Mario, un ragazzo di Arona, classe 1920, muore a vent’anni tra le sabbie di El Alamein.
Trent’anni dopo, inspiegabilmente, un giovane tedesco, Franz, scopre a poco a poco che dentro di lui rivive il Mario, del quale non aveva mai neppure sentito parlare.
L’elemento fantastico che caratterizza e rende intrigante tutta la storia è il motivo conduttore che permette una ricostruzione cruda ma convincente dell’epoca fascista prima, di alcuni scenari della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana poi, per finire con uno scorcio dell’Italia degli anni ’70.
Un romanzo a tinte forti, ben ritmato, denso e ricco, con personaggi a tutto tondo “di carne e di sangue”, capaci volta a volta di amore o violenza, vendetta o perdono.