Di Redazione ilPost

Perché usiamo le librerie come sfondo

Attribuiscono autorevolezza e credibilità a chi parla: si fa da prima ma ora lo notiamo molto di più, per ovvi motivi

«Quello che uno dice non è importante quanto la libreria alle sue spalle»: è il motto dell’account Twitter “Bookcase Credibility”, nato ad aprile per raccogliere e commentare le immagini delle librerie usate come sfondo da attori, politici, giornalisti e dirigenti, particolarmente frequenti in questo periodo in cui – in seguito alle restrizioni per contenere il coronavirus – quasi tutti i video e le interviste televisive sono state girate tra le mura di casa.

Grazie a Bookcase Credibility, scrive Amanda Hess sul New York Times, sappiamo che Joe Biden, candidato alla presidenza dei Democratici, ha un pallone da football sugli scaffali, che l’ex candidato Pete Buttigieg ha una copia di Il capitale di Thomas Piketty (un libro di economia del 2014 molto critico con il capitalismo contemporaneo), e che quella di Michelle e Barack Obama è semivuota.

President Barack Obama reads books,including his new book ÒOf Thee I SingÓ  to approximately 90 2nd graders at Long Branch Elementary School in Arlington, Virginia. December 17 2010 in Washington DC.  Photo by Olivier Douliery/ ABACAUSA.com

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