Salvatore Romano e il Gioco di Libri

Salvatore Romano e il Gioco di Libri

Salvatore Romano e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Centro di prima accoglienza” fosse

Un luogo: Mar mediterraneo

Una stanza dell’anima

L’abbinamento è figlio della trama teatrale. Il Centro di prima accoglienza è situato sul fondo del mar Mediterraneo

L’immagine è tratta da: style.corriere.it

Un personaggio: gente con l'infradito

L’idiota

Il personaggio è noto a tutti. È l’operatore ecologico a cui nessuno può sottrarsi

L’immagine è tratta da: pixabay.com

Un animale: Diversi

Potrebbe essere uno sciacallo, o una iena o un avvoltoio.

Questi simpatici animali riempiono le numerose stanze dei cervelli in disuso o sfitti.

L’immagine è tratta da: pixabay.com

Una canzone: Dormono sulla collina

Questa canzone, musicata su una poesia di Edgar Lee Masters tratta da l’Antologia di Spoon River, è l’epilogo di tutte le morti, e dei Centri di prima accoglienza costruiti dall’egoismo e dall’indifferenza di ognuno di noi o, se vi sentite esenti da questa colpa, di quelli come me che non fanno nulla. 

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La trama

Ironici e graffianti, i due testi teatrali di Salvatore Romano, Centro di prima accoglienza e L’idiota innamorato,  rappresentano temi che restano molto attuali, ma che non sono certo solamente del mondo di oggi.

Il primo tema, nella pièce “Centro di prima accoglienza” è per l’appunto l’accoglienza degli immigrati, dei “diversi da noi”, con tutta l’ipocrisia e la brutalità della società presso la quale un popolo di disperati cerca un aiuto per sopravvivere: giornalisti, uomini di Chiesa, politici, gente comune… nessuno si salva. Con una conclusione originale, e un richiamo storico tragicamente noto.

Il secondo tema, nella pièce “L’idiota innamorato”, è quello del femminicidio, della brutalità e della violenza maschile nei confronti della donna: ma anche qui, nessuno è veramente innocente, perché ci vengono proposti due diversi finali dove, anche se il protagonista maschile è e rimane un idiota, nemmeno la donna è del tutto vittima innocente.

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