Presentazione della raccolta di racconti Street Artist

Presentazione della raccolta di racconti Street Artist

di Piera Rossotti

Il 16 dicembre, presso il Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone, ha avuto luogo la presentazione della raccolta di racconti Street Artist, di Vera Durazzo, volontaria del Museo e docente presso la locale sezione dell’Unitre.

Sala di presentazione gremita, luogo accogliente e ricco di testimonianze di oggetti quotidiani del passato, piacevolissima atmosfera per presentare questa interessante raccolta di racconti, dedicata alla Scuola Holden, che l’Autrice ha frequentato per molti anni.

La presentazione della scrittrice Caterina Vallero, autrice della Prefazione ai racconti, ha messo in risalto la capacità di scrittura di Vera Durazzo e il piacere di lettura di questa raccolta di 22 racconti brevi, dalle tonalità trasparenti e leggere dell’acquerello, ispirati da personaggi storici – Leopardi, Verdi, la contessa di Castiglione, Garibaldi – ma anche dai tipi umani più diversi, dall’ex compagno di scuola diventato barbone o ladro per necessità, all’immigrato alla ricerca di integrazione, alla coppia che vede la propria casa distrutta dal terremoto ma conosce inaspettate solidarietà, dalla donna che ama il découpage al bambino peruviano che corre felice in un museo. Personaggi diversi, anche lontani nel tempo, che la capacità di affabulazione dell’Autrice riesce a unire in un solo dipinto, dai colori lievi e sfumati, a rappresentare la vita.

Come editore che si occupa di autori esordienti, mi piace sempre domandare quale sia la loro impressione davanti al loro libro pubblicato, e così ho fatto anche in questa occasione, perché ritengo che sia sempre un bel momento – e anche molto importante – “buttar fuori” un libro e offrirlo ai lettori. Il libro, da quel momento in poi, appartiene davvero ai lettori, e non più soltanto all’autore. Anche questa volta, la risposta è stata un po’ quella che mi attendevo, eppure non priva di un’emozione che si è avvertita anche in sala: «È una bella sensazione» ha risposto l’Autrice «ma anche un po’ spiazzante, perché vedo oggettivamente quanto di me, pur senza saperlo, perché questi racconti non sono né volevano essere autobiografici, c’è dentro il libro.»

È questa la magia della scrittura: rende comunicabile ciò che abita la mente dello scrittore perfino allo scrittore stesso, che solo in quel momento diventa consapevole di ciò che davvero si porta dentro. Del resto è proprio questo il segreto che permette a un’opera di “arrivare” ai lettori, di coinvolgerli e di affascinarli.

 

Tre titoli tutti da scoprire

Tre titoli tutti da scoprire

I tre titoli tutti da scoprire appartengono a due collane differenti. La prima, Adrenalina, ospita una nuova autrice che, però, non è affatto nuova nell’ambito letterario, il suo romanzo Il filo rosso del Male, col titolo provvisorio di “Verità invisibili”, è stato finalista in Veneto nella IV Edizione del concorso La Giara indetto dalla Rai.

La seconda collana, in cui rientrano gli altri due libri che vi presentiamo oggi, è stata creata di recente per accogliere nuove soluzioni, quindi è davvero tutta da scoprire: Raccontare.

Un nuovo titolo è entrato nella nostra collana Adrenalina ed è già un libro che non manca di attirare l’attenzione:

Il filo rosso del Male di Silvana Zanon

Una tragica realtà è la scomparsa di bambini, soprattutto dai Paesi più poveri, vittime di adozioni illegali o, peggio, di pedofili, di trafficanti di organi…
Nel 1977 viene rapito in Ecuador il piccolo José Mario Albuja, un bimbetto di cinque anni che sogna di diventare un grande calciatore.
Veneto, 2008: Lara Dosi, laureanda in medicina ed aspirante psichiatra, svolge il suo tirocinio presso il Centro di Salute Mentale di Brentiel. La cittadina è piccola, ma tutt’altro che tranquilla: si parla, infatti, dell’esistenza di un mostro che ha rapito, nel corso degli ultimi anni, ben tre bambini, l’ultimo in tempi recenti. I piccoli non sono mai stati ritrovati e, insieme ai bambini, afferma Tiziana, una “gattara” che nutre i randagi che si aggirano intorno all’ospedale, sono scomparsi anche moltissimi gatti, forse un centinaio. Secondo quanto la donna confida a Lara, per scoprire il mostro è necessario indagare tra le persone insospettabili, che hanno salute, successo, denaro. Non sono poche le persone con queste caratteristiche, tra le frequentazioni di Lara Dosi, compreso il giovane psichiatra di cui si sta innamorando. E quando Marika, una paziente del Centro, confida a Lara di “sentire” che l’ultimo bambino rapito è ancora vivo, la studentessa vuole cercare di capire che cosa ci sia dietro a quelle misteriose sparizioni. E lo farà a suo rischio e pericolo… perché il Male, a Brentiel, c’è davvero.

 

Per inaugurare la nostra nuova collana Raccontare, creata appositamente per raccogliere le composizioni brevi, vi presentiamo:

Roma da morire di Emanuele Gagliardi

Quindici storie a tinte più che nere dove rancore e follia, vendetta e avidità, invidia e perversione si intrecciano fino a sfociare nella tragedia. Quindici vicende di persone comuni impaludate nelle sabbie mobili del delitto da cui neanche i tutori dell’ordine riescono sempre a venir fuori. Quindici racconti thriller ambientati nella Capitale tra il 1959 e oggi. Unica eccezione, Civitina che non fa all’ammore: si svolge a Gaeta, ma al caso si appassiona un villeggiante romano, il commissario capo Umberto Soccodato presente in tutti i romanzi e in vari racconti di Emanuele Gagliardi.

Street Artist di Vera Durazzo

Street Artist è una raccolta di 22 racconti brevi, scritti con le tonalità trasparenti e leggere dell’acquerello, ispirati da personaggi storici – Leopardi, Verdi, la contessa di Castiglione, Garibaldi – ma anche dai tipi umani più diversi, dall’ex compagno di scuola diventato barbone o ladro per necessità, all’immigrato alla ricerca di integrazione, alla coppia che vede la propria casa distrutta dal terremoto ma conosce inaspettate solidarietà, dalla donna che ama il découpage al bambino peruviano che corre felice in un museo. Personaggi diversi, anche lontani nel tempo, che la capacità di affabulazione dell’Autrice riesce a unire in un solo dipinto, dai colori lievi e sfumati, a rappresentare la vita.