Non facciamone un dramma

Non facciamone un dramma, se non è andata, andrà meglio.

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Ogni giorno arrivano sul nostro tavolo manoscritti di vario genere e, dovendo comunque scegliere cosa pubblicare e cosa no (perché in EEE abbiamo ancora il “brutto” vizio di leggere e scegliere), diventa evidente che non tutti riescono a passare il vaglio dell’editore.

Piera Rossotti ha sempre dichiarato che lei pubblica i testi che le piacciono e, in quanto Direttore Editoriale, ha tutte le ragioni per cercare scritti che rientrino nel suo gusto personale. Ebbene, il fatto che possano incontrare il suo favore non significa affatto che gli altri scritti non possano essere comunque proposti a un altro editore, che non siano validi o che non si possano aggiustare quel tanto che basta per togliere i lievi difetti che presentano.

Il fatto che a un editore un determinato testo non sia piaciuto non deve scoraggiare, anzi, dovrebbe diventare lo sprone necessario per cercare di comprendere cosa potrebbe non aver funzionato. E, spesso, quel qualcosa che non funziona è solo il fatto di non essere rientrati nella linea editoriale di una determinata CE. Noi lo sappiamo, perché a noi arrivano manoscritti che trattano generi evidentemente non presenti nel nostro catalogo o presenti in modo così minimo da dover far sorgere qualche dubbio legittimo .

variare-generi-letterariQuindi, oggi che il nostro Editore è impegnato più del solito, voglio darvi qualche dritta. A Piera Rossotti piacciono i romanzi: Mainstream, Storici, Romantici ma non smielati, Thriller, Avventura, Gialli e Horror. Non ha alcun preconcetto per le variazioni LGBT oppure per venature che possano essere erotiche, purché eleganti e non tendenti al pornografico. Ama la Poesia ma diventa estremamente selettiva nei confronti delle sillogi che le vengono inviate, tematiche troppo scontate, anche in questo campo, non riscuotono i suoi favori.

In sostanza, un romanzo ben scritto può attirare il suo interesse. Tuttavia, esistono alcuni generi che non rientrano nelle sue corde: Fantasy e Fantascienza. O meglio, affinché un manoscritto, appartenente a queste due categorie, possa rientrare nei suoi gusti, deve essere davvero molto particolare e non deve essere basato sulle classiche guerre fra bene e male e non deve avere come protagonisti esseri “risplendenti al sole” triti e ritriti. Lei stessa ha ammesso che Dan Brown non lo avrebbe mai pubblicato, salvo poi mangiarsi le mani fino ai gomiti per quel che riguarda il successo, puramente commerciale, ottenuto dall’autore.

Quindi, prima di inviare un manoscritto a EEE, controllate a quale genere appartiene il vostro romanzo e sappiate che, sicuramente, verranno scartati i racconti, o le raccolte di racconti, di qualunque genere essi siano.

Buona fortuna

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La vera essenza di un giallo

Bugie e Verità, la vera essenza di un giallo

coverbovLa vera essenza di un giallo nasce quando nulla di quanto accade è chiaro e comprensibile. Quando, nonostante tutti i presupposti, il risultato finale si manifesta in modo del tutto insolito e arcano, precludendo qualsiasi logica o spiegazione. Ed è esattamente in questo modo che l’antologia Bugie e Verità ha finalmente visto la luce.

Non sappiamo se le congiunzioni astrali abbiano portato a dover prima risolvere degli enigmi, affinché fosse possibile poterla proporre al pubblico, tuttavia, questo volume è circondato da un alone di mistero che ancora non siamo riusciti a svelare. Forse è la sua natura, forse è il suo contenuto a richiamare le molecole che compongono ogni buon poliziesco, fatto sta che, fin dalle prime battute, sono stati diversi gli episodi che hanno trasformato un “semplice” LIBRO in qualcosa di particolarmente curioso. Capitoli che sono spariti dal file originale e poi, miracolosamente sono ricomparsi. Formattazioni che non si riusciva a salvare perché, a ogni nuova apertura del documento, tutto era tornato nel caotico disordine originale. Racconti editati e impaginati che cambiavano di posto… per terminare con un caricamento sulle maggiori piattaforme online che ha richiesto molto più tempo del previsto e senza alcuna apparente ragione che ne impedisse la pubblicazione.

la vera essenza di un giallo

piattaforma Kobo alle 8:17 del 20/11/2015

Ebbene, nonostante questo sfondo noir, siamo arrivati al dunque: Bugie e Verità è finalmente online su Amazon e Kobo. Presto sarà disponibile su tutti i maggiori webstore. Tuttavia, proprio per non smentire la sua fama, proprio oggi la piattaforma di Kobo non è agibile per manutenzione…

Coincidenze? In un giallo, thriller o noir che si rispetti, le coincidenze, di solito, non esistono. Se lo chiedessimo al buon Lucarelli, ci direbbe che, in una situazione del genere, le motivazioni sono sempre da ricercarsi nelle intenzioni dell’assassino e che le convergenze del destino non sono altro che cause prodotte dagli effetti di un’azione specifica, di solito prodotta dal colpevole. Ma… e c’è sempre un ma, sono proprio questi imprevisti che portano alla soluzione dei casi e alla cattura di chi ha commesso il reato. Ovviamente, nel nostro caso non ci sono reati, ma esistono questi fattori inspiegabili che possono, però, rendere interessante tutta la situazione e possono portare a considerare quale sia la vera essenza di un giallo.

Presentazione:

Il Mondo dello Scrittore, in collaborazione con Edizioni Esordienti E-book, presenta questa settimana l’antologia dei racconti che ha selezionato tra i numerosi pervenuti per il concorso. Incontrerete ben trenta cadaveri sparsi fra le pagine, fate attenzione che non ne salti fuori qualcuno che non siamo riusciti a individuare! Fra questi ci sono diciannove uomini, nove donne e, purtroppo, anche due bambini.
In tutto questo gli assassini sono dieci. C’è da notare che non sempre le signore autrici si sono limitate a metodi poco invasivi, come il veleno, ad esempio, ma hanno dimostrato una crudezza al pari dei signori uomini.
Singolare è il fatto che nessuno dei nostri autori ha ben pensato di far fuori l’editore, cosa che, spesso, gli scrittori meditano di fare e non negatelo perché sapreste di mentire. A parte questo, siamo soddisfatti del risultato ottenuto con questa antologia, perché i dieci racconti selezionati coprono un vasto campo di possibilità, partendo dall’omicidio più classico all’indagine più particolareggiata. Fra gli scrittori abbiamo ritrovato vecchie e nuove conoscenze, in egual misura, scoprendo, con immenso piacere, che alcuni autori affezionati non hanno potuto fare a meno di regalarci un altro testo da inserire fra le nostre pagine.

Si raccomanda la lettura possibilmente davanti al caminetto, perché il brivido è servito!

 

Bugie e Verità: il magazzino delle prove

Bugie e Verità: il magazzino delle prove

coverbovIn questa antologia incontrerete ben trenta cadaveri sparsi fra le pagine, fate attenzione che non ne salti fuori qualcuno che non siamo riusciti a individuare! Fra questi ci sono diciannove uomini, nove donne e, purtroppo, anche due bambini. Interessanti sono due racconti piuttosto anomali rispetto agli altri, dal momento che in uno l’assassino non è umano e nell’altro non vi è alcun morto, a meno che non vogliate far fuori voi il personaggio per comprovata antipatia verso lo stesso!
In tutto questo gli assassini sono dieci, tra cui sei uomini, tre donne e il non umano di cui sopra. C’è da notare che non sempre le signore si sono limitate a metodi poco invasivi, come il veleno, ad esempio, ma hanno dimostrato una crudezza al pari dei signori uomini.
Nel totale abbiamo, su dieci racconti, sei casi risolti, di cui uno da un personaggio non appartenente alle forze dell’ordine, mentre quattro casi restano irrisolti per i più disparati motivi… senza dubbio inquietanti.
Le armi bianche sono state decisamente predilette rispetto ad altri metodi di soppressione, probabilmente perché il sangue, derivante da incisioni e tagli, fa più scena rispetto a un comune veleno, anche se, quest’ultimo, è stato ugualmente efficace. Gli altri metodi utilizzati sono stati i più vari e, talvolta, anche piuttosto fantasiosi, oltre che scenografici.
Singolare è il fatto che nessuno dei nostri autori ha ben pensato di far fuori l’editore, cosa che, spesso, gli scrittori meditano di fare e non negatelo perché sapreste di mentire. A parte questo, siamo soddisfatti del risultato ottenuto con questa antologia, perché i dieci racconti selezionati coprono un vasto campo di possibilità, partendo dall’omicidio più classico all’indagine più particolareggiata. La nostra giuria, composta sia da una parte tecnica sia da un gruppo selezionato di lettori forti, ha scelto in modo unanime fra i molti testi pervenuti, offrendo al lettore una buona occasione per inquadrare a 360 gradi il mondo del giallo, del thriller e del noir.
Fra gli scrittori abbiamo ritrovato vecchie e nuove conoscenze, in egual misura, scoprendo, con immenso piacere, che alcuni autori affezionati non hanno potuto fare a meno di regalarci un altro testo da inserire fra le nostre pagine.

Bugie e Verità per noi rappresenta un altro modo per poter dare visibilità a degli autori che hanno saputo rendere il tema particolarmente stuzzicante.

Intervista a Roberta Andres

Intervista a Roberta Andres.

Andres_EEELe foto di Tiffany è un libro in cui l’eros aleggia in ogni pagina. Tuttavia le sue componenti non sono basate esclusivamente su un rapporto di copia, ma comprendono diverse altre sfumature ben più vivaci dal neutrale “grigio”. Ma la nostra attenzione è stata catturata da un fiore, un semplice elemento che, messo nel posto giusto, è riuscito a far decollare la nostra fantasia.

  • Fra tutti i fiori che potevi scegliere, perché proprio un iris?

E’ un fiore che mi piace in maniera particolare, ma a parte questo volevo un fiore di forma allungata, che potesse finire nascosto nelle pieghe del corpo di Tiffany.

  • In questi ultimi anni il genere erotico ha decisamente preso piede in testa alle classifiche di vendita. Secondo il tuo punto di vista, dal momento che è il pubblico femminile ad essere il principale acquirente, questo fenomeno nasce da una sorta di frustrazione o liberazione?

Liberazione, senz’altro! La possibilità di scrivere, leggere, rivendicare una propria dimensione e dei propri sogni erotico-sentimentali al femminile.

  • Nel tuo romanzo il profumo dell’eros aleggia su molte pagine senza mai diventare eccessivo. Quanto pensi sia sottile la linea di demarcazione fra l’erotismo “soft” da quello “spinto”?

Credo che la linea di demarcazione sia molto sottile, così tanto che me ne sono tenuta volutamente lontana, limitandomi nelle descrizioni e nella frequenza di scene erotiche; sinceramente ho preferito fare così piuttosto che rischiare di essere eccessiva, cosa che avrebbe stonato moltissimo con la tonalità generale della narrazione e con il tipo di personaggio che volevo fosse Tiffany.

  • Dopo tanti racconti, quali difficoltà hai riscontrato nello scrivere un romanzo?

Come ho già detto in altre interviste, una delle mie caratteristiche quando scrivo è la sinteticità, anche quando non è voluta. Ammetto di aver sudato freddo all’idea di strutturare un romanzo; la maggior parte del lavoro di ampliamento della struttura, non solo in termini di lunghezza ma anche di complessità e descrizioni dei personaggi, l’ho fatto in un secondo momento, nella fase di revisione. Credo però che fosse una fase normale dell’evoluzione dal racconto al romanzo: già nella stesura del secondo, a cui sto lavorando da giugno, vedo che la narrazione fluisce naturalmente più ampia e circostanziata.

  • Sappiamo che il tuo “alter ego” si chiama Franca De Angelis, l’angelo custode che alla fine ti ha convinto a realizzare i sogni. Quali argomenti ha usato per farti compiere finalmente il primo passo?

Un giorno al telefono, mentre io continuavo a dubitare di poter scrivere, mi ha detto a bruciapelo: “Scrittrice lo sei già, ma una scrittrice pigra!” Devo dire che la cosa mi ha colpito nel vivo, sia per l’accusa di pigrizia sia per la persona da cui proveniva! Io e Franca siamo amiche da quando avevamo sei anni e ci trovammo in prima elementare ad essere le uniche due bambine a saper già leggere e scrivere. Fummo messe sedute vicine in fondo all’aula, con la facoltà di chiacchierare (purchè a bassa voce) mentre la maestra si occupava degli altri bambini. E’ iniziata così: dopo 44 anni siamo ancora molto legate e la scrittura è una delle tante cose che abbiamo in comune.

  • Quanto conta la psicologia in fase creativa? Ovvero, nel corso della tua esperienza come insegnante, quali sono state le difficoltà che hai riscontrato più frequentemente con i tuoi allievi?

Le stesse difficoltà che ho incontrato anch’io e che ancora ogni tanto incontro: autorizzarsi a scrivere (o, in generale, ad essere creativi), prendersi il tempo e riconoscersi le capacità e il diritto di affermare se stessi attraverso qualche canale preferenziale (come la scrittura), trovare insomma “la propria voce” o, se vogliamo parafrasare la Woolf, “la stanza tutta per sé!”

  • Il tuo contatto giornaliero con il pubblico ti aiuta nel prendere spunto per creare nuovi personaggi?

Certamente! A volte si incontrano persone che sembrano personaggi o si vivono situazioni buffe o inaspettate al punto che la più fervida fantasia non avrebbe potuto crearle dal nulla. E’ vero che la vita ha molta più fantasia di noi!

  • Cosa ne pensi del panorama culturale italiano?

Mi sembra un periodo di grande fermento, con mille esperienze e mille stimoli che a star dietro a tutto è impossibile: anche perché per molte cose non vale la pena! Ma sicuramente selezionando si trovano spunti interessanti di riflessione artistica.

  • Quando Roberta non scrive, come occupa il proprio tempo?

Sto molto con i miei figli, il più possibile, visto che stanno crescendo e tra un po’ avranno altro da fare! Cucino, leggo, chiacchiero a telefono con le mie amiche d’infanzia.

  • Quali sono i progetti per il futuro?

Dal punto di vista narrativo, finire “Floralapazza”, il mio secondo romanzo, e cercare di farlo circolare il più possibile tra i lettori: amo moltissimo questo progetto, mi prende molto e credo molto nell’idea narrativa che sta alla base del testo, quindi cercherò di fare del mio meglio perché “veda la luce”. Per quanto riguarda invece la mia vita privata, vorrei fare un viaggio con un paio di amiche con cui quest’anno ho condiviso un compleanno “tondo”.

Link all’acquisto: Amazon – Kobo

CoverLAB

Nuova iniziativa EEE: CoverLAB

coverlab logo

Questo spazio sarà dedicato alle copertine dei libri già pubblicati da Edizioni Esordienti Ebook. Ogni mese prenderemo in esame una cover e cercheremo di capire quali emozioni vi provoca, quali sono i punti che più vi colpiscono. D’altra parte le copertine fanno parte integrante di un libro e il successo dello stesso a volte dipende anche dalla sua “confezione”, quindi l’abito adatto è sempre quello preferibile.

In ogni pagina dedicata all’evento saranno presenti la trama e la copertina, in modo che possiate farvi un’idea del genere trattato, così da avere un quadro completo del libro che verrà preso in esame. Non vi chiediamo di essere critici esperti, ma semplicemente dei lettori, ovvero delle persone che esprimono un gradimento su un prodotto che viene posto in esame.

Vi verrà, inoltre, proposto un brevissimo sondaggio per capire meglio le vostre reazioni; non vi preoccupate, saranno solo quattro semplici domande alle quali vi chiediamo la cortesia di rispondere, apponendo la spunta sulla risposta che riterrete più idonea, anche con suggerimenti personali, se volete, da inserire nella sezione “altro”. Alla fine di ogni mese pubblicheremo quanto emergerà dalle vostre risposte. In fin dei conti per noi il confronto con il pubblico che ci segue è di fondamentale importanza, perché solo attraverso un’interazione positiva è possibile crescere e migliorare.

#EEE #EdizioniEsordientiEbook

Il filo di Arianna di Luisa Ferretti

Il filo di Arianna di Luisa Ferretti

il filo di Arianna

Mi chiamo Luisa Ferretti e sono nata ad Ancona nel 1978. Mi considero da sempre una “apprendista scrittrice e poetessa” e ho scritto molte cose fino a oggi che spaziano fra narrativa e poesia. Il libro che voglio presentarvi s’intitola Il filo di Arianna ed è un romanzo che affronta, attraverso una narrazione alternata fra prima e terza persona, l’esperienza personale dell’anoressia. Sebbene sia un libro di poco più di novanta pagine, ha richiesto un lungo lavoro di revisione… fortemente emotivo. Ogni pagina, infatti, è un meditato esercizio di consapevolezza, non privo di una sottile ironia di fondo che ritengo indispensabile nella scrittura quanto nella vita vissuta. Non è un romanzo che parla della malattia in termini medici o garantisce risposte assolute riguardo questo tema. Purtroppo, nessun libro può rispondere a certe problematiche. Neanche, temo, quelli scritti da “eminenti” psichiatri ed esperti in materia. Semplicemente narra la vicenda di una ragazza che cerca di combattere questo “mostro senza volto” che vive dentro di lei e lo fa rivelando le sue emozioni attraverso una difficoltosa, quanto necessaria, ricerca del proprio Io: l’unico “filo” che può veramente aiutarla a uscire dal labirinto delle sue paure e ossessioni!

Volevo che fosse una storia in cui tutti potessero riconoscersi, perché alla base di certe patologie vi sono malesseri di natura esistenziale che interessano ognuno di noi. E devo dire che molte persone, che l’hanno letto finora, pur non avendo provato direttamente l’esperienza dell’anoressia, si sono riconosciute in Arianna, nel suo appassionato, quanto drammatico, percorso di crescita e nel suo bisogno di dare un senso alla propria vita. Una vita scandita da legami affettivi, familiari e sociali in crisi – oltre che da un rapporto sfalsato con il proprio corpo – ma che le permette ancora di riconoscere la bellezza autentica di un’opera d’arte o di un cielo stellato.  È un libro che, malgrado affronti un tema delicato, cerca di guardare oltre e offre diversi spunti di riflessione. Spero che chi lo leggerà potrà dunque ritrovare qualcosa di se stesso.

Disponibile su Amazon e Kobo

Pagina del romanzo su EEE Edizioni Esordienti Ebook:
www.edizioniesordienti.com

Pagina del romanzo su EEE Edizioni Esordienti Ebook blog:
edizioniesordientiebook.altervista.org

Blog personale dell’autrice www.luisaferretti.it

 

 

Sito nuovo e Ufficio stampa

Già online il sito in veste grafica nuova e apertura dell’Ufficio stampa.

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Molti di voi avranno potuto notare che il sito istituzionale di Edizioni Tripla E veste una grafica del tutto rinnovata (non confondete il sito con il blog, mi raccomando!) e la scelta è stata voluta, nonostante l’immane lavoro che questa decisione ha comportato, per permettere a chiunque di collegarsi a EEE da qualsiasi dispositivo portatile, traendo una visione immediata e più scorrevole del contenuto. Ci siamo resi conto che molti dei nostri visitatori interagivano con il sito tramite smartphone e tablet e la visione, di come apparivano prima le pagine, non offriva un’ottimale navigazione all’interno della struttura. Inoltre, sempre per facilitare l’utilizzo dello store online, tutta la parte della produzione digitale, dunque gli ebook, è stata dirottata su StreetLib in modo da offrire un unico accesso e un unico rendiconto finale per i nostri autori, senza dover attendere le diverse tempistiche date da ogni piattaforma, ovviamente per gli acquirenti non cambia nulla se non una grafica diversa e facilmente fruibile. La vendita dei libri in versione cartacea viene effettuata sia dal sito EEE sia da Amazon. Inoltre, è stato creato l’Ufficio stampa, ovvero quell’organismo che permette a qualsiasi azienda di poter avere un canale diretto con il mondo esterno.

Dunque, a cosa serve un Ufficio stampa?

L’origine moderna di tale organismo risale all’epoca del fascismo, quando, per questioni politiche, uomini dediti a cause pubbliche decisero di avvalersi di professionisti, nella maggior parte dei casi di giornalisti con comprovata esperienza nel settore, per le proprie campagne promozionali. Da allora la figura dell’addetto stampa ha spesso coinciso con la figura dell’addetto alle pubbliche relazioni, sopratutto per quelle piccole realtà societarie in cui le due figure suddivise non avrebbero avuto motivo di esistere. Negli anni ’80, la “Milano da bere” ha ulteriormente estremizzato la figura dell’Ufficio stampa, conferendogli un atteggiamento più aggressivo e più all’avanguardia. Da questa situazione è diventato evidente che per poterne fare parte i requisiti necessari avrebbero dovuto essere ben più attuali e ben più tecnologici. Per questo motivo oggigiorno non è più richiesto all’addetto stampa di far parte dell’Ordine dei Giornalisti, anche se è comunque tenuto a rispettarne la deontologia fissata dalla legge professionale, seguendo le direttive imposte dalla “Carta dei doveri del giornalista degli Uffici Stampa“, emanata nel 2002. Quindi non è solo richiesta una buona capacità dell’utilizzo della lingua, sia scritta sia parlata, ma sono necessarie una buona attitudine alla comunicazione con il pubblico e una buona conoscenza di tutto quello che il web può offrire in termini di promozione online. Non dimentichiamo questo strumento essenziale, spesso sottovalutato da chi, evidentemente, conosce poco le leggi del mercato e l’evoluzione che il sistema pubblicitario ha intrapreso. Riassumendo, l’Ufficio stampa serve all’azienda per informare il pubblico su quelle che sono le produzioni, gli eventi e la politica societaria; mentre per il pubblico serve per poter entrare in contatto con qualcuno che possa fare da portavoce per la Casa Editrice e che ne conosca le peculiarità. Evidentemente, non serve per raccogliere l’invio dei manoscritti da valutare né, tanto meno, per richiedere informazioni di carattere personale. In poche parole, un autore che non sia già EEE e avesse bisogno di avere ulteriori delucidazioni su quanto richiede l’editore per poter pubblicare una sua eventuale opera, non si rivolgerà all’Ufficio stampa ma a un canale apposito (info@edizionitriplae.it); differentemente, chiunque abbia necessità di ottenere ulteriori informazioni in merito alle novità editoriali, ai prossimi eventi (o quelli già tenutisi) oppure qualsiasi altro argomento che abbia attinenza con la politica aziendale e le promozioni fatte agli scrittori presenti in catalogo, allora può tranquillamente rivolgersi all’Ufficio stampa.

Quindi, se avete necessità di contattare l’Ufficio stampa di Edizioni Esordienti Ebook non dovrete fare altro che scrivere a ufficio.stampa@edizionitriplae.it

Daniela Vasarri presenta Maeva

Daniela e Maeva: due protagoniste.

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Venerdì 25 settembre Daniela Vasarri ha presentato il suo nuovo libro Maeva, la benvenuta. Nell’accogliente spazio dedicato dalla Biblioteca Oglio (a Milano) agli eventi, l’autrice ha coinvolto il numeroso pubblico intervenuto in un dialogo che ha posto alcuni accenti in merito agli argomenti proposti nel libro, primo fra tutti l’adozione e il conseguente atto d’amore verso un altro essere umano. Si può amare un bambino anche se non è nostro? E quando diventa nostro? Grazie a una firma su un pezzo di carta oppure per le sensazioni che ci trasmette il nostro cuore?

La trama, tra l’altro piuttosto complessa e affatto scontata, narra la vicenda di Matilde, la quale accompagna il lettore attraverso le mille difficoltà che una donna single può riscontrare nel cercare di adottare un bambino. Disagi e problematiche che non sono solo di ordine burocratico ma, soprattutto, psicologico. Non bisogna mai dimenticare che le persone coinvolte sono sottoposte a notevoli cambiamenti, in tutti i sensi e non sempre l’ambiente circostante è in grado di supportare situazioni così delicate.

Daniela prende lo spunto da un fatto reale, lo tzunami che ha sconvolto il sud-est asiatico alcuni anni fa e dai suoi viaggi effettuati proprio in Thailandia, per raccontare una vicenda che potrebbe essere reale e non una trama data solo dalla sua fervida fantasia. Nel corso della presentazione non sono mancati gli spunti per approfondire il suo ruolo di donna e scrittrice e per dialogare con i propri lettori.

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New Gothic a Cogne e misteri svelati

New Gothic e misteri a Cogne.

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Iniziamo subito con il raccontarvi che cosa è accaduto a Cogne il 20 agosto. Ebbene, in tale data Giancarlo Ibba ha presentato il suo ultimo libro: C’era una volta in Sardegna. Nella splendida piazzetta posta davanti al Comune, con uno sfondo mozzafiato dato dalle cime svettanti del Gran Paradiso, alle 17.30 è iniziata la presentazione, complici il bel tempo e un pubblico piuttosto folto. Giancarlo, per quanto ami definirsi timido e introverso, ha subito catturato l’attenzione dei presenti descrivendo il proprio stile e, lasciandosi trasportare da quella passione che gli è tipica, ha condotto l’evento immergendo gli astanti nel suo mondo personale. In breve la piazzetta davanti al Municipio si è trasformata nel luogo in cui gli incubi prendono forma e il Sulcis diventa reale. Quindi non solo nei libri l’autore riesce a coinvolgere i propri lettori, costruendo trame degne dei più classici horror, ma anche dal “vivo” Giancarlo è in grado di monopolizzare l’attenzione fondendo l’ironia con una realtà cruda e, a volte, fin troppo presente nel quotidiano. L’efficacia del suo horror nasce proprio da questo, dal riuscire a trasformare fatti, all’apparenza del tutto normali, in un qualcosa che deraglia da qualsiasi binario prestabilito, offrendo una nuova visione del quotidiano.

Noi lo abbiamo ribattezzato New Gothic.

Tuttavia, rispetto al classicismo più puro, in cui la complessità e spigolosità delle trame caratterizzavano l’evolversi dei personaggi e della storia, la nuova interpretazione di Giancarlo porta il gotico sulle soglie di casa, in quella realtà, vivibile giornalmente, che improvvisamente assume altre forme e nuovi significati, spesso più inquietanti del previsto. Come dire che gli orrori si nascondono sotto la luce dei lampioni e non negli angoli bui. E se questo non fosse stato più che sufficiente per dare una valida giustificazione al voler essere presenti, Giancarlo ha rivelato un ulteriore segreto, un gustoso aneddoto che può solo dare ulteriore conferma del carattere particolarmente complesso dell’autore: egli ha scritto un romanzo dedicato esclusivamente ai sentimenti. Il libro, pubblicato da EEE sotto lo pseudonimo di Claudio M, s’intitola Il Sogno della Farfalla (Amazon e Koboed è posto nella categoria l’amore ai tempi del web. Strano connubio, penserete…

Ebbene no. Analizzando la questione fino in fondo, non dovrebbe sorprendere il fatto che uno scrittore, in grado di descrivere in modo così eloquente le parti più oscure del genere umano, sia anche capace di tratteggiare gli aspetti più solari e sentimentali, offrendo al lettore anche l’altro “lato della medaglia”. Quindi, godetevi Giancarlo Ibba in tutte le sue forme, da quelle più tetre a quelle più rosee.

Link all’acquisto su Amazon e su Kobo

Il blog riapre i battenti

Il blog riapre!

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Dopo un lungo periodo di inattività forzata, eccomi tornata con tantissime novità. Nei prossimi giorni avrò modo di raccontarvi quanto accaduto nel corso di questa estate, gli eventi che hanno coinvolto i nostri autori, le presentazioni che ci sono state, e come si sono svolte, le reazioni al concorso MDS, Bugie e Verità, nonché le tempistiche che vedranno pubblicati i racconti scelti e, ultimi ma non ultimi, gli ultimi arrivi nella nostra piccola famiglia EEE.

Il nostro editore, Piera Rossotti, ha dedicato la propria estate per portare a termine le letture dei manoscritti previsti per questo periodo, arrivando a selezionare quelli che, secondo i criteri già noti della CE, sono i più meritevoli di essere pubblicati. Diversi nomi nuovi compaiono nella lista delle news, ma ci sono anche nomi già noti e già conosciuti ai nostri lettori. Nel frattempo vi invito a dare un’occhiata al nuovo sito istituzionale di Edizioni Esordienti Ebook, nuovo sia nella grafica, decisamente accattivante e visualizzabile da qualsiasi dispositivo portatile, che nelle funzionalità.

Quindi restate a portata di monitor, avremo molto da raccontarvi!