La centunesima infelice

La centunesima infelice: anche i fantasmi amano il rap?

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Nicoletta Parigini riesce sempre a stupire, dopo essersi aggiudicata il primo posto al Premio Nazionale Streghe Vampiri e co., pubblica con EEE il suo nuovo romanzo: La centunesima infelice. Nicoletta ha già al suo attivo altri due romanzi per adolescenti: Agata e il manoscritto di Melchiorre e Agata e il segreto delle scarpette tecnomagiche. Con questo nuovo libro si rivolge a un pubblico più ampio, scrivendo sì per adolescenti, ma prestando la dovuta attenzione al pubblico adulto. In questo modo crea il perfetto connubio fra due mondi spesso in conflitto ma che, in questo caso, troveranno la sinergia giusta per risolvere un mistero centenario. Una bella storia, questa della Centunesima infelice, perché parte come un racconto di fantasmi ma diventa un romanzo di formazione, fresco e immediato, che passa attraverso gli occhi e il linguaggio di una ragazzina di oggi, quella che potreste trovarvi vicina su un vaporetto veneziano, mentre va a scuola al mattino e magari stupirvi se, passando in un certo tratto del Canal Grande, si mette le mani sulle orecchie e comincia a canticchiare un brano di rap.

La trama:

Quante persone vivono, o sono vissute, a Venezia? Quanti, che vi hanno abitato in passato, sono ancora lì, camminatori instancabili, presenze in genere silenziose e ignote… a meno che non incontrino qualcuno che riesca a percepirli o a cui possano apparire in sogno.
Nell’attesa di transitare definitivamente nell’aldilà, le anime di coloro che hanno amato troppo la vita, che hanno lasciato qualcosa di incompiuto, o che hanno timore di ciò che li attende, vagano per le calli e, talvolta, interferiscono con il mondo dei viventi.
Marino Sanudo, uomo politico ed attento cronista della Serenissima, vissuto a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento, che non ha nessuna voglia di abbandonare la sua città e non è certo ansioso di sottoporsi al Giudizio, trova nella quattordicenne Angiolina il legame perfetto con il mondo visibile. Legame strano e curioso, quello tra un fantasma che ama vestirsi secondo la moda di epoche successive alla propria (predilige la marsina), e che addirittura prova a scrivere dei testi rap, e un’adolescente con una famiglia normalmente infelice: una sorella di poco maggiore che le ha “soffiato” il ragazzo, una madre depressa, un padre disorientato, un delizioso fratellino in età di asilo nido, una nonna bisbetica e una badante polacca.
Per una ragazzina che ha già le normali difficoltà legate alla sua età, per di più innamorata anche di Dario, un giovane rapper che sembra avere qualche problema di cui nessuno vuole parlarle, non è certo facile venire anche in contatto con la sofferenza che sente nelle voci dei trapassati, che le comunicano il loro dolore, l’attesa, l’impazienza, la paura. Ma se Marino Sanudo comunica con Angy, una ragione c’è, e quando la ragazza comprenderà, si potrà finalmente chiudere il cerchio della vicenda.

Nicoletta Parigini al primo posto.

Un bel riconoscimento per Nicoletta Parigini.

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Nicoletta Parigini, autrice dei libri editi da EEE e , si è aggiudicato il primo posto nel concorso Premio Nazionale Streghe Vampiri e co indetto da Giovane Holden Edizioni con il racconto Nina Tempesta e il signor Schmitt. La cerimonia di premiazione, che si è svolta sabato 15 novembre 2014 con la proclamazione dei vincitori e organizzata in collaborazione con l’Agenzia Letteraria I soliti Ignoti e con il Patrocinio della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio, ha avuto il merito di portare alla ribalta, con opere di narrativa e poesia, un genere piuttosto amato dal pubblico: il fantasy.

In questo contesto, la nostra Nicoletta Parigini è riuscita a emergere con un libro fresco e ricco di suggestioni, adatto sia agli adulti che ai giovani. Queste le motivazioni che hanno indotto la giuria a preferirlo:

Una favola delicata e generosa, sorretta da un linguaggio moderno e da un’invenzione narrativa che permette all’autrice di interrogarsi e interrogarci sul significato dell’amore, della vita e soprattutto del vago confine tra quello che noi crediamo essere il mondo e quello che potrebbe essere. Uno stile limpido, lineare e accattivante sorregge una struttura narrativa che combina in modo ineccepibile gli elementi del fantasy con quelli del mistery. Un sistema di personaggi variegato e ben delineato anche nella psicologia che sottende azioni e comportamenti. Il punto di forza del testo è il duplice piano di lettura che permette una lettura gradevolissima sia a un pubblico giovanissimo che a un pubblico adulto.

Dunque, vi lasciamo con un anticipo di trama, facendo i nostri migliori auguri a Nicoletta:

Nina Tempesta ha appena iniziato a indagare su un caso di sparizione e già si trova nei guai: la faccenda è più complicata del previsto ed esige un impegno e un coinvolgimento che mai, nessun caso precedente, le aveva richiesto.
La detective ha trovato finalmente il suo mostro… o finalmente ha trovato se stessa?