EEE nelle promozioni di Amazon

Due titoli EEE fra le promozioni volute da Amazon.

pizap.com14303314202621

Amazon riserva continue sorprese e sono tante le soddisfazioni per i nostri autori, non ultimo il fatto che ben due romanzi sono stati scelti dalla piattaforma per essere promossi questo mese: Il Sogno della Farfalla di Claudio M. e Il fiordaliso spinoso di Marina Atzori. Amazon non è certo il punto di arrivo, semmai un punto di partenza e il fatto di essere presenti nelle varie classifiche con ben 10 titoli (Il Longobardo, Il tramonto delle aquile, C’era una volta in Sardegna, Trame oscure, Nessuna scelta, La resa degli innocenti, I nostri scarponi sulla Via Francigena, Africa, Il Romanzo della Pasta Italiana, Ocho cortado e alcuni altri che, altalenando, entrano ed escono dalle classifiche) è solo un piccolo gradino in più da percorrere per arrivare a un pubblico più vasto.

Tuttavia, questo fatto e tutte le altre iniziative che sono in corso, atte proprio a rendere più visibili gli autori, ci fanno ben sperare e creano lo stimolo per proseguire in questo nostro cammino. Personalmente ringrazio gli autori che attivamente collaborano con il blog e con le promozioni che offriamo loro, anche se, e ce ne rendiamo conto, spesso per loro significa dover impiegare del tempo per scrivere articoli, rispondere a quesiti o interviste, partecipare a delle iniziative. Ogni passo compiuto insieme  porta un po’ più in là e ogni interazione aumenta lo spazio che riusciamo a ricavare in rete, dedicandolo anche alla Casa Editrice.

Se poi tutti questi sforzi vengono ricompensati dai lettori e da chi ci segue, non può che farci piacere. Quindi, grazie a tutti voi autori EEE, grazie alla lungimiranza del nostro Editore, Piera Rossotti e grazie ad Amazon per averci fornito della visibilità in più.

 

Intervista a Maria Gabriella Olivi

Intervista a Maria Gabriella Olivi

copertina_ocho_EEEMaria Gabriella Olivi ha vinto il Concorso Teatrale Un Baule di idee, proponendo una pièce brillante, pur tenendo conto delle difficoltà rappresentate dai parametri proposti per il concorso: oggetti di scena e scenografie che dovevano categoricamente entrare all’interno di una valigia da viaggio e un massimo di quattro personaggi. Questa vittoria le ha permesso di pubblicare il testo con EEE e giungere, quindi, al pubblico anche attraverso la distribuzione del libro.

  • Come nasce l’idea per Ocho Cortado?

L’occasione è stata il bando del concorso “Un bagaglio di idee” indetto dalla Federazione Italiana Artisti. I requisiti per partecipare erano intriganti: il numero ristretto di personaggi e, soprattutto, la limitazione che riguardava gli oggetti di scena e le scenografie, che avrebbero dovuto entrare all’interno di una valigia da viaggio. Ho lasciato per un po’ che le idee mi si muovessero dentro, sbucando fuori all’improvviso, sistemandosi in modo da risuonare bene l’una con l’altra: pensavo a un’opera che anche a me sarebbe piaciuto leggere e vedere rappresentata. E se poi il tempo della scrittura è stato rapido, quello della correzione e ri-scrittura è stato invece tormentato. Volevo che il testo risultasse veloce come lo avevo in mente, e per questo ho avuto bisogno di procedere lentamente.

  • A parte la traduzione letterale (otto tagliato) e il riferimento a un noto passo di tango, che cosa rappresenta il titolo?

Nel testo, un uomo e una donna si incontrano, si scontrano, si avvicinano; e nessuno dei due è più importante dell’altro. L’espressione Ocho Cortado porta con sé la suggestione del tango, un ballo davvero di coppia, nel quale la donna ascolta la musica ma soprattutto il suo compagno; in cui lo segue ma non si fa trascinare. In cui nessuno, neanche il più bravo dei due, dà lezioni all’altro, ma danza insieme con lui. In cui ogni volta è diversa da tutte le altre, un piccolo capolavoro irripetibile mentre il codice dei passi è sempre uguale.
Non a caso Logan, uno dei due personaggi femminili del testo, dice: “Il tango non è maschio, è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna”. Anche se, poco più in là, con maliziosa strafottenza rimarca che “il passo più importante, l’otto, lo fa la donna!”. Inoltre, il titolo completo dell’opera è “Ocho Cortado ovvero Un movimento appena iniziato e bruscamente interrotto”, proprio come capita a Jacopo e Maria Beatrice, i due coprotagonisti il cui incontro viene all’improvviso inaspettatamente interrotto.

  • I personaggi sono ispirati a persone reali oppure sono completamente inventati? 

Quando scrivo, assai raramente racconto qualcosa di me o delle persone che conosco. E quando capita, è solo uno spunto per parlare d’altro. Nello stesso tempo, come per tutti, anche se parlo d’altro, in realtà parlo di me: mi dichiaro, al di là delle storie che racconto e talora anche in contrasto con esse.

  • Il suo background letterario riporta a due precedenti pubblicazioni e conducono verso un passato vissuto con gli studenti, questo bagaglio ha influito sui successivi approcci letterari come autore? 

Maria Gabriella Olivi, premiazione (5) (1)Scrivo da sempre o meglio, da sempre leggo, leggo leggo. La scrittura è arrivata dopo, affiancandosi ai libri suggeriti dagli insegnanti; scovati nelle librerie e nelle biblioteche; scelti perché mi incuriosivano magari solo per il titolo o la copertina; e anche quelli lasciati a metà o addirittura dopo le prime pagine. Da ragazzina scrivevo storie e filastrocche che illustravo e rilegavo per mio conto. I lettori erano i miei genitori e mia sorella: produzione e distribuzione a chilometro zero! Al tempo della Scuola Media, arriva il primo testo “professionale”: un racconto pubblicato sul giornalino della chiesa del quartiere. Più tardi, ai testi narrativi si sono affiancati saggi e articoli su temi legati agli interessi professionali – ho insegnato a lungo Lingua e Letteratura Italiana e Latina nei Licei – insieme con la cura di una rubrica di divulgazione letteraria su un mensile e la presenza nel Comitato di Direzione di una rivista sulla Scuola.  E proprio da insegnante, in un bando del Salone del Libro di Torino ho trovato lo spunto per organizzare un laboratorio di scrittura con un gruppetto di allievi. Ne è uscito il testo di narrativa Studenti si nasce, prof si diventa: un testo fortunato per come si è svolto il lavoro di scrittura: gli studenti si sono fidati di me e io ho cercato di assumere il loro sguardo. Fortunato anche per l’interesse che ha suscitato: dopo la vittoria al Concorso, Orietta Fatucci (Edizioni EL) ha deciso di pubblicarlo  e fin dalla prima uscita è stato un susseguirsi di interviste sui giornali e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, di inviti a Convegni e Incontri con l’Autore, e di riconoscimenti. Da lì ha preso slancio la mia attività come scrittrice. L’Editore che investe su di te, i lettori sconosciuti – quelli che scaricano il tuo e-book o che escono dalla libreria col tuo libro tra le mani – e la fortuna ti danno la gioia e la responsabilità di (voler) essere uno scrittore.

  • Questo non è il suo primo approccio in ambito teatrale, come nasce la passione per il teatro?

Al teatro – alla scrittura di testi drammatici intendo – mi dedico solo da qualche anno. Ma, nei luoghi deputati (e non) e sui libri, l’ho sempre frequentato con curiosità e passione, anche da lontano grazie alle dirette live, nelle sale cinematografiche, di opere e balletti che vanno in scena in altri Paesi. Al cinema non è la stessa cosa che essere a teatro, ma nel buio la suggestione dell’Opéra o del Mariinskij rimane tutta. E poi, in qualunque posto tu sia seduto, le riprese ti permettono di assistere allo spettacolo in prima fila; e un giorno sei in Francia, un altro a San Pietroburgo!

  • Che emozione ha provato quando ha saputo di essere la vincitrice del concorso?

OliviUn anticipo della gioia che avrei provato alla proclamazione della vittoria è stata la lettura di un estratto dell’opera durante il XX Festival Internazionale del Teatro Urbano, organizzato da Abraxa Teatro. Con in mente una famosa pubblicità: sentir recitare quello che hai scritto, nella magnifica cornice del Giardino degli Aranci, con sullo sfondo la cupola di San Pietro, in mezzo a celebrati e amati (non solo da me) maestri e artisti drammatici, “non ha prezzo!”. Poi è arrivata la serata della premiazione – i risultati erano stati tenuti segreti fino a quel momento – che si è svolta lo scorso dicembre a Roma, nello storico Teatro dell’Orologio, in apertura della VII edizione della rassegna Exit. Sono felice che “Ocho Cortado” faccia parte del catalogo EEE e conto che la lungimiranza di Piera Rossotti Pogliano, “editore scopritore di talenti”, mi valga come buon augurio per il futuro:  dal momento che un testo drammatico è, per statuto direi, un testo da rappresentare, ora spero e sogno di vederlo messo in scena.

  • Quando Maria Gabriella non scrive, come occupa il proprio tempo?

Si occupa di Gustavo Modena! Mi spiego: non molto tempo fa ho cominciato a seguire le lezioni del corso di Teatro, Musica e Danza del Dams, presso l’Università degli Studi Roma Tre. Ora, superati gli esami, sono al momento della compilazione della tesi proprio su questo grande attore dell’Ottocento. Solo che il “momento” sta diventando molto molto lungo. Catturata dalla scrittura di un testo narrativo che dovrebbe uscire tra poco nelle librerie e del testo drammatico pubblicato ora da EEE, mi ritrovo con l’imbarazzo di giustificarmi davanti al mio Relatore, quel professor Geraci che, nonostante la sua disponibilità gentile e… la mia superiorità anagrafica, mi intimidisce tanto è bravo. A parte i miei tormenti di studentessa ritardataria e questa ammissione che sembra un tentativo per sollecitare la comprensione del prof – e forse un po’ lo è – il periodo passato nel “mio” Dams, scoprendo mondi e persone, e lasciandomene sedurre, mi ha reso felice.

Ocho Cortado

Ocho Cortado, primo classificato al Concorso Teatrale Un bagaglio di idee

copertina_ocho_EEE

Il concorso teatrale ha avuto il suo vincitore, un’autrice che si è aggiudicata il primo posto, e la conseguente pubblicazione del testo grazie a EEE,  con le seguenti motivazioni:

1 Classificato
Ocho Cortado (Maria Gabriella Olivi)
Per l’attualità dei temi espressi in un intreccio sapientemente calibrato e coinvolgente e l’utilizzo attento e non casuale dei pochi ma significanti oggetti di scena, prerogativa essenziale del concorso “Un bagaglio di idee”. 

La pièce è stata rappresentata il 1° dicembre 2014 al Teatro dell’Orologio di Roma, serata della premiazione. Il dialogo, leggero e brillante, rende il testo anche molto piacevole alla lettura e interessante dal punto di vista linguistico.

Biografia:

Maria Gabriella Olivi, premiazione (5) (1)Maria Gabriella Olivi è un’autrice di opere narrative che da alcuni anni si dedica al teatro.
Tra le pubblicazioni di narrativa: Telefonate brevi, per favore! Ed. Sciascia e Studenti si nasce, prof si diventa Ed. EL che, nata da un esperimento di scrittura con degli adolescenti, nel 1995 vince il Premio Nazionale del Salone del libro di Torino e nel 1996 riceve il Premio école Instrument de Paix.
Per il teatro: dopo Il gatto di Proserpina Teatro dei Dioscuri, Roma, con Ocho cortado nel 2014 vince il concorso “Un bagaglio di idee”, Fed.It.Art. È stata ospite di numerosi Incontri con l’autore e di trasmissioni sulle reti televisive nazionali.