Libri Cartacei

Non solo digitale ma anche cartaceo

Molte volte abbiamo sottolineato il fatto che Edizioni Esordienti è una casa editrice di stampo digitale, quindi pubblica libri prevalentemente in formato ebook. Tuttavia, non va dimenticato il fatto che durante una presentazione, un evento, una richiesta specifica, gli autori possano sentire la necessità di potersi avvalere di copie in formato cartaceo delle proprie opere. Per questo motivo è stato predisposto un servizio di stampa che permette di realizzare libri in formato cartaceo di ottima qualità. I libri sono in brossura fresata o, nel caso di volumi particolarmente corposi, le brossure sono realizzate a quinterni. La carta utilizzata per la stampa

Dunque, eccovi i libri che potrete trovare sul sito di Edizioni Esordienti Ebook, suddivisi nelle varie sezioni.

Romanzi e Racconti

Gialli, Thriller e Noir

Rosa ed Erotici

Fantascienza e Fantasy

Poesia

Esperienze e Testimonianze

Ragazzi e Genitori

Cronache dal Mondo Parallelo

Storie di Donne

Romanzi Storici

 

Io dormo da sola: un ebook di successo su Amazon

PACI_ESTERNAUn nostro ebook nella classifica dei primi venti libri su Amazon!

Sono già parecchi giorni che un nostro ebook resta saldamente ancorato nelle prime venti posizioni della classifica generale di Amazon, nonché fra i primi dieci della classifica della Narrativa Contemporanea. Il libro in questione è Io dormo da sola di Salvatore Paci ed Emanuela Baldo. Un romanzo scritto a quattro mani da autori che, non più esordienti, stanno regalando ai lettori una storia intensa e coinvolgente, ricca di mistero e colpi di scena. Questo nostro piccolo traguardo, che condividiamo con gli autori, ci rende orgogliosi del fatto che la qualità, tanto ricercata nelle dure selezioni dei manoscritti che giornalmente ci pervengono, alla fine paga. E non tanto da un punto di vista economico, benché questo sia un fattore da non sottovalutare, ma soprattutto per quell’appagamento che nasce quando un lavoro ben fatto viene apprezzato. ebook su amazonSiamo certi che non sarà l’unico nostro titolo a scalare le vette dello store più importante del mondo, giacché tutti i libri presenti in catalogo offrono la stessa qualità e la stessa cura nel regalare trame che possono suscitare emozioni di ogni genere.

Quindi non perdetevi questo libro la cui trama riportiamo qui di seguito:

Mattia, un giovane architetto, è incaricato di ristrutturare un’antica villa in Sardegna, nelle vicinanze di Iglesias. Durante i lavori, ritrova il diario di una giovane donna, Emma, che ha vissuto in quel luogo, in un imprecisato passato, forse mezzo secolo prima. La lettura del manoscritto coinvolge profondamente il giovane, a mano a mano che questi conosce più a fondo la vita della ragazza, costretta a sposare un uomo insensibile e dispotico e a vivere un rapporto umiliante e soffocante. In un sottile gioco di interazioni, con il procedere della lettura, le vite di Mattia e di Emma sembrano svolgersi in contemporanea, ad ogni passo i due si trovano davanti a dei bivi e delle scelte, quasi come se la storia di Emma, anziché anni prima, venisse scritta giorno per giorno, parallelamente a quella di Mattia che, dal futuro, vorrebbe aiutare la donna del passato. Perché la storia è complessa, piena di punti oscuri, ci sono verità inconfessabili che si annidano nella famiglia di lei e colpi di scena, nel diario, degni di un romanzo.

Intanto, inevitabilmente, Mattia si innamora di Emma, della sua bellezza, del suo desiderio di libertà e di verità. E sarà Mattia il primo a capire, a mettere insieme tutti i tasselli della storia.

Ma che fine ha fatto Emma? Si è davvero suicidata, come sembra di capire dalla brusca interruzione del diario? Oppure riuscirà finalmente a conoscere quella verità a cui tanto aspira?

La conclusione del romanzo è sorprendente e inattesa.

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Intervista a Sabrina Grementieri

Noccioli di ciliegie di Sabrina GrementieriIntervista a Sabrina Grementieri

  • Sabrina Grementieri ha scritto due romanzi che rientrano nel filone “rosa”, ovvero parlano di amore e sentimenti, senza però tralasciare la passione e la realtà delle persone. In un’epoca in cui tutto diventa materiale o, al contrario, fin troppo fantasioso, che valore dai all’amore?

Buongiorno a tutti. Quale migliore domanda per una romantica come me? Per me non esiste un’esistenza senza amore. Per amore io intendo la passione, l’entusiasmo, il sacrificio, gli attacchi di tachicardia e le farfalle nello stomaco, le lacrime di soddisfazione e orgoglio. Anche ai più cinici io chiedo sempre: siete sicuri di non avere mai provato questo sentimento? Perché l’amore non è solo quello tra due persone adulte. È l’amore per i propri figli, per gli animali, per il proprio lavoro, per una giusta causa. Io non mi alzerei dal letto al mattino se nella mia vita non ci fosse almeno una di queste cose. Ma vogliamo circoscrivere l’amore a quello tra due persone? Io personalmente non potrei davvero vivere senza. E non parlo dell’innamoramento, quello che ti travolge, ti sconvolge, ti ringiovanisce e ti rincretinisce. Parlo di quella difficile sfida di costruire un rapporto forte, complice e arricchente basato sui sentimenti. Fermatemi adesso!

  • Sia in “Una seconda occasione” che in “Noccioli di ciliegie” l’ambientazione si svolge in territorio nazionale, prima nelle verdi campagne toscane e poi sui rilievi dell’Alto Adige, perché questa scelta? E come reputi la decisione di altri autori di porre i propri personaggi in ambientazioni per lo più estere?

L’Italia è un paese paesaggisticamente stupendo. Abbiamo cornici uniche e varie, dai ghiacciai alle dune, dalle città alle isole. Da adolescente, quando ho iniziato a scrivere, anche io ambientavo le mie storie all’estero. Buona parte di quello che leggevo era ambientato oltre frontiera, e sembrava naturale così. Poi ho iniziato a viaggiare, ho visto posti splendidi e mi sono innamorata del mio paese. Sono strana vero? Credo che a noi italiani manchi la cultura di sostenere il nostro paese. Non so quanto arriverò lontano con i miei romanzi, ma è in Italia che voglio ambientare le mie storie. Pensa che la prima cosa che mi dicono dopo averle lette è che sembra di essere proprio in Toscana, o in Alto Adige. Questo per me è un grande successo.

  • I tuoi personaggi sono sempre molto ben tratteggiati e caratterizzati da aspetti che li fanno sembrare molto reali. Trai spunto da persone che conosci o attingi direttamente da te stessa?

Fino ad ora i personaggi sono tutti inventati. Poi è inevitabile metterci qualcosa di me, o di qualcuno che ha incrociato il proprio cammino con il mio. Nel tentativo di renderli più reali possibili devo per forza attingere dalla realtà, ma sono lontana dallo scrivere di persone realmente conosciute.  Mi mette a disagio, ma non è detto che in futuro non possa accadere!

  • Nei tuoi romanzi esiste sempre una componente che riporta a cause fisiche e psichiche, come malattie, incidenti o altro, perché hai ritenuto opportuno porre uno dei protagonisti in una condizione di “quasi” bisogno rispetto all’altro?

In realtà fornisco ai miei protagonisti una buona dose di drammi ciascuno, giusto per non fare differenze! A parte gli scherzi, il cammino di ciascuno di noi è costellato di ostacoli, più o meno gravi, e mi piace descrivere il loro cammino e i loro tentativi/ non tentativi di superarli. Poi vuoi la mia poca esperienza di scrittrice, oppure la mia ostinata positività, la storia finisce sempre con un lieto fine. Ma io sono così nella vita reale: amo le sfide, e mi intestardisco nel ricercare un finale positivo. Non potrei mai scrivere profondi saggi intimistici, conditi di cinismo e fatalità. Non riesco nemmeno a leggerli!

  • Pur essendo dei romanzi rosa, le tue trame si discostano parecchio dal classico cliché dettato dall’amore zuccheroso, anzi, spesso i tuoi protagonisti, come nella vita reale, non sanno se avranno un lieto fine fino all’ultima riga. Hai mai pensato di lasciarli veramente in sospeso e di non produrre un happy end?

Direi che ti ho già risposto nella domanda precedente. Per ora no, non potrei non finire con l’happy end. Non amo le storie zuccherose, le protagoniste svenevoli e i protagonisti tutto testosterone. E nemmeno le trame troppo scontate. Come hai detto tu, preferisco sembrino più reali possibili. Però anche se li faccio sudare un po’, poi alla fine si tira tutti un bel respiro di sollievo!

  • La moda del momento prevede un rapporto realistico fra i personaggi, ovvero piuttosto carnale, benché i tuoi non siano privi di passione, tutt’altro, non vengono mai descritti in modo troppo “intimo”, la tua scelta è voluta? E pensi che riusciresti mai a scrivere qualcosa di più torbido e travagliato anche da questo punto di vista?

La scelta è decisamente voluta. Non sono un’amante dell’erotico, e anche se lo fossi ora mi sarei già abbondantemente stufata. Sono capricciosa, lo ammetto: le mode mi scatenano uno strano prurito sotto pelle, e ne sto lontana.
Poi, si sa, le scene di sesso sono tra quelle più difficili da descrivere, e sono certamente ancora molto inesperta!
Per concludere, vogliamo lasciare ai nostri pazienti lettori un po’ di spazio per la fantasia? Io la vedo così, e permettimi questo paragone: scrivere di sesso è un po’ come vestirsi. Se vado in giro con addosso solo una foglia di fico, che altro c’è da scoprire?

  • Mentre la cover e il titolo del primo libro erano abbastanza chiari, il secondo, Noccioli di ciliegie, rimane un po’ più enigmatico. Come mai hai scelto questo titolo e che cosa rappresenta per te?

I Noccioli di ciliegie sono per me il simbolo dei gesti di affetto, delle coccole. Come sai, sono quei sacchettini pieni di noccioli che puoi scaldare e mettere nelle parti doloranti del corpo. I miei figli li vogliono d’inverno per andare a dormire, soprattutto quando io sono al lavoro e non posso essere con loro. Li abbracciano come fossero un’ancora, e da lì è venuta l’idea. Il disegno è di un’amica, la brava artista Chiara Di Placido, alla quale ho lasciato libera scelta di interpretare la storia.

  • Vi è un’evidente crescita artistica fra il primo e il secondo libro, non tanto a livello qualitativo, giacché era ottimo fin dall’esordio, quanto da un punto di vista stilistico, poiché nella tua seconda opera hai posto maggiore riflessività e attenzione all’equilibrio della trama. A cosa è dovuto, secondo te, questo cambiamento?

La verità? Alle critiche costruttive! Lo scorso anno ho collaborato con alcuni scrittori nella stesura di racconti e al momento dell’editing, il mio aveva subito una bella batosta! Ma sono una brava ascoltatrice e soprattutto assorbo consigli e idee come una spugna. Se non c’è cattiveria (dalla quale ahimè mi faccio ferire) cerco di mettermi sempre in discussione.

  • Sabrina Grementieri scrittrice, moglie, madre, lavoratrice. Le tue giornate devono essere davvero molto piene. Quando trovi il tempo per scrivere? Quando ti vengono idee per un romanzo, riesci sempre a tenerle a mente o le scrivi da qualche parte per non perderle durante le mille attività quotidiane?

In realtà non prendo quasi mai appunti, e di questo mi rimprovero perché poi dimentico. Magari non il soggetto o il contesto, ma le parole giuste per esprimere un concetto, che di solito ti vengono nei momenti più impossibili. Però faccio spesso foto, perché l’ambientazione è la molla che fa partire la fantasia.

  • Quando Sabrina non scrive, come occupa il suo tempo, sempre che gliene rimanga?

Quando non scrivo faccio quello descritto sopra: mamma, moglie, lavoratrice. Però mi piace uscire con gli amici, e viaggiare, e ti giuro, a volte ci riesco!

  • Avendo pubblicato con un editore nativo digitale, quanto pensi che sia importante l’approccio di un autore con il web e quali vantaggi pensi che la rete possa offrire?

Un autore, purtroppo, deve imparare a sfruttare i vantaggi della rete. Dico purtroppo perché io non sono molto abile con la tecnologia, quindi ci perdo un sacco di tempo per ottenere risultati mediocri. Dalla mia posso dire che ci provo. So che devo promuovermi, farmi sentire, far sapere che ci sono. Voi mi state davvero aiutando, e non potrò mai ringraziarvi a sufficienza.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro e che cosa puoi anticiparci del tuo prossimo romanzo?

Tanti, sempre tanti progetti! Non riesco mai a fermarmi. Ho terminato il terzo libro, ambientato in Salento questa volta. È in attesa di spiccare il volo. Voglio partecipare a workshop di scrittura, imparare da chi ne sa più di me di questo meraviglioso mestiere. Voglio continuare a viaggiare, a conoscere, a stupirmi. Ma soprattutto voglio essere presente per i miei due cuccioli d’uomo, sperando di trasmettere loro la voglia di sapere, di scoprire, di assaporare la vita.

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In promozione un action thriller da non perdere

i servi del silenzio: action thrillerI Servi del Silenzio di Marino Fracchioni.

Il libro che vi proponiamo, in questa settimana di inizio giugno, raggela anche i cuori più caldi, soprattutto per i contenuti forti e incisivi che non lasciano molto spazio all’immaginazione. I Servi del Silenzio, scritto da Marino Fracchioni, è basato su fatti realmente accaduti e porta alla luce un gruppo segreto che, pur lavorando dalla parte della legalità, utilizza metodi del tutto non convenzionali per lottare contro il crimine organizzato. La logica è ferrea: i criminali non hanno scrupoli e non seguono le regole. Dunque, per poter essere efficaci, tutto diventa lecito e la guerra si trasforma in una lotta alla pari e all’ultimo sangue. Il gruppo, sorto per volontà di un importante uomo politico spagnolo, è capeggiato da Victor, un italiano che le circostanze hanno portato lontano dalla propria Patria e posto alle dipendenze del governo ispanico, ma il suo senso di giustizia non ha limiti e la sua determinazione nel voler catturare mafiosi, criminali di guerra e pedofili, non conosce barriere o confini. Quindi, godetevi questo action thriller vissuto sul filo del rasoio e lasciatevi trasportare in una realtà che esiste al di sotto della superficie, relativamente sicura, nella quale tutti noi viviamo.

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Le offerte di EEE

religioni e spiritualitàReligioni e Neospiritualità.

La settimana scorsa ha dato inizio ad una serie eccezionale di offerte, che la EEE ha deciso di proporre ai propri lettori, agevolando la diffusione dei libri presenti nel proprio catalogo e fornendo, a chiunque volesse approfittare di questa splendida occasione, uno spunto in più per non perdersi le opere dei propri autori preferiti, o fosse anche solo interessato a godersi un ottimo romanzo. Tuttavia, proprio per sottolineare l’aspetto qualitativo e culturale delle scelte editoriali attuate da EEE, le promozioni sono iniziate con un libro curioso che non è un romanzo, ma un saggio vero e proprio, in cui la religione è presa in esame senza i soliti pregiudizi che si riscontrano nella nostra società moderna. Religioni e Neospiritualità non è solo un libro in cui vengono affrontate, comparate e distinte le maggiori correnti religiose che sono presenti nel panorama mondiale, ma un’opera in cui le caratteristiche di ognuna vengono messe a confronto e traghettate nel nuovo millennio, offrendo nuovi spunti di riflessione. L’autrice, Leonella Cardarelli, non ha inteso parteggiare per l’una o per l’altra, ma ha fornito un’equilibrata valutazione, sottolineando quelle che sono peculiarità comuni. Il linguaggio utilizzato non è, ovviamente, semplice, data la natura del tema, ma nemmeno così complesso da rendere ostica la lettura. Molte sono le curiosità che si possono trovare fra i vari capitoli, curiosità che possono diventare un modo per conoscere il “nostro vicino di casa”, scoprendo che determinati usi e costumi traggono origine da fattori ben precisi, la cui logica resta ineccepibile. Particolari che, conoscendoli, possono abbattere quelle barriere culturali che, spesso, impediscono una reale interazione fra i popoli. Tuttavia, se consideriamo la presenza, sempre più massiccia, di bambini provenienti da altri Paesi del Mondo, proprio nelle nostre scuole, poter valutare al meglio come educare i nostri figli, affinché possano rendersi tolleranti e accoglienti verso chi è presumibilmente “diverso”, non può che giovare all’intera società in cui viviamo. Dunque, non perdetevi questo libro e leggetevi la nostra intervista all’autrice.

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