Premio Polverini: prima parte

Cronaca di un viaggio verso il Premio Polverini

la selezione colpevole

 

Preso come al solito dall’impazienza arrivo in stazione con buon anticipo. Così buono che prendo il treno precedente al preventivato per la prima tappa del viaggio. Il tempo, umido e nebbioso, non è riuscito però a smorzare un certo entusiasmo che mi agita alquanto. Non capita tutti i giorni arrivare al primo posto nel Premio Polverini
Dato che non sono un gran viaggiatore, affronto questi spostamenti con lo spirito dell’adolescente che va in gita. Inoltre sto anche andando a prendere un premio per la mia silloge d’esordio, La selezione colpevole, e ho dentro una certa soddisfatta emozione. Sì, anche perché c’è stato, a suo tempo, chi mi ha detto che a scrivere è solo una perdita di tempo. Dall’uscita delle poesie ad adesso è passato sì del tempo, con umori altalenanti riguardo la scrittura, ma per l’occasione, me la sto solo godendo.
Breve sosta a Bologna in attesa del treno, un’oretta circa, durante la quale mi rifocillo, poi, finita l’attesa mi trovo sul treno che mi porta a Roma Termini. Durante il viaggio incontrerò anche Firenze, la mia Firenze. E inizio già a pensare al mio passato. Alla mia infanzia all’adolescenza e alla gioventù. Quanta vita trascorsa e quanto tempo passato. Sono già in un turbine di ricordi e siamo appena partiti… dalle cadute in bici al Natale da bambino in famiglia. Poi la scuola, soprattutto le superiori, di elementari e medie ricordo poco. Le bigiate settimanali, le fughe, le gite. La prima vita notturna e le prime interazioni con le ragazze.
Sto decisamente divagando troppo. Tanto che, mentre sono perso nei ricordi, siamo già arrivati a Santa Maria Novella. Firenze. Mia città d’origine. Ma per i miei gusti troppo città. Io sono un tipo da paese. Da tranquilla cittadina. Spesso ho troppo movimento dentro. Se ne fossi circondato anche fuori, forse non tollererei certi momenti. Forse sarebbe meglio vivere proprio in campagna.
E comunque alla fine, dopo aver anche pisolato un po’, a Roma sono arrivato. Cotto ma sono arrivato.
Scendo dal treno e, in mezzo alla fiumana che si riversa nella capitale, riesco a fermarmi qualche minuto in stazione.
Mangio un panino al volo, mi procuro i biglietti per il viaggio di domani fino ad Anzio, quelli della metropolitana per gli spostamenti cittadini e penso che andrò quanto prima a insinuarmi nei sottopassaggi. Ho avuto buone informazioni sui tragitti e il gps decisamente mi è comodo. Non potrei perdermi e non l’ho fatto. Giunto a destinazione dopo una passeggiata per Roma, sotto una leggera pioggia ma con un caldo decisamente fuori stagione, dopo una rinfrescata rapida, quanto indispensabile, perfeziono gli accordi precedentemente presi per incontrarmi nel pomeriggio con quella coppia d’assi che sono Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni. A quel punto faccio giusto in tempo a puntare un paio di sveglie e mi cappotto clamorosamente sul letto per circa un’ora e mezzo.
Mi sveglio bello carico, come se avessi dormito molto più a lungo.
Incontro fissato al Colosseo per le ore 16 e, come da mia tradizione, riesco a trovarmi sotto lo stesso alle ore 15.15. Intanto faccio un po’ il turista e scatto foto.
Poi i due amici arrivano e ci salutiamo, finalmente, in carne e ossa. Passeggiata per il centro di Roma e conversazione che vaga fra i quartieri e le mode di Roma, mentre cerchiamo un posto in cui sederci e continuare a parlare in un ambiente e con un’atmosfera adatta a “Quelli come noi”. Scelta obbligata: una caffetteria interna a una libreria.
Dopo aver iniziato la “seduta” sui “seggioloni” nell’angolo, mentre attendiamo di poterci impossessare di un tavolino, ci siamo ritrovati circondati da una serie di personaggi particolari, anch’essi in attesa di un posto a sedere. Passare due ore così veloci capita di rado… Attimi spesi a considerare un panorama che verte comunque tutto attorno alle figure di autori, scrittori, editori, self publisher, editor, correttori e, soprattutto, delle loro opere letterarie. Analizziamo l’editoria sotto molteplici aspetti e parliamo, ipotizzando, scenari futuri dell’editoria italiana. Una full immersion nel sottobosco letterario e dei suoi abitanti, ma fatto con il gusto dello stare assieme, seduti, facendo della nostra conversazione una sintesi di “Racconti in un caffè”.
Ma tutto ciò che è bello, purtroppo, tende a finire. Solo che queste ore assieme ad Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni mi sono parse davvero pochi minuti e si sono esaurite davvero troppo presto. Ci siamo comunque lasciati con l’intenzione di ritrovarci nuovamente non appena sarà possibile.
Stanco, dopo una cena a base di pizza, mi sono fiondato a riposare in vista della levataccia che si sarebbe tenuta da lì a poche ore e, come scritto in un noto testo (la Genesi ) “e fu sera e fu mattina” e infine è giunta la fatidica domenica.
Mi sveglio di corsa e, ancora in preda ai fumi funesti del sonno, mi preparo e parto. Dopo un tragitto alquanto frettoloso arrivo a prendere la metro che, per fortuna, arriva subito e mi porta alla stazione Termini. Correndo giungo al binario da cui partirà il treno per Anzio e ci salto su. E riprendo un po’ di fiato mentre l’ultimo tratto del viaggio inizia…

Andrea Leonelli

Mario Nejrotti a Torino

Mario Nejrotti presenta il suo ultimo libro a Torino

libreria A-zeta

 

Giovedì 18 dicembre, alle ore 21, presso la Libreria A-Zeta di Via Saluzzo 44 a Torino, Mario Nejrotti presenterà il suo ultimo libro: Il Piede sopra il cuore. Il romanzo, che ha vinto il Concorso “Romanzo Storico” indetto da Edizioni Esordienti Ebook, intreccia la Piccola Storia quotidiana, quella vissuta dalle persone comuni, con la Grande Storia, quella che fa riferimento alla Seconda Guerra Mondiale. All’evento interverrà l’Editore, Piera Rossotti Pogliano, la quale affiancherà il proprio autore nel corso della presentazione.

il piede sopra il cuoreLa trama:

Sicilia, 1943: mentre gli Alleati sbarcano in Sicilia, la mafia si prepara ad essere protagonista dei nuovi scenari politici del dopoguerra collaborando con gli americani e cercando di insediare i suoi uomini ai posti di potere, mentre cerca di trarre ancora tutti i guadagni possibili dalla borsa nera e dalle connivenze con il fascismo, che ormai sferra gli ultimi colpi di coda. Le persone integre, quelle che rifiutano la collusione, vengono eliminate senza pietà: è il caso del professor Di Salvo, che muore in un attentato in cui è sterminata anche la sua famiglia. Per un caso fortuito, si salverà soltanto il piccolo Santino, che resta solo al mondo. Ma un personaggio molto singolare entrerà in gioco per prendersi cura di lui. Questo romanzo, dove è protagonista la “piccola storia” quotidiana delle persone, che scorre a fianco della Grande Storia, conduce anche a una riflessione più intima e profonda sul significato della libertà, della responsabilità, della giustizia, della comprensione e, in definitiva, della difficoltà e della grandezza di essere uomini.

Biografia dell’autore:

nejrottiMario Nejrotti, nato a Torino il 27 febbraio 1950, è medico di famiglia, giornalista e direttore responsabile del giornale Torino Medica e del portale www.torinomedica.com

Ha scritto alcuni testi scientifici e alcuni racconti.

Contatti

Profilo Facebook

Link all’acquisto EEE

Link all’acquisto Amazon

Opere

Intervista

Link all’acquisto: AmazonKobo

Presentazione di Elena Moscardo

Presentazione di Elena Moscardo a Soave

i nostri scarponi sulla via Francigena A

Lo Spazio Culturale LaFogliaeilVento di Soave presenterà, mercoledì 10 dicembre alle ore 20.45, presso la Sala Convegni, Elena Moscardo e il suo libro I nostri scarponi sulla Via Francigena.

In breve:

In questo libro l’Autrice racconta il suo pellegrinaggio su un tratto della Via Francigena verso Roma, così come lo ha organizzato e vissuto insieme al marito Alessandro nei venti giorni delle loro ferie estive. Partiti da Modena l’8 Luglio 2000 hanno percorso a piedi circa 380 km. Nel diario del loro viaggio ci sono i luoghi pieni di storia, la bellezza dei paesaggi naturali che hanno attraversato e gli incontri con moltissime persone diverse. Un viaggio fuori e dentro se stessi…

Biografia dell’Autrice:

Nata a Verona il 30 Gennaio del 1970, Elena Moscardo, oggi è sposata con due figli e vive in un paesino San Briccio di Lavagno sulle colline Veronesi. Elena si è laureata in Scienze Biologiche con specializzazione in Etologia e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Imaging Multimodale in Biomedicina.  Appassionata per formazione alla natura, alla zoologia e, in particolare, al  comportamento degli animali e alla loro interazione con l’uomo, ha collaborato e tutt’oggi partecipa a progetti internazionali nell’ambito zoologico-naturalistico e delle neuroscienze cognitive. Numerose pubblicazioni scientifiche su varie riviste internazionali documentano la sua attività professionale.  Nel suo libro d’esordio “I Nostri scarponi sulla Via Francigena” Elena racconta l’esperienza del pellegrinaggio a piedi che ha vissuto con il marito Alessandro nell’anno Giubilare del 2000, testimonianza di un cammino di Fede, di ricerca e d’amore per la natura e l’uomo.

Nicoletta Parigini al primo posto.

Un bel riconoscimento per Nicoletta Parigini.

parigini

Nicoletta Parigini, autrice dei libri editi da EEE e , si è aggiudicato il primo posto nel concorso Premio Nazionale Streghe Vampiri e co indetto da Giovane Holden Edizioni con il racconto Nina Tempesta e il signor Schmitt. La cerimonia di premiazione, che si è svolta sabato 15 novembre 2014 con la proclamazione dei vincitori e organizzata in collaborazione con l’Agenzia Letteraria I soliti Ignoti e con il Patrocinio della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio, ha avuto il merito di portare alla ribalta, con opere di narrativa e poesia, un genere piuttosto amato dal pubblico: il fantasy.

In questo contesto, la nostra Nicoletta Parigini è riuscita a emergere con un libro fresco e ricco di suggestioni, adatto sia agli adulti che ai giovani. Queste le motivazioni che hanno indotto la giuria a preferirlo:

Una favola delicata e generosa, sorretta da un linguaggio moderno e da un’invenzione narrativa che permette all’autrice di interrogarsi e interrogarci sul significato dell’amore, della vita e soprattutto del vago confine tra quello che noi crediamo essere il mondo e quello che potrebbe essere. Uno stile limpido, lineare e accattivante sorregge una struttura narrativa che combina in modo ineccepibile gli elementi del fantasy con quelli del mistery. Un sistema di personaggi variegato e ben delineato anche nella psicologia che sottende azioni e comportamenti. Il punto di forza del testo è il duplice piano di lettura che permette una lettura gradevolissima sia a un pubblico giovanissimo che a un pubblico adulto.

Dunque, vi lasciamo con un anticipo di trama, facendo i nostri migliori auguri a Nicoletta:

Nina Tempesta ha appena iniziato a indagare su un caso di sparizione e già si trova nei guai: la faccenda è più complicata del previsto ed esige un impegno e un coinvolgimento che mai, nessun caso precedente, le aveva richiesto.
La detective ha trovato finalmente il suo mostro… o finalmente ha trovato se stessa?

Una storia di “pasta, amore e fantasia”

La voce del maestrale: una storia di “pasta, amore e fantasia”

la voce del maestrale

In occasione della mostra «Il Romanzo della Pasta Italiana», che verrà inaugurata venerdì 28 novembre alle ore 18.00, nei locali dell’Associazione Dictinne Bobok di Palermo, il libro dell’autore Nunzio Russo, La voce del maestrale, verrà presentato come filo conduttore di una grande tradizione italiana. Un romanzo, quindi, che si offre come testimone di una cultura che ha conquistato il mondo, non solo da un punto di vista letterario, ma anche culinario, fondendo in sé ciò che di meglio una Terra come la Sicilia è in grado di donare.

Di seguito vi proponiamo il comunicato stampa creato appositamente da Maria Grazia D’Agostino per presentare l’evento.

«Il Romanzo della Pasta Italiana», excursus storico e romantico su un prodotto tipicamente italiano nato in una Sicilia di altri tempi.

Inaugurazione il 28 Novembre 2014 – Associazione Dictinne Bobok – via E. Albanese n. 7 – Palermo

PASTA PALERMO EVENTO

 La pasta è nata in Sicilia. Un’affermazione che scaturisce dallo studio di antichi documenti, alcuni dei quali testimoniano la presenza del primo rudimentale pastificio in una zona compresa tra Termini Imerese e Trabia. Questa documentazione sarà oggetto della mostra «Il Romanzo della Pasta Italiana» che verrà inaugurata venerdì 28 novembre alle ore 18.00, nei locali dell’Associazione Dictinne Bobok di Palermo, in via Enrico Albanese n. 7. In esposizione ci saranno anche immagini, disegni, lettere e alcune tavole di vari progetti in originale. Tra questi, anche il progetto delle Officine Meccaniche Italiane-Reggiane relativo alla costruzione del molino Russo di Termini Imerese, datato 1940, la cui storia è molto particolare. Documenti contabili in originale, che attestano pagamenti dell’epoca, ma anche le prime scatole di cartone del peso di una libbra (453,6 grammi), con cui veniva confezionata la pasta in attesa di essere spedita oltreoceano, ed i sacchetti di cotone per il confezionamento delle pastine. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Aliveris (società che detiene il brevetto di questa pasta il cui unico produttore al mondo è il Pastificio Filiberto Bianconi) e con l’Archivio Digitale Reggiane presso l’Unimore. Il brevetto internazionale è stato ottenuto grazie ai ricercatori Carlo Clerici e Kenneth DR Setchell. La mostra resterà aperta anche sabato 29 (dalle 10 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30) e a domenica 30 novembre (dalle 10 alle 13), con ingresso gratuito.

Venerdì 28 novembre, la cerimonia di apertura vedrà gli interventi di Marisa Russo, presidente dell’Associazione Dictinne Bobok, e della professoressa Maria Antonietta Spadaro, noto architetto e storico dell’Arte. A ripercorrere le origini della pasta italiana sarà Nunzio Russo attraverso la presentazione di un power point, prima del quale la professoressa Francesca Caronna parlerà del romanzo La Voce del maestrale dello stesso Russo. Si tratta della prima opera letteraria dello scrittore e imprenditore nato a Termini Imerese nel 1960 e discendente da una famiglia di produttori industriali di pasta siciliana. Nel suo romanzo, che lo scorso settembre ha vinto il Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori (Rizziconi RC), l’autore pluripremiato traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare che si srotola attraverso le vite dei personaggi. Una storia di “pasta, amore e fantasia” in una Sicilia immutabile e fuori dal tempo, dove il lavoro, la fatica e le tradizioni sono l’alimento fondamentale di una famiglia di pastai e di un territorio che ha assistito all’ascesa e anche al declino.

I ricercatori danno notizie di questo prodotto unico nella storia della scienza alimentare fin dal 1154 con gli scritti del geografo arabo Al Idrisi, ovvero cento anni prima della nascita di Marco Polo, da sempre considerato colui che ha scoperto questo alimento in Cina e l’ha poi diffuso in Occidente. Al Idrisi, scrivendo Il Libro di Ruggero, parla di una località in cui si fabbricava una grande quantità di paste (Yttriyya) da esportare persino in paesi musulmani e cristiani. La pasta di Termini Imerese non conobbe sosta, arrivò in America a metà dell’800 quando nella cittadina siciliana erano tanti i pastai e i mugnai. Uno spaccato di vita ben raccontato ne La Voce del Maestrale, che cerca di risolvere la storica disputa tra Trabia e Termini Imerese per la primogenitura dello spaghetto.

Maria Grazia D’Agostino

Secondo posto per Andrea Tavernati

CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA OCCIDENTALE E HAIKU

HAIKU - I 4 ELEMENTI

Sabato 25 ottobre, presso la libreria In Book di Genova si è tenuta la cerimonia di premiazione  della terza edizione del CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA OCCIDENTALE E HAIKU Genova 2014 organizzato da La Stanza di Erato. La giuria, presieduta da Laila Cresta e dal Prof. Paganelli dell’Università di Genova, ha ritenuto di conferire ad Andrea Tavernati il SECONDO PREMIO per la sezione haiku, tema speciale: i 4 elementi per questi testi inediti:

Dopo il disgelo
sotto gli alberi all’alba.

Sentirsi d’acqua.

Quel fuoco in spiaggia,
faro per quale barca.
Che l’onda strega.

Un suono un’aria.
Il transito d’autunno
in sé rifulge.

D’un nuovo amore
la terra sogna il frutto.
Ad ogni neve.

Quattro elementi
nel cerchio di stagioni
ridono ancora.

Note biografiche di Andrea Tavernati

Nato a Pavia nel 1960 vive a Limido Comasco in provincia di Como. Laureato in Filologia medievale e umanistica e diplomato in Paleografia e Archivistica, ha lavorato come insegnante e come autore di testi pubblicitari.

Nel 2013 ha pubblicato con la casa editrice EEE-Book il libro di poesia L’Intima Essenza, la via degli haiku, con il quale ha ottenuto il secondo premio alla VII edizione del concorso internazionale Pennacalamaio di Savona. Ha inoltre ottenuto il primo premio per la sezione haiku del Concorso Nazionale di scrittura breve Scarabeus 2014 di Livorno e il secondo posto nel Concorso Internazionale di poesia occidentale e haiku Genova 2014. Con i suoi racconti nel 2012 e nel 2013 è stato fra i vincitori di due edizioni del concorso di narrativa Il Cerchio Capovolto indetto dalla casa editrice I Sognatori, e nel 2014 del concorso Amore e Morte indetto dal Mondo dello Scrittore. Ha pubblicato testi poetici in diverse antologie.

Riferimenti:

Facebook
Twitter
Scheda libro
Link all’acquisto: Amazon Kobo

Gli autori EEE a BOOKCITY MILANO

Esordienti in primo piano.

5

In occasione dell’evento tenutosi a Milano il 16 novembre presso le Sale Panoramiche del Castello Sforzesco, nel contesto di BOOKCITY MILANO, sono stati diversi gli autori EEE che sono intervenuti a sostegno del proprio Editore, Piera Rossotti Pogliano e della propria “collega” Irma Panova Maino. La conferenza, intitolata Editoria Nativa Digitale: il caso EEE, ha visto avvicendarsi come oratori sia l’Editore che l’autrice, nonché Desiree Pedrinelli, curatrice del blog Letture al Contrario e organizzatrice dell’evento. Questa è stata un’ottima occasione per ritrovare alcuni volti conosciuti e scoprirne di nuovi, un momento socializzante in cui è stato possibile rivolgersi a dei lettori e non soltanto ad altri autori.

Dunque, conosciamo un po’ più da vicino gli autori intervenuti.

Paolo Fiorino. Autore del libro Eroi nel nulla, Paolo ha confessato che sta lavorando su nuovi scritti e noi non vediamo l’ora di sapere che cosa tirerà fuori dai suoi “cassetti”. Classe 1968, appassionato di cinema, ha da sempre preso la scrittura come una sfida personale. Da qualche tempo lontano dai circuiti tradizionali, quali i social network e la rete in genere, Paolo ha promesso di tornare in grande stile.

Andrea Tavernati. Poeta vincitore di numerosi riconoscimenti, ha scritto il bellissimo L’intima essenza, una raccolta di Haiku. Andrea, nonostante le mille difficoltà, è riuscito a essere presente, dando il proprio sostegno morale all’Editore e all’amica Irma. Nato a Pavia nel 1960, Andrea da buon creativo pubblicitario, oltre a scrivere meravigliose poesie è anche colui che spesso suggerisce nuove idee per il brand di EEE. Malato di scrittura fin dall’adolescenza, a 16 anni ha cominciato a scrivere un romanzo fiume. Quando, quattro anni dopo, l’ha concluso e riletto, ha deciso di sotterrarlo in giardino (tratto dalla sua biografia).

Franco Pulcini. Personaggio straordinario, Franco è intervenuto con la moglie, rivelandosi un profondo conoscitore della cultura musicale e di alcuni fra i più grandi compositori dell’est europeo. Ha collaborato con personaggi di spessore, come ad esempio Abbado, Schiavoni e Battiato, e dal 2005 lavora nella Direzione Artistica del Teatro alla Scala in qualità di “Coordinatore scientifico e responsabile editoriale”. Dopo Il maltempo dell’amore è in preparazione un secondo libro che, speriamo, possa avere lo stesso successo del primo.

Andrea Leonelli. Uno dei migliori esponenti del periodo poetico moderno, ha in preparazione la sua prossima silloge che, dopo La selezione colpevole e Consumando i giorni con sguardi diversi, offrirà nuovi spunti di riflessione per gli estimatori dell’arte poetica. Al BOOKCITY MILANO si è offerto di spostare le panche delle Sale Panoramiche, di fare le foto e sostenere le oratrici, a dimostrazione del fatto che un uomo è fatto anche di carne, oltre che di anima.

Cinzia Morea. Autrice new entry di EEE, suo il libro Costantino, Cinzia è una splendida giovane donna che scrive libri improntati a dare la stessa freschezza, dote che le è caratteristica, al mondo che la circonda. Medico ed educatore cinofilo, è da sempre appassionata di favole e leggende. Ha scritto il suo romanzo dopo aver assistito, a Triora, al  Festival delle Streghe. Il suo sorriso ha illuminato la sala.

Enea De Alberti. Enea De Alberti non smette mai di sorprendere. La sua ironia è contagiosa e l’allegria aleggia fra i tratti del suo volto regalandogli un’aura molto goliardica. La signora De Alberti, che ha accompagnato il marito, è stata costretta a frenare i suoi molteplici entusiasmi letterari, sorridendo con aria benevola. Dopo Ritorno a El Alamein, Enea è già pronto per mettere in moto la sua penna verso nuove sfide.

Sabrina Grementieri. Sabrina è uno degli autori “scippati”, a EEE, da una grande realtà editoriale. Donna speciale e multitasking, ancora una volta ha confermato di essere infaticabile. Dopo Una seconda occasione e Noccioli di ciliegie, Sabrina, in compagnia del suo inseparabile trolley color zucca fluorescente, è pronta per nuove avventure.

6

In conclusione, la presenza degli autori, a un evento non correlato alla presentazione di una loro opera, ma strettamente legato alla propria CE e alle tematiche esposte nel libro di una collega, dimostra quanto Piera Rossotti sia riuscita a valorizzare ognuno dei propri autori, facendoli sentire parte di un progetto più ampio e non semplicemente un codice ISBN.

BOOKCITY MILANO: una splendida giornata

Piccole realtà crescono a BOOKCITY MILANO.

1

Nella splendida location posta all’interno del Castello Sforzesco di Milano, nel contesto di BOOKCITY MILANO (#BCM14), domenica 16 novembre  si è svolto l’evento intitolato Editoria Nativa Digitale: il caso EEE. La conferenza, organizzata da Desiree Pedrinelli, ha coinvolto sia il Direttore Editoriale di Edizioni Esordienti Ebook, Piera Rossotti Pogliano, che l’autrice e blogger Irma Panova Maino, in qualità di testimoni di quanto sta accadendo nel piccolo mondo editoriale. Nel corso dell’evento è stato anche presentato il libro dell’autrice, La resa degli innocenti, come esempio di quanto EEE sia in grado di fare per i propri autori.

E dopo il doveroso cappello introduttivo, passiamo alle impressioni personali.

Personalmente, per quanto mi riguarda, posso affermare che non avrei potuto chiedere di meglio, come location e come pubblico, per presentare il mio libro, per la prima volta, nella città in cui risiedo. L’atmosfera imponente e storica, data proprio dal Castello Sforzesco, è stata ampiamente stemperata da quella sorta di informalità che si è creata non appena la conferenza ha avuto inizio. Desiree Pedrinelli ha introdotto l’argomento con grande professionalità, lasciando però le porte aperte agli stati emotivi che potevano suscitare sia la trama del libro che la presenza dell’Editore. Inutile negare che La resa degli innocenti sia un libro d’impatto, la cui trama propone tematiche spinose che lasciano poco spazio al sorriso. In Italia scompaiono più  di 3000 bambini in un anno, vittime di pedofili, di rapimenti, di criminali che ne fanno “carne da macello” per il mercato nero clandestino che alimenta i trapianti degli organi non autorizzati. Ed è stato confortante vedere quante “mamme” in platea hanno annuito convinte, quando ho dichiarato, senza mezze misure, che la protagonista del libro compie ciò che ogni madre, in cuor suo, vorrebbe e farebbe nel momento stesso in cui uno dei propri figli dovesse sparire. Tuttavia, La resa degli innocenti rappresenta ciò che l’Editore ama poter offrire ai propri lettori. Ed è stata la voce di Piera Rossotti a spiegare quello che è il proprio ruolo e quelle che sono le sue responsabilità come Editore. Il “caso” EEE è decisamente controverso, il fatto che una piccola Casa Editrice, oltretutto digitale, possa diventare un simbolo nel panorama editoriale, diventa un segnale allarmante per tutte quelle realtà blasonate che hanno fatto la storia dell’editoria italiana (di questo argomento ne avevamo parlato QUI). Ciò che Piera Rossotti ha ampiamente sottolineato è stato che, in realtà, compie tutto quello che avrebbe voluto fosse stato fatto quando lei non era altro che un’autrice. Il fatto di leggere, valutare e selezionare dei testi non è altro che l’azione primaria e basilare sul quale si fonda un lavoro editoriale, tutto ciò che segue è solo la conseguenza di tale scelta. Quindi, definire “caso” ciò che in realtà è un dovere richiesto a ogni buon editore, diventa sconfortante proprio perché dovrebbe essere ovvio. Inoltre, la presenza di un buon numero di autori, della stessa CE, conferma il sostegno che gli stessi scrittori offrono al proprio Editore, come testimonianza di un lavoro ben fatto.

Concorso Haiku tra Meridiani e Paralleli

Scelti tre haiku di Andrea Tavernati per il Concorso Haiku tra Meridiani e Paralleli

cover-haiku-Meridiani Paralleli

Con “L’intima essenza”, Tavernati non propone al lettore una semplice silloge, ma un vero e proprio cammino di riscoperta dell’io profondo, libero da convenzioni, maschere o preconcetti.

Questa frase, tratta dalla recensione (il testo completo è visibile QUI) scritta da Luca Cenisi, Presidente dell’Associazione Italiana Haiku (AIH), racchiude la reale essenza di quanto Andrea Tavernati ripone nelle proprie opere, trasformando in arte parole e versi. In questi ultimi anni, questa forma poetica ha trovato in diversi autori nostrani dei degni esponenti in grado di rappresentare lo stile italiano.

A seguito della selezione effettuata per la II Stagione del Concorso Haiku tra Meridiani e Paralleli, indetto dall’Associazione Fusibilia di Viterbo questi tre haiku di Andrea Tavernati sono stati scelti  tra i vincitori del concorso e pubblicati nell’antologia realizzata per rappresentare la diffusione italiana di questo genere poetico. (www.fusibilia.it)

Un percorso che ripropone il messaggio espresso con la pubblicazione dellIntima Essenza – la via degli haiku,  articolato racconto di un’esperienza interiore ed esistenziale attraverso gli haiku, EEEBook editore: www.edizioniesordienti.com

l'intima essenzaIl tempo bianco

melmosi attimi irride.

Lanima è neve.

 

Nebbie dautunno

trafigge la lampara.

Naufraga il mare.

 

In giacca a vento

si scorre dentro il gelo.

Il fiume è fermo.

 

 

Paolo Ferruccio Cuniberti in finale

Paolo Ferruccio Cuniberti in finale al premio letterario “Rèis ëncreuse, libro che cammina edizione 2014”

un'altra estate

Le Voci del Vento a Torino per il Premio Rèis ëncreuse.

Sarà una giuria popolare composta da 90 persone a decidere l’assegnazione del premio letterario Rèis ëncreuse, libro che cammina, 2014. La presentazione degli autori finalisti e la votazione conclusiva avverrà a Torino sabato 8 novembre con inizio alle ore 17,30 presso la sede della Famija Turineisa, in via Po, 43. Qualsiasi persona che abbia interesse a partecipare all’evento, incontrando gli autori finalisti e scegliendo l’opera ritenuta più significativa deve dare la propria adesione entro giovedì 6 novembre all’indirizzo mail langhearvangia@alice.it o previa telefonata al recapito 3381761673. Al momento il numero di giurati che si sono dichiarati disponibili è attestato a 50. Gli autori finalisti si presenteranno al pubblico portando in dono i punti loro assegnati dalla giuria tecnica e dalla giuria popolare che si sono espresse ad agosto e a fine ottobre. La giuria tecnica formata da 5 persone ha espresso un voto in ventesimi, mentre quella popolare proveniente dai corsi Terza Età di Asti era composta da 44 persone e si è limitata a scegliere il libro che durante la presentazione ha suscitato maggiore interesse, coinvolgendo dal punto di vista emotivo i giurati. Sommando i due punteggi la classifica provvisoria che potrà essere modificata sabato 8 novembre vede in testa con 22 punti lo scrittore originario di Govone Paolo Ferruccio Cuniberti, residente a Torino, autore del romanzo generazionale Un’altra estate, Edizioni EEE-book. Seguono a parimerito con 21 punti Mauri Aimassi di Magliano Alfieri, autore del volume autobiografico Ce l’ho messa tutta, San Paolo Edizioni, e la scrittrice Lidia Castrini Munafò, residente a Torino, autrice del romanzo Il bambino che sognava gli angeli, EDIZIONI Mille di Torino. Un solo voto di differenza tra il quarto classificato, Maurizio Rosso autore di La leggenda del cavaliere veloce, Araba Fenice Edizioni e il quinto finalista, Luigi Colli, autore del volume Dalle Langhe all’Etiopia, Daniela Piazza editore di Torino, fermo a 16 punti.

Nel corso della cerimonia di premiazione che concluderà i lavori della giuria popolare verranno assegnati due riconoscimenti ai libri editi dalla Casa Editrice Antares: Piantřa lì. Racconto della vite e del vino di una volta, autori Primo Culasso e Giancarlo Montaldo, e Scatti in Langa. Gente e tradizioni, antologia fotografica di Elio Scaletta.

In onore degli autori finalisti la corale Voci del Vento del maestro Fabrizio Brandone eseguirà un concerto a partire dalle 21 presentando dieci brani di grande valenza espressiva, con arrangiamenti ed armonizzazioni studiati per l’occasione.

Questi i nomi dei finalisti:

1 – AIMASSI MAURO per il libro CE L’HO MESSA TUTTA, San Paolo Edizioni.

2 – CASTRINI LIDIA MUNAFO’ per il libro IL BAMBINO CHE SOGNAVA GLI ANGELI, Edizioni Mille.

3 –  LUIGI COLLI per il libro DALLE LANGHE ALL’ETIOPIA, Daniela Piazza Editore.

4 – ROSSO MAURIZIO, per il libro LA LEGGENDA DEL CAVALIERE VELOCE, Araba Fenice edizioni.

5 – CUNIBERTI PAOLO FERRUCCIO, per il libro UN’ALTRA ESTATE, Edizioni EEE-book.

Scheda di presentazione di Un’altra estate di Paolo Cuniberti:

1 – UN’ALTRA ESTATE, autore  CUNIBERTI PAOLO FERRUCCIO, Edizioni EEE-book, voto Giuria 17, voto espresso dalla Giuria popolare Utea di Asti 5 =  punti 22 .

La storia che racconta Paolo Cuniberti parte da lontano ed è, in principio, una storia che riguarda due famiglie, una piemontese e l’altra siciliana. Quella piemontese vive nel Roero e ha come patriarca Carlo Bongiovanni, purtroppo giunto a fine corsa. La siciliana si regge su tre uomini d’onore, i Bastiani, gente di fiducia di un barone che non si rende conto che il mondo sta cambiando.  Sono le due storie ad avere dentro l’inquietudine del cambiamento, a sospirare la fuga dalle campagne e la ricerca del nuovo, con il mito della Fiat a Torino e l’esercito dei terroni che prende posto sul treno della speranza. In un contesto così lacerante, il romanzo di Cuniberti focalizza l’attenzione su due adolescenti che mordono il freno, Carlo, contadino che sogna la modernità e Maria, picciotta alle prese con esperienze più grandi di lei. Con il sistema del racconto a doppio binario, Cuniberti spoglia il suo racconto di ogni retorica. Svela a noi lettori un’Italia di gente povera, emarginata e piuttosto fatalista, in procinto di tagliare il cordone ombelicale che la lega al destino sempre uguale di chi non ha conoscenza ne strumenti per procurarsela. La bravura dell’autore consiste anche nell’accompagnare i suoi personaggi con empatia, mettendo i lettori sulle loro tracce, nel loro senso di dislocazione, di non appartenenza, di solitudine, facendoli agire sempre nelle retrovie, in piccoli paesi e in periferia.  L’autore si muove con destrezza su due piani, operando uno slittamento tra presente e passato, raccontando la scoperta personale dei propri limiti e desideri dei due personaggi principali del suo libro.

Ma i personaggi nel romanzo di Cuniberti non mancano e viene spontaneo dividerli in due categorie: genitori e figli. I genitori finiscono con l’apparire più fragili, incapaci di trovare soluzioni al loro male di vivere, come persone stanche che girano le spalle al futuro. I giovani sono anche loro ricchi di imperfezioni ma decifrano il mondo con una messa a fuoco più rapida e si scrollano di dosso le incrostazioni lasciate da infanzie non sempre serene. L’ultima annotazione riguarda la lingua usata dall’autore, stringata ed essenziale. Si capisce subito che ha il pallino dei racconti e una passione linguistica che lo porta a scrivere facendo una giusta e mirata economia di parole.

Scheda libro
Link all’acquisto: Amazon Kobo