La casa e Profondo Sud

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Autore e narratore, è risaputo, non sono la stessa cosa, neppure quando si scrive un’autobiografia. Perché? Semplice, perché la scrittura letteraria è sempre finzione.Qui trovate il primo di tre video che saranno dedicati al narratore e al suo ruolo.
Questa settimana il nostro catalogo si è arricchito di due nuove opere teatrali, da rappresentare, ma anche semplicemente da leggere: La casa, di Laura Bucciarelli, è l’opera vincitrice del premio Un bagaglio di idee 2015, promosso dalla Fed.It.Art. Impossibile non pensare a Beckett, leggendo questo atto unico. In una casa vuota, persa in una campagna buia e senza punti di riferimento, tre personaggi dialogano tra loro, girando intorno a una misteriosa valigia, unica suppellettile presente nell’ambiente. All’assurdo si aggiunge anche una puntina di horror, quel tanto che basta per speziare un dialogo scarno e ambiguo. È lo spettatore che, assistendo alla scena, costruisce ipotesi di possibili storie e con la sua immaginazione crea il mondo esterno e l’ambiente interno, ambedue densi di incognite e poco rassicuranti, metafore di un mondo inospitale e della difficoltà dei rapporti umani e della comunicazione interpersonale.
La seconda opera è Profondo Sud di Francesca Mereu, due pièces di teatro documentario.  Sono storie dal profondo Sud americano, per capire la lotta dei neri per la conquista dei diritti civili. L’autrice, una giornalista italiana che vive in Alabama, porta il lettore e lo spettatore a scoprire, attraverso le emozioni dei protagonisti, la bellezza e le infinite contraddizioni di questa parte d’America.


La casa
:

La_casa_EEEImpossibile non pensare a Beckett, leggendo questo atto unico. In una casa vuota e inospitale, persa in una campagna buia e senza punti di riferimento, tre personaggi dialogano tra loro, girando intorno a una misteriosa valigia, unica suppellettile presente nell’ambiente. All’assurdo si aggiunge anche una puntina di horror, quel tanto che basta per speziare un dialogo scarno e ambiguo. È lo spettatore che, assistendo alla scena, costruisce ipotesi di possibili storie e con la sua immaginazione crea il mondo esterno e l’ambiente interno, ambedue densi di incognite e poco rassicuranti, metafore di un mondo inospitale e della difficoltà dei rapporti umani e della comunicazione interpersonale.

La casa è il testo vincitore dell’edizione 2015 del concorso “Un bagaglio di idee”, indetto dalla Fed. It. Art.

Profondo Sud:

Profondosud_EEEDue opere teatrali ambientate nel profondo Sud americano che raccontano, attraverso testimonianze di personaggi veri, la schiavitù, la segregazione, e la dura lotta dei neri per la conquista dei diritti civili.
La Musica del Diavolo lo fa attraverso la storia del blues, la musica testimone di proteste e violenze razziali. Un ritmo nato nei campi di cotone che ha rivoluzionato il panorama musicale americano e non solo.
The Magic City è invece la storia di Birmingham, la città dell’Alabama che Martin Luther King ha chiamato «la più segregata d’America». Qui negli anni Sessanta sono iniziate le manifestazioni pacifiche dei neri che hanno costretto l’America ad approvare leggi che bandiscono ogni tipo di discriminazione.
Nelle sue opere, ispirate al teatro documentario, Francesca Mereu porta il lettore e lo spettatore a scoprire, attraverso le emozioni dei protagonisti, la bellezza e le infinite contraddizioni di questa parte d’America.

Buon fine settimana e buona lettura a tutti.

Piera Rossotti Pogliano
Direttore Editoriale di EEE-book
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La guardia delle Terre Rinate

La nostra editora è molto esigente per quel che riguarda il fantasy e la fantascienza, questo ormai è un fattore piuttosto noto, tuttavia non disdegna storie che abbiano un proprio fascino. Per questo motivo la pubblicazione di La guardia delle Terre Rinate, di Sergio Piergianni, ci sorprende piacevolmente.

di Piera Rossotti

Il video di questa settimana, come di consueto, è dedicato alla scrittura e lettura creativa e vi suggerisco un metodo che, a mio parere, è il migliore e il più piacevole per imparare a leggere e, se avete voglia di mettervi in gioco, anche a scrivere.
Ho appena pubblicato un romanzo di fantascienza: ricevo un discreto numero di manoscritti di questo genere, ma ne ho pubblicati pochi, perché raramente mi soddisfano. Molto piacevole, invece, questo romanzo di Sergio Piergianni, La guardia delle Terre Rinate; scritto con stile asciutto ed essenziale, ha un ritmo incalzante e veloce, è un romanzo adatto a tutte le età e piacerà anche alle ragazze.

La trama:

La città di Alba, una delle maggiori metropoli delle Terre Rinate, è spesso messa a rischio da mutanti e demoni, che attaccano gli esseri umani e i loro centri abitati. Per questo sono costantemente difesi dagli Esper, forme evolute dell’uomo, dotate di particolari poteri.
Un giorno si prospetta un pericolo ancora più grande per Alba, con la comparsa di un demone molto potente, Avart, da sempre alla ricerca di un antico avversario con il quale pare avere un conto in sospeso. Purtroppo nessuno sa dove si nasconda quest’ultimo, e lo stesso Avart si trova costretto a minacciare Alba per stanarlo. Intanto, a difesa della città, scende in campo Sid, un giovane Esper dai poteri eccezionali, ma dotato di un pessimo carattere. Tra mille difficoltà e tradimenti, con il sostegno del suo unico amico Stu e i battibecchi con un’adolescente umana di nome Lory, il ragazzo si opporrà ad Avart in ogni modo possibile, pur consapevole del fatto che le sue sole forze non sono sufficienti ad affrontare un avversario del genere, ma anche conscio del fatto che trovare l’unico in grado di tenere testa al demone potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora…

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Per molti, ma non per tutti

Per molti, ma non per tutti

di Piera Rossotti Pogliano

La scrittura non è per tutti, la lettura sì. Leggere è comunque il punto di partenza per chi vuole scrivere, se fatto con intelligenza, spirito critico e sensibilità. È una competenza da coltivare, non un dono innato. Questo è l’insegnamento di Raymond Carver, di cui parlo nel video di questa settimana, Come imparare/insegnare la scrittura creativa, ed è il messaggio che cerco di trasmettere a chi vuole provare a scrivere un libro o anche a chi, semplicemente, desidera trarre maggior piacere dalla lettura.
Mazzarini_EEEPer chi ama la poesia, segnalo la pubblicazione di una raccolta poetica bella e particolare:
Si aprano le danze, di Maria Luisa Mazzarini, è  una fantasmagoria di colori e di luci, è un susseguirsi incalzante di visioni e di sogni (chi, se non un visionario, sa ascoltare la luce e respirarla?) ed è al contempo un Viaggio alla ricerca del senso più profondo di sé, di quel giardino interiore che è segreto anche al cuore e che si trova forse soltanto attraverso l’Arte, la Poesia, prima rigagnolo, poi torrente in piena, che rompe gli argini e apre i sensi alla bellezza magica del mondo e alla Bellezza superiore dello spirito. Sensibile alla pittura e ai principi fondanti del Metateismo, l’Autrice crede alla possibilità di riconquistare attraverso l’Arte il legame spirituale che collega umano e divino, perché l’Arte è ciò che permette all’Uomo di “creare nel creato”, di ritrovare in sé il “sacro”, inteso come lo spirito dell’“Uomo portatore di divino” e di prenderne coscienza, per dar vita a un nuovo Umanesimo.

Prefazione di Piera Rossotti Pogliano a Si aprano le danze

(…)

ho scritto

d’una vita d’aria e di acqua,

di terra e di fuoco,

di Sogno di fiorita danza.

E di segreta lacrima.

In questi pochi versi è contenuta tanta parte dell’universo poetico di Maria Luisa Mazzarini.
C’è la vita, prima di tutto, guardata con stupore di bambino davanti ai fiori bianchi della primavera, ai petali di neve di un ciliegio, ai gigli di un campo.
C’è l’aria luminosa del giorno pieno, il brulichio di stelle e la luce di una luna segreta che illuminano la notte.
C’è l’aria che muove l’acqua e ne scompiglia i capelli come un amante, e la luce d’acqua di polla da respirare o un torrente gorgogliante / di Luce da ascoltare in una notte d’amore sotto le stelle.
Anche le parole sono acqua, cascate, fiumi, sorgenti, acque di smeraldo, vive di alghe, o gelide acque di cristallo capaci di sciogliersi come lacrime alla vita di una Donna che la luce del mattino sorprende nel prato, adagiata tra l’erba, fresca e limpida come nuovo cristallo di rugiada.
Si aprano le danze è una fantasmagoria di colori – di fiori, di acque, di cieli – e di luci – luce degli astri, Sole, Luna, stelle, ma anche luce tenue di lucciole, riflessi di acque – è un susseguirsi incalzante di visioni e di sogni (chi, se non un visionario, sa ascoltare la luce e respirarla?) ed è al contempo un Viaggio alla ricerca del senso più profondo di sé, di quel giardino interiore che è segreto anche al cuore e che si trova forse soltanto attraverso l’Arte, la Poesia, prima rigagnolo, poi torrente in piena, che rompe gli argini e apre i sensi alla bellezza magica del mondo e alla Bellezza superiore dello spirito.
Dalle dediche di alcune poesie si comprende la grande attenzione e sensibilità dell’Autrice per la pittura: Degas, Monet, Picasso e il contemporaneo Davide Foschi, fondatore del Metateismo e autore del Manifesto del Movimento che si propone di riconquistare attraverso l’Arte il legame spirituale che collega umano e divino, perché l’Arte è ciò che permette all’Uomo di “creare nel creato”, di ritrovare in sé il “sacro”, inteso come lo spirito dell’“Uomo portatore di divino” e di prenderne coscienza, per dar vita a un nuovo Umanesimo.
Cogito ergo sum oggi non ci può più bastare. L’Uomo dei nostri tempi ha bisogno di andare oltre e dire: Io sono perché intuisco la mia essenza.”[1]
Per riuscire a ritrovarsi, l’Artista deve però prima accettare di perdersi, accettare il sogno e il mistero, aprirsi al miracolo del mondo per arrivare al luogo-non luogo / di un paesaggio di luna, un LUOGO dove non si è stati mai, / di Poesia e di mare, un luogo remoto e segreto, di cui la Poetessa trova infine il nome:

È la Vita quel Luogo

di fiori.

[1] D.Foschi, Manifesto del Metateismo, www.davidefoschi.it /metateismo.

Luci rosse

Luci rosse: la nuova collana EEE

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L’essere umano è composto da mille sfaccettature diverse e molte di queste possono diventare più evidenti proprio nella sfera privata, campo nel quale difficilmente le maschere possono restare al proprio posto. Luci rosse, la nuova collana EEE vuole proprio portarvi in questo universo, senza giudicare né colpevolizzare necessità umane che rientrano ancora nel lecito, fino a che le persone coinvolte sono adulte e consenzienti. Nessuno può giudicare ciò che avviene in una coppia o nel singolo, quando non nuoce a nessuno, nemmeno ai diretti interessati.

Luci rosse è appena agli inizi, conta soltanto due titoli, entrambi interessanti. Le opere che abbiamo inserito – ci auguriamo di trovarne altre valide in futuro – devono avere delle caratteristiche precise: devono essere opere erotiche, anche molto esplicite, che possano raccontare una vera storia, non essere semplicemente un canovaccio su cui cucire delle descrizioni di atti sessuali più o meno pruriginosi. Altra caratteristica: vogliamo che raccontino un sesso sereno, vissuto senza sensi di colpa e senza prevaricazioni.

La chiave di volta” scrive nella sua prefazione l’autore de Il gusto dell’amarena selvatica (Ludovico Alia) “è il rispetto per gli altri.” Partire da questi presupposti e scrivere un libro erotico hard come quello citato, che esplora il tema del cuckoldismo, mi sembra una bella novità, rispetto a tanto ciarpame che si incontra nella letteratura di questo genere. Per chi non lo sapesse, il termine cuckoldismo descrive la tendenza dell’uomo a desiderare e assecondare il tradimento della propria partner, raggiungendo il proprio piacere sessuale nell’assistere a tali amplessi o attraverso il racconto di lei. Perché si possa parlare di cuckoldismo è necessario che esista una vera forma di amore tra l’uomo e la propria donna e non una semplice mercificazione del corpo femminile.

Trama:

il gusto dell'amarena selvaticaElena e Luca, due giovani sposi, perdono il lavoro e, per sbarcare il lunario e pagare le rate del mutuo, decidono di tentare la strada delle esibizioni sessuali a pagamento su un sito internet dedicato. La strada scelta, e dettata dalla necessità, li aiuterà a scoprire attitudini sessuali opposte e tuttavia incredibilmente coincidenti, che forse mai sarebbero sbocciate in un rapporto di coppia in situazione normale.
L’atteggiamento di Luca è definito cuckoldismo: egli prova piacere, infatti, nel vedere la propria compagna, della quale è sinceramente innamorato, posseduta da altri uomini, ai quali egli la “concede” di sua spontanea volontà, ed Elena, dal canto suo, prova il desiderio di fare sesso con altri uomini e di esibirsi di fronte al marito e ad altre persone.
In pochi mesi, i due si rendono conto dell’esistenza di un mondo celato agli occhi di molti, e vivranno avventure molto particolari, che faranno crescere la loro consapevolezza di avere scelto il giusto compagno di vita. Incontreranno persone differenti per estrazione sociale ed educazione, legandosi in particolare a Sergio, un ricco signore che cela un profondo dolore nel suo cuore e che trarrà un grande conforto dalla loro amicizia.

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L’altro romanzo, di Ugo Poggesi, racconta la storia di Marta, una giovane donna che rimane vedova e prigioniera dei fantasmi del passato. Una vacanza in Grecia le permetterà di riscoprire se stessa e di riappropriarsi della sua naturale, gioiosa, dirompente sessualità. Una storia che è un inno alla bellezza e al piacere, senza inibizioni.

Trama:

mina vaganteUn terribile incidente ha stroncato la vita di Michele, e Marta, giovane e bella vedova, non riesce a staccarsi da lui, dal suo ricordo. Per un anno intero, la donna continua a vedere il marito accanto a sé, come un fantasma che è la proiezione del suo desiderio di lui. Ed è proprio il fantasma di Michele, che non può più soddisfare il bisogno d’amore, anche fisico, a suggerirle un giorno di fare una vacanza in Grecia. Marta, poco convinta, parte per trascorrere una decina di giorni su una piccola isola, dove farà la conoscenza di due fratelli gemelli, Cristina e Demis, instaurando con entrambi un rapporto basato sulla simpatia e la sessualità e scoprendo di essere davvero, come era solito dirle il marito, una “mina vagante”: apparentemente tranquilla, ma basta sfiorarla per farla detonare. La vacanza si trasforma così in una esperienza di sessualità a tutto campo, nella quale Marta, che si credeva rigorosamente eterosessuale, scopre di essere invece profondamente attratta anche da Cristina. Come un unico dio ermafrodito, i due gemelli coinvolgono la giovane donna anche nei loro giochi sessuali di coppia, in un crescendo vorticoso di piaceri e di sensazioni fino allora sconosciuti, fino ad una vera e propria “nuova nascita”. Sullo sfondo di una Grecia “da cartolina”, in barca tra le onde dell’Egeo o su piccole spiagge bianche e nascoste, in compagnia di un giovane dio e di una efebica Nereide, Marta scopre se stessa e si riappropria della sua naturale, gioiosa, dirompente sessualità. Una storia che è un inno alla bellezza e al piacere, senza sensi di colpa e senza inibizioni.

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Angelus di sangue

Angelus di sangue, un thriller che vi toglierà il fiato

Solo a Giancarlo e ad Alessandro poteva venire in mente di unire le loro fervide immaginazioni per scrivere un romanzo a quattro mani. E che mani! Dal Maestro del Gotico italiano e dal Signore delle Spy Stories nostrane non potevamo aspettarci altro che un Angelus di sangue. E ringraziate la presenza di Alessandro se, alla fine del libro, qualcuno è rimasto vivo 😉

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Il Palazzo Apostolico in Vaticano è certamente uno dei luoghi più monitorati al mondo, ma è davvero impenetrabile ad un attacco terroristico? Dalle penne di Alessandro Cirillo e di Giancarlo Ibba è nato un romanzo d’azione dai ritmi serrati e convulsi, denso di colpi di scena, in cui si misurano due grandi protagonisti: il terrorista afgano Fawaz, intelligente e crudele, ma con fortissime motivazioni all’azione e all’odio, e Bruno Majo, un diacono che sta per essere ordinato sacerdote, ma che ha un passato da militare addestrato e un terribile segreto da custodire.

Alessandro Cirillo è nato nel 1983 in provincia di Torino.
Nel 2003 ha conseguito il diploma di ragioneria presso ITCG Galileo Galilei di Avigliana.
Subito dopo la fine della scuola ha conosciuto una splendida ragazza che nel 2012 è diventata sua moglie. Nel tempo libero nuota, gioca a calcio, pratica il Krav Maga, è appassionato di modellismo militare; dal 2006 fa il Capotreno a Torino, e si reca al lavoro in treno, ovviamente, così trova anche il tempo per leggere.
Dal 2013 collabora con la rivista militare “Combat Arms Magazine”, scrivendo articoli sulle Forze Armate italiane.
Attacco allo Stivale è stato il suo primo romanzo: dopo aver letto tanti libri, ha deciso di mettersi alla prova e di scrivere un romanzo d’azione ambientato in Italia e con protagonisti italiani, seguito daNessuna scelta, una nuova avventura dell’agente dei servizi segreti italiani Nicholas Caruso, che ritroviamo anche in questo terzo romanzo ambientato in Italia, Trame oscure.

Giancarlo Ibba nasce a Cagliari nel 1972, nello stesso giorno delle famose “Idi di Marzo”.
Scrive racconti brevi da quando ha imparato a leggere e scrivere, a quattro o cinque anni, prima dell’asilo. Questa precoce iniziazione alla letteratura ha una spiegazione semplice: un carattere un po’ solitario e introverso ha reso quasi fatidica la scoperta della letteratura e della scrittura.
È divertente, forse, evidenziare che il suo primo approccio con la lettura è avvenuto attraverso i fumetti (che a quei tempi i genitori acquistavano con una certa regolarità) allora molto in voga: Tex, Zagor, Comandante MarkDiabolik, oltre alle collane di Lancio Story e Skorpio. Alcune di queste storie non erano proprio per bambini, in ogni caso gli piacevano molto. Su quelle pagine stropicciate ha imparato a scandire le lettere, copiarle e a colorare le figure stando dentro i contorni.
I suoi esordi come scrittore, andati persi tra un trasloco e l’altro, consistevano soprattutto in brevi racconti che parodiavano le favole dei fratelli Grimm. Ricorda ancora di aver scritto, fino alla quinta elementare, una storia ad episodi su tre astute scimmiette (una cieca, una muta e una sorda… come da tradizione) e un leone pasticcione che cercava invano di mangiarsele. Negli anni seguenti, parallelamente all’evolversi delle sue letture (ha saccheggiato la Biblioteca Comunale, leggendo tutto quello che gli capitava sotto gli occhi, tant’è che i suoi compaesani lo ricordano sempre con un libro sottobraccio), ha composto alcuni racconti di ogni genere: dal fantasy allo psicodramma. Durante l’ultimo anno del Liceo Scientifico ha scritto una storia di fantasmi con cui ha partecipato ad un Concorso Letterario Comunale. Per quell’opera gli è stata consegnata una targa e finora è l’unico riconoscimento che ricevuto per le sue fatiche letterarie. Molti anni dopo, mentre cercava di laurearsi in Scienze Naturali, ha incorporato quella novella in un romanzo, oggi pubblicato con il titolo L’alba del sacrificio.
Subito dopo la laurea, nel tempo libero post-lavorativo, ha iniziato a scrivere la prima bozza di un romanzo breve: La vendetta è un gusto. La cosa più autobiografica che abbia mai scritto.
C’era una volta in Sardegna è il terzo romanzo che pubblica con EEE-book, come i precedenti.
Attualmente vive, lavora e scrive in Valle d’Aosta.

ISBN 978-88-6690-278-2

Autore: Alessandro Cirillo – Giancarlo Ibba

Link all’acquisto: EEE

Alcune nuove uscite

Fra le nuove uscite ci sono dei gialli da non perdere

Ecco un tris di titoli da non lasciarsi sfuggire, soprattutto per gli amanti del giallo, del thriller e del noir.

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Il mistero di Monte Navale
di Claudio Danzero.

MonteNavale_EEEIl Mistero di Monte Navale ha l’ambizione di raffigurare un acquerello della vita torinese degli anni Sessanta. La definizione di acquerello è legata alla rappresentazione tenue delle dinamiche sociali di quegli anni: la bassa densità di veicoli, i viaggi in treno e in tram, le abitazioni povere, le economie domestiche, le prime disponibilità economiche.
Innanzi tutto il mondo della scuola presa d’assalto anche dai figli del proletariato dopo un buio ventennio di restrizioni. In seconda battuta il mondo del lavoro che, in pieno Boom economico, assorbiva grandi quantità di mano d’opera in prevalenza qualificata.
In seguito a ciò, gli anni Sessanta assisteranno anche al fenomeno dell’immigrazione e dell’inurbamento. Per questo il racconto tocca anche la provincia dove si svolge buona parte della vicenda. Anche in provincia infatti si contano importanti realtà industriali, prima fra tutte la Olivetti di Ivrea all’avanguardia quasi utopistica per la qualità del rapporto di lavoro.
Il mistero di Monte Navale è però sostanzialmente un romanzo poliziesco che assisterà ai successi di una giovane giornalista-avvocato nel confrontarsi anche sentimentalmente con un brillante commissario di Polizia nella soluzione, apparentemente scontata, di un efferato delitto.

Tutta la vita per morire di Mario Nejrotti.

Nejrotti_EEEIn un Cilento dove “la vita è ancora scandita dai tocchi delle campane” e allietata dai profumi e dai sapori di una cucina antica, il maresciallo Pejretti ( piemontese trapiantato al Sud, dove si trova benissimo) indaga sulla scomparsa dell’anziano Aristide Alibrando, coadiuvato dai suoi uomini e, un po’ suo malgrado, da una coppia di turisti, simpatici ma incoscienti, un medico torinese e sua moglie, a volte troppo propensi a giocare ai detective e ansiosi di farsi coinvolgere in un’indagine che si sviluppa su strade forse destinate a incrociarsi: la ricerca del vecchio Aristide, i segreti della sua antica famiglia e un traffico di droga gestito dalla camorra.
Sullo sfondo il misterioso casale di Capo Vento dove tutto comincia e tutto finisce.

Come il mare ad occhi chiusi di Elena Grilli.

Grilli_EEEUn omicidio strano, quello di un barista ritrovato con un foro di proiettile in fronte e misteriosi segni su una mano. Un delitto che risveglia la sonnolenta città di Ancona, desta antiche paure, scuote fino a far emergere segreti che erano sepolti dietro rassicuranti apparenze. Una coraggiosa ragazza usa il suo acume per destreggiarsi in una trama intricata che evolve con ritmo frenetico, sfiorando pericoli e doppi giochi mortali. Uscirne viva è una sfida che non è scontato vincere.
Come il mare ad occhi chiusi è un giallo mozzafiato, dove nemmeno la soluzione finale è in grado di offrire il conforto di una certezza. La verità è molteplice, ha più facce e quando il caso sembra risolto, tutto si capovolge di nuovo, per far affiorare segreti ancora più reconditi ed inquietanti.

Una Regina e i suoi Re

Una Regina e i suoi Re

Un altro poeta s’inserisce nella scuderia degli autori EEE, circondando la nostra Regina di nomi eccellenti.

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Maurzio Donte, con il suo Nell’incanto, stabilisce un nuovo filo conduttore con i propri lettori.

Elisabetta Bagli, Andrea Leonelli, Andrea Tavernati, Gastone Cappelloni e Maurizio Donte, formano una squadra poetica che assume già il sapore della leggenda. Elisabetta, con i suoi meravigliosi versi, offre una vita vista al femminile, con i suoi dubbi e le sue incertezze, condite con quella forza che ogni donna è in grado di avere. Andrea Leonelli travolge gli animi con l’energia di cui carica le sue composizioni, trovando, attraverso la sofferenza e lo strazio, la via verso il cuore dei lettori. Andrea Tavernati incanta con i propri Haiku, descrivendo in così pochi termini un universo ricco di emozioni e sentimenti. Gastone lascia senza fiato. La sua prosa, solo all’apparenza semplice, è un puro inno alla vita e a quanto possa far sentire vitale un uomo. Infine Maurizio Donte, un nome che porta l’arte poetica verso quella classicità che così bene padroneggia.

Vi presentiamo la parte iniziale della presentazione di Nazario Pardini al libro Nell’incanto

Bolero

Donte_EEEVaga sulle onde un fremere d’incanto,
mentre trema la luce della Luna
e alzo nel vento a te un notturno canto
che flebile s’inizia sotto il cielo;
con arte io vengo a te, mia sola amata,
tu danzi quasi fossi una sirena
nel mare dell’estate che è passata.
Mi ricordo il motivo della danza
ed il tuo passo al muoversi del suono,
lento Bolero, dentro la risacca,
in languide movenze d’abbandono.

Iniziare da questa citazione testuale significa andare a fondo, da subito, nella epigrammatica vicenda del canto di Maurizio Donte. Un canto dolce, estremamente musicale, nutrito di cospirazioni emotive di grande abbandono erotico-intimistico, dove il verso, con tutta la sua potenza ermeneutica, si fa corpo risolutivo degli abbrivi vitali del Poeta. Sì, c’è l’amore, vissuto con plurima collaborazione panica, con espansioni iperbolico-allusive, e con abbracci semantici di urgente vocazione narratrice, ma un amore plurimo, totale, universale che coinvolge la vita nella sua polisemica significanza: il sogno, la realtà, il tempo, la memoria, la pace, la società e quell’inquietudine che nella poesia si fa flauto sotterraneo ad accompagnare il fluire dello spartito: “Mi ricordo il motivo della danza”, una rievocazione che si traduce in alcova rigenerante, in edenico ritorno, in visione incantatrice trasferita in mondi dal sapore neoplatonico, dove tutto è leggero, inviolabile e sonoro come una musica sublimante. Ed è l’endecasillabo – trattato in tutte le salse, in tutte le sue tonalità, a majore e a minore di sonetti, odi e canzoni – a evidenziare l’esperienza metrica del Nostro; la sua abilità versificatoria, aduso, Egli, al verso nobile del canto: “con arte io vengo a te, mia sola amata,/ tu danzi quasi fossi una sirena/ nel mare dell’estate che è passata”. Un mare d’infinita portata, i cui orizzonti si estendono fino all’inverosimile, fino a traguardi a cui l’uomo non può allungare lo sguardo, data la sua pochezza. E il Poeta è cosciente della futilità del tempo, del gioco delle sue fauci, della sua rapacità e voracità: “E vano è lo sperare che ritorni:/ rapido fugge il tempo tra le dita.”, per questo si affida al memoriale, a quel “passato” che tanto vorrebbe riattivare “in languide movenze d’abbandono”; a un eros che, comunque, non circoscrive il panorama ispirativo del Nostro; dacché la perlustrazione ontologica delle piecès e lo scavo analitico si estendono, a tutto tondo, al bene e al male della vita, col ricorso a uno sguardo impegnato e addolorato su tutto ciò che crea sofferenza; su tutto ciò che si allontana dalla fraternità, e dalla umanità, visto che “Non più vi fosse guerra, ma fraterno/ amore” è l’auspicio più sentito del Poeta

Si riparte

Siamo nel 2016: si riparte!

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Si riparte, bene, un nuovo anno è appena iniziato e le sue premesse sono già più che buone, se non altro per i bilanci fatti dal nostro Editore che, immancabilmente, ha reso noti (con una certa e meritata soddisfazione) attraverso una newsletter giunta il 31 Dicembre.

Ve ne riporto un breve passaggio.

Quando ero alle elementari (quasi sessant’anni fa…) era inevitabile che la maestra assegnasse il temino sui buoni propositi per l’anno nuovo, esame di coscienza sugli errori dell’anno passato ecc. ecc.
Quelle abitudini che ti instillano nell’infanzia non ti lasciano più, penso che capiti anche a voi: fine anno è tempo di bilanci e inventari.
Non starò a tediarvi con tante cifre, ma tengo a dirvi che sono arrivata a 290 titoli pubblicati in quattro anni, per la precisione 90 in cartaceo e 200 in e-book e che, nello stesso periodo, gli ebook venduti sono oltre 65.000. Per un piccolo editore e una Signora Nessuno come me, il risultato non è male, ed è stato raggiunto grazie all’interesse di voi lettori. GRAZIE.

Il nostro GRAZIE si aggiunge al suo, perché queste cifre testimoniano tutto il lavoro che fino ad ora abbiamo svolto tutti noi che, in un modo o nell’altro, abbiamo contribuito a dare vita a questo sogno.

Un sogno diventato realtà anche per quattro nuovi romanzi: Eredità di sangue di Andrea RavelNon altro che me stesso di Lu Paer, Angelus di sangue di Alessandro Cirillo e Giancarlo IbbaFrittate e Grattacieli di Margherita Terrosi.

Di questi titoli avremo modo di parlare anche in seguito, approfondendo le trame e scoprendo in nuovi autori.

 

Ora gli acquisti li fai anche da noi

Con streetlib ora gli acquisti li fai anche da noi

Con streetlib tutto diventa possibile, anche acquistare il libro, di uno dei vostri autori preferiti, persino da questo blog. Nella sezione shop ci sono tutte le schede e tutti i titoli immessi nel catalogo EEE e, per ogni pagina, è previsto un “bottone” acquista che vi permetterà di accedere direttamente alla pagina in cui sono presenti i vari formati che potrete caricare sul vostro device preferito. A quel punto potrete accedere alla fase del pagamento, reso sicuro dai più avanzati sistemi di sicurezza che streetlib garantisce e il gioco è fatto in pochissimi click.

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conferma dell’acquisto effettuato

Quindi non avrete bisogno di fare ricerche in internet per capire dove vi è possibile comprare un titolo che ha stuzzicato la vostra curiosità. Il download sarà immediato se preferirete la versione digitale e vi verrà mandata una copia del link, nonché la conferma dell’acquisto nella vostra casella email, così che nulla andrà perduto e il libro sarà recuperabile anche in un secondo momento.

Per la versione cartacea, invece (prevista per molti dei nostri titoli), sarà necessario andare direttamente nel sito ufficiale della Casa Editrice, ma state tranquilli, la procedura sarà sempre la stessa e il libro vi arriverà entro una settimana, poste permettendo.

La vera essenza di un giallo

Bugie e Verità, la vera essenza di un giallo

coverbovLa vera essenza di un giallo nasce quando nulla di quanto accade è chiaro e comprensibile. Quando, nonostante tutti i presupposti, il risultato finale si manifesta in modo del tutto insolito e arcano, precludendo qualsiasi logica o spiegazione. Ed è esattamente in questo modo che l’antologia Bugie e Verità ha finalmente visto la luce.

Non sappiamo se le congiunzioni astrali abbiano portato a dover prima risolvere degli enigmi, affinché fosse possibile poterla proporre al pubblico, tuttavia, questo volume è circondato da un alone di mistero che ancora non siamo riusciti a svelare. Forse è la sua natura, forse è il suo contenuto a richiamare le molecole che compongono ogni buon poliziesco, fatto sta che, fin dalle prime battute, sono stati diversi gli episodi che hanno trasformato un “semplice” LIBRO in qualcosa di particolarmente curioso. Capitoli che sono spariti dal file originale e poi, miracolosamente sono ricomparsi. Formattazioni che non si riusciva a salvare perché, a ogni nuova apertura del documento, tutto era tornato nel caotico disordine originale. Racconti editati e impaginati che cambiavano di posto… per terminare con un caricamento sulle maggiori piattaforme online che ha richiesto molto più tempo del previsto e senza alcuna apparente ragione che ne impedisse la pubblicazione.

la vera essenza di un giallo

piattaforma Kobo alle 8:17 del 20/11/2015

Ebbene, nonostante questo sfondo noir, siamo arrivati al dunque: Bugie e Verità è finalmente online su Amazon e Kobo. Presto sarà disponibile su tutti i maggiori webstore. Tuttavia, proprio per non smentire la sua fama, proprio oggi la piattaforma di Kobo non è agibile per manutenzione…

Coincidenze? In un giallo, thriller o noir che si rispetti, le coincidenze, di solito, non esistono. Se lo chiedessimo al buon Lucarelli, ci direbbe che, in una situazione del genere, le motivazioni sono sempre da ricercarsi nelle intenzioni dell’assassino e che le convergenze del destino non sono altro che cause prodotte dagli effetti di un’azione specifica, di solito prodotta dal colpevole. Ma… e c’è sempre un ma, sono proprio questi imprevisti che portano alla soluzione dei casi e alla cattura di chi ha commesso il reato. Ovviamente, nel nostro caso non ci sono reati, ma esistono questi fattori inspiegabili che possono, però, rendere interessante tutta la situazione e possono portare a considerare quale sia la vera essenza di un giallo.

Presentazione:

Il Mondo dello Scrittore, in collaborazione con Edizioni Esordienti E-book, presenta questa settimana l’antologia dei racconti che ha selezionato tra i numerosi pervenuti per il concorso. Incontrerete ben trenta cadaveri sparsi fra le pagine, fate attenzione che non ne salti fuori qualcuno che non siamo riusciti a individuare! Fra questi ci sono diciannove uomini, nove donne e, purtroppo, anche due bambini.
In tutto questo gli assassini sono dieci. C’è da notare che non sempre le signore autrici si sono limitate a metodi poco invasivi, come il veleno, ad esempio, ma hanno dimostrato una crudezza al pari dei signori uomini.
Singolare è il fatto che nessuno dei nostri autori ha ben pensato di far fuori l’editore, cosa che, spesso, gli scrittori meditano di fare e non negatelo perché sapreste di mentire. A parte questo, siamo soddisfatti del risultato ottenuto con questa antologia, perché i dieci racconti selezionati coprono un vasto campo di possibilità, partendo dall’omicidio più classico all’indagine più particolareggiata. Fra gli scrittori abbiamo ritrovato vecchie e nuove conoscenze, in egual misura, scoprendo, con immenso piacere, che alcuni autori affezionati non hanno potuto fare a meno di regalarci un altro testo da inserire fra le nostre pagine.

Si raccomanda la lettura possibilmente davanti al caminetto, perché il brivido è servito!