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Intervista con Iano Lanz

Intervista con Iano Lanz.

Iano Lanz è lo pseudonimo di un autore molto particolare. Uno scrittore che non segue filoni prettamente commerciali, ma predilige l’aspetto umano, soprattutto legato alla maturità e alla condizione fisica, quando il corpo si accorge del tempo che passa. Specialista in patologie osteo-articolari della terza età, Iano affronta le tematiche, che coinvolgono l’essere umano in questa fascia d’età, in modo delicato, ironico, a tratti surreale, lasciando sempre aperta la porta alla speranza e alla certezza che la vita vada vissuta fino in fondo, traendo beneficio da ogni attimo. Da Un gaio cecap a Tris di dame vs Alzh è la nemesi clinica a fare da filo conduttore, portando i protagonisti a compiere scelte controcorrente, spesso alternative, che richiamano alla vita e a quei sentimenti che donano vitalità al corpo e allo spirito.

  •  Come mai ha scelto di trattare proprio queste tematiche?

Sono quelle più congeniali alla mia attività di esperto di attività motorie e riabilitazione.

  • Spesso le persone, che raggiungono una determinata soglia, pensano di essere arrivati al capolinea, nei suoi romanzi viene raccontato l’esatto opposto, il suo è un messaggio decisamente voluto?

Nel mio libro d’esordio, Lanziano e le divine compagnie, introduco una dedica: Agli anziani fantasiosi e in buona forma. Finché saranno impegnati in animate vicende di vita, specialmente sentimentali, e fino a quando riusciranno a indossare i pantaloni in piedi senza appoggioessi non diventeranno vecchi.

  • Anche l’amore, sentimento spesso visto come retaggio esclusivo dei “giovani”, diventa protagonista e offre degli appigli insperati ai personaggi descritti nei suoi libri, ma c’è ancora spazio per l’amore in età matura?

Le rispondo attraverso tre Autorevoli testimonianze:

Gabriel Garcia Marquez: Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettono d’innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando smettono d’innamorarsi.

La poetessa giapponese Toyo Shibata: Anche se ho 98 anni, mi innamoro ancora. Sogno di cavalcare una nuvola.

Infine, il regista Manuel De Oliveira, in un intervista al compimento dei 102 anni, alla domanda: Maestro, c’è una dieta che rende longevi? Rispondeva: Mi creda, il cibo migliore sono le donne, con la loro presenza, i loro sorrisi.

  • In Tris di dame vs Alzh troviamo diverse figure femminili, esse traggono spunto dalla realtà o sono personaggi che derivano solo dalla fantasia?

Sono l’esperienza diretta di incontri e avvenimenti trasmutati in un tentativo di letteratura.

  •  Da dove trae l’ispirazione per le proprie storie?

In aggiunta alle esperienze trattate nella prima domanda, altri spunti nascono da un’attività folklorica svolta a livello nazionale e internazionale per un lungo periodo.

  • Vivendo quotidianamente a contatto con l’invecchiameno, e il conseguente declino fisico, quanto realmente può spaventare lo scorrere del tempo?

In Un gaio cecap individuo tre tipologie d’invecchiamento:

– Invecchiamento associato a malattia, purtroppo il più diffuso

– Invecchiamento usuale: è quello che si riscontra nella maggior parte degli individui in assenza di malattia

– Invecchiamento di successo: è quello proprio di soggetti che, in assenza di malattia, hanno in età molto avanzata prestazioni fisiche e mentali non dissimili da soggetti di età giovane-adulta.

Un suggerimento del Prof.Vincenzo Caretti, psicologo: per fronteggiare gli urti della vita quotidiana e diventare più resistenti, occorre incrementare l’intelligenza creativa utilizzando al meglio la vita affettiva e il rapporto con il corpo.

  • Quanto pensa che le istituzioni potrebbero fare per gli anziani e le famiglie?

La cosa più urgente è l’aumento delle pensioni minime per le famiglie di anziani, ridurre così l’aspra lotta per la sola sopravvivenza e prospettare un avvenire migliore e più attivo.

  • Nel panorama letterario mondiale, vi sono degli scrittori che predilige? O generi particolari di lettura?

In una recente “lettera aperta al mio Editore” dichiaravo alla nostra cara Prof.ssa Piera Rossotti che trovavo indispensabili i suoi periodici interventi, ultimo quello su Voltaire. Confesso che il mio zaino culturale non è così greve e molti suoi scomparti risultano desolatamente inconsistenti. Mi trovo nella situazione simpaticamente rivelata da un Autore che conosco bene attraverso i suoi libri. Gianrico Carofiglio, ne “La manomissione delle parole” rivela: … presi tra le mani L’uomo senza qualità, lo sfogliai, ne lessi qualche pagina, lo rimisi a posto. È una cosa che faccio da molti anni. Da sempre in realtà. Con Musil e soprattutto con L’Ulisse di Joyce. Ogni volta mi confronto con la mia ignoranza e penso che dovrei leggere questi libri.

Attualmente leggo “Le lacrime degli Angeli” e “Luce d’estate ed è subito notte” di Jon Kalman Stefansson, un autore islandese dalla trama scorrevole incredibilmente poetica.

  • Quando Iano Lanz non scrive, come occupa il proprio tempo?

Con il lavoro e con letture differenziate.

  • Quali sono i progetti futuri?

Vedere pubblicato “Lanziano e le divine compagnie” sotto l’egida EEE, in una nuova edizione , come si diceva una volta,”riveduta e corretta”.

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