La promessa implicita

fotojet-collageLa promessa implicita

Quando, nell’ambito della scrittura letteraria, si parla di “promessa implicita”, ci si riferisce al tacito patto che l’autore fa con i suoi lettori, del tipo “ti racconterò una storia sorprendente”, “ti farò ridere”, “ti proietterò in un mondo fantastico” ecc.
La promessa implicita di un editore è: metterò in commercio (perché di questo si tratta!) storie di vario genere, ben scritte, coerenti, letterariamente valide e così via. Ci sarà il lettore che adora le storie horror, piene di sangue e adrenalina, e quello che cerca storie d’amore, l’importante è non deluderli.

Il video di questa settimana è dedicato specificamente agli autori, ma potrebbe incuriosire anche qualche lettore, perché parlo appunto dei motivi di rifiuto dei manoscritti. Un argomento sempre delicato, nonché un momento di delusione o rabbia per tanti aspiranti autori.

La storia di questa settimana, che ben mantiene la sua promessa implicita, è Un passo dietro l’altro, di Daniela Vasarri, che ha già pubblicato con EEE-book Maeva, la benvenuta.
Andrea, in ospedale con la moglie Kibo, che sta per partorire, rilegge il diario che, trent’anni prima, è stato scritto da sua madre. Attraverso quelle pagine, intervallate dalle riflessioni e dai ricordi del giovane, balza fuori la vita di una donna alla sua seconda esperienza matrimoniale, più che mai determinata a mettere al mondo un figlio.

Il desiderio di maternità prevale su tutto: sulle difficoltà, anche economiche, sugli ostacoli e l’ostilità della prima moglie del suo compagno Oneglio, sulla preoccupazione di non riuscire più a rimanere incinta, quasi una “punizione” per un aborto volontario in età giovanile. Una storia di coraggio, di ostinazione, di desiderio assoluto di avere un bimbo tra le braccia.

Con il consueto augurio di buona domenica e buone letture.

Daniela Vasarri e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareDaniela Vasarri e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Maeva, la benvenuta

Som Tum

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Som Tum

Il Som Tum è una tipica insalata preparata con papaia, arachidi e gamberetti. Si può scegliere una variante piccante e si mangia accompagnata con lo sticky rise, un riso cotto al vapore utilizzato in Thailandia come sostituto del pane.

Ingredienti

1 papaya verde sbucciata e sminuzzata (circa 4 tazze) – 6 spicchi d’aglio – 1 peperoncino essiccato immerso in acqua – 7 grani di pepe – 1 cucchiaio di succo di tamarindo – 3 cucchiai di salsa di pesce – 3 cucchiai di zucchero di palma – 2 cucchiai di succo di lime – 1⁄4 tazza di pasta di gamberetti essiccati – 1⁄4 tazza di lime tagliato a cubetti – ortaggi vari affettati a piacere

Preparazione

Schiacciate dolcemente nel mortaio la papaya sminuzzata; rimuovetela e mettetela da parte.
Nel mortaio frantumate separatamente l’aglio, il peperoncino essiccato, i grani di pepe, e miscelate tutti gli aromi.
In una casseruola bollite il succo di tamarindo, la salsa di pesce e lo zucchero fino ad ottenere un’amalgama.
Togliete la casseruola dal fuoco, lasciate raffreddare, aggiungete li succo di limone e incorporatevi la miscela di aromi.
Aggiungete la papaya schiacciata, la pasta di gamberetti essiccati, i cubetti di lime e miscelate il tutto.
Servite l’insalata guarnita con lattuga e altri ortaggi.

Fonte: Taccuini storici

Maeva, la benvenuta

Matilde è una donna moderna e coraggiosa, oltre che dannatamente ostinata. Non più sposata, decide di inseguire il proprio sogno di maternità, negatole nel precedente matrimonio e di affrontare da sola le fatiche e i dubbi di un’adozione. La nuova condizione è  un’operazione delicata e affascinante, di certo anche coinvolgente ma spesso difficoltosa, proprio perché vissuta come unico genitore. Negli incontri dei personaggi che vivono indirettamente con lei questa esperienza, Matilde sa ben destreggiarsi perché possiede una guida interiore e un affetto giovanile ricorrente nella memoria, che le daranno la forza anche di migliorarsi.

Parte quindi in direzione Thailandia e, dopo aver superato la burocrazia e la diffidenza del personale dell’orfanotrofio, incontra così Maeva, che diviene finalmente sua figlia adottiva. Maeva è una piccola bimba, scampata miracolosamente al terribile tsunami del duemila e quattro. Bangkok è la cornice della prima parte di quest’ adozione.

Ritornata in Svizzera, dove ha la sua residenza, Matilde muove, passo dopo passo, la propria vita materna scoprendo di possedere una saggezza istintiva che le permette di fare grandi progressi nel rapporto madre figlia.

Ma un problema di salute della bambina, derivante dalla fragilità del clima thailandese, disorienta e spaventa la vita di Matilde inducendola a desiderare una stabilità condivisa, accanto ad un uomo.  Quando tuttavia sta per cedere al corteggiamento del dottor Martella, ricompare Franci, migliore amico d’infanzia di Matilde e guida interiore.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 653 KB
  • Lunghezza stampa: 107
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (27 maggio 2015)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-255-3

Daniela Vasarri al Premio Letterario Amarganta

Daniela Vasarri si aggiudica il terzo posto al Premio Letterario Amarganta

scrittura creativa

Il Premio Letterario Amarganta, patrocinato dal Comune di Rieti, nasce nel 2015 con l’intento di arricchire l’offerta culturale proposta dall’associazione culturale Amarganta a partire dal settembre 2013. Scopo dell’iniziativa è promuovere la letteratura edita digitale, puntando sulla qualità e l’originalità delle opere. La premiazione avverrà sabato 28 novembre alle 16.00 a Rieti, Biblioteca Paroniana (Via San Pietro Martire 28).

amargantaE alla premiazione sarà presente anche la nostra Daniela Vasarri che è arrivata terza con il testo intitolato “Guarda avanti“. Queste le motivazioni della Giuria:

La testimonianza di un vissuto tutt’altro che semplice e insieme il dono prezioso di una madre al proprio figlio. Il tutto condito da emozioni e sensazioni forti che lasciano il segno. Ottima la scelta linguistica.

Il rapporto con i figli è un tema molto sentito da Daniela e lo esprime egregiamente anche nel libro Maeva, la benvenuta, pubblicato proprio con Edizioni Esordienti Ebook. Non sorprende, quindi, che abbia saputo proporre un testo in grado di colpire la fantasia e la sensibilità dei giudici. Inoltre, conoscendo l’autrice, avrà saputo conquistare i loro cuori con argomenti facilmente condivisibili da ogni essere umano.  Per noi, il fatto che sia arrivata terza rappresenta comunque un ottimo risultato dato da una scrittrice che sa descrivere sentimenti molto intimi e personali, circoscritti nella sfera famigliare.

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Daniela Vasarri presenta Maeva

Daniela e Maeva: due protagoniste.

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Venerdì 25 settembre Daniela Vasarri ha presentato il suo nuovo libro Maeva, la benvenuta. Nell’accogliente spazio dedicato dalla Biblioteca Oglio (a Milano) agli eventi, l’autrice ha coinvolto il numeroso pubblico intervenuto in un dialogo che ha posto alcuni accenti in merito agli argomenti proposti nel libro, primo fra tutti l’adozione e il conseguente atto d’amore verso un altro essere umano. Si può amare un bambino anche se non è nostro? E quando diventa nostro? Grazie a una firma su un pezzo di carta oppure per le sensazioni che ci trasmette il nostro cuore?

La trama, tra l’altro piuttosto complessa e affatto scontata, narra la vicenda di Matilde, la quale accompagna il lettore attraverso le mille difficoltà che una donna single può riscontrare nel cercare di adottare un bambino. Disagi e problematiche che non sono solo di ordine burocratico ma, soprattutto, psicologico. Non bisogna mai dimenticare che le persone coinvolte sono sottoposte a notevoli cambiamenti, in tutti i sensi e non sempre l’ambiente circostante è in grado di supportare situazioni così delicate.

Daniela prende lo spunto da un fatto reale, lo tzunami che ha sconvolto il sud-est asiatico alcuni anni fa e dai suoi viaggi effettuati proprio in Thailandia, per raccontare una vicenda che potrebbe essere reale e non una trama data solo dalla sua fervida fantasia. Nel corso della presentazione non sono mancati gli spunti per approfondire il suo ruolo di donna e scrittrice e per dialogare con i propri lettori.

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