Marcello Armellino e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella.
Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa dare soddisfazione anche al palato

Foglie d'autunno e spaghetti con le vongole

Terra e mare (la mia Sardegna) in un connubio che crea un piacere particolare, intenso, delicato ma allo stesso tempo deciso e ricco di profumi. 

Gli spaghetti con le vongole possono sembrare un piatto semplice, facile da preparare, eppure ci possono essere tanti particolari che potrebbero alterarne il sapore, renderlo poco appetitoso o, addirittura, rovinarlo.

Dunque il perfetto equilibrio regala quel gusto unico, difficile da imitare.

Foglie d'autunno

Spaghetti con le vongole

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L’immagine della pietanza è tratta da: www.dissapore.com

Ingredienti

Una ricetta classica e intramontabile quella degli spaghetti alle vongole veraci, un primo piatto ai frutti di mare semplice e adatto a tutte le stagioni. Il tempo di preparazione è di trenta minuti circa, ma considerate il necessario tempo di ammollo per eliminare la sabbia.

Ingredienti per quattro persone:

  • 1 kg di vongole veraci
  • 300 g di spaghetti
  • 100 ml di vino bianco
  • peperoncino
  • olio
  • aglio
  • pepe
  • sale

Preparazione

Prima di preparare gli spaghetti alle vongole veraci, fate spurgare per almeno 12 ore le vongole in acqua di mare oppure in acqua fredda e sale. Passato il tempo necessario, scolatele e ripassatele di nuovo sempre con dell’acqua fredda. Picchiettate le conchiglie su un piano per accertarvi che non ci sia più sabbia. Mettete le vongole in una padella con l’aglio e il vino bianco a fuoco vivo, fate evaporare l’alcol, poi sigillate con un coperchio fino a quando le vongole saranno totalmente aperte. Ci vorranno circa 3 minuti. Scolatele e recuperate l’acqua (sughetto) ottenuta che andrete a filtrare e a tenere da parte.

Fate rosolare a fuoco basso l’aglio con poco peperoncino a aggiungete le vongole, l’acqua filtrata in precedenza e insaporite per qualche minuto.

Tritate finemente del prezzemolo. Cuocete gli spaghetti in acqua salata e ritirateli molto al dente per non rischiare che in padella scuociano.

Scolate gli spaghetti e metteteli nella pentola con le vongole, amalgamate per qualche secondo, servite ben caldi con una girata di pepe e prezzemolo.

La ricetta della pietanza è tratta da: www.cucchiaio.it

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La trama

Foglie d’autunno è una silloge poetica che racchiude in sé due aspetti fondamentali, l’emotività dell’essere umano e l’ambiente che lo circonda.

Uno scrigno intimo in cui è racchiuso un intero universo fatto di grigi ma anche di colori; di amori trovati e perduti; di riflessioni sul vivere quotidiano.

I versi scorrono fra la speranza e la delusione, accogliendo l’amore e la solitudine in un susseguirsi di chiari e di scuri.

Non vi è mai nulla di certo, di definitivo in quello che il poeta espone, niente che possa essere interpretato in modo univoco.

La poetica lascia ampio spazio all’interpretazione, invogliando il lettore a trovare una propria via verso la comprensione del testo, libero di scegliere la direzione in cui incamminarsi.

Marcello Armellino e il Gioco di Libri

Marcello Armellino e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto misterioso estratto e ponendo domande del tipo: "Se fosse una città, quale sarebbe?" Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore o un animale, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Se “Foglie d'autunno” fosse

Una città: Cagliari castello

Adoro gli scorci antichi delle vecchie città e Cagliari ne offre parecchi.

Vicoli stretti che la notte s’illuminano con lampioni in stile primi novecento.

Vecchi botteghe e la riproduzione di pavimentazione per il passaggio di carretti trainati da cavalli

L’immagine è tratta da: Alamy Stock Photo

Un personaggio: Ungaretti

Tra i poeti che ho letto Ungaretti è l’autore che mi ha colpito in modo particolare, con la sua capacità di suscitare e trasmettere intense emozioni con poche parole.

Mi riferisco in modo particolare alla poesia “Soldati”

L’immagine è tratta da: www.artspecialday.com

Un colore: Rosso

Passione, desiderio e intensità emotiva. Il rosso è il colore che meglio rappresenta queste emozioni. 

Un legame reciproco che s’instaura fra il poeta e il lettore, trasmettendo sensazioni dall’uno all’altro

L’immagine è tratta da: www.mitiemisteri.it

Una canzone: Barcelona dei Queen

Esaltante il connubio fra la musica pop e lirica.

Due stili musicali, due voci di profonda intensità, capaci di creare forti emozioni

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La trama

Foglie d’autunno è una silloge poetica che racchiude in sé due aspetti fondamentali, l’emotività dell’essere umano e l’ambiente che lo circonda.

Uno scrigno intimo in cui è racchiuso un intero universo fatto di grigi ma anche di colori; di amori trovati e perduti; di riflessioni sul vivere quotidiano.

I versi scorrono fra la speranza e la delusione, in continua contrapposizione, accogliendo l’amore e la solitudine in un susseguirsi di chiari e di scuri.

Non vi è mai nulla di certo, di definitivo in quello che il poeta espone, niente che possa essere interpretato in modo univoco. La poetica lascia ampio spazio all’interpretazione, invogliando il lettore a trovare una propria via verso la comprensione del testo, libero di scegliere la direzione in cui incamminarsi.

Marcello Armellino e La sua Postazione

Marcello Armellino e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

Non ho un posto ben preciso dove mi fermo a scrivere anche perché non mi sono mai detto : “Ora mi siedo e scrivo una poesia”.

Il desiderio di scrivere nasce all’improvviso, in qualunque momento del giorno e in qualunque posto io mi trovi, ma è anche vero che durante le mie passeggiate in spiaggia, che dista pochi Km da casa mia, buona parte delle mie poesie hanno cominciato a prendere forma.

Sarà perché amo il mare o per la tranquillità che si respira lontano dalla città ma è li, in spiaggia, che spesso ho sentito il bisogno di scrivere

GRANELLI DI SABBIA

Sto
come granello di sabbia
in una spiaggia deserta
come spuma nell’oceano
nel passaggio per la verità.

Marcello Armellino

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da questo autore

Con che cosa si fa poesia? 

Con che cosa si fa poesia?

di Piera Rossotti Pogliano

Soprattutto con le parole, a cui il poeta deve restituire significato, quel senso che l’uso quotidiano ha corroso, creando reti di connotazione, rivelando i sensi nascosti, magari da ricercare nell’etimologia, giocando con le disposizioni sulla pagina…
Non ci sono parole poetiche, ma c’è un uso poetico della parola.
Per gli interessati, ecco un breve video, con il quale riprendo la serie dei miei appuntamenti su Youtube.

Nel ricordarvi la nostra collana “Poësis”, vi presento la silloge più recente, appena pubblicata:
Marcello Armellino, Foglie d’autunno.

Foglie d’autunno è una silloge poetica che racchiude in sé due aspetti fondamentali, l’emotività dell’essere umano e l’ambiente che lo circonda.
Uno scrigno intimo in cui è racchiuso un intero universo fatto di grigi ma anche di colori; di amori trovati e perduti; di riflessioni sul vivere quotidiano. I versi scorrono fra la speranza e la delusione, in continua contrapposizione, accogliendo l’amore e la solitudine in un susseguirsi di chiari e di scuri.
Non vi è mai nulla di certo, di definitivo in quello che il poeta espone, niente che possa essere interpretato in modo univoco. La poetica lascia ampio spazio all’interpretazione, invogliando il lettore a trovare una propria via verso la comprensione del testo, libero di scegliere la direzione in cui incamminarsi. (dalla Prefazione di Irma Panova Maino)