e dedicare copie della sua nuova silloge Voce, pubblicata dalla Edizioni Esordienti E-book (EEE). Anche quest’anno la scrittrice parteciperà a questo irrinunciabile appuntamento madrileno che vede molti autori impegnati nella promozione dei loro libri. La Feria del libro di Madrid è una fiera unica nel suo genere, nella quale i lettori sono a diretto contatto con gli autori ed è davvero straordinario poterli conoscere da vicino, poter parlare con loro e ricevere una dedica autografata dagli stessi. Si dice che in genere gli spagnoli, che frequentano la Feria del libro di Madrid, acquistino da un minimo di 5 a un massimo di 10 libri proprio in quell’occasione e che tale numero costituisca il 90% annuale degli acquisti in cartaceo (poi bisogna vedere se li leggono davvero!)11145198_683122898481412_6709991827436790220_o
La scrittrice Elisabetta Bagli vi attende numerosi il giorno 12 giugno dalle ore 19.00 fino alle 21.30 per salutarvi e trascorrere insieme bei momenti nella Caseta 103 della Libreria italiana di Madrid a Los Jardines del Parque del Retiro (Parque del Retiro).

Elisabetta Bagli estará presente en la 74ª Feria del Libro de Madrid, año 2015, firmando ejemplares de su poemario “Voce”, publicado por Edizioni Esordienti E-book (EEE).
La escritora os espera a todos el día 12 de junio desde las 19.00h hasta las 21h 30, para saludaros y disfrutar de un rato agradable juntos en la Caseta 103 de la Librería italiana de Madrid, en Los Jardines del Parque del Retiro (Parque del Retiro).

11148413_683122855148083_7722419227151606921_oLa silloge:

Con la seconda edizione della sua silloge Voce, Elisabetta Bagli riprende alcuni dei temi che le sono più cari e allarga ulteriormente il suo sguardo, tornando anche a osservare, con il suo modo di sentire viscerale, il mondo che le sta attorno. Affronta temi quali le radici, anche se la terra, in cui esse affondano, assume sapori diversi; le donne e la femminilità, raccordandosi a uno degli argomenti a lei più cari; la vita nelle sue molteplici sfumature e, immancabile, l’Amore. Un amore che coglie tutte le accezioni possibili: vissuto, negato, frustrato, passionale, finito e sognato.
Una raccolta poetica completa e intensa, che ripropone i versi raccolti in un periodo fresco nella poetica dell’autrice, arricchiti oggi da una sapiente dose di maturità stilistica e di maggiore introspezione personale.
Le poesie presentate, in versi liberi, sono tutte caratterizzate da uno stile ricercato e raffinato, ma senza mai diventare pesanti o nebulose. La vita è vita e se ne parla, per quanto in veste poetica, in modo diretto, toccando, come solo pochi autori sanno fare, l’anima del lettore. Conducendolo nei meandri dell’intimo, anche in anfratti mai visitati prima, attraverso la parola che scorre a volte placida, altre volte impetuosa.
Voce presenta una panoramica a 360° sull’esistenza e sulle situazioni quotidiane, viste, interpretate e descritte dall’occhio sensibile e dalla mano unica di una poetessa che è un astro nascente nel panorama poetico italiano e internazionale.

Secondo giorno

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Il secondo giorno al Salone del libro ci porta a conoscere le “quattro mani” di Andrea Ravel. I due autori, padre e figlio, sono esattamente così come uno se li immagina: dinamici e capaci di interpretare la storia con cognizione di causa. Prima di loro, Mario Nejrotti, sfuggito ai suoi pazienti, è riuscito a venire a farci visita, portando le sue note ironiche nello stand. Tuttavia, l’allegria è stata sostenuta da Claudio Oliva, il quale, non contento di essere un autore di libri per ragazzi, possiede l’innata capacità di far vivere la materia. Suo l’intaglio del marchio EEE nel blocco grezzo del legno. Un dono che ha condotto diversi passanti a fermarsi e ad accarezzare, quasi con timore reverenziale, la scritta in rilievo. Non siamo così ingenui da pensare che il gesto sia stato rivolto alla CE, ma abbiamo compreso bene la motivazione. Davanti a quanto la natura è in grado di regalarci, non si può restare indifferenti. Nel frattempo siamo in attesa di Marina Atzori, la quale potrebbe essersi persa fra la marea dei ragazzini in gita.

Libri per ragazzi

I libri per ragazzi nel catalogo EEE.

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Le letture per i ragazzi sono spesso sottovalutate, eppure, è proprio da giovani che si sviluppa l’amore per la lettura, per gli scenari fantastici che portano a sognare, che trasportano in mondi lontani e fanno vivere da eroi le trame più affascinanti. Chi non ricorda Salgari? Tuttavia, senza andare troppo nel fantastico, sono diverse le letture che ci sono state consigliate quando eravamo adolescenti e quando le nostre menti, ancora fresche e curiose, erano pronte ad assimilare testi anche più impegnativi. Il panorama odierno, oltre alla saga di Harry Potter, pare essersi dimenticato di questa fascia di lettori, forse perché gli stessi sono meno spronati alla lettura e troppo distratti da altre attività, forse anche meno educative. Ciò nonostante, noi ancora crediamo che possano esistere libri per ragazzi di buona qualità e scrittori che sentano la necessità di poter comunicare con i giovani, attraverso storie moderne in grado di rispecchiarli e che possano raccontare le loro vicissitudini, a volte anche rocambolesche, senza mai perdere di vista la società odierna.

Quindi il catalogo EEE propone i propri titoli, dedicati appunto ai giovani, in promozione a partire proprio da questa settimana. Da Nicoletta Parigini a Claudio Oliva, passando attraverso Cinzia Morea, Beppe Forti e Caterina Peschiera.

Il sogno segreto di Zekharia Blum di Claudio Oliva
Costantino al festival delle nuvole di Cinzia Morea
A scuola di futuro di Caterina Peschiera
Fuga da Raggiropoli di Caterina Peschiera
Quasi sedici! di Beppe Forti
Pacific Vortex di Caterina Peschiera
Viaggio in camper di Caterina Peschiera
Agata e il manoscritto di Melchiorre di Nicoletta Parigini
Agata e il segreto delle scarpette tecnomagiche di Nicoletta Parigini

 

La storia vista dai personaggi

Il Romanzo Storico: La storia vista dai personaggi

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di Piera Rossotti Pogliano

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Marguerite Yourcenar

Ne La luna e i falò, Cesare Pavese scrive che noi abbiamo bisogno del passato per non essere dei “bastardi”, per sapere da dove veniamo. Ma il nostro passato non lo possiamo trovare nei libri di storia o negli archivi. O, meglio, possiamo trovare la registrazione di avvenimenti, documenti, nomi, date… magari molto precisa, ma che vale? Ciò di cui abbiamo bisogno è un passato di cui riappropriarci, perché non sia tempo perduto, imbalsamato, affidato alle scartoffie, ma substrato ricco di humus in cui affondare le nostre radici.
Da soli, però, non siamo in grado di trasformare il tempo perduto in un proustiano “temps retrouvé”: abbiamo bisogno di un filtro che, a mio modo di vedere il romanzo storico, è quello dei personaggi: attraverso i loro occhi cogliamo la loro visione del mondo, la loro scala di valori, le loro angosce, ne comprendiamo affetti e risentimenti, gioie e sofferenze, in una parola possiamo recuperare qualcosa del passato ed arricchire il nostro presente.
Per quanto si faccia, scrive Marguerite Yourcenar nei suoi Carnets annessi alle Memorie di Adriano, si ricostruisce sempre il passato a modo proprio. L’importante, però, è farlo con pietre autentiche.
Scrivere un romanzo storico è impegnativo, anche perché richiede ricerche rigorose e non sempre facili, soprattutto se ci appoggiamo a documenti d’archivio sovente difficili da raggiungere (la preoccupazione degli archivisti e dei bibliotecari è quella di “conservare”, non di rendere disponibile agli studiosi!) o problematici da decifrare, ma anche perché poi questi documenti vanno interpretati, il periodo storico ricostruito nella sua verità sostanziale, in modo che il lettore vi si possa immergere, lo possa sentire, annusare, ci sia quel necessario “dépaysement” spazio-temporale.
Soprattutto, credo che sia essenziale comprendere e far comprendere, scrivendo del passato, le distanze che separano noi, gente del Terzo Millennio, da chi è vissuto in epoche magari molto lontane dalla nostra ma, al contempo, essere solidamente convinti che, senza quel passato che cerchiamo di visualizzare, noi non saremmo quello che siamo.
A me piace raccontare storie del passato, far vivere personaggi di epoche lontane, soprattutto raccontare la loro storia. Perché la vita umana è una storia, con un inizio, uno sviluppo, una conclusione, ed è uno straordinario soggetto narrativo. Forse il più perfetto, magari l’unico.

Piera Rossotti Pogliano ha scritto, per la collana Romanzo Storico, Il diario intimo di Filippina de SalesFilippina va in città

Il Romanzo Storico: siete pronti per diventare eroi?

Un romanzo storico non è un resoconto.

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di Nunzio Russo

Come i sinuosi meandri di un lungo fiume attraverso terre deserte, cui offre sostegno e prosperità, così appare agli occhi dello scrittore il romanzo storico. E’ questa, in genere, l’opera della vita per tanti autori. Almeno, quella che lascia nell’anima indelebili tracce.
Descrivere l’esperienza e il vissuto d’affrontare questo genere è difficile come portare a termine, vittoriosi, una battaglia in partenza perduta. Questo avviene per la nobiltà dell’intento nello scrivere. Un romanzo storico non è un resoconto o uno studio del passato fine a se stesso, ma un’analisi del presente e del possibile futuro, basato su retrospezione e manifestazione del pensiero popolare. Ma ancora è poca roba.
Bisogna partire da un’idea e quindi costruire come un bravo ingegnere. Pochi autori sono disponibili ad accettare questa verità. In tal caso, questo genere non è adatto alle caratteristiche intrinseche del soggetto. E quel modello, poi, si deve possedere come proprio. È parte dell’intimo di chi scrive. In sostanza, si deve amare quell’epoca ed essere pronti a viverla aldilà del bene o del male proposti. Così come per i personaggi, nella cui testa è obbligo entrare, imparando a osservare il mondo con quegli occhi e, finanche, ragionando con quelle intelligenze. Il fine ultimo è quello di sempre: mostrare la vita umana. Guai a decidere di narrare, sempre e a qualunque costo mostrare. E’ tutta compresa in questo ripetuto verbo, la bellezza come la grandezza di un’opera che resta come testimonianza e proposta per l’avvenire. Il risultato è l’immortalità dello scritto in tali felici circostanze.
Altro serve ed è bene chiarirlo fino in fondo. Bisogna alzare il sedere dalla scrivania e andare per strada. Diversamente dalle altre espressioni della letteratura, è obbligo non soffermarsi all’apparenza del presente. Quello è soltanto il traguardo. E’ necessario andare indietro con criterio. Se ascoltiamo un dialogo tra genitori in attesa dei figli davanti scuola, non possiamo acquisire quei dialoghi e poi elaborare. Troppo semplice, da romanzo rosa buono per una stagione. Nello sforzo di guardare con gli occhi di un’epoca della storia, si scopre subito che i genitori non si precipitavano a prendere la prole, forse perché, questa, è oggi ormai viziata dal benessere e pertanto rifiuta il bus per tornare a casa.
Altro argomento è la ricerca canonica delle fonti scritte. Queste sono importanti certo, ma non quanto la raccolta del verbo orale tramandato dalle generazioni. Nel caso del sottoscritto, mai avrei potuto fare vedere il parto di una donna appartenente alla nuova borghesia del primo novecento, senza la consulenza diretta di un’ostetrica novantenne, sopravvissuta per il mio romanzo. E’ vero, si potrebbe approfondire l’argomento. Questa, però, è soltanto una traccia.
Caratterizzazione dei personaggi, ambientazione, cronologia e coesione definiscono il progetto di questo stupendo edificio, così bello e completo da raggiungere il punto estremo e più alto come la sommità della Tour Eiffel. A questo punto si è pronti. Per che cosa? È semplice. Si è pronti per diventare eroi.

Nunzio Russo ha scritto, per la collana Romanzo StoricoLa voce del maestrale