Cinzia Morea e il Gioco di Libri – Costantino e Rosa Scompiglio

Cinzia Morea e il Gioco di Libri – Costantino e Rosa Scompiglio

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, una ricetta, un personaggio e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Costantino e Rosa Scompiglio

Sinossi

È ora di tornare a scuola, e Costantino si trova a doversi misurare con numerosi impegni, il liceo, le lezioni di magia, e con difficili promesse da mantenere: liberare Priscilla, la ragazza del suo amico Maurizio, dalla strega Garulfa, che ne tiene in ostaggio tre quarti di vita, e riempire il mondo di alberi, ma soprattutto si dibatte nelle difficoltà che richiede vivere insieme alla sua nuova amica a quattro zampe, la cucciola Nube.

Un educatore cinofilo, Ernesto, lo potrebbe aiutare, ma sta trascurando un po’ il lavoro perché la sua fidanzata, Rosa Scompiglio, lo ha lasciato e lui non sa più dove sia.

Costantino gli propone un accordo, lui la rintraccerà in cambio dell’aiuto con Nube. Costantino trascura così il problema di Priscilla e Maurizio, furibondo, cerca aiuto altrove, cacciandosi in mani ancora peggiori di quelle di Garulfa.

Per aiutarlo Costantino dovrà far ricorso, suo malgrado, alla magia, una magia, forse, troppo potente per lui…

Se “Costantino e Rosa Scompiglio” fosse

Una città: Milano

Se Costantino e Rosa Scompiglio fosse una città sarebbe Milano. Una Milano moderna, simile a quella che tutti noi possiamo visitare, con la brutta torre Velasca che interrompe il disegno del cielo visto dal chiostro di via Festa del Perdono e il traffico congestionato che invade le strade come un drago dai molti corpi e nessuna testa, ma una Milano con un cuore antico di magia dove i maghi probabilmente si danno convegno davanti agli alberi più annosi di Parco Sempione, dove ogni altorilievo scolpito sulle guglie del Duomo potrebbe essere in procinto di staccarsi dal marmo e prendere il volo seminando il panico tra i piccioni, dove ogni pietra antica canta il suo incantesimo alle orecchie di Costantino e dove anche le voci della folla sono complici della magia.

In questa città in cui la metropolitana forse porta in sconosciuti abissi sotterranei cui un tempo il Diavolo ebbe facilmente accesso tramite la colonna che porta il suo nome, Rosa Scompiglio usa gli alberi cavi come caselle della posta, colora di tinte vivaci ciò che è troppo grigio, e prende il tè in una caffetteria che vista da fuori sembra non esistere.

In questa città Costantino vivrà abbastanza tranquillo, fino al giorno in cui non incontrerà Rosa…

Un personaggio:

Mary Poppins

Nel suo celeberrimo film Walt Disney addolcisce un po’ i tratti della bambinaia immaginata da Pamela L. Travers.

La donna magra, con una lucida chioma nera e due piccoli occhi azzurri, che compare e scompare al cambiare del vento è misteriosa, brusca e laconica, e può apparire spesso irragionevole, soprattutto quando nega di aver condotto i bambini a vivere grandi avventure.

Sembra più simile ad una strega, una donna saggia della tradizione: vanesia, volitiva, anticonformista e in contatto con gli elementi, che alla dolce, se pur eccentrica, tata canterina interpretata da Julie Andrews.

Rigorosa e inflessibile ritiene che tutto possa essere considerato sistemato solo finché lei è soddisfatta.

Accetta l’impiego come elargisse una concessione regale e non si può guardarla e disobbedirle.

Rosa Scompiglio è forse un po’ più frivola, ma le assomiglia un po’ più di un po’ e come lei ha qualcosa che turba ed elettrizza.

Una pietanza:

Una tazza profumata di chai

Entrando in cucina… Costantino e Rosa Scompiglio potrebbe essere una tazza profumata di chai, la bevanda calda ed aromatica che in India preparano con il tè. Rosa lo gusterebbe a piccoli sorsi comodamente seduta ad un tavolo imbandito della Teiera di Bisù, il suo locale preferito.

E forse si azzarderebbe a provarlo anche Costantino.

Io non l’ho ancora mai preparato, ora sperimenterò questa ricetta. Da gustare in queste ultime mattine di freddo.

½ tazza di latte
½ cucchiaino di tè nero in polvere
½ stecca di cannella
½ cucchiaino di pepe nero in grani
½ cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
½ cucchiaino di chiodi di garofano
½ cucchiaino di cardamomo
1 cucchiaino di miele.

Raccogliete in un pentolino il tè, le varie spezie e il miele; unite il latte e mezza tazza di acqua e portate a bollore; lasciate sobbollire per cinque minuti a tegame scoperto, quindi togliete dal fuoco, incoperchiate e lasciate macerare per 25 minuti. Filtrate e servite il tè: potete anche conservarlo in frigorifero e servirlo freddo, oppure riscaldarlo nuovamente e gustarlo caldo, magari arricchito con altro latte.

Una canzone:

O Fortuna ~ Carmina Burana

La storia di Costantino e Rosa Scompiglio procede al ritmo dei Carmina Burana, l’opera composta da Carl Orff nella prima metà del XX secolo, ispirandosi alla poesia profana medievale.

Un’opera moderna quindi, ma dal sapore misterioso e antico, che potrebbe risuonare per ogni via della Milano antica e moderna in cui vive Costantino.

Dettagli del libro

  • Formato: ebook e cartaceo
  • Dimensioni file: 1772 KB
  • Lunghezza stampa: 159
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (26 ottobre 2015)
  • Venduto da: AmazonIbsEEEKobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-272-0

Un giallo tira l’altro

Un giallo tira l’altro

Secondo Umberto Eco, il testo letterario è una “macchina pigra” che, per mettersi in moto, ha bisogno della partecipazione attiva del lettore. Senza questo atteggiamento da lettori-motore, forse non apprezzeremmo il breve raccontino di Cortázar in “Storie di cronopios e di famas”… e sarebbe un vero peccato!

Lo Spirito del lago di Giancarlo Ibba e Cinzia Morea

Nella comatosa cittadina di Villa Reso, l’improvvisa e inspiegabile scomparsa della dottoressa Molteni lascia sconcertati i colleghi dello studio medico in cui lavora e scatena le malelingue dei residenti. Il dottor Guido Gubernatis, in particolare, si lascia coinvolgere suo malgrado nella ricerca della donna. La vita privata di quest’ultima, fin dall’inizio, appare più complicata di quanto Gubernatis potesse immaginare. Nelle sue involontarie indagini, l’uomo, improvvisatosi detective, si imbatte spesso nelle allusioni a una misteriosa leggenda popolare locale: quella di un fantomatico “Spirito del Lago” che infesterebbe un piccolo specchio d’acqua melmosa, circondato da boschi e canneti, situato a pochi chilometri da Villa Reso. Un luogo spettrale, isolato, ma apparentemente molto frequentato durante la notte. E non solo da fantasmi…

Il cerchio delle donne di Elena Grilli

Ancona, via Bezzecca, una palazzina con cinque appartamenti è il teatro quasi esclusivo dell’azione di questo giallo dove i personaggi femminili sono davvero dominanti, con tutte le loro qualità e i loro difetti, con tutte le loro contraddizioni e i loro problemi. Tra i personaggi principali, la rumena Catinca, sposata con un italiano marito-padrone, la saggia Gabriella (detta Bri), un’anziana psicologa in pensione, che vive in una piccola comune femminile, e Jo, impiegata amministrativa della Questura di Ancona, ragazza anticonformista, testarda e scorbutica, ma dotata di un forte senso della giustizia. Saranno le donne a far luce sulla tragica fine di un’anziana coppia di coniugi, loro coinquilini. Ma nel romanzo c’è molto di più: c’è una riflessione sulla condizione femminile, sul significato della solidarietà tra donne, sulla famiglia (non sempre positiva), sul valore della presa di coscienza del proprio ruolo e, di riflesso, anche sul mondo maschile.
Questo romanzo, vincitore del V Concorso per il Giallo, Thriller e Noir indetto da EEE-book (2017), è ben scritto, senza cedimenti nel ritmo narrativo, e lascia il lettore con la piacevole sensazione di aver letto una storia coerente e coesa, ricca di spunti interessanti e capace di offrire uno sguardo acuto e profondo su alcuni significativi aspetti della realtà socioculturale dell’Italia contemporanea.

 

Giancarlo Ibba e Cinzia Morea e il Gioco di Libri

Giancarlo Ibba e Cinzia Morea e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a un personaggio, una pietanza, una città e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Lo spirito del lago

Sinossi

 

Nella comatosa cittadina di Villa Reso, l’improvvisa e inspiegabile scomparsa della dottoressa Molteni lascia sconcertati i colleghi dello studio medico in cui lavora e scatena le malelingue dei residenti.

Il dottor Guido Gubernatis, in particolare, si lascia coinvolgere suo malgrado nella ricerca della donna. La vita privata di quest’ultima, fin dall’inizio, appare più complicata di quanto Gubernatis potesse immaginare.

Nelle sue involontarie indagini, l’uomo, improvvisatosi detective, si imbatte spesso nelle allusioni a una misteriosa leggenda popolare locale: quella di un fantomatico “Spirito del Lago” che infesterebbe un piccolo specchio d’acqua melmosa, circondato da boschi e canneti, situato a pochi chilometri da Villa Reso.

Un luogo spettrale, isolato, ma apparentemente molto frequentato durante la notte. E non solo da fantasmi…

Se “Lo spirito del lago” fosse

Una città:

Twin Peaks

Atmosfere sonnacchiose e mentalità ristrette, vie tranquille i cui abitanti sembrano vivere giorni ordinari, rispettosi del senso comune, fino a quando qualcosa non interviene a scoperchiare i segreti brulicanti sotto la superficie immota di questa apparente, lieta normalità: se “Lo Spirito del Lago” fosse una città, sarebbe Twin Peaks, la cittadina verde e nebbiosa, situata negli Stati Uniti, al confine con il Canada, che David Lynch immaginò come ambientazione delle indagini di Dale Cooper.

La città è circondata da una foresta antica, dove dominano entità demoniache con strani gusti in fatto di arredamento. Le indagini dell’agente Cooper porteranno in parte a scaricare gli umani dalle responsabilità per i torbidi fatti narrati nella serie, in cui i demoni hanno messo il loro zampino.

Villa Reso, la cittadina del nostro romanzo, è forse meno accattivante, ma sorge sulle rive di un lago. Un anonimo specchio d’acqua, forse infestato da un fantasma.

Non per questo però qualcuno dei suoi abitanti potrà essere considerato meno colpevole.

 

Un personaggio:

Alfred Hitchcook

Se Lo Spirito del Lago fosse un personaggio sarebbe Alfred Hitchcook, memorabile regista di più di cinquanta film (di cui alcuni sono tra i preferiti di Guido Gubernatis) e inventore del Mc Guffin, espediente che è stato di ispirazione a noi autori.

Forse sono i personaggi di Hitchcook, ad aver trasmesso al nostro dottore le sue velleità investigative, d’altronde è possibile giocare a trovare qualche punto di somiglianza tra loro e Gubernatis:

Jeff Jefferies, il protagonista de La finestra sul Cortile, è spinto a ficcanasare nella vita dei propri vicini dalla noia, come Gubernatis è spinto ad impicciarsi della vita dei propri colleghi dalla depressione. Ed entrambi rischieranno di lasciarci le penne, ma si salveranno e troveranno l’amore.

 Roger Thornill, l’agente pubblicitario interpretato da Cary Grant in Intrigo Internazionale, si trova invischiato in una cospirazione di cui avrebbe fatto volentieri a meno di conoscere l’esistenza, come Gubernatis si butta in un’indagine verso la quale non sente la minima propensione.

Di Rupert Cadell, il professore di Nodo alla Gola, Gubernatis ha forse l’ostentato cinismo, che però si scioglie come panna montata nella cioccolata calda, di fronte alla crudeltà dei fatti di cui si trova ad essere protagonista.

D’altronde il dottor Gubernatis, cinefilo che però apprezza solo i film girati precedentemente al 1989, conosce perfettamente tutte queste pellicole, come anche le altre del suo regista preferito, e di Nodo alla Gola parafrasa anche una pungente battuta.

Ma tra le pagine del romanzo si nascondono anche altre citazioni hitchcockiane, leggete e divertitevi a scovarle tutte.

 

Una pietanza:

Grigliata di carne e verdure

Se si trattasse di un pietanza Lo Spirito del Lago sarebbe una grigliata di carne e verdure: un piatto da consumare all’aria aperta in compagnia, di cui anche la preparazione è una festa.

Una piccola vacanza dalla quotidianità che Guido Gubernatis si è concesso una domenica, prima che le inquietudini legate al lavoro e ai misteri riprendessero il sopravvento su di lui.

INGREDIENTI

Salsiccia, carne di manzo, petti di pollo, zucchine, peperoni, melanzane in quantità a piacere.

  • Olio, limone, sale e spezie.
  • Rosmarino.
  • Un giardino con barbecue, carbonella e fiammiferi.
  • Sedie a sdraio.
  • Bibite.
  • Bel tempo.
  • Parenti e amici simpatici.

PREPARAZIONE

Accendere il fuoco nel barbecue, mettere i petti di pollo a marinare in olio, succo di limone e spezie a piacere, tagliare le verdure in grosse falde.

Quando le braci sono pronte arrostire la carne, grigliare le verdure, salare, pepare, guarnire con il rosmarino e gustare comodamente spaparanzati sulla sdraio, tra chiacchiere amichevoli.

Una canzone: Eleanor Rigby

Eleanor Rigby, la canzone più triste del mondo. Parla di solitudini incolmabili, per la mancanza di volontà a colmarle, di incontri mancati e di vite sprecate. Non è assolutamente un caso che questa canzone sia la colonna sonora della conclusione de Lo Spirito del Lago.

Se il romanzo fosse una canzone, sarebbe questa dei Beatles.

Dettagli del libro

  • Formato: ebook e cartaceo
  • Dimensioni file: 1557 KB
  • Lunghezza stampa: 307
  • Editore: Edizioni Esordienti E-book (29 novembre 2017)
  • Venduto da: AmazonIbsEEEKobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-415-1

Tante nuove uscite entro Natale

Tante nuove uscite entro Natale

Esistono delle scadenze fisse che ci costringono a correre contro il tempo. Punti fermi sul calendario che segnano lo scatto delle lancette, facendo sudare chiunque si trovi nella situazione di dover produrre un “qualcosa” entro una certa data.

Natale, Pasqua, l’inizio dell’estate, i primi di settembre e, nel caso dell’editoria, anche il Salone Internazionale del Libro di Torino, sono tutti appuntamenti inderogabili con i quali dover fare i conti. Tuttavia, dato che EEE non perde tempo, diversi titoli stanno già per entrare nel catalogo, alcuni solo in formato digitale, altri, invece, anche in formato cartaceo.

 

L’immagine che vedete presenta, appunto, tre new entry quasi pronte. “Quasi” perché in realtà sono le bozze di stampa e alcuni particolari vanno ancora visti e rivisti prima di dare il definitivo consenso alla stampa.

Da sinistra si vede la copertina del nuovo libro di Elena Grilli, Il cerchio delle donne, il romanzo che ha vinto il nostro concorso GTN (giallo, thriller e noir) diventando il degno erede di Come il mare ad occhi chiusi, detentore di diversi titoli rilasciati da giurie autorevoli. Conoscendo le capacità di Elena, siamo certi che anche questo libro vi terrà incollati alle pagine, con il fiato sospeso fino alla fine.

Al centro il libro di Andrea Leonelli, Domani ci sarà tempo, rappresenta una novità per l’autore, in quanto non si tratta di una silloge poetica ma di un testo narrativo che porta all’attenzione del lettore l’esperienza personale del poeta vissuta nel momento del suo infarto. Un evento che ha radicalmente cambiato la sua vita, il suo modo di pensare e di approcciarsi all’ambiente esterno.

A destra si trova l’ultima silloge di Maria Luisa Mazzarini, Piccola Venezia sogna, una raccolta di poesie che, al pari delle altre che l’hanno preceduta, saprà emozionarvi e trasportarvi nell’universo sensoriale della poetessa. Venezia è un altrove dove un “Cuore di rondine” anela tornare…

Ma non è finita qui, perché anche Oliviero Angelo Fuina presenta la sua nuova silloge Poesie (R)Accolte, una raccolta che potremmo definire un “the best of”, ovvero le migliori composizioni premiate, menzionate e riconosciute in premi, concorsi ed eventi di ogni genere, come testimonianze della bravura di questo nostro poeta.

Ultimi, ma non ultimi, Cinzia Morea e Giancarlo Ibba offrono ai lettori una chicca davvero interessante: il libro scritto a quattro mani Lo spirito del lago. La particolarità di questo giallo, arrivato secondo nel nostro concorso GTN, si riscontra proprio nelle propensioni letterarie dei due autori: Cinzia scrive libri per ragazzi e Giancarlo sforna horror imperdibili. Il connubio fra i due sarà sicuramente fuori dagli schemi.

Di prossima uscita anche il libro di Danae Lorne del quale, però, non siamo riusciti a estorcere, al nostro editore, alcuna informazione. Abbiamo solo una vaga idea di quale sarà la copertina ma, in sostanza, del contenuto e del titolo non sappiamo ancora nulla. Ma siamo decisamente curiosi!

Dunque, se non sapete quale libro regalare o regalarvi per Natale, presto saranno disponibili nuovi titoli interessanti da inserire nelle vostre librerie e in quelle degli amici.

 

Costantino al festival delle nuvole – versione free

Costantino al festival delle nuvole - versione free

Costantino è un ragazzo come tanti altri (forse più introverso di molti) ed ha una famiglia come tante altre: una sorella con cui non va troppo d’accordo, e genitori un po’ distratti ma amorevoli. E poi ha uno zio. Un uomo dalle misteriose occupazioni, che non vede da tempo e che doveva ospitarlo, insieme alla sua famiglia, per le vacanze estive, ma che pochi giorni dopo il loro arrivo scompare.

Costantino scopre allora che suo zio esercita il mestiere inconsueto di cacciatore di meraviglie e che il momento della sua scomparsa è alquanto inopportuno, in quanto coincide con un periodo di lavoro intenso: lo zio doveva soddisfare importanti ordinazioni ed è necessario trovare al più presto un cane di una razza particolare, un Mastino Nuvolare, che dovrà essere consegnato ad una eccentrica pittrice in cambio di alcune carte di un mazzo antichissimo di Tarocchi, da scambiare a propria volta con un diamante in grado di provocare terremoti…

Per aiutare chi si offrirà di ritrovare suo zio, Costantino accetta il compito di cercare il Mastino Nuvolare, trovandosi così coinvolto in una avventura che lo porterà da Ferrara a Biella e da qui a Vieste, alla scoperta di luoghi dalla magia insospettata, dove troverà alcuni amici speciali.

Il romanzo completo è su tutti i webstore.
Ecco alcuni link diretti: Amazon, Kobo, StreetLib… ma lo trovate ovunque. Il cartaceo, senza spese di spedizione, si trova sul sito dell’Editore.

Buona lettura!

Costantino al festival delle nuvole – versione free epub
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Costantino al festival delle nuvole – versione free mobi
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Come leggere gli ebook

Se non avete un software apposito che decodifica il formato dell’ebook in vostro possesso, non riuscirete mai ad aprirlo e leggerlo.

Quindi basta fornirsi di un lettore apposito, una applicazione o un software e tutto si risolve.

Indovina e il dramma dei cuccioli orfani

Indovina e il dramma dei cuccioli orfani

Il deplorevole periodo dell’abbandono sistematico si avvicina, lasciando per strada diverse vittime inconsapevoli, ree soltanto di aver amato e di essere state fiduciose. Per fortuna, non per tutti la sorte riserva lo stesso trattamento.

di Cinzia Morea

Il dieci gennaio 2004 tre cuccioli appena nati furono avvolti in un sacchetto di plastica e buttati in un cassonetto a Como.

Potevano sparire per sempre in mezzo al resto della spazzatura, e non ci sarebbe stata nessuna storia da raccontare, invece a breve distanza del loro abbandono – dev’essere stata breve per forza perché le temperature erano rigide e i cuccioli, anche stringendosi a sé, non avrebbero potuto resistere a lungo lì dentro – dopo poco, dunque, furono riportati alla luce da un’amica di una delle mie veterinarie di allora.

Dieci giorni più tardi tornavo a casa con uno di questi cuccioli, adagiato dentro una piccola borsa rigida foderata di lana, che per lui aveva le dimensioni di un port enfant. L’autoradio emetteva nell’abitacolo freddo la voce di Baglioni che cantava Tienimi con te. E quel cucciolo non lo abbiamo abbandonato mai più.

È una femmina che finimmo per chiamare Indovina (ma questa è un’altra storia, che dovrà essere raccontata un’altra volta, come diceva uno dei miei scrittori preferiti).

Pesava cento grammi e si poteva tenere sul palmo di una mano.

Dormiva su una boule dell’acqua calda ricoperta di pelo sintetico (quando la vede le fa ancora le feste), che ci svegliavamo a cambiare almeno una volta a notte. La nutrivamo più volte al giorno con latte in polvere disciolto in un minuscolo biberon, e dopo dovevamo stimolarla con una pezzuola umida a livello perineale, per farle emettere feci e urine.

Sono tutte incombenze svolte di solito dalla madre cui ovviammo abbastanza bene.

Altri compiti materni non li svolgemmo con altrettanta efficacia, perché non era possibile o perché li ignoravamo. Il ruolo della madre nei primi mesi di vita è prezioso e insostituibile e i cuccioli non dovrebbero essere staccati da lei prima dei due mesi e mezzo circa.

Indovina, per esempio, non ha il controllo del morso, quando usa i denti non ammonisce. Mai. Buca la pelle.

Non ha la padronanza di sé che ha Sansone, il quale una volta scattò per prendere tra i denti la mano di un bambino di tre anni – lui gli stava tirando i baffi – senza lasciargli il minimo segno (fu una carezza d’avorio).

È troppo possessiva, capace di ringhiare a chiunque manifesti l’intenzione di avvicinarsi, se sta custodendo un oggetto cui lei in quel momento tiene.

Ringhia anche per esprimere piacere e affetto. E soprattutto fa fatica a socializzare con gli altri cani.

Noi le vogliamo molto bene lo stesso, ma a volte mi chiedo che cagnolina eccezionale sarebbe stata se avesse potuto crescere in una normale cucciolata.

E ora cercate di non farvi intenerire da questi sguardi…

Immagini tratte da Pixabay

Cinzia Morea e il Gioco di Libri

gioco-di-libriCinzia Morea e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora, in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un colore, un animale, un quadro e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Costantino al Festival delle Nuvole

Sinossi

 
Costantino è un ragazzo come tanti altri , forse un tantino introverso, con una famiglia come tante altre: una sorella con cui non va troppo d’accordo, e genitori un po’ distratti ma amorevoli.
E poi ha uno zio. Un uomo dalle misteriose occupazioni, che non vede da tempo e che doveva ospitarlo, insieme alla sua famiglia, per le vacanze estive, ma che pochi giorni dopo il loro arrivo scompare.
Costantino scopre allora che suo zio esercita il mestiere inconsueto di cacciatore di meraviglie e che il momento della sua scomparsa è alquanto inopportuno, in quanto coincide con un periodo di lavoro intenso: lo zio doveva soddisfare importanti ordinazioni ed è necessario trovare al più presto un cane di una razza particolare, un Mastino Nuvolare per un’eccentrica cliente…
Da Ferrara a Biella e da qui a Vieste, Costantino parte alla scoperta di luoghi dalla magia insospettata, incontra persone speciali, scopre di essere capace di gestire la sua vita e di voler decidere che cosa fare “da grande”, senza che altri scelgano al posto suo.

 

Se “Costantino al Festival delle Nuvole” fosse

 

Una città: Atlantide

Se Costantino al Festival delle Nuvole fosse una città sarebbe l’acropoli posta da Poseidone al centro della misteriosa isola di Atlantide, circondata da due cinte di terra e tre di mare e da alte mura, rivestite di bronzo, stagno e oricalco.

La misteriosa isola su cui sorge, più grande di Asia e Africa messe insieme, governava, ai tempi della sua grandezza, su metà del mondo allora conosciuto e si estendeva, per quanto ne sappiamo, appena al di là delle colonne d’Ercole. Purtroppo scomparve senza lasciare traccia, tra inondazioni e terremoti, dopo una sanguinosa guerra combattuta contro la città di Atene. Platone, come unica fonte antica, ci racconta della sua esistenza e da allora sognatori, utopisti, storici, ciarlatani ed avventurieri si scervellano sulla sua esatta ubicazione mentre molti romanzieri hanno fantasticato riguardo la potente civiltà di discendenza divina che la abitava.

Silvestro, lo zio di Costantino, da bravo cacciatore di meraviglie, non potrebbe fare a meno di tentare di cercare la verità nella leggenda, né di coinvolgere il nipote nell’avventura.

Forse potrebbero accettare di scoprire dove sorgeva la città in cambio della notizia su chi fosse il vero padre di Merlino, o dell’ubicazione del tesoro dei Templari.

Costantino anche in questa circostanza non rifiuterebbe il suo aiuto, e avrebbe anche un’idea su dove cominciare a cercare: Priscilla infatti un giorno si lasciò sfuggire con lui che Atlantide sarebbe l’isola di Madera, un tempo coperte di vasti boschi di Quercus expandens. Costantino di certo inizierebbe a indagare da lì…

 

Un personaggio: Antoine de Saint Exupery

Se fosse un personaggio famoso il mio romanzo… sarebbe Antoine de Saint Exupery, l’ammaliante autore de Il Piccolo Principe, la cui strada, come afferma la moglie Consuelo nella sua biografia Memorie della Rosa, era tra le stelle.

Pilota della compagnia aeropostale francese e poi pilota di guerra ai tempi in cui da ogni viaggio si poteva anche non tornare, nel suo romanzo Volo di notte descrive le emozioni che si provano quando si vive avendo come stanza il mondo e come soffitto il cielo e forse, a differenza di Costantino, avrebbe apprezzato un giro su una mongolfiera che non è altro una nuvola alata.

Ricco di contraddizioni viveva, anche quando era al suolo, con la testa fra le nuvole e sapeva guardare il mondo con infantile stupore.  Il suo Baobab che con le possenti radici sgretola i piccoli pianeti mi ha ispirato la Quercus expandens e, senza che me ne rendessi conto, un po’ della poesia del suo grande Piccolo Principe dev’essersi posata sul mio Costantino, dato che i lettori hanno riscontrato una somiglianza fra i due.

Una pietanza:

Semifreddo alle meringhe

Se il mio romanzo fosse una pietanza sarebbe un dolce: il semifreddo alla panna che uno dei maghi nuvolari, il penultimo, ha scelto di solidificare al Festival delle nuvole, all’interno di una coppa fatta anch’essa di vapore solidificato, e che ad ogni cucchiaiata era in grado di far volare in aria chi lo mangiava.

Per prepararlo occorrerebbe una nuvola, meglio un cirro, da lavorare con l’aiuto di un soffianuvole e di un mago nuvolare secondo un procedimento segreto. Ma il risultato finale assomiglia molto al seguente semifreddo di Nigella Lawson:

SEMIFREDDO ALLE MERINGHE

500 ml di panna fresca

200 g di cioccolato fondente

200 g di meringhe

Rhum q.b.

Preparare la panna montata, aggiungervi un po’ alla volta e mescolando delicatamente il cioccolato tagliato a scagliette, le meringhe sbriciolate e il rhum. Versare il composto in uno stampo da plumcake foderato di pellicola trasparente e lasciarlo in freezer per 24 ore.

Tagliare a fette spesse e servire con crema al cioccolato o frutti di bosco.

Una canzone: Peter Pan di Enrico Ruggeri

E infine la canzone… Costantino al Festival delle Nuvole sarebbe Peter Pan di Enrico Ruggeri. È una canzone sognante e misteriosa in cui il protagonista non è mai nominato, se non nel titolo, eppure mi è sempre sembrato perfettamente chiaro che non potesse essere nessun altro se non il protagonista delle opere di James M. Barrie. Nulla la accomuna al mio romanzo se non la sensazione di voler rimanere almeno con un piede nel mondo dell’infantile meraviglia dove tutto è possibile.

Dettagli del libro

Formato: Formato ebook
Dimensioni file: 518 KB
Lunghezza stampa: 156
Editore: EEE-book (21 settembre 2014)
Venduto da: Amazon – Kobo
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-6690-211-9