Gastone Cappelloni a Madrid

Il programma di Gastone Cappelloni a Madrid

Anche nel 2017 Gastone Cappelloni viene a Madrid per dilettarci con i suoi versi e darci l’opportunità di conoscerlo più approfonditamente.

di Elisabetta Bagli

Gastone Cappelloni è una vera anima poetica nel vero senso della parola: tutto ciò che è intorno a lui lo assimila fervidamente all’interno del suo spirito, rielaborandolo, facendolo divenire l’essenza viva della sua profonda esistenza. Potremmo ascoltare i suoi versi in varie occasioni nella capitale spagnola, insieme a poeti di valido percorso letterario.

Quello che segue è il programma di Gastone Cappelloni a Madrid:

Mercoledì 1 Febbraio 2017 Gastone Cappelloni sarà intervistato:

– alle ore 12:00 da Clickradiotv nel programma di Julia Villalba “El rincón de Julia”, insieme al poeta Matteo Barbato, all’attrice e scrittrice Marta Guardincerri e alla poetessa e scrittrice Elisabetta Bagli.

– alle ore 17:00 a Radio Círculo del Círculo de Bellas Artes nel programma di Marco Ricci “La vita è bella”. Poetessa invitata Elisabetta Bagli

– Incontro con i poeti del Circulo de Bellas Artes

Giovedi 2 Febbraio 2017 Gastone Cappelloni sarà presente al recital “Versos de Italia” presso Le Figaro Café, organizzato da Jesús Arroyo di Dicultura. Inizierà alle ore 19.30 e condividerà versi e anima con i poeti e scrittori Matteo Barbato, Marta Guardincerri ed Elisabetta Bagli.

Venerdì 3 febbraio 2017 Gastone Cappelloni presenta il suo nuovo libro in spagnolo 6.0 presso la Biblioteca Eugenio Trías – Casa de Fieras de El Retiro/ Paseo Fernán Núñez, 24 – Madrid alle ore 19.00.

I poeti invitati a intervenire con i loro versi sono: Inma J. Ferreo, María Ángeles Fernández Jordán, Juana Castillo Escobar, Matteo Barbato, Félix Martín Franco, Elisa Mancini, Nataly Jorge e Antonio Ruiz Pascual.

Per questa occasione l’A.P.S. Il Mondo dello scrittore Network collabora oltre che con la Biblioteca Eugenio Trías del Retiro, con l’Associazione Universum Academy Switzerland nella sua sede in Spagna, con la Asociación DHAMA e con l’Associazione dei Pugliesi in Spagna.

All’interno dell’evento la Responsabile del Premio Infantil Aquí Latinos, rivista il cui Direttore è Edwin Perez Uberhuaga, la scrittrice e poetessa María Ángeles Fernández Jordán consegnerà il Primo Premio nella modalità disegno e poesia a Francesca Romana Val Bagli. Questo Premio, un quadro Moises Llerena Taricuma, è stato donato dal poeta Jose Luis Álvarez Gallego.

Saranno tre giorni intensi all’insegna della cultura, della condivisione dei versi, dell’amicizia!!

Alberto Zella e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareAlberto Zella e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Il paese dal cuore fumante

Polenta e brasato

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Unire sapori in una sera da gustare

Se qualcuno volesse leggere “Il paese dal cuore fumante” in autunno o in inverno, consiglio di associarlo alla polenta col brasato. La polenta è il piatto autunnale per eccellenza: quando la si versa, ancora calda e languida, sul tagliere di legno, prende una forma rotonda e col suo colore sembra un piccolo sole arrivato a sconfiggere il grigiore della brutta stagione. Essere uniti attorno al piccolo sole crea l’atmosfera che amo particolarmente.

Ingredienti

L’ingrediente principale di questo piatto è la pazienza, perché la preparazione è lunga e laboriosa.
La farina deve essere mista, fioretto e bramata, affinché raggiunga la giusta consistenza. Una farina troppo raffinata non acquisterà il gusto del brasato.
Ingredienti per quattro persone:

  • Almeno mezzo chilo di carne di manzo, dipende da quanto uno mangia. Preferiti i tagli della spalla del bovino: scamone o cappello del prete.
  • Vino rosso: barolo, rossi dell’Oltrepo, vini con buona acidità.
  • Cipolla, rosmarino, carote, sedano, chiodi di garofano, alloro, salvia.
  • Farina.
  • Burro, olio, sale, pepe.

Preparazione

Si inizia la sera prima, facendo marinare la carne (un pezzo unico, non tagliata) nel vino per tutta la notte, insieme alle verdure (la carne deve essere coperta totalmente). Preferibile che la carne sia legata. Il mattino dopo si fa sgocciolare la carne e la si fa rosolare in casseruola con olio e burro, a fuoco lento, da entrambi i lati. Si aggiungono le verdure sgocciolate e alloro, chiodi di garofano, salvia, rosmarino e sale e pepe. Si aggiunge il vino marinato e si fa cuocere a fuoco lento per due ore e mezza o tre, con un coperchio sulla casseruola. Non lasciare asciugare l’intingolo (se asciuga si può aggiungere del brodo). Una volta tolto dal tegame il brasato deve riposare per un quarto d’ora. Togliere le verdure e aggiungere al fondo di cottura un cucchiaio o due di farina. Tritare le verdure e aggiungerle al fondo di cottura. Tagliare la carne e servire il tutto con la polenta. Ringraziare il buon Dio di tanta abbondanza e ricordarsi di chi non ne ha.

Il paese dal cuore fumante

L’innamoramento è sempre un fenomeno positivo o qualche volta può causare dei disastri? E i paesi dove viviamo sono anch’essi creature che nascono, crescono, invecchiano e muoiono? A chi appartengono le enormi impronte che compaiono nottetempo nell’orto della vecchia casa?
Davide è, a sua insaputa, una forza della natura. Il romanzo lo coglie nel momento fondamentale del passaggio dall’adolescenza all’età adulta. La sua giovinezza esplode incontenibile e lo porterà anche a commettere degli errori in buona fede. Ma vi è anche un altro passaggio fondamentale nel romanzo: quello del paese, Dragorma, che è ormai uscito dall’antica civiltà contadina, ma non è ancora entrato nell’era dei telefonini e dei computer che sorgerà qualche anno più avanti, e che per il paese significherà l’arrivo della vecchiaia.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 2223 KB
  • Lunghezza stampa: 251
  • Editore: EEE-book (26 ottobre 2015)
  • Venduto da: AmazonKobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-273-7

Salvatore Buccellato e il Gioco di Libri

gioco-di-libriSalvatore Buccellato e il Gioco di Libri

Talvolta è capitato di passare qualche ora in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un personaggio, un piatto tipico e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Uomini Nudi

Sinossi

 buccellato_eee Uomini Nudi nasce come idea dopo aver sentito i Monologhi della vagina. Volevo creare un corrispettivo tutto al maschile e che parlasse di un TABU’ che ancora c’è nei nostri tempi: L’OMOSESSUALITA’.
Questo testo teatrale è tratto da una raccolta di racconti, in gran parte monologhi; confessioni che cercano di far vivere e immedesimare il lettore/spettatore nelle loro vite; per far riflettere sulle privazioni, le paure, i sotterfugi che a volte una condizione come quella omosessuale comportano.
Ancora oggi OMOFOBIA e non accettazione sono dovute, in grandissima parte, ad una forma di ignoranza e di lontananza dal problema. Ascoltare queste persone che si mettono a nudo e parlano di come loro sono costretti ad affrontare la loro vita potrebbe aiutare a capire e ad avvicinarvi a loro.
Da 6 mesi, anche in Italia, abbiamo una forma di matrimonio -che si è dovuto chiamare unione civile per non offendere la sensibilità dei cattolici- ma cosa è cambiato se ancora per la gente sono e rimangono solo una coppia di “FROCI?”.

Se “Uomini Nudi” fosse

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Una città: ISTANBUL

Trovo che ISTANBUL sia una città vera senza concessioni, che si fa vedere com’è e che, come il testo teatrale “Uomini Nudi”, viva di una dualità evidente che per la città è anche fisica, territoriale. Doppia anche come identità: culturale e religiosa. In alcuni quartieri sembra una città moderna ed europea in altre il suo animo rimane legato all’ISLAM al suo essere araba. Nel tempo ciò che era Islam è diventato cristiano per poi tornare alle radici perché i vincitori prendono tutto e le cose si adattano ai tempi, per volontà della storia.
Istanbul è una grande bugia, è la promessa di qualcosa che – per sua natura, per la sua storia – non si può avverare.

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Un piatto: TRUFFLES

Adoro tutto quello che è dolce (beh a parte il miele!) e anche se non sono uno “schiavo” del cioccolato penso che non ci sia niente di meglio e più “culinariamente” semplice e squisito dei tartufi di cioccolato. Al tatto e sulle labbra sono polverosi, asciutti, danno quasi una sensazione di deserto ma già addentandoli senti che sono qualcosa d’altro; profondamente cremosi, setosi e unici. Ruvidi e opachi i TRUFFLES -per me- rappresentano la forma più “maschia” della cioccolata.

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Un personaggio: LUCA ZINGARETTI

Non sono un fan di Montalbano e ho scelto Zingaretti perché da due anni sta portando nei Teatri italiani (gli stessi che nel 2016 mettono ancora in scena Goldoni, Orfeo ed Euridice, Moliere) un testo molto bello e importante: PRIDE che narra di due storie concatenate nel tempo che parlano di amore e omosessualità. La difficoltà per testi come il mio UOMINI NUDI -che è costruito su 7 monologhi di persone gay – è appunto quella di poter andare in scena e ammiro Zingaretti che ha comperato i diritti; messo su una compagnia, curato la regia, perché ha creduto nella forza educativa del testo. Senza di lui e il potere contrattuale del suo nome forse in Italia un testo come PRIDE – a volte così crudo e intelligente – non avrebbe trovato spazio.

Una canzone: Nine Million Bicycles

Di Katie Melua

L’ho scelta perché è la “nostra” canzone!

Ci sono nove milioni di biciclette a Pechino
Questo è un dato di fatto, è una cosa
che non si può negare
come il fatto che io
ti amerò fino al giorno della mia morte

siamo distanti dodici miliardi di anni luce
dal bordo (del mondo), è una supposizione,
nessuno può assicurare che sia vero
ma c’è una cosa che so con certezza,
che starò con te per sempre
ogni giorno sono riscaldato
dal fuoco del tuo amore
quindi non chiamarmi bugiardo, devi
credere semplicemente a tutto quel che dico

ci sono più o meno sei miliardi
di persone, nel mondo
e questo mi fa sentire piuttosto piccolo
ma tu sei l’unica che amo più di tutto

siamo alti sul filo
possiamo guardare il mondo
e non mi stancherò mai
dell’amore che mi dai ogni notte

Ci sono nove milioni di biciclette a Pechino
e tu sai che io ti amerò
fino al giorno della mia morte.

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 797 KB
  • Lunghezza stampa: 44
  • Editore: EEE-book (11 ottobre 2016)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-327-7

Elisabetta Bagli e La sua Postazione

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Elisabetta Bagli e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

La mia postazione

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Ecco la mia postazione. Non è cambiata, da quando scrivo è sempre la stessa, ma è cambiata la casa in cui è stata inserita, visto che pochi anni fa abbiamo fatto uno di quei mega traslochi che non augurerei a nessuno. Ancora dobbiamo finire di sistemare la nostra casetta, perché nel frattempo la vita ci chiama e noi dobbiamo risponderle!

Come sapete vivo a Madrid e scrivo. Da quando un mio amico mi disse “Perché invece di mettere i versi di Borges su FB non metti i tuoi??” non ho mai smesso di scrivere e credo che non lo farò mai! Perché non mettevo le mie poesie su FB? Semplice: perché non mi sentivo all’altezza, perché mi sono sempre sentita un punto piccolissimo in questo mondo e anche perché avevo paura di uscire allo scoperto. Ora le cose sono cambiate, ma ho ancora quel timore reverenziale nei confronti delle parole Scrittore e Poeta. E scrivo perché mi piace, perché mi sfogo scrivendo, mi aiuta a pensare, a sentirmi viva! Poi, mi rendo conto di dove sono arrivata dopo soli cinque anni e mi metto ancora più paura! Sono contenta del percorso che ho intrapreso, nonostante le mille difficoltà, gli alti e i bassi che questa “passione”, ormai per me evolutasi in lavoro, “regala”! Uso il vocabolo “regalare”, perché credo che tutte le esperienze, anche quelle negative o comunque meno belle, siano importantissime visto che ci regalano la possibilità di osservare il mondo da altre prospettive, perché ci fanno misurare con noi stessi, donandoci l’opportunità di superare quegli ostacoli mentali che spesso ci poniamo per difenderci dagli altri, temendo la nostra vulnerabilità. Ora sono molto più forte dell’inizio e so che ciò è avvenuto anche grazie alla scrittura. Scrivendo ho superato momenti tristi e ho vissuto momenti straordinari da ricordare.

La mia postazione, come potete vedere è semplice. Oserei dire che passerebbe inosservata se non fosse per il fatto che gli elementi che sono lì, ci sono per un motivo ben specifico. Non amo contornarmi di tante cose e, anche se la mia postazione non è del tutto ordinata, io la amo così com’è! Nel mio disordine ordinato riesco a trovare qualsiasi cosa! La mia famiglia è sempre con me, anche sulla scrivania: ho il righello con la coccinella comprato da Bartolucci al Pantheon che mi ha regalato mia figlia Francesca Romana, ho i due portapenne che mi ha regalato mio figlio Stefano, il fermacarte dell’ONU di Ginevra che mi ha regalato mio marito, il calendario della società di elaborazioni dati e dei commercialisti Bagli che è un gadget natalizio dei miei genitori e di mio fratello e la mitica tazza da té che mi hanno regalato i miei figli il giorno di un mio compleanno dove, solitamente, bevo il té verde. Quest’ultima, a volte, l’alterno con la “calabaza curada” per prendere la Yerba Mate, rito al quale mi introdusse una mia amica brasiliana nel lontano 1994 ai tempi dell’Erasmus spagnolo e che, da quattordici anni a questa parte, hanno risvegliato degli amici miei argentini. Ebbene sì, sono ormai quattordici anni che ho messo piede in pianta stabile qui a Madrid e non me ne andrei via per tutto l’oro del mondo!

Insomma, sulla mia postazione, ho tutto quello che mi serve a portata di mano: ho ciò che mi ricorda chi sono, da dove vengo e dove sicuramente andrò! Sì perché scrivere è viaggiare e io viaggio tantissimo, insieme ai miei personaggi, alle mie storie, alle mie poesie…. viaggio e non mi fermo mai! Perché farlo se “viaggiare” scrivendo lo trovo affascinante e nel contempo catartico? Non vi libererete facilmente di me e della mia postazione! Spero non sia una minaccia per voi, ma un piacevole svago, un intenso momento di riflessione… per me, vi assicuro, lo è!

Alberto Zella e La sua Postazione

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Alberto Zella e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

La mia postazione: classica, direi

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Bene, nell’attesa che il successo letterario mi consenta di comprarmi un Monet autentico, mi accontento della riproduzione appesa al muro. In questo angolo ho scritto i miei due romanzi, “Io e Mrs Pennington” e “Il paese dal cuore fumante”. Avere di fronte un muro quando scrivo è un po’ come avere uno schermo su cui proiettare i miei pensieri più profondi.

Perché questo è per me scrivere: andare a scavare in profondità nella psiche e nei ricordi. Sono soddisfatto quando ciò che metto sulla carta (sullo schermo, meglio dire) è il più simile possibile a ciò che mi balla nel cervello. Scrivere è anche un esercizio narcisista, la pulsione erotica ritorna verso se stessi e finisce con l’imbrattare la carta. Spesso tengo vicino un libro mentre lavoro, e ogni tanto scorro le pagine con i polpastrelli; è una sensazione piacevole, un massaggio letterario che partendo dalla periferia del corpo arriva a stimolarmi il pensiero.

Sono un po’ animista, spero che lo spirito di qualche scrittore del passato mi ispiri attraverso il contatto fisico con le sue pagine. Ogni tanto metto della musica classica sullo stereo alle mie spalle, e anche quella aiuta. Potrei dire che quando si crea qualcosa, tutte le arti concorrono: musica, pittura, letteratura, cinema, fotografia, anche se alla fine solo una, la scrittura, prevale nell’opera letteraria finale. Che vivrà di vita propria, allontanandosi da me.

Per il futuro, sono già tornato a scrivere in questa postazione. Le idee ci sono, picchiano dentro la testa perché vogliono uscire e mettersi nero su bianco, sembrano pulcini che becchettano il guscio dell’uovo per uscire nel mondo. Si può essere tanto crudeli da non lasciare che un pulcino esca dall’uovo? Ecco perché scrivere è un esercizio indipendente dal successo letterario, dalla pubblicazione e persino dall’eventualità che qualche conoscente legga ciò che ho scritto. La scrittura è necessità.

Salvatore G. Buccellato e Il suo Libro da Gustare

libri-da-gustareSalvatore G. Buccellato e Il suo Libro da Gustare

Lo spazio Libri da Gustare vuole stimolare la fantasia dei lettori e non solo quella. Dal momento che il vecchio detto recita che “il cibo nutre lo stomaco e i libri saziano la mente“, abbiamo pensato di stuzzicare i nostri autori proponendo loro di abbinare i titoli delle loro opere a una ricetta, un qualcosa che possa identificare e dare soddisfazione anche al palato.

Uomini nudi

testo teatrale di Salvatore G. Buccellato

Farfalle, zucca, olive nere al forno e provolone piccante

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È una ricetta per te… come non è vero è per te!

Non avrei mai pensato di consigliare una ricetta per accompagnarla al mio libro UOMINI NUDI, io di solito ascolto musica quando scrivo, meglio se strumentale e -se cantata- assolutamente in inglese così il testo non mi distrae.
Invenzione per invenzione io ho scritto il libro, io mi sono inventato la ricetta e poi l’ho realizzata.
E siccome siamo in stagione di castagne e zucche ho pensato ad un primo piatto (a Modena le chiamiamo MINESTRE) che fosse gustoso, dolce, avvolgente, leggero e quasi VEGANO (basta escludere la provola) e a km zero (BIO no che non ci credo!)
Come nella vita, e nei 7 racconti/monologhi dei personaggi del mio libro, in una ricetta l’importante è trovare un equilibrio, una propria definizione di bontà/vita e quindi ci sta la dolcezza che tutti vorremmo (la zucca), la sapidità del provolone, l’”Io te lo avevo detto!” del timo e la nota straniera e amara delle olive greche cotte al forno.
Nella vita forse è più difficile perché qui -secondo me- l’equilibrio trovato è perfetto.

Ingredienti

Ingredienti x 2:
200 gr di pasta formato farfalle.
250 gr di zucca violina pulita e tagliata a cubi 1 cm.
80 gr di Provolone piccante tagliato a dadini 5mm.
20 olive nere greche cotte al forno denocciolate.
½ bicchiere di vino bianco
2 scalogni tagliati a fettine 3 mm
3-4 rametti di timo
Olio evo, Sale q.b.

Preparazione

In una padella mettete a soffriggere -coperto- lo scalogno fino a che non diventa trasparente. Aggiungete il vino e versate i cubetti di zucca. Aggiungete il timo, aggiustate di sale -scarseggiando poiché dopo metteremo del provolone- coprite e a fuoco basso fate andare per circa 15-20 min. stando attenti che non si asciughi troppo (se è così aggiungete un po’ di acqua).
A cottura quasi ultimata (la zucca deve essere morbida) unite le olive greche cotte al forno (si trovano in barattolo) dopo averle denocciolate e divise a metà. Evitate di cuocerle troppo perché potrebbero diventare amare. A fuoco spento aggiungete il provolone piccante, girate, e regolate di sale.
Cotte le farfalle gettatele in padella nel condimento appena preparato e fatele saltare per un minuto, poi servite.

Uomini nudi

La trama, il racconto di un testo teatrale, può parlare di tutto. Può farvi ridere con pochade, può farvi sognare con canzoni e balletti, può narrarvi storie antiche ma sempre attuali.
Tutte queste forme possono essere valide e degne e questo succede normalmente anche con il Cinema, coi libri.
Io credo che un testo teatrale oggi debba, per essere buono, portarmi lontano dal mio mondo dalle mie sicurezze da quello che conosco e farmi entrare in una storia che sia un regalo per la mia vita perché mi informa, mi fa riflettere, mi fa pensare.
Il testo di UOMINI NUDI è composto da 7 monologhi che narrano della condizione omosessuale. Ne parla un artista che si sente giudicato, un uomo cui sta morendo il compagno. una donna sposata che capito che il padre di suo figlio è gay e ha scelto di far finta di niente…
Quello che questo testo non contempla è il parlarsi addosso, l’essere auto referenziale. UOMINI NUDI vuole raccontare a chi omosessuale non è di un mondo che ci vive di fianco e che consapevolmente o meno ignoriamo o facciamo finta di non notare se non per fare frecciatine, battutine, sottili distinguo per evidenziare la distanza tra NOI e LORO.
Quando pensate ad un gay d’ora in avanti pensate e gente che vi vive intorno che NON AVENDO SCELTO niente si trova ad affrontare una vita contromano. Che deve nascondere i propri sentimenti e cosa più terribile si trova a doversi giustificare a pensare di essere colpevole.
L’OMOFOBIA esiste, siamo tutti razzisti perché ci piace poter supporre di essere superiore agli altri. Questo testo invece ci dice che basterebbe usare la PIETAS, cioè cercare di comprendere gli altri per potere stare meglio tutti.
Comprendere non ACCETTARE!

Dettagli del libro

  • Formato: Formato ebook
  • Dimensioni file: 797 KB
  • Lunghezza stampa: 44
  • Editore: EEE-book (11 ottobre 2016)
  • Venduto da: Amazon – Kobo
  • Lingua: Italiano
  • ISBN: 978-88-6690-327-7

Cinzia Morea e La sua Postazione

la-mia-postazione

Cinzia Morea e La sua Postazione

Ogni autore possiede una propria postazione in cui le idee prendono forma e le parole scorrono velocemente sul monitor. Per i più conservatori esistono ancora gli scrittoi, carta, penna, talvolta calamaio. Tuttavia, a prescindere dal mezzo con cui si esprimono i pensieri, la magia che scaturisce è quella insita in ogni forma d’arte e noi vogliamo farvi vedere come se la cavano i nostri autori.

Scrivere ovunque

 

la-postazione-di-cinziaIl mio tempo per scrivere è frammentario per cui porto con me sempre almeno un taccuino su cui annotare idee e riflessioni, quando non interi capitoli e scelgo la mia postazione da scrittore in base alle circostanze.

Ricordo per di aver scritto della visita di Costantino alla biblioteca magica di Milano, dove si imbatte in un pericoloso incantesimo, mentre attendevo il mio turno allo sportello di un ufficio pubblico, e davanti a me c’erano quaranta persone. Ci furono anche dei litigi quella mattina, ma quasi non me ne accorsi, così come poco mi curai di non essere riuscita a risolvere il mio problema quel giorno, e di dover tornare in seguito.

A casa, nel fine settimana, riporto le idee dal taccuino a Word, ma anche in questo caso non è detto che decida di lavorare sempre nello stesso posto.

In primavera o estate mi sistemo fuori, sul terrazzino; stipo taccuino e PC su un tavolino traballante e mi accomodo al sole, anche se in quel caso spesso ho qualche problema a visualizzare sullo schermo quello che sto digitando.

Se decido di stare alla scrivania mi preparo una tazza di tè verde e accendo una candela, così, mentre rifletto, mi fermo a contemplare i movimenti sinuosi della fiamma. E poi mi piace il profumo che sprigiona bruciando.

Quando l’ispirazione arriva, il mio cane Sansone si allunga sul pavimento di fianco alla scrivania e aspetta che arrivi il momento di uscire, e se non si agita e non si presenta con il guinzaglio fra le fauci, è solo perché con l’età ha acquisito maggiore tolleranza verso l’irregolarità dei miei orari.

Tituba, la micia epilettica, invece si dimostra partecipe soprattutto quando decido di scrivere sul divano o sul letto: mi si accoccola accanto mentre io sistemo il PC sul cuscino porta computer -un accessorio comodissimo che ho adottato di recente- e dorme; dei gatti si dice che dormano fino a sedici ore al giorno, ma lei, a causa della medicina che deve prendere per la sua malattia, riesce a dormirne anche di più e una volta che abbia trovato una posizione comoda so che mi stancherò prima io di stare seduta a scrivere, che lei di rimanere immobile al mio fianco.

Andrea Leonelli e il Gioco dei Libri – Crepuscoli di luce

gioco-di-libriAndrea Leonelli e il Gioco dei Libri – Crepuscoli di luce

Talvolta è capitato di passare qualche ora in buona compagnia con gli amici, cercando di indovinare quale fosse il soggetto estratto e ponendo domande del tipo: “Se fosse una città, quale sarebbe?”

Ebbene, abbiamo chiesto ai nostri autori di abbinare il titolo del loro libro a una città, un personaggio, un piatto tipico e una canzone. Ed ecco uno dei risultati.

Crepuscoli di luce

Sinossi

Crepuscoli di luce Introduzione a “Crepuscoli di luce”

“Crepuscoli di luce” è la nuova silloge poetica di Andrea Leonelli, un passaggio attraverso il quale si ricongiunge un passato doloroso e catartico con un presente in cui, cadute le maschere, il poeta ritrova lentamente se stesso e la propria identità. L’espressione del linguaggio accentua lo stile tagliente e mai scontato, utilizzando parole in cui il significato viene stravolto a favore di una nuova intensità emotiva. E sono proprio le emozioni a creare la poesia stessa, trasformando la negatività in quella lirica che si eleva al di sopra degli animi, portando i versi verso un’eternità costituita da sprazzi di luce oltre la tenebra. “La notte non può durare per sempre” (cit) ed è da questo punto fondamentale che l’uomo ricomincia a vivere, cedendo all’esistere con la stessa voluttà con cui si potrebbe cedere a un’amante. Lo spirito si rinnova calpestando le schegge del proprio passato, mentre l’anima si avvia verso una guarigione cercata e voluta. “Crepuscoli di luce” offre ai lettori sia l’uomo che il poeta, sia la lirica che la realtà, senza compromessi né sotterfugi che potrebbero creare false illusioni. Questo è reale, questo è vivere. Al di là della concezione materiale dell’esistere quotidiano e delle false icone che l’ambiente propina. Messo a nudo, resta solo l’Essere, con i propri dubbi e le proprie speranze, un uomo che non accetta la sconfitta emotiva come un fattore prestabilito o come un retaggio dato dall’essere umano. Esiste, sempre e in ogni caso, l’alba che porta a nuova luce e a nuovi respiri. Così come esisterà sempre un crepuscolo nel quale rilassare le membra e trovare, all’interno del proprio intimo, la ragione di esistere.
Andrea Leonelli non delude mai e la sua lirica arriva a corteggiare direttamente l’anima. Tuttavia, diversamente dalle precedenti sillogi, “Crepuscoli di luce” apre le porte a una speranza inaspettata, senza mai rinunciare allo stile inusuale con cui il poeta ha sempre espresso i propri versi. Ed è da questa nuova combinazione che la poetica trae il massimo vantaggio, diventando emozione pura.

Se “Crepuscoli di luce” fosse

 milano

Una città: Milano

Milano è una città italiana di 1 350 387 abitanti, centro dell’omonima città metropolitana e capoluogo della regione Lombardia, secondo comune italiano per numero di abitanti e, con i suoi quasi dieci milioni di abitanti, quarta area metropolitana più popolata d’Europa dopo Londra, Madrid e Parigi.
Fondata dagli Insubri all’inizio del VI secolo a.C., fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e denominata Mediolanum; accrebbe progressivamente la sua importanza fino a divenire capitale dell’Impero romano d’Occidente. Durante la sua storia assunse svariati ruoli, tra i quali capitale, nonché centro politico e culturale del Ducato di Milano durante il Rinascimento, capitale del Regno d’Italia durante il periodo napoleonico e capitale del Regno Lombardo-Veneto durante il periodo austriaco. In ambito culturale, Milano è dal XIX secolo il massimo centro italiano nell’editoria, sia libraria sia legata all’informazione, ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica.

Milano è parzialmente nelle mie origini, a tratti nel mio passato prossimo. Città che corre, attiva, un po’ caotica ma multiforme nel passare fra molte lingue e accenti o dialetti diversi; fra le diverse forme di architettura che compongono le costruzioni che le danno forma. Una città in cui si passa dallo splendore del centro per arrivare ai quartieri popolari, alcuni anche piuttosto pericolosi, dell’hinterland. Molte forme, molti colori, molti “dimensioni” diverse.

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Un piatto: Cagliata d’uovo

Ingredienti per un panetto di cagliata
4 uova
Alcol a 95 gradi
Procedura
Rompere le uova in un recipiente ampio, versarci sopra alcol etilico a 95 gradi in piccole quantità, mescolare fino ad ottenere la completa coagulazione dell’uovo.
Versare la cagliata in un colino piuttosto grande e lavare sotto un filo di acqua corrente mescolando per togliere l’alcol residuo. Versare la cagliata in uno strofinaccio e strizzare per eliminare l’acqua in eccesso.
A questo punto la nostra cagliata d’uovo dovrà essere usata come preparazione di base per piatti più articolati. Vi proponiamo alcuni esempi appetitosi.

ROTELLINE DI CAGLIATA
La cagliata a questo punto ha assunto una forma piuttosto solida e malleabile, quindi può essere stesa su un piano e tirata delicatamente con un mattarello. La sfoglia che si ottiene può essere farcita a piacimento (verdure e formaggi sono preferibili), arrotolata su se stessa e tagliata come un salame. Vi garantiamo che l’effetto è suggestivo!

Un’altro modo interessante di servire la nostra cagliata può essere quello di usarla come spuma per farcire le tartine. Vi spieghiamo come:
SPUMA VEGETARIANA PER TARTINE
Ingredienti
50 gr di cagliata
30 gr di mascarpone
30 gr di panna montata
30 gr di peperoni di colori diversi
Qualche goccia di limone
Sale e pepe
Pane ai semi di finocchio tostato
Procedura
Preparare la panna montata con il sale, pepe e succo di limone. Aggiungere la cagliata al mascarpone montando con un fustino. Quando il composto risulta omogeneo, introdurre la panna mescolando con un cucchiaio. Infine inglobare i peperoni tagliati finemente. Spalmare il composto ottenuto sul pane e guarnire a piacere.

fonte ricetta: Moebiusonline

Perché la cucina molecolare? Perché da sempre sono stato appassionato di chimica e fisica e la cucina molecolare sfrutta questi due aspetti nella preparazione delle pietanze. Perché è a suo modo innovativa e propone piatti inconsueti ma non meno gustosi di quelli tradizionali

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Un personaggio: Leonardo Da Vinci

Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un ingegnere, pittore e scienziato italiano.
Uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. Si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

Però un punto di contatto fra Leoneardo da Vinci e ma, passante attraverso Faenza (città in cui attualmente vivo) c’è.
Un bel “mistero di cui vi anticipo uno stralcio e che potrete finire di leggere al seguente link: RennesLeChateau.it

FAENZA. Passa anche da Faenza il percorso di inquietanti misteri che portano a Rennes-le-Chateau in Francia, dove un’antica e dibattuta storia, tra realtà, leggenda e fantasia, risalente alle origini del cristianesimo, colloca i sacri resti di Gesù.
Della vicenda si è occupata, in più puntate, la trasmissione televisiva Voyager, ma senza essere ancora a conoscenza dell’enigmatica “Lapide di Faenza” e del rebus contenuto nientemeno che nella Pala Bertoni. La chiave di lettura è un antico codice, lo stesso di cui si serviva Leonardo Da Vinci. E se si utilizza lo stesso metodo, qualcosa di “sconvolgente” emerge anche dalla decifrazione di uno scritto in un particolare del prezioso dipinto.

Non voglio avvicinarmi al genio né paragonarmi a lui. Sarebbe un paragone molto scomodo. Ma mi affascina la sua abilità visionaria di progettare macchine e costruzioni così avanzate da essere considerate folli ai suoi tempi. E l’altra sua capacità di essere abile in molte branche del sapere: anatomia, meccanica, pittura, architettura. Nel mio libro, nel mio piccolo provo ad affacciarmi su argomenti diversi come lui balzava da un ramo all’altro dello scibile umano.

Metallica S&M Ecstasy of Gold & The Call of Ktulu

Musica di ampio respiro, che vaga in spazi aperti, ma senza testo: questo brano è solo strumentale. Le parole potrebbero semplicemente togliere significato piuttosto che aggiungerne

Dettagli del libro

Formato: Formato ebook
Dimensioni file: 328 KB
Lunghezza stampa: 87
Editore: EEE-book (9 dicembre 2014)
Venduto da: Amazon – Kobo
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-6690-229-4

A Natale regalati la Poesia

a-natale-regalati-la-poesiaA Natale regalati la Poesia

A Natale regalati la Poesia e lascia che l’atmosfera natalizia possa portarti ad assaporare le emozioni che i nostri Poeti sono in grado di suscitare. Ma non solo. Perché non pensare di farne dono anche ad altri?

Davvero è così anacronistico regalare una silloge poetica a qualche animo gentile, capace di apprezzare il lato sentimentale della vita? E non pensate che la Poesia si racchiuda nelle parole sole/cuore/amore, in realtà c’è molto di più e i nostri Poeti lo sanno bene.

Andrea Tavernati compone haiku, Maurizio Donte segue una metrica precisa, Marina Atzori scava nel profondo, Elisabetta Bagli parla alle donne, Andrea Leonelli risale dalle tenebre, Oliviero Angelo Fuina ritrova se stesso e la sua arte poetica, Gastone Cappelloni elogia la femminilità, Maria Luisa Mazzarini s’immerge in ciò che la circonda. Ogni lettore può trovare il componimento che meglio tocca le corde del proprio animo o soddisfa l’umore del momento.

Dunque, non lasciatevi sfuggire questa occasione, anche solo per scoprire quali sono gli argomenti trattati dai poeti moderni, perché non di solo classicismo si vive.

Dal 12 al 19 Dicembre approfitta della promozione su Amazon, Kobo, StreetLib e regalati la Poesia