Ludovico Alia e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareLudovico Alia e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Il gusto dell’amarena selvatica

Torta con amarene fresche

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Torta con amarene fresche

Troppo facile questo abbinamento direte voi. No, proprio no, al contrario, il gusto contrastante dell’amarena, posto in competizione con quello degli altri ingredienti, è molto difficile da gestire e il pasticcere deve essere bravo, molto bravo, a saper dosare quantità e scegliere correttamente i componenti della ricetta. Quanto è difficoltoso leggere questo romanzo? Molto direte voi. Toni forti, senza fronzoli o tentativi di celare verità mai dette, pensieri e desideri, idee e fantasie per alcuni di noi nemmeno immaginabili. Ma se ci si ferma un attimo e si osserva questo dolce, se ne assapora l’aroma e infine se ne gusta il provocante sapore, si scopre che è una torta degna di nota, di essere assaggiata, gustata e addirittura divorata. Perché è fatta con ingredienti veri, sani, sinceri, perché il pasticcere che l’ha creata aveva un fine: esprimere dei concetti e dire a chi legge che ogni essere umano è differente dagli altri suoi simili e che le persone possono essere ghettizzate per queste differenze, ma che una cosa ci potrebbe accomunare: in rispetto delle altrui idee. Il rosso dell’amarena assume in molte parti di questo romanzo una tinta rosa confetto, confermando che l’amore, quello vero, è possibile in molteplici forme e varietà ed è inconsapevole colui che afferma che l’amore è un sentimento puro, fatuo, etereo. L’amore è un’energia che dal cervello è trasportata al cuore e che il cuore trasforma in una sensazione meravigliosa, indescrivibile e a cui è impossibile porre un freno. Ad ogni buon conto, auguro ai lettori un buon appetito e una raccomandazione: siate famelici di assaporare le altrui idee: chissà, dopo averle assaggiate ed elaborate nel vostro stomaco mentale, digerite e inglobate, che un giorno non diventino anche le vostre.

Ingredienti

5 uova
120 gr farina per dolci 00
30 gr cacao amaro
150 gr zucchero
50 ml olio di semi
un pizzico di sale,aroma rum e vaniglia
150 gr amarene fresche

Preparazione

Mettete uova e zucchero in un contenitore a bagno maria e iniziate a sbattere con lo sbattitore elettrico, quando avranno raggiunto 45-47 gradi togliere dal bagnomaria (io ho trovato un termometro per il latte) e continuate a montare finché l’impasto non “scrive”.

A questo punto incorporate anche l’olio poco per volta, sempre con lo sbattitore, poi aggiungere farina e cacao precedentemente setacciate poco per volta, mescolando piano dall’alto al basso per non smontare le uova. Accendete il forno e mentre si scalda imburrate ed infarinate la teglia (io ho usato una da 24 cm), versate l’impasto, aggiungete le amarene distribuendole in modo uniforme, bagnate un asciugamano (che in futuro userete sempre per questo) strizzatelo ed avvolgete la teglia poi con una spilla da balia o con lo spago per arrosto.

Infornate per 50 min a 170 gradi, fate la prova stecchino non prima di 30-40 minuti. Spegnete il fuoco lasciando ancora per 5 min la torta dentro. Aprite poi lo sportello ,lasciate ancora 5 minuti così, poi rovesciatela su una grata a raffreddare! Decorate con zucchero a velo che insieme all’asprino delle amarene ci sta! Buon appetito!

Preparazione tratta da: cookaround.com

Il gusto dell’amarena selvatica

Elena e Luca, due giovani sposi, perdono il lavoro e, per sbarcare il lunario e pagare le rate del mutuo, decidono di tentare la strada delle esibizioni sessuali a pagamento su un sito internet dedicato. La strada scelta, e dettata dalla necessità, li aiuterà a scoprire attitudini sessuali opposte e tuttavia incredibilmente coincidenti, che forse mai sarebbero sbocciate in un rapporto di coppia in situazione normale.

L’atteggiamento di Luca è definito cuckoldismo: egli prova piacere, infatti, nel vedere la propria compagna, della quale è sinceramente innamorato, posseduta da altri uomini, ai quali egli la “concede” di sua spontanea volontà, ed Elena, dal canto suo, prova il desiderio di fare sesso con altri uomini e di esibirsi di fronte al marito e ad altre persone.

In pochi mesi, i due si rendono conto dell’esistenza di un mondo celato agli occhi di molti, e vivranno avventure molto particolari, che faranno crescere la loro consapevolezza di avere scelto il giusto compagno di vita. Incontreranno persone differenti per estrazione sociale ed educazione, legandosi in particolare a Sergio, un ricco signore che cela un profondo dolore nel suo cuore e che trarrà un grande conforto dalla loro amicizia.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 1149 KB
  • Lunghezza stampa: 270
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (29 febbraio 2016)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-301-7

Andrea Tavernati e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareAndrea Tavernati e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

L’Intima Essenza

Tagliere di formaggi

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Tagliere di formaggi

Abbinate alla lettura dell’Intima Essenza – La Via degli haiku – un tagliere di formaggi. Vi aspettavate un piatto sushi, oggi tanto alla moda? Troppo facile. E poi io apprezzo molte cose della cultura giapponese, ma la cucina… proprio no. E poi i miei haiku hanno a che fare con la tradizione zen, ma anche con la letteratura occidentale. Insomma un bel melting pot. Perché proprio un tagliere di formaggi? Perché è come una silloge di poesie, nella quale ogni singolo testo ha un suo sapore, ma tutti insieme creano un’atmosfera che è unica e inimitabile. Perché, come una silloge di poesie, è un’arte di abbinamenti, basata su consonanze e contrasti, sorprese e piccole rivelazioni. Perché, come l’haiku, ha le sue regole da rispettare e ha a che fare con il tempo, una successione che è un viaggio e una escalation, che si può fare solo in una direzione. Tornare indietro è impossibile. Infine, perché quando hai finito rimane lo stesso senso di vuoto che, stranamente, non è un’assenza, ma una pienezza senza sostanza e senza un centro. Quella cosa tanto simile a un’anima

Ingredienti

Formaggi q.b. uno morbido, due semiduri e due duri

Preparazione

Bisogna partire da un presupposto: ogni prodotto deve essere accompagnato da un altro alimento semplice o lavorato. Frutta, verdura, pane sono le prime cose che vengono in mente.
Ma questo è, fortunatamente, un campo dove si può essere creativi, anche in modo personale, fino ad arrivare all’eccentricità.
Tanto per capirci, tutto quello che nasce accanto ai formaggi, nei campi, nei prati, sugli alberi e sotto terra potrà essere accostato, non solo al naturale, ma anche nelle sue ulteriori lavorazioni.
Indispensabile comporlo con formaggi di varie regioni, in modo da far assaggiare più prodotti diversi tra loro.

  1. Il senso del tagliere (di legno o di ceramica) deve essere a “orologio”, cioè deve partire dai formaggi a pasta molle per continuare con i semistagionati e per finire con quelli a pasta dura stagionati. Per incontrare il gusto di tutti, disponetene almeno 5: uno morbido, due semiduri e due duri. Suggerite il primo da cui partire.
  2. Servite i formaggi a temperatura ambiente, tirateli fuori dal frigo da una a due ore prima di servirli.
  3. Elaborate un piccolo menù con una breve descrizione dei formaggi presenti e il loro miglior abbinamento con miele, confetture o altro (e, se presente, con il vino).
  4. Accompagnate il tagliere con confetture e mieli in piccole ciotole.Il formaggio è un alimento praticamente privo di zuccheri. Gli zuccheri apportati dal miele o dalle marmellate trovano così il loro naturale alimento complementare, creando un equilibrio di gusto. In linea di massima, miele e marmellate si abbinano a formaggi di elevata aromaticità. Il miele di acacia può andar bene anche per formaggi di media aromaticità. Da tener presente che i formaggi freschi, invece, vengono “coperti” dall’aroma del miele.
  5. Ogni formaggio preferisce un tipo di taglio diverso, per conservare il sapore, ma anche la forma e la presenza. Ad esempio: i formaggi tipo Fontina vanno tagliati in pezzi triangolari; il Parmigiano Reggiano si taglia a scaglie; il formaggio di pecora e il formaggio di capra si affettano.
  6. Fornite coltelli diversi: per i formaggi a pasta molle, per i semiduri, per i duri.

Cosa bere con un tagliere così articolato? Ecco uno schemino utile.
Formaggi di bassa intensità aromatica: vini bianchi secchi.
Formaggi di medio bassa a media intensità aromatica: vini rossi d’annata.
Formaggi di media o medio elevata intensità: vini rosso invecchiati.
Formaggi di elevata intensità aromatica: vini liquorosi, passiti

Preparazione tratta da: www.formaggio.it

L’Intima Essenza

Se togli tutto il superfluo, l’inutile e il secondario che occupa la tua vita. Se togli quello che hai, quello che fai e che devi fare, ciò che è legato alle abitudini e alle necessità sociali, ciò che ubbidisce alle leggi, ciò che hai ereditato dai padri, ciò che ti impone il gruppo, ciò in cui hai scelto di credere, ciò che dipende dagli affetti, ciò che ti fa piacere e che hai imparato ad amare o ad odiare, ciò che rifiuti e ciò che accetti. Se togli tutto questo, rimane qualcosa? Questo qualcosa si può esprimere in parole?
L’Intima Essenza è la disciplina e l’esito di questa ricerca. Non è un semplice agglomerato di haiku, ma un percorso conoscitivo attraverso la forma poetica più precisa: recuperare l’essenza della parola attraverso una scelta di asciuttezza e concentrazione. È stata una sfida e una battaglia. Alla fine il libro si è imposto sull’autore. La scoperta dell’intima essenza interiore l’ha sorpreso quanto lo sperimentare quella della parola.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 196 KB
  • Lunghezza stampa: 189
  • Editore: EEE-book (2 settembre 2013)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-144-0

Daniela Vasarri e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareDaniela Vasarri e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Maeva, la benvenuta

Som Tum

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Som Tum

Il Som Tum è una tipica insalata preparata con papaia, arachidi e gamberetti. Si può scegliere una variante piccante e si mangia accompagnata con lo sticky rise, un riso cotto al vapore utilizzato in Thailandia come sostituto del pane.

Ingredienti

1 papaya verde sbucciata e sminuzzata (circa 4 tazze) – 6 spicchi d’aglio – 1 peperoncino essiccato immerso in acqua – 7 grani di pepe – 1 cucchiaio di succo di tamarindo – 3 cucchiai di salsa di pesce – 3 cucchiai di zucchero di palma – 2 cucchiai di succo di lime – 1⁄4 tazza di pasta di gamberetti essiccati – 1⁄4 tazza di lime tagliato a cubetti – ortaggi vari affettati a piacere

Preparazione

Schiacciate dolcemente nel mortaio la papaya sminuzzata; rimuovetela e mettetela da parte.
Nel mortaio frantumate separatamente l’aglio, il peperoncino essiccato, i grani di pepe, e miscelate tutti gli aromi.
In una casseruola bollite il succo di tamarindo, la salsa di pesce e lo zucchero fino ad ottenere un’amalgama.
Togliete la casseruola dal fuoco, lasciate raffreddare, aggiungete li succo di limone e incorporatevi la miscela di aromi.
Aggiungete la papaya schiacciata, la pasta di gamberetti essiccati, i cubetti di lime e miscelate il tutto.
Servite l’insalata guarnita con lattuga e altri ortaggi.

Fonte: Taccuini storici

Maeva, la benvenuta

Matilde è una donna moderna e coraggiosa, oltre che dannatamente ostinata. Non più sposata, decide di inseguire il proprio sogno di maternità, negatole nel precedente matrimonio e di affrontare da sola le fatiche e i dubbi di un’adozione. La nuova condizione è  un’operazione delicata e affascinante, di certo anche coinvolgente ma spesso difficoltosa, proprio perché vissuta come unico genitore. Negli incontri dei personaggi che vivono indirettamente con lei questa esperienza, Matilde sa ben destreggiarsi perché possiede una guida interiore e un affetto giovanile ricorrente nella memoria, che le daranno la forza anche di migliorarsi.

Parte quindi in direzione Thailandia e, dopo aver superato la burocrazia e la diffidenza del personale dell’orfanotrofio, incontra così Maeva, che diviene finalmente sua figlia adottiva. Maeva è una piccola bimba, scampata miracolosamente al terribile tsunami del duemila e quattro. Bangkok è la cornice della prima parte di quest’ adozione.

Ritornata in Svizzera, dove ha la sua residenza, Matilde muove, passo dopo passo, la propria vita materna scoprendo di possedere una saggezza istintiva che le permette di fare grandi progressi nel rapporto madre figlia.

Ma un problema di salute della bambina, derivante dalla fragilità del clima thailandese, disorienta e spaventa la vita di Matilde inducendola a desiderare una stabilità condivisa, accanto ad un uomo.  Quando tuttavia sta per cedere al corteggiamento del dottor Martella, ricompare Franci, migliore amico d’infanzia di Matilde e guida interiore.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 653 KB
  • Lunghezza stampa: 107
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (27 maggio 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-255-3

Cinzia Morea e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareCinzia Morea e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Costantino e Rosa Scompiglio

Cartellate

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Cartellate

La ricetta che più mi ricorda Costantino e Rosa Scompiglio è quella di un dolce che mia mamma, emiliana, imparò a fare dalla mia nonna paterna: le cartellate, rose di sottilissima sfoglia croccante intinte in un bagno di miele caldo.
Dolci di Natale che, passato S. Ambrogio sarebbe sicuramente possibile trovare anche sulla tavola imbandita della Teiera di Bisù, la caffetteria prediletta da Rosa nei bui pomeriggi autunnali, hanno un sapore inimitabile.
Ricordo di averli visti per la prima volta accatastati a formare una piramide dorata, nell’aprire gli sportelli della dispensa, nel corso una delle vacanze invernali trascorse in Puglia. Non potei mangiarli subito –mancavano ancora un paio di giorni a Natale- ma è ricordando quel momento che risento il sapore dolce e friabile della sfoglia sulla lingua, e inizia il mio viaggio nei Natali passati.
È un sapore struggente, magico e un po’ misterioso, come la fantasia che ho messo nel mio libro, che fa sì che, come per il pan di via degli elfi, consumato da Frodo e dagli amici della compagnia dell’Anello nelle loro peregrinazioni verso est, sia difficilissimo non mangiare un’altra cartellata e poi un’altra, una volta che se ne abbia gustato il primo pezzetto.
La ricetta è ancora quella tramandata da mia nonna, Anna Francesca di Paola Sportelli, che non sapeva leggere, ma aveva dita inimitabili nel tirare la sottilissima sfoglia e nell’arrotolarla a formare le delicate rose da friggere: possiate anche voi condividere un po’ della sua pazienza e maestria, il risultato vi ripagherà.

Ingredienti

½ kg di farina, 100 g di olio extravergine d’oliva + quello per friggere, ¼ panetto di lievito di birra, 2 arance e 1 limone, acqua q.b.

Preparazione

Scaldare in 100 g di olio extravergine d’oliva le scorze di un limone e di un’arancia private della parte bianca amara. Successivamente togliere le scorze e impastare la farina con l’olio caldo e acqua calda, quanta la farina ne richieda per ottenere una pasta elastica e asciutta.
Tirare la pasta così ottenuta in una sfoglia molto sottile, ricavarne con il tagliapasta delle striscioline di circa 1 cm di larghezza, piegarle delicatamente a metà per il senso della lunghezza e unire i due lembi ogni 2 cm circa. Arrotolare poi le strisce così ripiegate, facendo aderire la sfoglia del cerchio più interno con quella del cerchio più esterno là dove i lembi non siano già uniti, in modo da ottenere delle rose.
Friggere le cartellate in olio extravergine di oliva nel quale sia stata aggiunta la scorza di un’arancia. Metterle a scolare su un vassoio, con il fondo piatto rivolto verso l’alto. Lasciarle raffreddare.
Una volta raffreddate passarle ad una ad una in una pentola di miele caldo (se il miele arriva a bollore aggiungere pochissima acqua), quindi disporle a piramide su un vassoio.

Costantino e Rosa Scompiglio

È ora di tornare a scuola, e Costantino si trova a doversi misurare con numerosi impegni, il liceo, le lezioni di magia, e con difficili promesse da mantenere: liberare Priscilla, la ragazza del suo amico Maurizio, dalla strega Garulfa, che ne tiene in ostaggio tre quarti di vita, e riempire il mondo di alberi, ma soprattutto si dibatte nelle difficoltà che richiede vivere insieme alla sua nuova amica a quattro zampe, la cucciola Nube. Un educatore cinofilo, Ernesto, lo potrebbe aiutare, ma sta trascurando un po’ il lavoro perché la sua fidanzata, Rosa Scompiglio, lo ha lasciato e lui non sa più dove sia. Costantino gli propone un accordo, lui la rintraccerà in cambio dell’aiuto con Nube. Costantino trascura così il problema di Priscilla e Maurizio, furibondo, cerca aiuto altrove, cacciandosi in mani ancora peggiori di quelle di Garulfa. Per aiutarlo Costantino dovrà far ricorso, suo malgrado, alla magia, una magia, forse, troppo potente per lui…

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 1841 KB
  • Lunghezza stampa: 159
  • Editore: EEE-book (26 ottobre 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-272-0

Lorena Marcelli e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareLorena Marcelli e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Unire sapori in una sera da gustare

Vorrei consigliare ai lettori de “La Collina dei girasoli” di degustare  il pane dorato , la merenda che la zia Elia preparava ad Ambra, la protagonista principale del romanzo. Il pane dorato mi riporta alla mia infanzia e ai giochi con gli amici, alla semplicità di quei giorni e alla gioia di vivere, gialla come l’uovo campagnolo, dentro il quale il pane veniva “affogato”.

La ricetta è davvero di una semplicità estrema e, ogni volta che mangerete questo pane speciale, penserete ai giorni d’estate e a una casa fra i girasoli, in una terra magica come solo l’Abruzzo sa essere, (almeno nel mio cuore).

La collina dei girasoli

Il pane dorato

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Il pane dorato

Ingredienti

qualche fetta di pane (meglio se del giorno prima), 2 uova, 2 cucchiai di formaggio grattugiato, 4-5 cucchiai di latte, sale, olio di semi per friggere.

Preparazione

In una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale, il formaggio grattugiato ed il latte. Mettete in una larga padella l’olio di semi e fatelo riscaldare a fiamma vivace. Bagnate le fette di pane nel composto di uova, sgocciolatele un po’ e tuffatele nell’olio bollente, facendole dorare per bene da entrambi i lati. Fate assorbire l’eccesso di olio dalle fette di Pane dorato su fogli di carta da cucina.

Fonte da cui è tratta la ricetta: blog.giallozafferano.it

La collina dei girasoli

Topazio, Perla, Giada e Ambra sono quattro sorelle, figlie di un orafo famoso, ma l’unica cosa che le accomuna davvero è di avere il nome di una pietra preziosa, perché sono molto diverse tra loro, e non si sopportano a vicenda; il padre muore prematuramente in un incidente e la madre, Luisa, una donna immorale e superficiale, è incapace di dare loro l’affetto di cui hanno bisogno. Le due sorelle maggiori diventano delle donne insicure, sentimentalmente fragili e insoddisfatte, mentre Giada e, in particolare, Ambra, più sensibili, conosceranno l’affetto materno della zia Elia, che vive in campagna e che accoglierà soprattutto Ambra ogni estate. In questo contesto sano e affettuoso la ragazza ritrova se stessa, decide cosa voler fare e conoscerà anche l’amore della sua vita.
Un romanzo delicato e profondo, sulle relazioni famigliari e sui sentimenti, sullo sfondo della campagna abruzzese.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 1684 KB
  • Lunghezza stampa: 154
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (12 settembre 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 9788866902614

Roberta Andres e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareRoberta Andres e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Un tavolino, una crepe e un libro

Vorrei consigliare ai lettori di “Le foto di Tiffany” di leggere il romanzo seduti ad un bistrot mangiando una crepe: assaggiare un piatto francese ben si adatta all’atmosfera del romanzo, in cui l’erotismo solletica il lettore con gusti saporiti ma non eccessivi e dove il sentimento è al centro della scena. Che poi le crepes e la lettura le preferiate dolci o un po’ salate, a voi la scelta!

Le foto di Tiffany

Crepes a piacere

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Crepes a piacere

Per preparare le crepes sguscia 3 uova in una terrina, unisci un pizzico di sale e sbattile con una frusta; incorpora al composto 125 g di farina setacciata e 2,5 dl di latte, versandolo poco per volta e continuando a sbattere con la frusta, fino a ottenere una pastella liscia e ben amalgamata.
Copri il composto e fallo riposare per circa mezz’ora; poi sbattilo di nuovo per un istante. Scalda sul fuoco una padella antiaderente di 16-18 cm di diametro, spennella con abbondante burro fuso e toglila dal fuoco.
Versa subito un mestolino di pastella nella padella e falla ruotare velocemente in modo che il fondo venga ricoperto da un velo sottile e uniforme di pastella.
Rimetti la padella sul fuoco abbastanza vivo e cuoci la crepe finché i bordi cominciano ad arricciarsi. Girala con una paletta, cuocila ancora per un minuto e trasferiscila in un piatto.
Ripeti l’operazione fino a esaurimento della pastella, scaldando bene la padella e spennellandola di burro ogni volta.
Con queste dosi si ottengono una dozzina di crepes.

Fonte dalla quale è tratta la ricetta: Sale & Pepe

Le foto di Tiffany

Tiffany è una ragazza affascinante, dai lunghi e ricci capelli color rame, che riempie la sua vita da single con la presenza di gatti e la dedizione al suo lavoro: è giornalista e vive a Bologna. E’ anche una donna in lotta con la parte più nascosta di se stessa, una donna forte, sensuale e indipendente, i cui ricordi legati ad una infanzia triste hanno segnato inesorabilmente anche la sua vita adulta, priva di legami stabili.
Un giorno riceve sul suo smartphone un inquietante messaggio, accompagnato da una sua foto, che la ritrae di spalle, nuda. Si tratta di lei, senza alcun dubbio, è riconoscibile da un tatuaggio, un’iris, alla base della schiena. Ma chi le ha scattato quella foto? Non sarà quello l’unico messaggio del genere e la ragazza, dapprima inquieta, poi sempre più curiosa di conoscere l’identità del misterioso stalker, si metterà a indagare per risalire all’autore di quelle foto in cui per la prima volta si scopre così bella, così sensuale. E così Tiffany ci accompagna lungo le strade di Bologna, alla ricerca di questa misteriosa persona.
In fondo, la parola chiave della storia è “fotografia”. La fotografia è la causa degli avvenimenti, ma è anche ciò che scatena nuove sensazioni, nuovi desideri nella protagonista, che utilizzerà inconsciamente quella immagine come punto di partenza per un cambiamento. Tutto il racconto in definitiva è la fotografia di un momento importante della vita di questa donna, divisa tra un passato articolato tra amanti passeggeri, genitori e amici, e un futuro individuato nei nuovi desideri e nelle consapevolezze che man mano affiorano in lei.
Nella trama i sentimenti giocano un ruolo importante e la fanno da padroni in un romanzo con un pizzico di erotismo, che sa anche di giallo, di suspence, di intrigo

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 895 KB
  • Lunghezza stampa: 89
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (12 settembre 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 9788866902584

Francesca Mereu e il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareFrancesca Mereu e il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Il profondo Sud da gustare

A vivere nel profondo Sud americano non ci si innamora solo della musica, ma anche dei suoi sapori. E io mi sono innamorata del blues, del jazz e dei pomodori verdi fritti, un piatto tipico dell’Alabama, lo Stato dove sono ambientate le mie opere teatrali.

Un antipasto che consiglio di gustare nelle calde sere d’estate con un bel blues o jazz di sottofondo, un bicchiere di bianco fresco (e il mio libro in mano!), per provare, anche da casa, le emozioni e i brividi che questa terra ricca di musica e di contraddizioni regala.

Buon appetito e buona lettura!

Profondo sud

Pomodori verdi fritti

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Pomodori verdi fritti

Questa ricetta è diventata famosa anche fuori dall’Alabama per il successo ottenuto dal film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”, tratto dall’omonimo romanzo di Fannie Flagg, la bravissima scrittrice di Birmingham.

Ingredienti

4 pomodori verdi, 80 grammi di farina di mais, 80 grammi di farina 00, 2 uova, sale, pepe nero, olio per friggere.

Preparazione

Lavare i pomodori e tagliarli nel senso della larghezza, ricavando fette di circa 1 cm. Salare e metter a scolare su una gratella per circa 20 minuti, in modo da far perdere l’acqua di vegetazione. Intanto in una ciotola mischiare la farina di mais e la farina 00. In un altro contenitore sbattere le uova con il sale e il pepe.
Asciugare le fette di pomodoro e passarle prima nell’uovo e poi nella farina. Ripetere l’operazione 2 volte.
Friggerle in abbondante olio.

Fonte da cui è tratta la ricetta: Giallozafferano

Profondo Sud

Due opere teatrali ambientate nel profondo Sud americano che raccontano, attraverso testimonianze di personaggi veri, la schiavitù, la segregazione, e la dura lotta dei neri per la conquista dei diritti civili.
La Musica del Diavolo lo fa attraverso la storia del blues, la musica testimone di proteste e violenze razziali. Un ritmo nato nei campi di cotone che ha rivoluzionato il panorama musicale americano e non solo.
The Magic City è invece la storia di Birmingham, la città dell’Alabama che Martin Luther King ha chiamato «la più segregata d’America». Qui negli anni Sessanta sono iniziate le manifestazioni pacifiche dei neri che hanno costretto l’America ad approvare leggi che bandiscono ogni tipo di discriminazione.
Nelle sue opere, ispirate al teatro documentario, Francesca Mereu porta il lettore e lo spettatore a scoprire, attraverso le emozioni dei protagonisti, la bellezza e le infinite contraddizioni di questa parte d’America.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 802 KB
  • Lunghezza stampa: 65
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (24 aprile 2016)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-314-7

Bruno Bruni e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareBruno Bruni e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

I sapori semplici

Figure di donne (e musica) le troviamo nella prosa concreta (posso dire, in senso positivo, “subalpina”?) di Voce e pianoforte, romanzo appena pubblicato di Bruno Bruni: Marta, scettica e sognatrice; Lola, audace e disinibita; Alice, appassionata e instabile, che porta con sé l’eredità di un’altra figura femminile, sua madre Tea e la sua vita breve e complicata. Bella storia, sullo sfondo di una Torino che non ha nulla della geometria elegante e severa a cui siamo abituati, ma che ci mostra le sue ville in collina, un tempo bellissime e lussuose, ora un po’ degradate, con i giardini dalle fontane ricoperte di muschio e piene di foglie secche, o con la sua periferia disordinata e proletaria, vecchie casette basse schiacciate tra palazzoni, capannoni e fabbrichette… Territori torinesi anche questi, se mi permettete il richiamo letterario.

Voce e pianoforte

Tomini al verde

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I tomini al verde sono un altro grande classico della tavola piemontese. Un antipasto saporito e facilissimo da preparare, anche il giorno prima.

Ingredienti

Tomini freschi, Aglio (abbondate) peperoncino (idem) prezzemolo olio e sale

Preparazione

Dopo aver lavato accuratamente il prezzemolo, tritatelo molto finemente insieme all’aglio sbucciato e al peperoncino piccante. Trasferite il trito in una terrina, salate, pepate e, sempre mescolando, aggiungete poco alla volta l’olio extravergine di oliva fino a ottenere una salsina omogenea.
Disponete i tomini su di un piatto da portata e cospargeteli con la salsina verde. Lasciate riposare un paio d’ore in frigorifero e servite a temperatura ambiente.
Accompagnare rigorosamente con Barbera. Il più rude e robusto possibile.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 1036 KB
  • Lunghezza stampa: 238
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (13 ottobre 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-270-6

 

Manuela Leonessa e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareManuela Leonessa e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Unire sapori in una sera da gustare

Avete appena terminato di leggere “Sarà Mica per Sempre” di Manuela Leonessa. Vi è piaciuto moltissimo, ne scrivete una recensione straordinaria su Amazon e io, l’autrice, per ringraziarvi vi invito a cena.

Vi preparo gli Spaghetti con le cozze alla rucola, prezzemolo, pomodorini e peperoncino piccante.

Proposto in genere come un primo piatto lo considero un piatto unico a tutti gli effetti perché, come ogni romanzo che si rispetti, ha tutto.

Sarà Mica per Sempre

Spaghetti con le cozze

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Le cozze sono frutti di mare molto saporiti ma digeribili, come la mia storia, gustosissima ma che scivola via leggera. È un piatto frizzante e fragrante molto appetitoso, che cattura subito il palato, difficile non finire la porzione, praticamente impossibile.

Il brodetto delle cozze, cotto con i pomodorini l’aglio e la cipolla, regala agli spaghetti un retrogusto ricco di sapori che si succedono l’uno all’altro senza stancare mai, e alla fine, quando ormai sembra che sia stato detto tutto, il peperoncino piccante, dà un’ultima sferzata, spiazzante e indimenticabile.

Spaghetti con le cozze alla rucola, prezzemolo, pomodorini e peperoncino piccante.

In questa ricetta vengono abbinate ai classici spaghetti ma arricchite dalla fragranza e dal sapore della rucola aggiunta fresca e cruda al momento di servire in tavola. Si fanno aprire in padella e si utilizza il loro fondo di cottura per realizzare un delizioso brodetto con pomodorini, aglio, cipolla, peperoncino e pangrattato. Infine, alle cozze e alla sautè, si uniscono agli spaghetti in una grande zuppiera. Prima di servirli si spolverizzano con prezzemolo e rucola tritati grossolanamente.

Ingredienti

Cozze 1 kg.,Spaghetti 350 gr.,Pomodori ciliegini 250 gr.,Peperoncino fresco piccante 1,Rucola 1 manciata,Prezzemolo 1 manciata,Aglio 2 spicchi,Cipollotto rosso fresco 1,Olio extravergine di oliva 3 cucchiai,Pangrattato 1 cucchiaio, Fettine di limone per guarnire q.b., Sale q.b.,Sale rosso delle Hawaii q.b.

Preparazione

Raschia le cozze con un coltellino oppure con una spugnetta eliminando tutte le impurità e i corpi estranei presenti sui gusci. Togli il bisso e lavale bene sotto acqua fredda corrente finché l’acqua non risulterà pulita.
Trasferiscile in una padella con un filo di olio extravergine di oliva e uno spicchio di aglio pelato e schiacciato. Accendi il fuoco e falle aprire a fiamma viva. Una volta che si sono tutte aperte, sgusciane due terzi e lascia le rimanenti con il guscio. Infine filtra il liquido di cottura passandolo in un colino a maglie strette.
Pela uno spicchio di aglio e il cipollotto. Tritali con la mezzaluna, mettili in una padella ampia insieme a 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e lascia soffriggere dolcemente per un paio di minuti. Quindi aggiungi i pomodorini lavati e tagliati a spicchi, il peperoncino fresco tagliato a rondelle spesse, il liquido filtrato delle cozze e fai cuocere a fiamma dolce per 15 minuti.
Nel frattempo tuffa gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata e falli lessare.
Trascorso il quarto d’ora, unisci le cozze sgusciate e il pangrattato. Mescola bene e lascia insaporire per un paio di minuti a fiamma moderata. Infine aggiungi anche le cozze con il guscio, mescola e spegni il fuoco.
Scola al dente gli spaghetti e trasferiscili in una zuppiera. Versaci sopra le cozze con tutto il loro brodetto, mescola e distribuisci in piatti singoli da portata. Spolverizza con prezzemolo e rucola tritati grossolanamente con la mezzaluna, guarnisci con fettine di limone e porta in tavola gli spaghetti con le cozze alla rucola, prezzemolo, pomodorini e peperoncino piccante

Fonte da cui è tratta la ricetta: ricette.foxlife.it

Sarà mica per sempre

Alice è morta annegata, ma l’assassino l’ha poi rinchiusa nella sua auto e ha collegato il tubo di scarico all’abitacolo per simulare un suicidio. Perché? Non certo per depistare le indagini alle quali è bastata l’autopsia per svelare la messinscena. Sembra, piuttosto, il rispetto di un rituale, di un sacrificio umano. La polizia archivia il caso, ma Emma, la migliore amica di Alice, esige delle risposte e convince l’ispettore Moreno a proseguire le indagini, almeno in via ufficiosa. Al loro fianco anche Barbara, psicologa radiata dall’albo per un errore letale, che si mantiene come domestica presso la famiglia di Alice.Forse Alice è morta al posto di qualcun altro?E chi è la misteriosa Savana? La sua storia si intreccia a quella di Emma e Alice in quello spazio ignoto che è la follia umana, e la soluzione di questo thriller psicologico ambientato a Torino sarà sconcertante e terribile

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 2240 KB
  • Lunghezza stampa: 273
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (13 aprile 2016)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-306-2

Andrea Leonelli e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareAndrea Leonelli e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Unire sapori in una sera da gustare

Vorrei consigliare ai lettori di “Crepuscoli di luce” di degustare questo piatto che io adoro, la tagliata con cipolle in agrodolce, perché trovo si leghi benissimo all’armonia di sfumature che potrete incontrare anche nel mio libro.

La carne, succosa ed appena scottata vi farà provare il brivido di un gusto forte e potente. Ci sarà però la delicata dolcezza delle cipolle, ammorbidite da una cottura che le renderà armoniose in compagnia dell’aceto balsamico. Quest’ultimo darà quel sottofondo di acidità che, come nella silloge, permea ed equilibra la sinfonia di sapori che gusterete.

Un connubio all’insegna della poesia dai sapori forti

Crepuscoli di luce

Tagliata con cipolle in agrodolce

Crepuscoli di luce  tagliata

Un piatto semplice e gustoso. La classica tagliata viene accompagnata da timo e cipolle rosse in agrodolce che esaltano il sapore della carne.

Ingredienti

Controfiletto da 800 grammi, 3 cucchiai di olio, 400 grammi di cipolle, 30 grammi di burro, sale, 8 rametti di timo, 30 millilitri di aceto balsamico, 8 grammi di sale nero, 10 grammi di zucchero

Preparazione

Iniziate sbucciando le cipolle rosse. Tagliatele in 4 parti e poi in spicchi più piccoli, prendete quindi una padella antiaderente e fate scaldare l’olio extravergine di oliva, quando sarà ben caldo versate il burro. Quando il burro si sarà sciolto aggiungete gli spicchi di cipolle rosse e lasciate soffriggere delicatamente. Quando le cipolle rosse cominceranno ad ammorbidirsi, aggiungete l’aceto balsamico e lo zucchero. Salate a piacere e lasciate stufare fino a che non raggiungeranno una consistenza morbida ma non sfatta.
Ora occupatevi della carne: estraete la carne dal frigo almeno un’ora prima di cucinarla, in modo che non sia troppo fredda ma a temperatura ambiente. Ponete il controfiletto su un tagliere e con un coltello affilato eliminate lo strato di grasso sulla superficie fino a sgrassarlo completamente. Trasferite quindi la carne in una pirofila e versateci sopra l’olio, aiutandovi con le mani per ungere bene il pezzo. Cospargete la carne con il sale nero delle Hawaii e con le foglioline di timo.
Trasferite nuovamente la carne che avete aromatizzato sul tagliere e dividetela in due, dopodiché tagliate a metà ciascun pezzo ottenuto fino ad ottenere 4 bistecche. Fate scaldare molto bene una bistecchiera o una padella antiaderente e fate scottare le bistecche da entrambi i lati raggiungendo il grado di cottura desiderato. Se preferite che la parte interna rimanga rosata e non asciutta cuocete per al massimo 4-5 minuti. Evitate di punzecchiare la carne durante la cottura per evitare di fare fuoriuscire i suoi liquidi.
Una volta cotta, trasferite la bistecca su un tagliere e tagliatela in obliquo per ottenere delle fette più precise e compatte. Formate uno strato di cipolle caramellate su un piatto da portata e adagiateci sopra la tagliata. Guarnite con altro sale nero delle Hawaii e foglioline di timo.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 327KB
  • Lunghezza stampa: 87
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (9 dicembre 2014)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-229-4