Prever ha portato il suo libro alla cerimonia del Giorno del Ricordo

Prever ha portato il suo libro alla cerimonia del Giorno del Ricordo

9 febbraio 2018, Giorno del Ricordo celebrato al Consiglio Regionale, nella sala del grattacielo Pirelli

Di foibe e dell’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia si è cominciato a parlare solamente in quest’ultimo decennio, eppure fu una tragedia grande, di cui non è – e forse non sarà mai – del tutto noto il numero delle vittime e delle persone coinvolte.

Delle tragedie, più ancora che delle vittorie, è doveroso mantenere viva la memoria, e trasmetterla alle giovani generazioni: EEE è lieta di aver dato il suo modesto contributo con la pubblicazione de Il Pescatore, di Pietro Lodovico Prever. A partire da documenti ritrovati in casa, l’autore racconta, in un saggio che si legge come un romanzo, il drammatico esodo dei suoi genitori da Zara dopo l’8 settembre 1943, per salvarsi, mentre coloro che restarono furono oggetto di una brutale “pulizia etnica”, che li condannava semplicemente perché parlavano l’italiano. Chi si rifugiò in Italia ebbe salva la vita, ma rimase un profugo, ignorato dal suo Paese per oltre quarant’anni.

“Perché sono nato a Barlassina, in provincia di Monza-Brianza?” si domanda l’autore. Per trovare una risposta, ha affidato al suo libro la storia di Marcella, sua madre, ed anche il racconto di un viaggio nella Zara del dopo Tito, nel 1981, in compagnia della madre.

Pietro Lodovico Prever ha portato il suo libro e la sua testimonianza alla cerimonia del Giorno del Ricordo, che si è svolta a Milano il 9 febbraio, nella sala del consiglio Regionale, alla presenza del presidente Raffaele Cattaneo, del presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Matteo Gherghetta, e di un folto gruppo di studenti delle scuole secondarie della provincia, per trasmettere il messaggio che queste tragedie del passato non si devono più ripetere e che la convivenza civile è un valore da coltivare e da difendere.

(Piera Rossotti)