Intervista a Mario Nejrotti

Intervista a Mario Nejrotti, autore di “Fino all’ultima bugia”

fino all'ultima bugia

Fino all’ultima bugia è un libro particolarmente complesso. La trama s’intreccia e si dipana su più livelli conducendo i protagonisti verso quello che pare essere un baratro senza fine. Un abisso nel quale la realtà viene distorta dagli effetti deleteri e pericolosi indotti dagli stupefacenti e dai trafficanti di droga. Mario Nejrotti non affronta il tema della menzogna nel più classico dei modi, ma i suoi omissis, alla fine influenzano le scelte che i suoi personaggi sono costretti a compiere.

  • Secondo te, c’è molta differenza fra una bugia e l’omissione di una verità?

Mentire necessita di una certa dose di fantasia e creatività, se pure negativa. Chi mente sfugge una realtà scomoda o pericolosa e ne crea un’altra più consona alle proprie o altrui aspettative. Chi mente per abitudine o per mestiere, come uno dei miei personaggi, il maresciallo Bonocore, infiltrato nell’organizzazione criminale, sa quanto è faticoso reggere il proprio gioco e non tradirsi. L’omissione della verità è un modo di mentire più subdolo e forse più meschino, che lascia sempre una via di scampo: “Io non l’ho mai detto” è l’ancora di salvezza di chi non dice la verità spesso anche a se stesso.

  • Data la complessità della trama, quanto tempo ha richiesto la stesura del libro?

Quando ho scritto questo romanzo non avevo nessuna esperienza di storie, per così dire, lunghe e organizzate. Avevo scritto in passato di argomenti scientifici, articoli e qualche racconto, ma niente di più. In realtà non avevo mai pensato di fare lo scrittore. Per cui quando è nato in me l’embrione di questa storia ho scritto l’incipit che non è mai stato modificato. In quel: “Non l’avrebbe mai più presa, adesso lo sapeva. Ne era sicura…” c’è tutta la storia, di lì la scrittura è venuta piuttosto velocemente, credo di averci messo sei mesi circa a terminare. Non ho mai scritto scalette o prospetti, ho raccontato e mentre raccontavo a me stesso la storia, scrivevo.

  • Quanto tempo hai speso nelle ricerche dei meccanismi inerenti il traffico di stupefacenti?

Diciamo che il mio mondo professionale mi ha aiutato molto e ho potuto assorbire, anche dal vivo, molte conoscenze che ho poi trasposto nel romanzo. Le Forze dell’Ordine hanno una documentazione infinita su questo argomento e raggiungere le fonti non mi è stato poi così difficile.

Comunque storia e ricerche sono andate di pari passo e quindi il tempo è lo stesso.

  • L’ambientazione, soprattutto quella parte che riguarda l’isola di Lissa, è molto accurata; anche questo è frutto di ricerca o di esperienza personale?

Il romanzo è nato proprio a Lissa, forse un po’ complice lo splendido vino locale, offerto con generosità dai croati, insieme ai loro racconti. L’isola è stupenda e capisco benissimo perché Chiara e Matteo, i miei personaggi, abbiano deciso di andarci, ognuno per i propri oscuri motivi. A parte gli scherzi, l’isola è un sogno adagiato davanti a Spalato e le descrizioni sono assolutamente realistiche. Un mio lettore ha commentato, dopo aver letto il libro, che si era stupito di quanto rapidamente i due ragazzi si fossero innamorati, ma a Lissa è proprio difficile non innamorarsi!

  • Il fatto che parte del libro si svolga proprio sull’isola, influenza le interazioni dei personaggi, in questo caso è stata scelta prima l’ambientazione o i personaggi?

L’isola è rifugio, è luogo difeso e nello stesso tempo isolato dal mare. Trattando di una ragazza in fuga da se stessa e dai suoi nemici veniva naturale ambientare parte della storia su un’isola. In effetti se seguiamo i personaggi tutti cercano o hanno cercato in qualche momento, magari per violarlo, un rifugio. Quindi isola e personaggi si sono integrati benissimo, mentre la storia si costruiva nella mia mente.

  • I personaggi sono molto ben costruiti, sono completamente frutto di fantasia o si basano su persone che realmente conosci?

La storia e i personaggi sono di fantasia, come sempre si deve dire. Ma nel mio mestiere si viene in contatto con un’infinità di situazioni e persone sia del mondo dei buoni sia di quello dei cosiddetti cattivi e dopo tanti anni che li ascolto, il confine tra i due universi mi sembra sempre più sfumato. In questo romanzo il limite tra realtà e fantasia è anch’esso sfumato. Ma non ti dirò di più, neanche sotto tortura …

  • Uno dei protagonisti è un medico, quanto del tuo bagaglio culturale ed emozionale hai messo in questo personaggio?

Il vissuto della medicina non può non influenzare il carattere e l’emotività di chi pratica questo mestiere e quindi in Matteo, c’è parte di me e di una delle mie molte esperienze professionali. Ma se intendi chiedermi se nel giovane dottore in crisi c’è qualche cosa di autobiografico, ti rispondo di no. C’è l’essere medico, di cui non mi voglio disfare, ma la mia esperienza è completamente trasfigurata nel personaggio. Credo che nei miei romanzi futuri ci saranno ancora altre figure di medico perché questo permette un’osservazione delle situazioni e delle emozioni del tutto privilegiata e credo che le storie che racconterò possano giovarsene.

  • La protagonista riesce, con ricerca e intuizione, a capire alcune manovre e collusioni del grande giro del traffico internazionale di droga, per diventarne prima vittima e successivamente superstite in fuga. Chiara è descritta a tratti in modo coraggioso, anche se a volte ingenuo. Mentre il giovane uomo che l’accompagna, Matteo, è un inconsapevole eroe in lotta con i suoi fantasmi. Qual è secondo te l’importanza di fuggire da un problema, anche se solo per riprendere fiato, e come influisce l’introspezione nel periodo attuale?

La sensazione di consolazione che si ha allontanandosi dai propri “fantasmi” e dai problemi che non si possono o non si vogliono risolvere, è sicuramente riposante. Ma è un’inutile bugia detta a se stessi, la tregua, non è mai la fine di una guerra, ma precede sempre una battaglia più dura e faticosa. L’unico modo di affrontare un nemico è combatterlo e anche Chiara sull’isola si accorge che non potrà sempre fuggire da Dante, il suo inseguitore, ma dovrà trovare il coraggio di affrontarlo.

  • Quando Mario Nejrotti non scrive, come occupa il proprio tempo?

Faccio ormai da quasi quarant’anni il medico di famiglia a Torino, sono giornalista  e Direttore responsabile dei media  del mio Ordine Professionale Provinciale. Direi che quando non scrivo non occupo il tempo, è lui, disgraziato, che occupa me.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Oltre a stare a guardare il cammino di “Fino all’ultima bugia”, ho vinto il Concorso per il romanzo storico dell’Edizioni Esordienti Ebook con il mio libro “Il piede sopra il cuore”, che presto sarà pubblicato dalla stessa casa editrice.
Ho appena finito di scrivere un altro romanzo giallo, che stiamo ancora limando e poi si vedrà: scrivere è una malattia da cui è veramente difficile guarire.
Volevo cogliere l’occasione per ringraziare Piera Rossotti per come ha costruito e portato avanti la sua casa editrice, perché credo che solo un lavoro di squadra tra editore e autori, soprattutto emergenti, possa dare una maggiore forza reciproca e credo che se andremo avanti come ha indicato la professoressa, si percorrerà una strada nuova e positiva in un mondo troppo difficile e spesso dai contorni poco chiari.

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Elena Moscardo alla Trottola

Presentazione del libro I nostri scarponi sulla Via Francigena alla Cooperativa Sociale La Trottola Onlus.

i nostri scarponi sulla via Francigena A

Il 14 Maggio 2014 ho presentato, per la prima volta in pubblico, il mio libro I nostri scarponi sulla Via Francigena. Ho scelto di fare questa prima uscita pubblica come scrittrice in un ambiente che mi rende serena e tra persone a cui voglio molto bene: alla Cooperativa Sociale LA TROTTOLA Onlus (Via XX Settembre n. 50, Verona), con cui collaboro ormai da alcuni anni.
Nella cooperativa operano ragazzi normodotati, altri svantaggiati e altri con situazioni di disagio. Essi condividono quotidianamente, assieme a volontari e amici come me, non solo una ricca esperienza di lavoro artigianale ma anche umana, fatta di amicizia, di tolleranza e di presa di coscienza dei limiti e dei doni che sono in ciascuno di noi. E’ stata, quindi, una grande gioia per me condividere questo importante momento con le educatrici e le ragazze/i della cooperativa (Vanna, Alessia, Serena, Matteo, Marilisa, Cristina, Michela, Rosa). Tutti loro mi hanno fatto sentire il loro affetto, l’amicizia e l’entusiasmo in questa occasione speciale, ed hanno condiviso anche l’ansia del debutto!
Per festeggiare l’uscita del libro in versione cartacea in occasione di questa prima presentazione, con le ragazze/i della cooperativa abbiamo progettato, realizzato e decorato una splendida formella e un segnalibro in ceramica. Il segnalibro è stato offerto come ricordo-omaggio a tutti coloro che hanno acquistato il libro in quell’occasione.
Ve lo siete perso? Niente paura! Per chi fosse interessato, alla Trottola (http://www.latrottola.org/home.html) nei prossimi mesi saranno ancora disponibili alcune copie del libro ‘I nostri scarponi sulla Via Francigena’ con in omaggio il segnalibro dedicato.
Questo vuole anche essere un invito a tutti a passare al negozio in Via XX Settembre n.50, Verona per vedere le bellissime opere uniche in ceramica fatte a mano e con amore da tante persone speciali.
Lo spazio del laboratorio artigianale della Trottola non è molto grande, ma le persone che hanno partecipato alla presentazione del libro hanno potuto godere di un’ambiente famigliare e ospitale, dove è ben visibile l’attività ed il lavoro quotidiano della cooperativa.
La prima presentazione del mio libro è stata veramente un momento emozionante e non privo di timori dato il mio carattere riservato. E’ stato un bel modo per rompere il ghiaccio e prepararsi ai prossimi eventi che mi attendono, che assieme a quello svolto dall’editore di EEE-book, rappresenta un grande impegno ricco di soddisfazioni per far conoscere il mio libro a più persone possibile.
Sicuramente una delle più grandi emozioni della giornata è stata quella di scrivere dediche ed autografare le copie del libro… come una grande scrittrice!

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno voluto e potuto essere vicini a me in questo esordio.

Di Elena Moscardo

Cenerentola o vera star?

Terza edizione del Concorso EEE per gli autori  “non ancora famosi”

logo concorso EEE1

 

Sto parlando del romanzo “rosa”, un tempo dedicato esclusivamente alle donne, e scritto prevalentemente da donne (anche se qualche scrittore uomo non disdegnava scriverne, magari dietro la copertura di uno pseudonimo femminile). Grande business, soprattutto, da milioni di dollari, in particolare nel mondo anglosassone, ma anche da noi tutt’altro che trascurabile.

Oggi, il genere sta evolvendo e, accanto al tradizionale romanzo d’amore a lieto fine, assistiamo alla diffusione di un genere che potremmo definire “romantico contemporaneo“, non più rivolto soltanto alle donne, ma a tutti i lettori che amano leggere storie dove il sentimento è un elemento portante.
QUI trovate un video introduttivo, il bando lo potete leggere sul sito EEE e sul nostro blog.

Edizioni Esordienti ha alcuni romanzi di genere “romantico contemporaneo” molto interessanti nel suo catalogo, se volete curiosare li trovate in questa pagina.

Bando di Concorso

Edizioni Esordienti E-book indice la terza edizione del concorso per il romanzo di genere, con l’intento di incoraggiare e far conoscere i buoni autori “non ancora famosi” ma meritevoli di emergere, dedicata al romanzo romantico contemporaneo.

 1) La partecipazione è gratuita.

 2) Le opere, in formato .doc (no pdf), di lunghezza compresa tra 150 e 300 cartelle editoriali (una cartella = 1800 battute, spazi compresi, QUI un video dove lo spiego e QUI un articolo in cui se ne parla approfonditamente) dovranno pervenire entro il 14 febbraio 2015, in allegato a una mail con l’indicazione in oggetto: “Concorso EEE Romanzo Romantico Contemporaneo” indirizzata a ilmiolibro@edizioniesordienti.com; la mail dovrà obbligatoriamente contenere nome, cognome, indirizzo, data di nascita dell’Autore, nonché la dichiarazione che l’opera inviata è frutto del suo ingegno ed assolutamente inedita (anche su internet).

3) La Giuria è composta dalla Redazione di Edizioni Esordienti, coordinata dall’Editore, Piera Rossotti Pogliano; il giudizio è inappellabile e il premio, in mancanza di opere valide, può non essere assegnato.

4) Tra le opere pervenute, saranno scelti tre vincitori; la proclamazione avverrà entro il 31 marzo 2015, tramite comunicato sul sito www.edizioniesordienti.com , la pagina Facebook di Edizioni Esordienti e del Rifugio degli Esordienti, nonché tramite i principali gruppi FB dedicati all’e-book; i vincitori saranno inoltre avvertiti via mail.

5) Il premio consiste nella pubblicazione gratuita, con regolare contratto, dell’opera in formato e-book, a cui si affiancherà, per il primo classificato, anche la pubblicazione cartacea, in tempo per il Salone del Libro di Torino 2015  (l’Autore riceverà 20 copie gratuite). Gli e-book saranno distribuiti su tutti i webstore raggiunti dalla piattaforma Stealth, l’edizione cartacea tramite il sito www.edizioniesordienti.com , Amazon e/o eventuali altre librerie, online o tradizionali.

6) Tutto quanto non specificato nel presente Regolamento è a discrezione della Giuria.

Questo è un video dedicato al romanzo romantico contemporaneo:

https://www.youtube.com/watch?v=OM9OBofO7ts

In promozione Fino all’ultima bugia

Questa settimana in promozione: Fino all’ultima bugia di Mario Nejrotti

fino all'ultima bugia

Riuscito mix tra storia d’amore, spy-story, romanzo d’avventura e poliziesco. Bugie e verità sono le due facce della stessa medaglia. Ma quando la verità sconfina nella bugia e la bugia diventa parte della verità? In questo romanzo nulla è esattamente così come inizialmente sembra e individuare il colpevole diventa un gioco avvincente, in cui il lettore può tentare di cimentarsi. Fino all’ultima bugia vi porterà in un mondo in cui i veli della menzogna si sovrappongo con verità scomode.

La trama:

Italia, Torino. Una banda di delinquenti, gestita da un potente e misterioso personaggio, sta preparando, in collaborazione con importanti famiglie calabresi, un sostanzioso traffico di cocaina. Ma anche quando un’operazione sembra semplice non bisogna mai sottovalutarne i rischi, soprattutto quando le distrazioni aumentano.
Croazia, isola di Lissa. Dal traghetto in arrivo dall’Italia sbarcano Matteo, un giovane dottore torinese, e Chiara, una studentessa anch’essa di Torino. Come i loro sguardi si incrociano, è subito amore, ma un oscuro passato rincorre la ragazza. Chiara sta scappando. Da chi? E soprattutto, perché?Una giovane universitaria, un affascinante medico alla ricerca della vocazione perduta, carichi di cocaina provenienti dal Sud America, un’organizzazione di malviventi torinesi, un giovane poliziotto infiltrato, un generale ufficialmente in pensione e ufficiosamente molto attivo come agente speciale per i servizi segreti italiani e una combriccola di ex militari croati sempre pronti a battersi per una buona causa: questi sono i variegati ingredienti che compongono l’intreccio dell’avvincente romanzo di Mario Nejrotti.
Il risultato è un mix perfetto tra storia d’amore, spy-story, romanzo d’avventura e poliziesco.
Non è una semplice storia di droga e non è una smielata storia d’amore fine a se stessa: tra bugie, rocambolesche avventure e incredibili colpi di scena, la tensione cresce sempre più e con essa la curiosità. Questo è uno di quei libri che si leggono tutti d’un soffio, un romanzo coinvolgente che terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

 
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Intervista a Danae Lorne

Intervista a Danae Lorne

il canto delle cicaleIl canto delle cicale è un libro che porta indiscutibilmente alla riflessione. Nonostante sia l’eros la componente primaria, certi passaggi che intrecciano la trama, come la ricerca di se stessi, diventano la base su cui iniziare un percorso interiore e sono insiti nella vita di tutte le persone. Giulia insegue un proprio equilibrio attraverso presunti amori, i quali dovrebbero portarla a trovare la felicità.

  • In questi tempi frenetici, secondo te, quanto è difficile trovare la consapevolezza di sé?

E’ difficilissimo perché la gente è troppo presa a “sopravvivere”, non ha il tempo per fermarsi e pensare, o semplicemente per guardarsi intorno. Poi ci pensano anche i media a bombardarci di messaggi che ci disorientano e ci riempiono la testa di inutilità. Tutto questo chiasso non fa altro che allontanarci da noi stessi. Viviamo in un mondo che tenta in tutti i modi di disumanizzarci, e renderci consumatori innocui e gestibili. La cultura e il contatto con la natura sono gli unici mezzi che abbiamo per svegliarci e prendere coscienza di noi stessi e del mondo che ci circonda.

  • Pensi che la causa di molti rapporti, che falliscono, sia dovuta alla mancanza di un equilibrio interiore?

Credo proprio di si. Molte persone si accontentano di stare insieme soltanto per colmare bisogni che non hanno nulla a che vedere con l’amore.

  • La trama introduce anche l’argomento del rapporto conflittuale che a volte s’instaura con i genitori. Pensi che essi possano portare a non saper vivere serenamente le interazioni adulte con altre persone?

Pare che i primi 5 anni di vita siano quelli decisivi, sono gli anni in cui si forma il nostro carattere. E i genitori sono le nostre guide. “Tutto” quello che saremo da adulti dipenderà dal rapporto che avremo instaurato con loro.

  • Quanto pensi si possa imparare a conoscere una persona attraverso il sesso?

Gli impulsi sessuali sono impulsi dettati dall’inconscio, ovvero dalla parte più vera di noi. Lì le maschere e le sovrastrutture socioculturali non hanno terreno fertile e le persone sono autenticamente vulnerabili e prive di difese.

  • Nel tuo libro la maggior parte delle interazioni avviene in estate mentre la ricerca dell’equilibrio comincia con l’autunno. Sei dell’opinione che il clima estivo possa portare a una maggior leggerezza nei costumi personali, mentre il clima autunnale porta a una maggiore introspezione?

Assolutamente si. Sono convinta che il clima abbia una grande influenza su di noi. L’estate, il sole, la vita all’aria aperta e le lunghe giornate di luce ci rendono più attivi e meno inclini al pensiero. L’autunno è una stagione di passaggio, e come tutte le cose transitorie, ci trasmette il senso del passare del tempo e quindi tutto diviene prezioso, e degno di attenzione.

  • La tua protagonista Giulia è un’artista: scrittrice, pittrice, fotografa. Quanto c’è di inventato e quanto di reale?

Bè in questo senso la mia Giulia mi somiglia molto. Sono una donna molto creativa, amo ogni forma d’arte, ritengo sia l’espressione più nobile dell’anima umana. Mia madre era una grande pittrice e scultrice ed io sono cresciuta accanto ai suoi colori, e alla sua capacità di vedere il bello ovunque. E’ stata una grande maestra di vita, artisticamente e umanamente.

  • Da dove trai l’ispirazione per le tue storie?

Dalla vita, mia e di chi mi circonda. Dalle emozioni che mi suscita un bel film, un libro, un tramonto, un quadro, le parole di un amico… etc.

  • Nel panorama letterario mondiale vi sono degli scrittori che prediligi? O generi particolari di lettura?

Ho una formazione classica, perché ho frequentato il liceo. Anche se a quell’età non riesci ad apprezzare veramente quello che leggi e impari. Fortunatamente qualcosa mi è rimasto incastrato in maniera indelebile. 🙂 “Da grande” quindi ho attraversato l’iter di molte adolescenti, divorando i classici della letteratura inglese. Ho amato, come molte, la passione e lo struggimento delle sorelle Bronte e l’umorismo della Hausten. Sono rimasta affascinata dalla delicata sensibilità di Hesse e poi sono passata ai classici Francesi e Italiani ovviamente. Moravia mi ha segnata, la sua cruda schiettezza mi ha affascinata e da lì in avanti ho cominciato a prediligere letture meno romantiche e più volte alla scoperta dei moti dell’anima e della carne. Amo la psicoanalisi, amo comprendere il perché delle nostre azioni quindi molte mie letture si sono rivolte a questo ambito. Aldo Carotenuto mi ha illuminata in momenti particolarmente difficili. E poi… ho letto di tutto, dai romanzi della Nin ai fumetti della Bonelli ai romanzi di Stephen King etc etc. Insomma amo leggere. 🙂

  • Quando Danae Lorne non scrive, come occupa il proprio tempo?

Ho una smodata passione per il buon cinema, quindi quando gli impegni familiari me lo consentono, mi gusto un buon film, o leggo, o disegno. Come “Giulia” realizzo ritratti su commissione, ho un sito mio che è in via di aggiornamento (allendesign.it) e una pagina su Facebook.

  • Quali sono i progetti futuri?

Sicuramente ho intenzione di “crescere” come scrittrice, magari frequentando dei corsi di scrittura creativa etc. Amo questo mestiere, mi gratifica perché prima che per gli altri lo faccio per me stessa, per un mio profondo bisogno di evasione e di condivisione.

 

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I vincitori del Concorso per il Romanzo storico

I risultati del nostro II Concorso per il romanzo storico

romanzo storico

La storia offre diversi spunti per tutti coloro che vogliono affrontare tematiche particolari. Tuttavia, proprio perché il passato è già noto, chiunque si cimenti nella stesura di un romanzo storico sa bene che le approssimazioni non sono ammesse. La trama deve essere coerente e l’ambientazione deve poter comunicare al lettore moderno l’atmosfera che vigeva nel momento in cui la storia è collocata. Il Concorso indetto da EEE aveva proprio il fine di scoprire nuovi autori e vecchie conoscenze in grado di potersi confrontare con un argomento così difficile e i testi arrivati hanno spaziato nelle diverse ere della storia umana, offrendo innumerevoli spaccati di vita quotidiana. Il prossimo Concorso sarà dedicato alla narrativa rosa contemporanea.

Questa settimana, comunichiamo i risultati del nostro II Concorso, che abbiamo dedicato al romanzo storico.
1° classificato: Mario Nejrotti, Il piede sopra il cuore
2° classificato: Andrea Ravel, Il Longobardo – Terra di conquista
3° classificati a pari merito:
Chiara Curione, Il tramonto delle aquile
Gemma Piazzardi, L’eredità di Amos

A breve, questi romanzi saranno disponibili nel nostro Catalogo.
Le motivazioni le potrete ascoltare in questo breve video.

Il canto delle cicale

Il canto delle cicale: erotismo d’autore

il canto delle cicale

Questa settimana promozionale si apre con un rosso a tinte sfumate. Il romanzo di Danae Lorne, Il canto delle cicale, non è solo un romanzo erotico, ma un percorso di vita che una donna compie nel proprio intimo, per ritrovare un nuovo equilibrio, più maturo e più vissuto.

Questa la trama:

Giulia ha trentaquattro anni e una laurea in psicologia chiusa nel cassetto.
Si sente fragile e sola e nella quiete di una vecchia casa sul mare tenta di scrivere il suo primo romanzo, dove rievoca l’incontro con un uomo molto importante del suo passato, Robert.
Lei non si fida dello specchio per sentirsi bella, per sentirsi vera, deve riflettersi nello sguardo adorante dei suoi uomini per osservare la realtà della sua bellezza, del suo essere intimo. Ha un bisogno viscerale di sentirsi amata e paga un tributo sessuale in cambio d’affetto, amicizia, devozione, amore.
Un giorno conosce Alessio,un giovane e talentuoso pianista, suo nuovo vicino di casa.
La sua brillante amicizia la aiuterà a scuoterla dall’apatia e le permetterà di uscire dal guscio e di fare nuovi e importanti incontri ed esperienze amorose.
Il canto delle cicale è un romanzo erotico, ma è al contempo un romanzo di formazione, scritto con lo stile intimo e diretto del diario ed esplora la sensualità femminile in tutte le sue manifestazioni, senza ipocrisie e senza preconcetti. Il percorso di Giulia è quello di una donna che perde la sua strada per poi meglio ritrovarsi, più matura, più equilibrata, più compiutamente donna.

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grementieri

Grementieri, un altro successo per EEE

Sabrina Grementieri, il “rosa” che vola!

 

Sabrina Grementieri, splendida autrice di due romanzi, Una seconda occasione e Noccioli di ciliegie, ha appena firmato un nuovo contratto con Sperling & Kupfer, confermando in questo modo la capacità di Piera Rossotti Pogliano, Direttore Editoriale di Edizioni Esordienti Ebook, nello scoprire nuovi autentici talenti nel panorama letterario italiano e di fornire loro un ottimo trampolino di lancio.

Sabrina è una scrittrice molto sensibile e questa sua dote si riscontra nelle sue trame che, pur essendo definite “rosa”, non mancano di portare il lettore alla riflessione e a quegli interrogativi che coinvolgono l’esistenza stessa. Sia nel suo primo che nel secondo romanzo, l’autrice ha tratteggiato l’amore con tinte non sempre pastello, caratterizzando molto bene i personaggi e dando loro una consistenza che ha saputo renderli reali e attuali. Nella sua intervista (la potete leggere integralmente QUI), Sabrina ha descritto il suo stile e la sua passione per la scrittura. Una passione che nel tempo è diventata matura al punto da risalire la classifica di Amazon, restando nella top 100 della lista dedicata alla narrativa contemporanea e per chi conosce questo settore, sa bene che restare in superficie in questo campo non è facile, visto l’elevato numero di libri prodotti. I due libri pubblicati, di Sabrina Grementieri, rimarranno comunque presenti nel catalogo EEE. Dunque, auguriamo a Sabrina tutto il successo che un autore emergente (ormai non la si può più definire esordiente) merita e vi diamo appuntamento nei prossimi giorni con un’intervista dedicata a lei e alle impressioni, nonché le emozioni, che questo nuovo traguardo hanno sicuramente suscitato.

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Iano Lanz, Tris di Dame vs Alzh

Ammalarsi di troppa vita… e amare fino e oltre la morte

tris di dame

È vero che ci ammaliamo di troppa vita, e l’Alzheimer ne è la prova: una malattia che ci fa paura, perché la perdita, il dissolvimento delle nostre facoltà intellettuali, è una morte prima della morte. Se poi il male colpisce una persona cara, che vediamo vicino a noi con il corpo, mentre la mente deriva verso spiagge sempre più lontane, fino a cancellare anche l’affetto che provava per noi, come non essere afferrati da un senso di angoscia impotente?
“Alzh è un gran figlio di puttana e mette a segno colpi che nemmeno immaginate” afferma un personaggio di Tris di dame. La malattia è subdola, attacca proditoriamente il cervello di chi prende di mira, ma le possiamo sferrare un colpo basso: recuperare i momenti straordinari che hanno arricchito la vita, azioni che hanno stimolato il corpo e la mente. E che c’è di meglio del ricordo di un amore? O di parecchi amori?
Vanni Stami, l’anziano protagonista, scivola nelle grinfie di Alzh giorno dopo giorno; la figlia Giovanna, che non si rassegna, affianca il genitore in un percorso che mira a contrastare la malattia e durante il quale ricompaiono anche tre donne amate da Vanni in tempi diversi della sua vita; queste donne balzano fuori dal passato “come fuochi d’artificio sparati basso: un calcio in culo a Alzh!”.
Sembra però che il presente stia inesorabilmente cancellando anche i ricordi più emozionanti.
Il finale, tuttavia, è sorprendente e inatteso e riesce perfino a strapparci un sorriso.

Il nuovo libro in promozione su AmazonTris di Dame vs Alzh di Iano Lanz.

Amore e MorteFresco di stampa è il volume antologico Amore e Morte, scaturito dal concorso indetto da Il Mondo dello Scrittore con la collaborazione di EEE-book. Tema certo non nuovo, ma ero curiosa di vedere come sarebbe stato sfruttato dagli scrittori di oggi: ne è risultata un’antologia interessante e di piacevole lettura, che permette a molti autori “non ancora conosciuti” di trovare, speriamo, un buon trampolino di lancio.
Parlo di questa pubblicazione, che tra pochi giorni sarà anche in cartaceo, in questo breve video.

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Piera Rossotti Pogliano

Autunno è Poesia

Autunno è Poesia

Personalmente trovo che l’autunno sia la stagione che meglio rappresenta l’introspezione poetica.

Inquadrando la poesia come un momento di pausa riflessiva, un momento idoneo a consumando i giornicambiamenti interiori, il lento spegnersi autunnale con le sue atmosfere nebbiose, fosche, con le notti che si allungano e il conseguente ridursi delle ore di luce, il freddo che costringe a passare le serate in casa, le prime piogge, è il momento migliore per quella poesia intimista e di umana autoanalisi.
In occasione, appunto, dell’autunno e dell’arrivo di questi preziosi momenti di quiete emozionale, dopo l’effervescenza della più spiccata sensualità estiva, in questi solitari sospiri in cui si fanno i conti fra dato e avuto, la poesia trova la sua migliore collocazione.
Per questo motivo, in accordo con l’editore Piera Rossotti, abbiamo deciso di abbassare il prezzo sia di “La selezione colpevole” che di “Consumando i giorni con sguardi diversi” a 0,99€

In un mondo bisognoso di attimi di riflessione, introspezione e di autoconsapevolezza, ritengo questa scelta la migliore possibile. In questo momento in cui la poesia viene bistratta come orpello inutile, di cui molti si fregiano per aver scritto due parole in rima, in cui leggere diventa sempre più un lusso e, oltretutto, un’attività sempre più rimandabile a favore di attività che costringano a non dover guardarsi dentro, ritengo che questa nostra scelta sia, oltre che coraggiosa, un riconoscimento a quei lettori sensibili, sempre più rari ma sempre più preziosi.

Con tutta la mia stima per voi lettori

Andrea Leonelli