Claudia Lo Blundo e La sua Postazione

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Claudia Lo Blundo e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

La mia postazione

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Lo  capisco, è risibile, criticabile: ma come? Lavori in cucina?

Sì, in cucina, anche se al di là della parete c’è lo studio con la sua brava scrivania, la scrivania più piccola per il pc portatile, etc etc.

Ma lì mi sento isolata dal mondo!

Invece, qui, dalla cucina, guardo in terrazza e vedo i gatti che arrivano, gli uccellini che vengono a smangiucchiare quello che butto loro, le nuvole in cielo e, in lontananza, i mondi che cambiano colore col variare delle stagioni.

Da anni, per la precisione sette, ormai la mia postazione è questa. Qui sono nati i miei ultimi lavori pubblicati, tutti i racconti di Riflessi allo specchio (il gruppo Facebook che ospita i testi di 7 giorni di follie) e qui continuerò a scrivere.

Perché qui? Beh è chiaro da quello che si vede e che ho a portata di mano: sul tavolo da cucina c’è posto per tanta roba mangereccia, come dire: il cervello ha bisogno di essere nutrito mentre partorisce pensieri.