Le chat di incontri

Le chat d’incontri – foto e nickname

Le chat d’incontri – foto e nome

Il primo impatto è tutto, foto e nome sono il vostro primo biglietto da visita

Di Nicole Adami

Ultimamente passo alcuni momenti in varie chat d’incontri, la motivazione è abbastanza banale, ogni tanto mi annoio e quindi trovo simpatico andare a curiosare nel variegato mondo maschile, giusto per capire come stanno messe quelle povere creature.

Le povere creature, in realtà, spesso non sanno nemmeno di esserlo, si pavoneggiano, postano foto indescrivibili, non per magnificenza ma per idiozia, e pensano di essere il più furbo esemplare della fauna maschile che esista in circolazione.

Ora, vorrei poter sparlare anche del reparto femminile, ma avendo inserito una determinata preferenza (i siti, quelli seri, ti obbligano a farlo), vedo solo profili in linea con quanto da me scelto, in questo caso, evidentemente, uomini.

Da dove vogliamo partire? Dalla foto, la prima cosa che salta all’occhio.

La foto profilo

Gentili signori, evitate, per cortesia, di farvi fotografare a bordo o in prossimità di macchinoni o barche super accessoriate, se non volete attirare l’attenzione di tutte le escort presenti in questi siti, per poi lamentarvi che una donna normale non la si trova nemmeno cercandola con il lanternino.

Una foto con l’ultimo modello di una Mercedes non vi fa sembrare più interessanti, solo pronti a spendere e abbastanza ingenui da poter essere raggirati.

Evitate il vostro primo piano mentre strizzate le labbra in quello che è il classico bacio a “culo di gallina”, già è ridicolo visto fare alle donne, figuriamoci con voi uomini. Sono foto imbarazzanti che non si possono guardare e non fanno venire alcuna voglia di contattarvi.

Altre foto da evitare sono quelle che vi ritraggono da piccoli, da giovincelli o quando avevate dieci anni di meno rispetto al momento attuale. Se una donna vuole vedere come eravate, ve lo chiederà dopo che vi avrà conosciuto, cosa volete che le importi saperlo prima?

E men che meno le immagini che vi ritraggono in compagnia di svariate altre femmine, a meno che non vogliate fare intendere che siete disponibili solo per dei ménage a trois… ma se così non fosse, e sono pochissimi gli uomini in grado di poter ricorrere a questo espediente, questi scatti fanno solo capire quanto poco conosciate l’universo femminile, perché se ne aveste anche solo minimamente idea, sapreste bene che non è vedendovi abbracciato a un’altra che una donna viene attirata automaticamente dal vostro profilo.

Nome vero o nome falso?

Passiamo ai nickname, ovvero al nomignolo che ogni tanto v’inventate per non mettere il vostro vero nome. Per fortuna, in questo caso, questi espedienti non sono così frequenti, perché se fosse obbligatorio l’utilizzo di uno pseudonimo, probabilmente potrei farmi venire un attacco apoplettico per il troppo ridere.

Davvero pensate che pitone72 sia divertente o evocativo? O che gli inglesismi, oltretutto scritti male, possano lasciare intendere le capacità intellettive di cui siete in possesso?

Se proprio non potete mettere il vostro vero nome, cosa già di per sé negativa, ma lasciamo aperte le porte a tutte le attenuanti del caso, cercate di essere almeno spiritosi… oddio no, pitone72 probabilmente pensava di esserlo.

Giusto, quindi non spiritosi ma almeno un pochino realistici, invece di pitone, mettete una vipera, una biscia, un serpentello qualunque… e sono davvero ancora buona.

E se non sapete come si scrive una determinata parola in inglese, francese, tedesco o altro ancora, prima di schiaffarla come nickname, informatevi, Google traduttore è più che sufficiente per questo compito e vi eviterà figure barbine!

Concludendo

Il primo impatto è tutto, foto e nome sono il vostro primo biglietto da visita, quello che determina se può esserci un minimo d’interesse nei vostri confronti o se è meglio perdere qualsiasi speranza. Sul discorso foto torneremo ancora perché ci sono diverse variabili da prendere in considerazione e non sono né scontate né, tanto meno, di facile comprensione.

Tuttavia, ed è bene ricordarselo, ciò che si pretende dall’universo femminile (ovvero realismo e trasparenza, non di veli ma di esposizione caratteriale), vale anche per quello maschile. Fare i furbi non serve a niente e serve ancora di meno cercare di fare i misteriosi quando gli intenti diventano chiari dopo le prime due battute.

Se siete in grado di presentare dei carichi di briscola, perché le carte le avete davvero in mano, sappiate che bisogna anche saper giocare, altrimenti si rischia di vedersi fregare un asso da un semplice due di picche.

Lascia un tuo commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.