Il giorno dei morti – versione free

Il giorno dei morti - versione free

Marcialla è un piccolo borgo della campagna toscana, ridente nella bella stagione, ma che conosce i suoi momenti di nebbia umida e gelida, durante l’inverno. La gente è semplice, si esprime in stretto dialetto toscano ma, soprattutto, è molto gelosa della sua identità e della sua peculiarità, insomma, Marcialla “fa paese a conto suo”, e gli estranei non sono molto ben accetti.

Lorenzo, un facoltoso chirurgo fiorentino, ha ristrutturato nei pressi di Marcialla un grande casale di campagna ereditato da una zia, ed intende trascorrervi una parte della settimana, lontano dal traffico e dallo smog cittadino.

La prima persona con cui entra in relazione è Anselmo, il becchino: da lui Lorenzo apprende che Marcialla ha un suo giorno speciale, il Giorno dei morti. Non si sa quando capiti, ma in quella giornata particolare i morti risorgono: non tutti, certo, soltanto chi vuole, per rivedere le persone conosciute durante la vita, amiche o nemiche.
Dapprima scettico, Lorenzo sperimenterà di persona la veridicità del fatto…

Il romanzo completo è su tutti i webstore.
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Buona lettura!

Il giorno dei morti – versione free epub
Il giorno dei morti – versione free mobi

Come leggere gli ebook

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Filippo Semplici e La sua Postazione

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Filippo Semplici e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

Vi presento la mia postazione

 

Di giorno non è che la scrivania di una mansarda poco battuta (per fortuna) da moglie e figlio, ma di notte si trasforma nel mio Regno.

Un PC acceso, una lampada da tavolo e poco altro, è tutto ciò che mi occorre. Non sono un caffeinomane, non mi servono ettolitri di caffè per mantenermi sveglio e lucido durante le ore notturne, mi basta una buona idea da scrivere. Quando riesco ad afferrare quella giusta, allora non c’è niente che mi stanchi o mi distragga.

Su quella sedia di pelle nera e consumata (da qui non si vede!), ho trascorso molto del mio tempo, a creare storie e articoli per il mio blog. Comunque sia, tutto nasce da lì.

Scrivo nel silenzio, sono uno di quei tipi un po’ misantropi a cui serve ancora la concentrazione, anche perché, diversamente, non saprei ascoltare ciò che i miei fantasmi hanno da dirmi.

Quando le idee invece mi sfuggono e mi ritrovo a rincorrere una parola, una frase che non viene, prima di lasciarmi sopraffare dallo sconforto dello scrittore in crisi creativa, mi volto a guardare i (pochi) trofei collezionati negli anni: i libri che ho pubblicato, le antologie, le targhe. Tutti quanti  sapientemente disposti attorno alla postazione, pronti a venirmi in aiuto.

Raramente prendo appunti su fogli di carta, e quelli che si intravedono nella foto, probabilmente sono i disegni di mio figlio. O qualche bolletta da pagare.

Dentro di me coltivo sempre il sogno che presto arriverò a usare quella mansarda di giorno e non più di notte, che la scrittura diventerà il mio vero lavoro, ma per adesso è meglio preoccuparsi di tenere sempre una lampadina di scorta per la luce da tavolo.