Non facciamone un dramma

Non facciamone un dramma, se non è andata, andrà meglio.

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Ogni giorno arrivano sul nostro tavolo manoscritti di vario genere e, dovendo comunque scegliere cosa pubblicare e cosa no (perché in EEE abbiamo ancora il “brutto” vizio di leggere e scegliere), diventa evidente che non tutti riescono a passare il vaglio dell’editore.

Piera Rossotti ha sempre dichiarato che lei pubblica i testi che le piacciono e, in quanto Direttore Editoriale, ha tutte le ragioni per cercare scritti che rientrino nel suo gusto personale. Ebbene, il fatto che possano incontrare il suo favore non significa affatto che gli altri scritti non possano essere comunque proposti a un altro editore, che non siano validi o che non si possano aggiustare quel tanto che basta per togliere i lievi difetti che presentano.

Il fatto che a un editore un determinato testo non sia piaciuto non deve scoraggiare, anzi, dovrebbe diventare lo sprone necessario per cercare di comprendere cosa potrebbe non aver funzionato. E, spesso, quel qualcosa che non funziona è solo il fatto di non essere rientrati nella linea editoriale di una determinata CE. Noi lo sappiamo, perché a noi arrivano manoscritti che trattano generi evidentemente non presenti nel nostro catalogo o presenti in modo così minimo da dover far sorgere qualche dubbio legittimo .

variare-generi-letterariQuindi, oggi che il nostro Editore è impegnato più del solito, voglio darvi qualche dritta. A Piera Rossotti piacciono i romanzi: Mainstream, Storici, Romantici ma non smielati, Thriller, Avventura, Gialli e Horror. Non ha alcun preconcetto per le variazioni LGBT oppure per venature che possano essere erotiche, purché eleganti e non tendenti al pornografico. Ama la Poesia ma diventa estremamente selettiva nei confronti delle sillogi che le vengono inviate, tematiche troppo scontate, anche in questo campo, non riscuotono i suoi favori.

In sostanza, un romanzo ben scritto può attirare il suo interesse. Tuttavia, esistono alcuni generi che non rientrano nelle sue corde: Fantasy e Fantascienza. O meglio, affinché un manoscritto, appartenente a queste due categorie, possa rientrare nei suoi gusti, deve essere davvero molto particolare e non deve essere basato sulle classiche guerre fra bene e male e non deve avere come protagonisti esseri “risplendenti al sole” triti e ritriti. Lei stessa ha ammesso che Dan Brown non lo avrebbe mai pubblicato, salvo poi mangiarsi le mani fino ai gomiti per quel che riguarda il successo, puramente commerciale, ottenuto dall’autore.

Quindi, prima di inviare un manoscritto a EEE, controllate a quale genere appartiene il vostro romanzo e sappiate che, sicuramente, verranno scartati i racconti, o le raccolte di racconti, di qualunque genere essi siano.

Buona fortuna

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Bugie e Verità: il magazzino delle prove

Bugie e Verità: il magazzino delle prove

coverbovIn questa antologia incontrerete ben trenta cadaveri sparsi fra le pagine, fate attenzione che non ne salti fuori qualcuno che non siamo riusciti a individuare! Fra questi ci sono diciannove uomini, nove donne e, purtroppo, anche due bambini. Interessanti sono due racconti piuttosto anomali rispetto agli altri, dal momento che in uno l’assassino non è umano e nell’altro non vi è alcun morto, a meno che non vogliate far fuori voi il personaggio per comprovata antipatia verso lo stesso!
In tutto questo gli assassini sono dieci, tra cui sei uomini, tre donne e il non umano di cui sopra. C’è da notare che non sempre le signore si sono limitate a metodi poco invasivi, come il veleno, ad esempio, ma hanno dimostrato una crudezza al pari dei signori uomini.
Nel totale abbiamo, su dieci racconti, sei casi risolti, di cui uno da un personaggio non appartenente alle forze dell’ordine, mentre quattro casi restano irrisolti per i più disparati motivi… senza dubbio inquietanti.
Le armi bianche sono state decisamente predilette rispetto ad altri metodi di soppressione, probabilmente perché il sangue, derivante da incisioni e tagli, fa più scena rispetto a un comune veleno, anche se, quest’ultimo, è stato ugualmente efficace. Gli altri metodi utilizzati sono stati i più vari e, talvolta, anche piuttosto fantasiosi, oltre che scenografici.
Singolare è il fatto che nessuno dei nostri autori ha ben pensato di far fuori l’editore, cosa che, spesso, gli scrittori meditano di fare e non negatelo perché sapreste di mentire. A parte questo, siamo soddisfatti del risultato ottenuto con questa antologia, perché i dieci racconti selezionati coprono un vasto campo di possibilità, partendo dall’omicidio più classico all’indagine più particolareggiata. La nostra giuria, composta sia da una parte tecnica sia da un gruppo selezionato di lettori forti, ha scelto in modo unanime fra i molti testi pervenuti, offrendo al lettore una buona occasione per inquadrare a 360 gradi il mondo del giallo, del thriller e del noir.
Fra gli scrittori abbiamo ritrovato vecchie e nuove conoscenze, in egual misura, scoprendo, con immenso piacere, che alcuni autori affezionati non hanno potuto fare a meno di regalarci un altro testo da inserire fra le nostre pagine.

Bugie e Verità per noi rappresenta un altro modo per poter dare visibilità a degli autori che hanno saputo rendere il tema particolarmente stuzzicante.