Irma Panova Maino e il Gioco di Libri – Scintilla vitale
Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”
Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore, un animale, un quadro e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.
Scintilla vitale
Sinossi
L’intreccio del romanzo è semplice: Lei, Lui e L’altro. Ma non è il classico triangolo meyeriano, tutto buonismo e sentimenti puliti. È un triangolo atipico nella sua banalità, con personaggi insoliti e stuzzicanti, che sanno essere profondamente dolci e terribilmente insopportabili, che fanno la cosa giusta e quella sbagliata contemporaneamente: insomma, sono umani. Nonostante l’unica umana sia Lei, anche se pervasa di una sorta di sovrannaturalità dovuta alla sua malattia, che le fa perdere il senso umano della vita in quanto ha vicinissima la morte. Lui è un vampiro, personaggio dotato di ammirevole self-control, che qui però vediamo essere il più in difficoltà. Probabilmente perché essere un vampiro innamorato e più difficile che essere una prostituta con l’AIDS. L’altro è un licantropo, che solo apparentemente sembra essere importante per Lei. In realtà lo è molto di più per Lui, a causa del rapporto profondo che lega le due figure maschili una all’altra. Lo stile è trascinante, coinvolgente, con dialoghi brillanti e mai scontati. La prima battuta che mi ha fatto capire che mi sarebbe piaciuto?
Lei, in una stanza con il vampiro e un uomo morto: “Nooo! Ma che dici? Non vedi quanto mi diverto a stare qui, nuda, legata ed in compagnia di due cadaveri?”
di Elisa Vangelisti
Se “Scintilla vitale” fosse
Una città: Londra
I vicoli stretti e bui di Londra potrebbero fare da cornice all’inizio della vicenda raccontata in Scintilla Vitale, se non altro per le atmosfere cupe. Tuttavia è tutta la vita notturna di una grande metropoli ad essere coinvolta. Un luogo in cui il prosperare di etnie e culture diverse potrebbero permettere ad altre “SPECIE” di convivere indisturbate con gli esseri umani.
Un personaggio: Domino
Domino è un personaggio interpretato da Keira Knightley nell’omonimo film del 2005, diretto da Tony Scott, con la partecipazione di Mickey Rourke. La vicenda è ispirata alla vera storia di Domino Harvey, figlia di una modella e di un attore, che intraprende la carriera della cacciatrice di taglie.
Per me Domino è l’esatta immagine di Carrie (la protagonista femminile), la sua trasposizione visiva.
Una pietanza: Pad thai
Il pad thai è un tipico street food thailandese a base di noodles di riso saltati al momento nel wok con l’aggiunta di gamberi, carne o tofu, oltre che verdure, arachidi, spezie e saporiti condimenti come succo di tamarindo o salsa di pesce.
Rappresenta egregiamente l’essenza e l’armonia della cucina thailandese ed è in grado di trovare l’equilibrio perfetto fra note salate, dolci, amare, acide e piccanti! Tenendo conto della trama proposta in questo libro, il connubio di sapori così contrastanti non può che essere perfetto.
Mea Culpa è un brano estratto dall’album MCMXC a.D del gruppo musicale tedesco Enigma. Il ritmo trascinante, sensuale e coinvolgente ben si accosta alle tematiche proposte e alle atmosfere che spesso vengono descritte.