A Natale regalati la Poesia

a-natale-regalati-la-poesiaA Natale regalati la Poesia

A Natale regalati la Poesia e lascia che l’atmosfera natalizia possa portarti ad assaporare le emozioni che i nostri Poeti sono in grado di suscitare. Ma non solo. Perché non pensare di farne dono anche ad altri?

Davvero è così anacronistico regalare una silloge poetica a qualche animo gentile, capace di apprezzare il lato sentimentale della vita? E non pensate che la Poesia si racchiuda nelle parole sole/cuore/amore, in realtà c’è molto di più e i nostri Poeti lo sanno bene.

Andrea Tavernati compone haiku, Maurizio Donte segue una metrica precisa, Marina Atzori scava nel profondo, Elisabetta Bagli parla alle donne, Andrea Leonelli risale dalle tenebre, Oliviero Angelo Fuina ritrova se stesso e la sua arte poetica, Gastone Cappelloni elogia la femminilità, Maria Luisa Mazzarini s’immerge in ciò che la circonda. Ogni lettore può trovare il componimento che meglio tocca le corde del proprio animo o soddisfa l’umore del momento.

Dunque, non lasciatevi sfuggire questa occasione, anche solo per scoprire quali sono gli argomenti trattati dai poeti moderni, perché non di solo classicismo si vive.

Dal 12 al 19 Dicembre approfitta della promozione su Amazon, Kobo, StreetLib e regalati la Poesia

 

1° Convegno congiunto EEE – Il Mondo dello Scrittore

convegno-autori-e-web-720x5401° Convegno congiunto EEE – Il Mondo dello Scrittore

Tema: Autori e Web – Un autore che non è presente in rete difficilmente riuscirà a farsi conoscere.
Data e luogo: domenica 23 Ottobre – presso Ken & Zen Dojo Shin Ho Kan – località Pollini 3 – 28010 Fontaneto d’Agogna (Novara) – dalle 10 alle 18.30 (orario indicativo)
Partecipazione limitata e gratuita: 30 persone – prenotazione obbligatoria. Riservato ad autori EEE e Soci MDS Network.
Relatori: Piera Rossotti, Andrea Leonelli, Irma Panova Maino

In questo nostro primo Convegno congiunto vogliamo trattare un argomento che, apparentemente, sembra piuttosto scontato, ma non lo è affatto: la promozione degli Autori attraverso la rete e il Web. Le perplessità sono sempre le stesse e i dubbi si accumulano. Gli autori che approdano sui social, completamente privi di esperienza, si ritrovano a commettere errori piuttosto grossolani, ma non sono i soli. Esistono regole che non dovrebbero essere scordate, la prima fra tutte il BUON SENSO.

Un esempio fra tutti: che senso ha promuovere un libro self nel gruppo dedicato a un editore specifico? Peggio ancora, con quale criterio pubblicare nello stesso gruppo una campagna di reclutamento per un altro editore?

Quindi non sono solo gli autori a non sapere come muoversi sui social e sul web, spesso non lo sanno nemmeno gli “addetti ai lavori”… e questo fatto è ben più triste.

Programma

10:00 – 13:00: Autori e Web – Il punto della situazione inquadrato da editori, blogger e autori. Dibattito fra relatori e presenti.

Relatori: Piera Rossotti, Andrea Leonelli, Irma Panova Maino

13:00 – 15:00: Pausa pranzo

15:00 – 19:00: Autori e Web: Strategie e presenza – come dove e quando. Dibattito fra relatori e presenti.

Relatori: Piera Rossotti, Andrea Leonelli, Irma Panova Maino

I vincitori del Concorso per Sillogi Poetiche

I vincitori del Concorso per Sillogi Poetiche

concorso poesia logo

di Andrea Leonelli

Anche il lavoro della giuria è finito e siamo giunti al termine di un percorso di valutazione delle sillogi che ci ha portati a decretare i vincitori.
Ricordo a tutti che le sillogi sono state proposte ai giudici in forma anonima e nessuno di noi ha saputo i nomi degli autori partecipanti. Tranne l’editore, nessuno dei componenti della commissione, chiamata a valutare le opere pervenute, ha potuto comporre il binomio autore-silloge.

L’opera di valutazione dei giudici è stata attenta e ponderata e i risultati hanno dato origine al giudizio finale che vede due poeti giungere, alla fine, al conseguimento del premio.

A tutti coloro che non vedono il loro nome fra i vincitori consiglio di non smettere comunque di scrivere perché, anche fra i non presenti sul podio, c’erano poeti di valore con una loro particolare voce e una loro espressività poetica.

Ma iniziamo con i premiati, partendo dal secondo classificato, una sorpresa per tutti in questo campo della poesia anche se non lo è in altri campi: Marina Atzori.

La sua silloge “Nubi Spettri e Mulini a vento” è composta da poesie scritte in un linguaggio attuale, quasi quotidiano, come l’esprimersi della vita di ogni giorno e rende, attraverso le sue costruzioni, l’idea di una personalità riflessiva e attenta. Si dimostra intimamente consapevole di ciò che la circonda e ha ben chiaro in mente, anche se le scaturisce spontaneo, uno stile linguistico personale. Diretta e incisiva, ci porta a vedere il mondo attraverso la sua sensibilità fine e ricercata anche se, dicevamo, immediata e naturale.

Vincitore del gradino più alto del podio è stato Oliviero Angelo Fuina, un poeta singolare con uno stile definito e, se vogliamo, dal gusto un po’ retrò. Fa della metrica, precisa e puntuale, uno dei punti di forza del suo essere poeta e propone, con eleganza e garbo, composizioni simili ad arabeschi sulla pagina. I contenuti, introspettivi, ma non esclusivamente concentrati sul “sé”, affascinano il lettore e lo conducono, attraverso un linguaggio a volte sottilmente pungente, fino alla fine di un percorso che, definito anche nel titolo della silloge, “Poesie Uroboriche”, ritorna, ciclicamente al suo inizio.

Due sillogi di indubbio valore che presto riceveranno pubblicazione e che spero il pubblico dei lettori saprà apprezzare per il loro contenuto.

La poesia è tutta intorno a noi

188_poesiaLa poesia è tutta intorno a noi

Talvolta, in modo del tutto erroneo, si pensa che il fattore poetico debba essere relegato ad attimi particolari, magari significativi ed emotivamente coinvolgenti. Tuttavia, volendo ben vedere, le emozioni possono scaturire, del tutto impreviste, in situazioni anomale e forse anche fuori contesto. Partendo da questo presupposto, diventa evidente che ciò che emoziona noi non è detto che debba suscitare turbamenti in altri. Oppure, ciò che altri ritengono coinvolgente, non è detto che debba essere altrettanto interessante per noi.

Quindi cosa scatena il fattore poetico? E cosa può essere definito come “poesia”?

Il nostro concorso ha evidenziato diverse particolarità che sottolineano l’evolversi della poesia stessa, il suo divenire più “sociale” e più portata verso l’ambiente che ci circonda, verso il disagio che le problematiche moderne creano all’essere umano e al suo rapporto con gli altri. Per questo motivo, le parole di Andrea Leonelli, presidente della giuria che presiede il concorso EEE, diventano ancora più significative.

 

di Andrea Leonelli

Come presidente di giuria di questo concorso, il concorso EEE per sillogi poetiche, devo dire che ho notato una cosa piuttosto significativa: moltissimi dei poeti presenti in rete hanno partecipato con entusiasmo, lanciandosi in questa avventura con coraggio e determinazione. La qualità delle sillogi pervenute era abbastanza elevata. Ci sarà forse ancora da lavorare, per alcuni di loro, sulla presentazione grafica e, anche, sull’esposizione del contenuto, a volte basta un sinonimo per cambiare completamente la tonalità di una frase.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i contenuti e la forma erano abbastanza originali ed espressi quasi sempre in maniera corretta. L’originalità nello stile, la scelta dei termini e la presentazione degli argomenti sono stati normalmente di buon livello, anche se, in alcuni casi, un maggiore rigore (forse anche una maggiore esperienza) avrebbe giovato ai testi sottoposti a giudizio.

Molte delle sillogi presentate hanno dimostrato come in tanti abbiano effettivamente capito quanto sia necessaria una certa maturità per pubblicare con un editore di provata serietà, soprattutto rispetto ai tentativi di molti altri che pubblicano solo sul web, senza mettere in gioco se stessi e le proprie capacità. Pubblicare libri non sempre è come esternare sui social. Dunque plauso e lode a tutti coloro che hanno provato e che, spero, continueranno a farlo, cercando di migliorare se stessi e il proprio stile.

L’argomento preferito dai nostri partecipanti è stato, oltre all’introspezione, tipico “piatto forte” della sensibilità degli autori di poesie, il mondo che ci circonda, con molti che hanno parlato della vita di oggi e delle problematiche sociali (con la trasposizione poetica delle notizie di attualità). Sembra infatti che la maturità dei poeti emergenti abbia raggiunto il punto in cui si sposta lo sguardo da dentro sé per volgerlo all’esterno. Infatti, è diventato per molti chiaro che l’interazione sociale è anche causa di quegli stati d’animo che spingono a comporre poesie per esternare un disagio o, semplicemente, un pensiero. Come dicevamo però, il cavallo di battaglia dei poeti è e rimane l’amore in ogni sua forma: raggiunto, perso, negato, vissuto o immaginato. Tuttavia non è mancata l’introspezione, attraverso la quale, impressa su carta, si esplorano gli animi dei poeti.

Con la possibilità di pubblicare gratuitamente e con la possibilità di avere un supporto da una casa editrice come EEE, non ci saremmo potuti aspettare di più e di meglio dai poeti di tutta la rete. I vincitori di questo concorso spero saranno felici di avere ottenuto per le loro sillogi l’approvazione di un marchio come quello di questa casa editrice che, seppur piccola, sta diventando un sinonimo di garanzia di qualità per gli scritti che propone.

Restare a Torino con il Salone del Libro

Restare a Torino con il Salone del Libro

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Chi avrebbe mai pensato che un libro potesse dividere l’opinione delle masse e creare una situazione così incresciosa?

Beh, a pensarci bene, le riforme intellettuali hanno sempre diviso le masse e la storia è costellata da episodi che partono dalla parola per trasformarsi poi nella rivoluzione culturale e sociale del secolo. Tuttavia, in questo caso, non vi sono rivoluzioni culturali in movimento né, tanto meno, ideologie sociali da difendere o da sbandierare, c’è solo un ristretto manipolo di interessati che cercano di sovvertire le tradizioni a proprio vantaggio.

Ed è proprio per questa motivazione che siamo ancora più dispiaciuti nel vedere come l’intero mondo editoriale italiano va spaccandosi rincorrendo un’ideologia fittizia e quanto mai contraddittoria. Ed è sempre per questo motivo che riteniamo doveroso dover prendere una posizione netta, chiara, persino ovvia, per chi ci conosce. EEE non poteva che rimanere fedele a Torino e i motivi di tale scelta sono diversi.

Il primo fra tutti è il più logico: EEE ha sede a Moncalieri, in provincia di Torino. Per un piccolo editore una trasferta potrebbe diventare proibitiva e i costi per partecipare a un tale evento sono già elevati e significativi anche senza dover aggiungere vitto e alloggio fra le spese.

Altra motivazione è il fattore tradizione. Da decenni il Salone del Libro rappresenta quella patina culturale di cui ancora ci vantiamo e che raggiunge le vetrine mondiali anche grazie alla propria fama. Un corridoio sul mondo mantenuto aperto soprattutto da quel fattore tradizionale che vuole Torino come una delle capitali europee della cultura… Torino, non Milano o Roma o Firenze… senza nulla togliere, ovviamente, alle altre città. Tuttavia, proprio grazie a quel Salone che pare essere diventato scomodo per alcuni, l’Italia ha mantenuto una sua facciata, seppur simbolica, su quanto viene espresso a livello editoriale e rappresenta, ancora oggi, un punto di riferimento per tutta l’editoria nostrana.

Vogliamo poi analizzare cosa porta l’AIE a voler trasferire il Salone da Torino a Milano? Ve lo dico già da ora, no. No, non vogliamo analizzare l’opportunismo che nasce dietro questa mossa, ma è evidente che con la cultura non ha nulla a che vedere e che il fulcro gira solo intorno a potere, denaro e politica. E ve lo diciamo perché se gli intenti fossero stati un po’ più nobili, un po’ più proiettati verso i reali interessi di editori, autori e lettori, forse avremmo accolto questa possibilità con più benevolenza. Tuttavia, avendo compreso i fatti, non possiamo né vogliamo sostenere delle idee che porteranno solo all’ennesima figura barbina che il nostro Paese è in grado di fare.

Dunque, a conti fatti, preferiamo restare a Torino, con tutte le problematiche che il Salone del Libro ha presentato fino ad ora, con i suoi costi elevati, con la sua burocrazia e gli intoppi. Restiamo perché crediamo che le tradizioni non debbano essere gettate al vento e che a nulla serve distruggere per migliorare, basta tirarsi su le maniche e rimettersi a lavorare seriamente. E restiamo perché abbiamo fiducia nell’evoluzione che abbiamo visto nascere in questi ultimi anni, un progredire dei nostri autori e dei libri pubblicati da buoni editori.

Perché i buoni editori esistono davvero e gli autori capaci ci sono. Oltre al fatto che anche i lettori hanno compreso certe dinamiche e sono ora in grado di trovare, fra le nostre fila, scrittori che sappiano costruire una trama originale, prodotta in un italiano corretto.

Dunque perché svilire un simile evento? Perché ridurlo a una semplice kermesse basata su fattori politici ed economici? Il Salone è molto più di questo, è la storia di un Paese che resiste alle polemiche e alle stupidaggini; è il simbolo di molti sogni chiusi in un cassetto e rappresenta le fondamenta di un concetto di speranza che ha appena iniziato a rifiorire.

Detto questo, se vivessimo in un Paese davvero democratico, prima di prendere qualsivoglia decisione, non sarebbe forse il caso di chiedere il parere a tutti i diretti interessati?

I blog dei nostri autori

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I blog dei nostri autori

Gli autori non sono solo scrittori dediti al genere che presentano al pubblico. Per prima cosa sono persone, ognuna con i propri hobby, le proprie idee, le passioni. Dunque, non è affatto strano pensare che possano avere dei blog personali nei quali raccontano sì la propria bibliografia, cercando di offrire una vetrina variegata al lettore in merito alle proprie produzioni, ma sovente espongono anche altro. Andateli a scoprire e, ricordate, a ogni blogger fa piacere avere un riscontro di quanto scrive, fosse anche un commento stringato.

ATZORI MARINA

BAGLI ELISABETTA

BARALDI DAVIDE

BUCCELLATO SALVATORE

CAPPELLONI GASTONE

CELOTTO LAURA

CIRILLO ALESSANDRO

CURIONE CHIARA

DEL GAUDIO LIDIA

FERRETTI LUISA

GAGLIARDI EMANUELE

GRILLI ELENA

IBBA GIANCARLO

LEONELLI ANDREA

MARCELLI LORENA

MEREU FRANCESCA

MOSCARDO ELENA

NEJROTTI MARIO MICHELE

NIZZOLA BRUNA

PANOVA MAINO IRMA

PARIGINI NICOLETTA

RAVEL ANDREA

RUSSO NUNZIO

SPOCCI ALESSANDRO

TERROSI MARGHERITA

VASARRI DANIELA

VIGILANTE GIANNI

L’imperatrice

Storie di donne: L’imperatrice

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Il catalogo EEE si arricchisce di un nuovo titolo, L’imperatrice, di Miria Spada. Nato da una storia vera, l’intervista a una escort, è un romanzo che parla di sesso, in modo esplicito ma mai pruriginoso, e parla anche dell’amore e della paura e della morte, in una storia che si snoda tra realtà eccitanti e disgustose, sentimenti di rabbia dolorosa e sconfinata passione, delusioni, amicizia…
Dopo averlo letto, vi verrà probabilmente voglia di esplorare gli altri titoli della collana Storie di donne, diversi tra loro, ma ugualmente intensi e coinvolgenti – sovente drammatici -, rivolti alle donne, che hanno bisogno di riflettere su se stesse e sul variegato universo femminile ma, forse, rivolti ancora di più agli uomini, che dei difficili mondi delle donne spesso conoscono assai poco.
Il video di questa settimana è specificamente rivolto a chi scrive: Le sette fasi per una revisione efficace (Sono i consigli di un’editora forse un po’ bacchettona, ma il bello dei video su Youtube è la facilità con cui si possono scansare…)

La trama:

Dalla prima all’ultima riga, ogni riferimento a fatti o persone NON è da considerarsi casuale.

Chi è una prostituta d’alto bordo? Quanto vale il suo corpo? E la sua anima? Quali uomini pagano migliaia di euro per possederla? E cosa pretendono da lei? Perché fa questo mestiere? Guadagnare tanto vendendo se stessa quanto le costa? E quanto vale il suo amore?

Laura ha 43 anni, non ne dimostra più di 32 o 33 e da 20 è una escort, una donna in vendita.

Ha iniziato battendo la strada la sera mentre di giorno lavorava in ufficio; è diventata modella di grido, accompagnatrice per una famosa agenzia, ha soddisfatto manager, politici, imprenditori italiani e non.Ha conosciuto le perversioni e sa cosa desiderano gli uomini.Ma Laura non è solo bella, Laura è Eva che porge e convince a mordere del frutto proibito: un potere che ogni donna invidia.

In questa intervista, racconta ciò che fa per trovare e mantenere facoltosi clienti. Descrive le prestazioni più richieste e pagate, le esperienze più assurde, ma parla anche dell’amore e della paura e della morte, in una storia che si snoda tra realtà eccitanti e disgustose, sentimenti di rabbia dolorosa e sconfinata passione, delusioni, amicizia…

Gioie e dolori dell’Ufficio Stampa

“Salve, buongiorno, sono il responsabile dell’Ufficio stampa di… “

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Da questa frase, spesso, nascono i dolori. L’essere la persona responsabile dello strumento che mette in comunicazione un piccolo editore con chiunque (un ente, privato o pubblico che sia, un altro ufficio stampa, un giornale, etc etc.) non è sempre così gratificante come si possa pensare. Molte volte alla presentazione segue dall’altra parte un “Ah…” con un sottofondo d’ironia che sembra voler dire “E adesso, questa cosa vuole?” e quando cerchi di spiegare al tuo interlocutore che non stai tentando di vendergli una enciclopedia o una batteria di pentole, il tono passa dal sarcasmo al disinteresse e questo a prescindere da quanto in realtà avresti da dirgli o da chiedergli.

Tutto questo nel migliore dei casi, perché talvolta, più spesso del dovuto, non ti rispondono nemmeno, né per telefono né per email. Le linee funzionano ma dall’altra parte pare ci sia il Deserto dei Tartari, al punto che l’eco arriva fino in casa tua, insieme ai granelli di sabbia.

La parte più sconfortante accade quando a non rispondere sono le istituzioni, uffici pubblici che dovrebbero, e sottolineo dovrebbero, essere al servizio del cittadino. Ed io, in qualità di ufficio stampa, non sono forse pur sempre un “cittadino”?

In ogni caso, a meno che i telefoni non siano dotati di strani aggeggi in grado di individuare la natura del chiamante, la realtà è che cercare di mettersi in contatto con taluni enti diventa un’impresa degna di Mission Impossible, con tanto di colonna sonora in sottofondo.

Il caso più eclatante, però, lo si ottiene quando, volendo assistere a un evento, in cui è specificatamente richiesto di inviare la domanda di partecipazione, la risposta alla email, spedita una settimana prima, arriva il giorno in cui l’evento stesso ha luogo, ovviamente in un orario in cui non è più possibile andare, a meno di non avere un teletrasporto a disposizione.

I miei autori, durante il Salone di Torino, mi hanno regalato un’aureola, l’immagine l’avete vista passare sui social per quasi tutta la durata della manifestazione, un atto di simpatica goliardia che voleva sottolineare il fatto che mi stessi attrezzando per compiere i miracoli (e questi atti fanno parte della sezione “gioie”) e forse, talvolta, i miracoli li faccio davvero, non chiedetemi come perché non so nemmeno io come mi riescano.

Tuttavia, sono proprio i miei autori a darmi l’energia per continuare a tentare, il loro spirito e il loro entusiasmo. Ed è la mia editora che riesce sempre a spronarmi per farmi cercare nuove strade e nuovi mezzi per dare maggiore risalto al nostro catalogo e ai nomi che lo compongono. Se non ci fossero i “miei” autori e la “mia” editora, forse non continuerei, caparbiamente, a telefonare nel Deserto e a sentire la musichetta di Mission Impossible.

Paolo Fiorino e la sua esperienza con EEE

Paolo Fiorino è uno scrittore dalle grandi doti naturali e il suo romanzo storico, Eroi nel nulla ne è la riprova. Tuttavia, non fatevi fuorviare, al di sotto dell’immagine seria e competente si nasconde un animo gioioso che non vede l’ora di esprimere anche la sua parte più ironica e goliardica. #EEE #autoriEEE

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Paolo Fiorino e la sua esperienza con EEE

di Paolo Fiorino

Era una notte buia e tempestosa…

Questo, oltre che l’incipit preferito da Snoopy per i suoi racconti, potrebbe essere anche l’inizio di un immaginario romanzo sull’avventura dello scrittore che tenta di attraversare il mare burrascoso della pubblicazione.

L’unico modo di attraversare questo mare, seguendo la rotta sicura che permette di lasciarsi alle spalle le sirene tentatrici degli editori a pagamento, che lo attirano  solo per approfittare dei suoi sogni, gli scogli dei rifiuti che rischiano squarciare la fragile chiglia della sua voglia di scrivere, e i mostri marini dell’indifferenza che rischiano di stritolarlo e sommergerlo, è avere una buona nave, robusta e con un grande equipaggio. Ma una buona nave e un buon equipaggio non bastano, sono nulla senza una guida esperta.

E qui sta la forza della nostra nave: Capitan Piera al comando, l’editora che sa come far mantenere la rotta, Il primo ufficiale Irma, la guida che ha sempre una buona parola per tutti ma che non lesina ceffoni quando servono, l’ufficiale di macchina Andrea, animo poetico  sempre pronto a oliare i meccanismi del gruppo e poi Marina e tutti gli altri componenti dell’equipaggio che cercano sempre di tirare fuori il meglio da un pugno eterogeneo di marinai che, quando ci si mettono d’impegno, remando tutti nella stessa direzione, hanno la forza di spingere la nave fuori dalla burrasca.

Alla fine, per chi sceglie di farne parte, la nave EEE è come una casa, una famiglia di cui essere fieri e orgogliosi. Su questa nave, come in tutte le famiglie, ci si aiuta quando ce n’è bisogno e si impara. È un lavoro faticoso e continuo, per il quale servono anche i no, non quelli gratuiti e distruttivi ma quelli motivati e seguiti dai consigli.

Di notti buie e tempestose l’autore medio vi posso assicurare che ne vive parecchie, ma in questo mare un approdo sicuro esiste e io l’ho trovato al porto della EEE.

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I risultati del “fare squadra”

I risultati del “fare squadra”, in termini pratici, cosa vuol dire?

Vuole anche dire essere nella TOP 100 di Amazon. Tanti titoli EEE in classifica.

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Almeno una volta al mese passo in rete per vedere quali titoli EEE sono in classifica su Amazon e per “classifica” intendo nei primi 100 posti calcolati dalla piattaforma. Mi armo di tanta pazienza e verifico, titolo per titolo, la loro posizione, cercando di capire chi può essere aiutato a migliorarla e chi è senza speranza. Perché senza speranza? Vi chiederete, ma se non ve lo chiedete ve lo dico lo stesso. Perché chi continua a stazionare nelle parti più remote della classifica è, di solito, quell’autore (anche più di uno, purtroppo) che risulta essere una fantomatica apparizione all’interno del nostro gruppo. Per carità, si tratta sempre di libere scelte e di opportunità. Alcuni autori risentono del fatto che capiscono poco di tecnologia e quindi anche mandare una email diventa un esercizio complicato. Altri sono impegnati in faccende private e possiamo ben capire che abbiano altro da fare, per il momento… tuttavia, vi è un ristretto gruppetto di irriducibili che proprio non ne vogliono sapere di dare un minimo cenno della loro presenza. E questo a dispetto delle email che invio loro come ufficio stampa o dei tentativi di contatto. Al punto tale che ormai ho perso le speranze e prossimamente non mi resterà altro da fare che inviare dei San Bernardo, con tanto di botticella ricolma di acquavite, alla ricerca dei dispersi.

Tornando a noi e ai risultati del fare squadra, Amazon diventa la piattaforma che meglio sottolinea certe evidenze, portando degli esempi concreti a testimonianza della filosofia adottata. Nel corso del ponte del 2 giugno sono ben 13 i titoli che stazionano nella TOP 100 dei libri più venduti, tra l’altro uno risulta essere al momento il più venduto in assoluto. Certo, direte voi, quel particolare titolo è posto in una sezione in cui non vi sono tanti concorrenti, quindi non fa fatica a restare al primo posto. Però considerate che c’è arrivato e ci sta restando. Tanti o pochi che siano i rivali, lui c’è ed è lì in bella vista. E, a parte questo titolo, ve ne sono altri che stanno tritando la concorrenza in campi come il fantasy, giallo e thriller, avventura… insomma, non proprio spazi in cui non vi è un certo affollamento.

scarponi più venduto

 

Oltre a questi campioni, ve ne sono altri che restano nel range dei primi mille e, tenendo conto degli oltre 160.000 libri pubblicati in Amazon, in lingua italiana, anche in questo caso vi è una certa soddisfazione, soprattutto per il fatto che sono in molti a essere più vicini al cento che al mille. Fra questi, strano ma vero, spiccano anche le sillogi poetiche, dimostrando che la poesia in Italia non è del tutto agonizzante e che i nostri poeti se la cavano in maniera egregia.

Ora mettetevi comodi che vi racconto chi sono i nostri centometristi doc.

I nostri scarponi sulla via Francigena di Elena Moscardo. 1° posto
Africa di Lory Cocconcelli. 24° posto
Una seconda occasione di Sabrina Grementieri. 27° posto
Swatch di Davide Baraldi. 27° posto
Attacco allo Stivale di Alessandro Cirillo. 41° posto
Un piede sopra il cuore di Mario Nejrotti. 54° posto
Nessuna Scelta di Alessandro Cirillo. 64° posto
Trame oscure di Alessandro Cirillo. 73° posto
Il Longobardo – Terra di conquista di Andrea Ravel. 75° posto
Schiavi della vendetta di Alessandro Cirillo. 76°
Fino all’ultima bugia di Mario Nejrotti. 77°
Il Longobardo – eredità di sangue di Andrea Ravel. 90°
Angelus di sangue di Cirillo- Ibba. 92° posto

Tutte queste posizioni sono verificabili dagli screen che appaiono in fondo all’articolo, dunque stiamo parlando di fatti veri e concreti. Fare squadra significa anche questo e per un autore esordiente poter contare sulla propria Casa Editrice e sui propri colleghi diventa un valore aggiunto, un appoggio che fa comprendere quanto possa essere importante un aiuto del genere. Quindi, guardatevi intorno, questa filosofia può essere applicata ovunque e con chiunque voglia condividerla, non importa se fra autori provenienti da case editrici diverse o con autori self, l’importante è rendersi conto che da soli si rema con più fatica e i risultati non sono così soddisfacenti.