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Con che cosa si fa poesia? 

Con che cosa si fa poesia?

di Piera Rossotti Pogliano

Soprattutto con le parole, a cui il poeta deve restituire significato, quel senso che l’uso quotidiano ha corroso, creando reti di connotazione, rivelando i sensi nascosti, magari da ricercare nell’etimologia, giocando con le disposizioni sulla pagina…
Non ci sono parole poetiche, ma c’è un uso poetico della parola.
Per gli interessati, ecco un breve video, con il quale riprendo la serie dei miei appuntamenti su Youtube.

Nel ricordarvi la nostra collana “Poësis”, vi presento la silloge più recente, appena pubblicata:
Marcello Armellino, Foglie d’autunno.

Foglie d’autunno è una silloge poetica che racchiude in sé due aspetti fondamentali, l’emotività dell’essere umano e l’ambiente che lo circonda.
Uno scrigno intimo in cui è racchiuso un intero universo fatto di grigi ma anche di colori; di amori trovati e perduti; di riflessioni sul vivere quotidiano. I versi scorrono fra la speranza e la delusione, in continua contrapposizione, accogliendo l’amore e la solitudine in un susseguirsi di chiari e di scuri.
Non vi è mai nulla di certo, di definitivo in quello che il poeta espone, niente che possa essere interpretato in modo univoco. La poetica lascia ampio spazio all’interpretazione, invogliando il lettore a trovare una propria via verso la comprensione del testo, libero di scegliere la direzione in cui incamminarsi. (dalla Prefazione di Irma Panova Maino)

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