Michele Zoppardo e Il suo Libro da Gustare

Michele Zoppardo e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella.
Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa dare soddisfazione anche al palato

Motivazione

Perché abbinare il mio romanzo ai cannoli siciliani?

Innanzitutto perché è ambientato in Sicilia e i cannoli sono tra i simboli più noti di quella regione; poi, perché i cannoli sono fatti di una scorza dura, che può far pensare alla parte drammatica del romanzo, e di un ripieno morbido, che abbinerei alle delicate storie d’amore e alle situazioni divertenti in esso contenute. Infine, perché spero che, dopo aver letto il romanzo, al lettore rimanga in bocca la dolcezza tipica dei cannoli, di cui riporto la ricetta.

Come dite? Ve li ha preparati il vostro partner e, dopo averli mangiati, avvertite un retrogusto amarognolo?

Allora preoccupatevi e chiedetevi se la vostra metà possa avere motivi noti o ignoti per… liberarsi dolcemente di voi.

Chi uccide a Borghetto?

Cannoli siciliani

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L’immagine della pietanza è tratta da: www.famelici.it

Ingredienti

Per 10-12 cannoli

  • Per cialde
    140 g Farina
    2 Cucchiaini di cacao amaro in polvere
    7 Cucchiaini di Marsala
    2 Cucchiaini di aceto di mele
    20 g burro
    1 Cucchiaio di zucchero
    1 Pizzico di sale
    1 Pizzico di cannella
    1 Uovo.
  • Per friggere
    Olio di semi di arachidi (oppure strutto per friggere)
  • Per farcia
    500 g Ricotta di pecora fresca
    1 Cucchiaino di acqua di fiori d’arancio
    140 g Zucchero
    80 g Gocce di cioccolato e ciliegie candite (o agrumi canditi)

Preparazione

Mettete la ricotta in un colino con un contenitore sotto che ne raccolga il latte in eccesso, e riporre in frigo coperto con carta argentata in modo che non assorba gli odori degli alimenti in frigo per almeno 2 ore.

Per cialde
Mettete in un recipiente la farina, lo zucchero, il pizzico di sale e di cannella, il cacao amaro in polvere, l’uovo, il burro tagliato a pezzetti e girate con un cucchiaio di legno. In una tazzina mettere i cucchiaini di Marsala e di aceto bianco. Versate nell’impasto il Marsala e l’aceto poco alla volta e impastate con le mani fino ad incorporare tutta la farina. Dovete ottenere un impasto morbido e abbastanza elastico (se è troppo bagnato aggiungere un po’ di farina, se è troppo secco aggiungere del marsala e dell’aceto). Impastate per 5 minuti e quando l’impasto risulterà liscio e compatto mettetelo in frigo coperto dalla pellicola trasparente per alimenti per almeno un’ora.

Per farcia
In un contenitore mettete la ricotta sgocciolata e passatela al setaccio. Ottenuta una crema molto morbida, aggiungetevi lo zucchero e girate per qualche minuto per incorporare tutto lo zucchero, aggiungete l’acqua di fior d’arancio e continuate a girare. Infine aggiungete le gocce di cioccolato e mescolate.
Coprite il contenitore e riponete la ricotta zuccherata in frigo per un’ora.

Per cannoli
Prendete il panetto di pasta dal frigo, tagliatelo in 5-6 pezzi, ammorbiditine uno con le mani e mettetelo nella macchina per stendere la pasta oppure stendetelo con il mattarello. Lo spessore deve essere di un paio di millimetri ma se li preferite più croccanti fateli leggermente più spessi. Tagliate dei rombi di 10 cm per lato, oppure dei cerchi con il coppapasta, che allungherete leggermente per far ottenere degli ovali, avvolgete i dischi (o rombi) attorno a cilindretti di metallo senza stringerli troppo per evitare spaccature.

Chiudete i lembi usando come collante dell’albume. In una padella con bordo alto mettete dell’olio di arachidi oppure lo strutto. Fate risaldare l’olio senza farlo fumare e immergete un cilindretto alla volta. Girate spesso per far dorare tutti i lati. Prendete i cilindretti con due forchette e metteteli in un piatto con carta assorbente per raccogliere l’olio in eccesso. Ripetete l’operazione fino alla fine della pasta. Conservare in un luogo asciutto i cannoli fritti e farcirli qualche istante prima di mangiarli. Per farcire utilizzate un cucchiaio o una siringa per dolci con il beccuccio più largo. Spolverate con zucchero a velo e aggiungete una ciliegia candita o gli agrumi canditi.

La ricetta della pietanza è tratta da: www.famelici.it

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La trama

Sicilia anni ’70.

Quanti interrogativi, in questo nuovo caso, per il Commissario Sanfilippo!

Chi e perché ha ucciso il dottor Calabrese, conosciuto e stimato da tutti? Chi e perché, a distanza di pochi giorni, ha massacrato Giacoma Favaloro, una donna di ottanta anni, scorbutica, litigiosa, mal sopportata dai compaesani, nessuno dei quali, però, aveva motivo di ucciderla? Perché i coniugi Calacibetta si sono tolti la vita nel garage della propria abitazione, adiacente a quella in cui abitava l’anziana donna?

C’è un nesso tra questi eventi, accaduti a Borghetto, una frazione del comune immaginario di Castelnormanno, finora “tranquilla come s’immagina che debba essere un cimitero di notte”?

Che ruolo ha nella vicenda Luca Meozzi, un vagabondo psicolabile che asserisce di non essere responsabile delle sue azioni perché una non meglio specificata “lei” controllerebbe la sua mente e gli ordinerebbe di compiere determinati atti, come colpire a martellate le auto in sosta? 

Sanfilippo saprà dipanare l’intricata matassa e arrivare a scoprirne il bandolo, grazie al suo acume investigativo, a fortunate coincidenze e all’aiuto delle percezioni extrasensoriali dell’investigatore privato Tony Valente.

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